il Davinotti

Commedia di formazione in cui si tratta l'argomento sindrome di down in maniera leggera narrando le vicende di un ragazzo alle prese con i primi amori e con un fratello lievemente "ingombrante". Il mondo adolescenziale è visto con occhio semplice tra banalità e momenti riusciti. Buono il cast dei giovani protagonisti, supervisionato in maniera funzionale da Gassman e dalla Ragonese.

Di passaggio in Italia fra una produzione turca e l'altra, Zurli trova il tempo per partorire questa modestissima farsa che, a dispetto delle pretese, non ha nulla di comico e men che mai di erotico. Sceneggiato da Odoardo Fiory, altro tuttofare del bis italico e girato in estrema economia, il film si limita ad allineare una serie di insulse scenette cercando vanamente di insaporirle con esibizioni di oscure attricette in lingerie, tutte più o meno sconosciute a parte la Giorgelli e non certo dotate di particolare appeal, mentre sulls recitazione maschile si stenda un velo pietoso.

Questa volta il nostro Max s'inguaia facendo la corte a due ragazze e inviando a loro la stessa identica dedica amorosa. Il trucco verrà presto scoperto e innescherà l'inevitabile vendetta ai danni del protagonista. Linder è, come al solito, impagabile nel tratteggiare il suo personaggio, un po' imbranato ma anche capace di reagire con sagace umorismo. Buona anche la prova del resto del cast. Un corto che si lascia guardare piacevolmente.

Stranissimo film di Franco e Ciccio che in parte è un remake comico di Ore disperat e in parte una sorta di concessione alle mode del momento ("sono contestataria", dice la figlia di uno dei due, mentre all'inizio i due sono assaliti da un gruppo di hippies che parlano un romanesco di borgata). Poche trovate comiche, sceneggiatura senza spunti, però i due qualche risata la procurano lo stesso.