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Caesars 14/02/07 13:25 - 3779 commenti

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L'unico film non fantascientifico girato da Lucas e il suo migliore. La pellicola descrive con nostalgia il periodo degli anni '60. La trama è esile esile e racconta una notte di alcuni amici, due dei quali il giorno dopo stravolgeranno le loro vite andando al college. Tra gli interpreti, allora sconosciuti, non si possono dimenticare Ron Howard, Richard Dreyfuss e Charles Martin Smith. Chi ha amato "Happy days" (che gli è posteriore) non lo perda.

B. Legnani 19/02/07 01:07 - 5523 commenti

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"Tranche de vie" (ancor meglio "tranche de nuit") che diventa sogno di una notte di fine estate. Nostalgico richiamo della giovinezza perduta e delle illusioni che svaniscono: la bionda vamp (interpretata da Suzanne Somers) è solo una bella zòccola da 30 dollari (sì, proprio 30...) e la compagnia aerea che porta al college è la "Magic Carpet". A proposito: finale simillimo a quello di un film di Bolognini del 1969... Dolce affresco pre-Vietnam, preludio della fine dell'innocenza. Notevole, struggente.

G.Godardi 30/03/07 18:18 - 950 commenti

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Lucas abbandona momentaneamente la fantascienza per dedicarsi al suo secondo amore: le automobili. E lo fa con un film tutto ambientato in una notte con quattro storie che si intrecciano tra loro. Struttura innovativa per l'epoca, ma già abbondantemente conosciuta in Italia! Dove invece davvero innovativo è l'uso della musica (a fini drammatici) e del dj, in quanto fa da collante per tutte le storie. E' la descrizione del fenomeno tutto americano del "cruising". E'l'ultima notte d'innocenza prima di partire per un'altra galassia, lontana lontana.

Deepred89 4/06/07 11:25 - 3704 commenti

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Bellissimo film, tra i migliori di Lucas. Divertente e nostalgico, con una trama semplice ma narrata in maniera molto efficente. Perfetti gli attori, azzeccatissima la fotografia e straordinaria la colonna sonora. Non manca qualche citazione a film precendenti (come Gioventù bruciata) ma alcune idee (come la voce del dj) sono notevoli e verranno riprese in molti altri lavori successivi.

Galbo 23/01/08 07:50 - 12380 commenti

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Capolavoro di George Lucas e film anticipatore del revival degli Anni Cinquanta, è un'opera pregna di nostalgia e rimpianto, con protagonisti che vivono alla ricerca di una felicità che non è mai pienamente realizzata, per l'amara consapevolezza dell'irripetibilità del momento e di una gioventù che sta per lasciare il posto alla vita adulta. Tutto ciò è mirabilmente reso dal regista, grazie ad una bella sceneggiatura e una pregevole colonna sonora che accompagna impeccabilmente il film.

Cotola 8/09/08 13:51 - 9009 commenti

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Divertente e commovente film nostalgia che ha il merito principale di riuscire a coinvolgere enormemente chi, come me, quei tempi non li ha vissuti. L'iniziazione all'età adulta è difficile e spesso amara e comunque per nulla edulcorata come accade invece spesso in film di questo genere. Ormai considerato un vero e proprio cult movie, è un film che mette in luce tutte le qualità registiche di Lucas che in seguito si darà alla saga di "Guerre stellari".

Tomastich 23/01/15 18:10 - 1255 commenti

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Ritratto generazionale? Film simbolo di un'epoca già chiusa e dimenticata? Un po' di tutto questo. American Graffiti è anche un tributo all'amore che gli adolescenti americani avevano per le auto. Si possono trovare riferimenti/rimandi a Gioventù bruciata, ma in Lucas non sono presenti mitizzazioni eroiche, bensì squarci di realtà mitizzate e non di personaggi. Grande film.

Pinoderosa 7/06/09 12:13 - 12 commenti

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Bellissimo film di George Lucas. Commovente, struggente e divertente allo stesso tempo. Il passaggio dall'adolescenza alla vita adulta scandito a suon di rock n'roll con attori eccezionali. Il Vietnam, la contestazione sono alle porte: è perciò uno degli ultimi momenti leggeri e spensierati di una generazione che negli anni a venire sarà coinvolta in eventi epocali e tragici.

Disorder 5/07/09 22:23 - 1416 commenti

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Magnifico, crepuscolare ritratto della "golden age" americana: gli Anni Cinquanta, epoca di innocenza, benessere e spensieratezza: Lucas ferma il tempo proprio un attimo prima che tutto questo finisca, prima che le varie tragedie (assassinio dei Kennedy, Vietnam) riportino tutti alla realtà e spingano i giovani alla contestazione. E come metafora sceglie proprio il passaggio dei protagonisti all'età adulta, dopo un'ultima notte insieme. Bello...
MEMORABILE: Lupo Solitario...

Homesick 27/12/09 17:41 - 5737 commenti

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Notturno viaggio iniziatico dall’innocente spensieratezza dell’adolescenza alle asperità della vita adulta, animato dagli hits dell’incessante colonna sonora trasmessa via radio dal dj "Lupo Solitario" – assieme a briciole di filosofia spicciola distribuite dalla sua gracchiante voce – che coagula un racconto solo apparentemente frammentario. Le sagome dei personaggi - il romantico, il timido, il ribelle à la James Dean, la coppietta, i teppisti, la ragazzina linguacciuta – si solidificano in prototipi adottati dai futuri teen-movies. Nec quae praeteriit hora redire potest…
MEMORABILE: Il furto al bar, con reazione immediata (e inaspettata) del proprietario armato.

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Il koreano 7/03/10 14:46 - 44 commenti

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Quello che dovrebbe considerarsi il film nostalgico per eccellenza, è invece una carovana di situazioni ambientate in un paesino di provincia, dipinte dall'American Dreamin' pre-Vietnam, raccontato a sua volta da strade perennemente illuminate dalle automobili dei bulli di quartiere, urlate da radio fracassone che trasmettono le hit del periodo e rattristite da una regressa voglia di crescere che soffoca le menti di un gruppo d'amici, indecisi sul proprio futuro. Purtroppo, nel finale didascalico spunta il solito perbenismo statunitense.

Ziovania 30/11/10 14:49 - 337 commenti

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Se è eccessivo considerare American Gaffiti un musical (ed in effetti nessuno canta) è anche vero che, senza la musica, questo sarebbe un altro film. I numerosi brani della colonna sonora (oltre 40 databili tra il 1953 e il 1962) parrebbero scelti in funzione della sceneggiatura, assumendo la stessa funzione del coro greco delle antiche commedie. Ovvero: è il tempo musicale a dettare il tempo filmico. Come ebbe a dire lo stesso Lucas: "Il film ha i colori di un juke-box".

Buck ii 16/05/10 20:27 - 55 commenti

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Ci sono i drive-in, le gang dai giubbotti con la firma dietro le spalle, la brillantina, le tavole calde, le corse in auto, le stesse auto elaborate, le ragazze, il rock'n'roll, i ciuffi alla Elvis, i risvoltoni con stivali alla Marlon Brando, i ribelli senza causa... insomma... gli indimenticabili anni 50', che putroppo stanno per svanire. Capolavoro di Lucas.
MEMORABILE: John Milner: "Il Rock'n'roll è andato in malora da quando è morto Buddy Holly!"

Luchi78 26/01/11 11:05 - 1521 commenti

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Regia e fotografia di altissimi livelli vanno a braccetto con una storia che a tratti annoia un po', ma tutto sommato si rispecchia esattamente nel titolo del film. Il ritratto di questo gruppo di ragazzi che si divertono nella loro adolescenziale spensieratezza (o sfrontatezza) rimane come un segno, un graffito, che poi porterà ognuno ad assumere le proprie decisioni per la vita. Bello e melanconico.
MEMORABILE: La scena finale in cui Curt scorge dall'aereo la Ford Thunderbird con la misteriosa bionda.

Saintgifts 3/06/11 21:59 - 4098 commenti

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Ancora una volta presi di mira i fifties di un'America apparentemente senza problemi, viste le dimensioni delle auto e lo spreco di carburante per fare il cruising lungo le strade notturne della città. Lucas ce li mostra attraverso giovani nel momento cruciale della loro vita, il momento delle scelte. Come visto tante volte, anche qui c'è l'ossessione dell'andarsene, di "lasciare il nido", la vita importante si deve costruire sempre altrove. Le canzoni legano tutto e i ragazzi hanno regole di comportamento ben precise e anche spicce. Notevole.

Mickes2 3/08/11 17:40 - 1670 commenti

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L’ultima notte per sentirsi davvero ragazzi e lasciarsi alle spalle tutte le responsabilità che la vita da adulti comporta. Lucas tratteggia e delinea più storie, piccole o grandi che siano, uno spaccato corale, malinconico e divertente, disilluso ed inquieto; tra storie d’amore infrante, teppistelli di bassa lega, amicizie romantiche, riappacificazioni, litigi e scorribande per le strade avvolte dalla notte, prende piede quello che è uno spartiacque esistenziale con cui prima o poi tutti dovranno fare i conti. Memorabile colonna sonora.

Pigro 13/05/12 10:07 - 9635 commenti

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Operazione nostalgia che ci proietta 10 anni prima, agli inizi degli anni 60, nella notte di una cittadina americana animata da ragazzi in incessante struscio motorizzato. Notte che è soglia tra un’adolescenza spensierata e un’età sconosciuta: un carosello di disillusioni e incomprensioni che fanno crescere. Ottima ricostruzione d’epoca (con inevitabile riferimento a Gioventù bruciata) ed efficace intreccio narrativo, supportati da una colonna sonora semplicemente mitica, che ha contribuito a rendere altrettanto mitica l’opera seconda di Lucas.

Modo 16/10/12 14:29 - 948 commenti

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Lucas riscopre il passato prima di cimentarsi nella futura doppia trilogia stellare. Siamo in pieni anni 50, dove la vita scorre via tra fast food, amori puri e rivalità tra ragazzi. La storia è semplice e la regia attenta, anche se manca un po' di mordente. La musica la fa da padrona e il tutto è evidentemente patinato a regime. L'iniziazione alla vita adulta è scandita dalla voce del dj.

Daniela 2/08/13 11:54 - 12625 commenti

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Tutto in una notte per raccontare l'età dell'innocenza, prima del Vietnam, prima della contestazione, anche se il sentore di bruciato era già nell'aria e le bande giovanili erano ormai più patetici che selvaggi... Incontri casuali, baruffe fra innamorati, timori per il futuro, colpi di fulmine che ruotano attorno a quattro amici in procinto di separarsi, forse per sempre. Il collante è costituito dalla voce di Lupo solitario che propone una compilation che ha il gusto della Madeleine proustiana. Imperfetto, ma imprescindibile e molto imitato.

Nando 1/12/13 10:27 - 3810 commenti

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Pellicola generazionale antecedente il Vietnam in cui è descritta una serata di quattro ragazzi. Ritmo sempre sostenuto per un veritiero affresco dell'epoca. Alcune situazioni verranno riprese in seguito in altre pellicole. Colonna sonora e cast appropriatissimi in cui si segnalano Dreyfuss e Howard, ancora poco noti al grande pubblico.

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Enzus79 20/04/14 10:25 - 2874 commenti

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Buon film firmato George Lucas ma che reputo un po' sopravvalutato. Forse perché sono cambiati i tempi, ma a tratti mi è sembrata una storia monotona. Comunque le tematiche affrontate sono da sottolineare. Buono il cast. Forse poteva durare di meno...

Buiomega71 28/09/15 20:41 - 2901 commenti

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Il mio cuore e rimasto là, a Fresno, negli anni '60. A oggi il vero capolavoro lucasiano, fatto di dolente nostalgia, di ritrovo nei drive-in, di gare automobolistiche (che anticipano le folli corse spaziali degli incrociatori di Guerre stellari), di racconti dell'orrore fatti a spaventati e occhialuti nerd, di amori impossibili e donne sfuggenti, di stazioni radio che dispensano musica e magia in quella mitica ultima notte. Il manifesto di un cinema generazionale che resta impresso nell'anima; quel finale tormentato è un tuffo al cuore che non si scorda più. Monumentale.
MEMORABILE: Richard Dreyfuss, per tutto il film, insegue la misteriosa ragazza dei sogni (Suzanne Sommers) che guida una T-BIRD bianca, fino a quel finale che spezza il cuore.

Ultimo 20/06/16 11:29 - 1653 commenti

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Film culto per più di una generazione, descrive una notte tipo di un gruppo di giovani dei primi anni 60. Le avventure notturne sono la metafora del passaggio da un'età spensierata e innocente all'età adulta. Il giovane Lucas si dimostra abile nel gestire il tutto da un punto di vista corale (non c'è un vero protagonista...) anche grazie a buoni dialoghi e continui cambi di inquadrature che vanno a colmare le lacune nella sceneggiatura. Bella la fotografia. Buono, ma probabilmente per chi ha vissuto quei tempi vale molto di più...

Paulaster 29/07/16 12:00 - 4391 commenti

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Forse la notte porterà consiglio (per chi deve partire) o segnerà la fine della giovinezza (per chi resta). Descrizione di una generazione da drive-in, pomiciate e sfide in auto che si avvicina inconsapevolmente ai drammi di guerre future. Attori acerbi e funzionali anche se Dreyfuss come protagonista ha poco impatto. Il meglio della musica del periodo, fotografia sgranata e clima giovanile, il tutto a creare un ritratto da cartolina. Finale netto che non lascia adito a romanticherie nostalgiche.

Jdelarge 4/05/18 13:49 - 1000 commenti

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Essenziale dal punto di vista della trama, ma denso di significati in ogni inquadratura e attimo trascorso a seguire i protagonisti a bordo delle loro macchine o in giro per la cittadina. Il film si svolge durante una lunga notte fatta di sogni, paure e incertezze, nella quale i ruoli non finiscono mai di invertirsi. Fotografia di livello eccelso e regia che sbircia con occhio discreto e divertito le vicende. Belle le musiche.

Rigoletto 8/09/18 11:01 - 1785 commenti

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I meravigliosi anni '50 concentrati in una serata vista con gli occhi di quattro giovani, ognuno con le proprie caratteristiche, passando per bravate, scazzottate, sbronze, amori e molto altro. Il film diretto da Lucas è sicuramente molto personale e, beatificato da una colonna sonora che non lascia indifferente il più algido fra gli spettatori, coglie appieno quella radice nostalgica che porta chi ha visto quegli anni a riviverli e chi invece è nato dopo a desiderare l'allora mix tra trasgressioni figlie dei tempi nuovi e ingenuità da novellini.
MEMORABILE: Lo scherzo ai poliziotti.

Rocchiola 16/02/20 11:29 - 953 commenti

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Iniziatore, nonché capolavoro insuperato del filone nostalgico-giovanilista. Lucas racconta l’ultima notte da liceali di quattro amici nell’estate del ‘62 con uno stile episodico e frammentato che ha come unico filo conduttore l’ininterrotta serie di hits pop-rock trasmesse alla radio dal mitico Wolfman Jack. Ma dietro l’apparente spensieratezza si nasconde una più amara riflessione sulla fine dell’adolescenza (e del sogno americano) e l’iniziazione alla vita adulta che per alcuni, come rivelato dalle didascalie finali, non sarà così lieta.
MEMORABILE: Il furto dell’auto prestata a Terry; I tentativi di Terry di procurarsi degli alcolici; La visione della bionda Somers; I Faraoni; La corsa finale.

Alex75 15/10/21 19:16 - 878 commenti

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Attraverso il ritratto dei giorni felici di una generazione, tra avventure sentimentali, corse in automobile e la musica trasmessa da Lupo Solitario (vero trait d’union delle quattro vicende d’iniziazione che s’intrecciano nel film), Lucas esprime la malinconia dell’America kennediana, che si avviava a perdere ottimismo e innocenza, giocando d’equilibrio tra leggerezza e serietà e rendendo la narrazione coinvolgente grazie alla varietà dei personaggi. Opera epocale che non ha perso tutta la sua freschezza e cast ricco di promesse mantenute (Dreyfuss, Howard, Ford).
MEMORABILE: I tentativi di Terry di procurarsi superalcolici; I Faraoni; Le autoradio tutte sintonizzate su Lupo Solitario; La bionda della Thunderbird bianca.

Noodles 5/09/21 16:23 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

L'ultima notte prima dell'età adulta di un gruppo di ragazzi offre la possibilità di mostrare uno spaccato della società americana nei primi anni '60. Operazione nostalgia riuscita in pieno. George Lucas guarda con tenerezza ai pregi e ai difetti dell'America di Kennedy e presenta una serie di personaggi ben caratterizzati. Ci sono tutti: i bulli, lo sfigato, l'indeciso, il romantico, un "misterioso" disc-jockey a cui si deve la colonna sonora del film (adatta, ma forse un po' troppa: non c'è praticamente un momento senza musica). Ottimi regia e cast, con tanti futuri grandi attori.

Magi94 24/01/22 16:41 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Racconto di vita di una cittadina americana nei primi anni '60 e delle sue feste notturne, che a tratti ricorda quello raggelante de La caccia. Eppure qui non ci sono toni sinistri e disperati, neppure nelle analoghe risse tra analoghi poco di buono o ubriaconi. Lucas si lascia andare alla nostalgia "da fine liceo" che riesce a toccare anche chi in quegli anni non c'era e in quel paese non è mai vissuto, per lasciar spazio a una cupa malinconia solo nel finale, ricordandoci come il Vietnam e la fine dell'innocenza stessero per arrivare. Prezioso, con un ritmo perfetto e ottima regia.
MEMORABILE: L'ottimo Dreyfuss e l'angoscia del suo personaggio.

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  • Curiosità R.f.e. • 9/10/09 20:57
    Fotocopista - 826 interventi
    Doppiatori italiani:

    *Claudio Capone: Richard Dreyfuss
    *Luca Dal Fabbro: Ron Howard
    *Roberta Paladini: Cindy Williams
    *Piero Tiberi: Charles Martin Smith
    *Emanuela Fallini: Candy Clark
    *Emanuela Rossi: Mackenzie Phillips
    *Nino Dal Fabbro: Lupo Solitario [Wolfman Jack nella vers. originale]
    *Mario Bardella: Scott Beach
    *Isabella Pasanisi: Susan Richardson
    *Nino Dal Fabbro: William Niven
    *Armando Bandini: [Gary Williams]

    doppiaggio: D.E.F.I.S. (1974) (*)


    Nota:
    (*) - Il film uscì in Italia per la prima volta il 10 maggio 1974. In un'intervista che io feci alcuni anni fa al compianto Claudio Capone (1952-2008), lui si ricordava di questo come l'ultimo film doppiato dalla C.I.D. (Compagnia Italiana Doppiatori; nata negli anni '50 e fallita nel 1973), ma sbagliava, dato che nella vecchia copia italiana di questa pellicola campeggiava, lo ricordo benissimo, la dicitura D.E.F.I.S., addirittura nei titoli di testa. E' dunque probabile che questo vada considerato uno dei primissimi film doppiati dalla D.E.F.I.S., società nata appunto fra il '73 e il '74 dalle ceneri della C.I.D. Per la cronaca, l'acronimo significa semplicemente Doppiaggio & Edizione Films Italiani & Stranieri.
  • Curiosità Luchi78 • 26/01/11 11:08
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Riporto da Wikipedia:

    "La celebre scena in cui la macchina della polizia viene legata con un cavo ad un palo per staccarne l'asse posteriore è impossibile nella realtà. Il cavo visto nel film si spezzerebbe. Nel programma "Miti da sfatare" è stato dimostrato che servirebbe un cavo molto più spesso aiutato dalle viti dell'asse quasi staccate. Nel film la scena è stata realizzata con l'ausilio di esplosivi e di una rampa in modo tale che l'asse scivolasse dietro il paraurti posteriore."
  • Musiche Columbo • 28/05/11 18:50
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Bellissima l'atmosfera da revival, rievocata da hits che hanno segnato un'epoca:

    http://en.wikipedia.org/wiki/41_Original_Hits_from_the_Soundtrack_of_American_Graffiti
    Ultima modifica: 15/06/12 07:38 da Zender
  • Homevideo Gestarsh99 • 31/05/11 11:00
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 20/07/2011 per Universal Pictures:

    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano , Inglese
    * Schermo Anamorfico 1080p High Definition
    * Audio Dolby Digital 5.1 Dts Hd
    Ultima modifica: 16/02/20 17:35 da Zender
  • Musiche Lucius • 14/06/12 20:51
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali:



    Ultima modifica: 19/11/13 10:05 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 4/09/17 18:51
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (venerdì 17 gennaio 1986) di American graffiti:

  • Homevideo Rocchiola • 16/02/20 11:33
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Un'ottima edizione ormai fuori catalogo ma ancora reperibile in rete a prezzi non troppo elevati. Immagine panoramica molto pulita e riccamente dettagliata. Audio italiano 2.0 mediamente potente e chiaro nei dialoghi, mentre le canzoni a mio avviso potevano suonare un pochino più brillanti. Ma nel complesso non ci si può davvero lamentare.
    Ultima modifica: 16/02/20 18:12 da Rocchiola
  • Curiosità Caesars • 29/05/20 15:10
    Scrivano - 16800 interventi
    La macchina di John (Paul Le Mat) è targata THX 138, chiaro omaggio all'esordio cinematografico del regista (L'uomo che fuggì dal futuro, "THX 1138" il titolo originale):