Film che unisce avventura ad azione. Selleck nelle intenzioni doveva diventare un personaggio da blockbuster d'avventura stile Harrison Ford, ma il destino cinico e baro ha voluto diversamente. Peccato, il film, gira bene, belle scene d'azione e ottimi duetti tra i protagonistisi. Si regge per intero sulle spalle del buon Tom: grande carisma, simpatia (nell'antipatia: il personaggio è un pilota d'aerei alcolizzato e scorbutico). Pellicola abbastanza vecchiotta da essere un piccolo classico da palinsesti notturni. Piacevolissimo. Tre pallini.
MEMORABILE: I sorrisi sardonici di Tom Selleck da sotto i baffi...
Sulla scia di Indiana Jones ma con una trama più ingenua e una prima parte che stenta a decollare (nonostante gli aerei protagonisti). Nella seconda si riprende un po', con qualche simpatico battibecco tra i protagonisti e belle scene d'azione di massa. Selleck se la cava egregiamente, un po' meno la Armstrong, ma nell'insieme è un film di mediocre intrattenimento.
Era il momento dei film d'avventura, con il predominio di un Harrison Ford con la frusta e il tipico cappello. "High Road to China" si inserisce nel filone molto in sordina, ma non per questo è privo di meriti. Le riprese dall'alto (l'aereo è protagonista principale) sono buone e anche i diversi scontri a fuoco sono ben girati. La cifra ironica di tutto il film smorza le tensioni rendendo il film adatto alla famiglia, ma non lasciando troppo il segno, a causa forse dell'ampio spazio concesso al rapporto tra i due protagonisti, con prevedibile finale.
MEMORABILE: Robert Morley e il suo rapporto con il segretario.
Buon film d'avventura, girato in un periodo assai fruttifero per il genere (sono gli anni di Indiana Jones). La qualità non è delle migliori ma considerandolo globalmente il film funziona; Selleck sa essere convincente come residuato di guerra alcolizzato al quale, purtroppo, manca una vera spalla capace di supportarlo (i litigi con la Armostrong portano fieno in cascina ma da soli non bastano per tenere vivo il fuoco). Sufficiente.
Simpatica, ironica e avventurosa pellicola, leggera come gli aerei, che portano i protagonisti in giro per il mondo, alla ricerca del padre di lei (ricca, viziata, prepotente, ma di gran carattere; mentre lui è un ubriacone donnaiolo). La coppia di protagonisti è affiatata e il socio di lui piuttosto divertente (la reazione alla cifra offerta). Dura il giusto e mantiene un buon ritmo. Nel suo genere, riuscito. Nota di merito per il malvagio socio del padre della protagonista, che aggancia il naso del suo tirapiedi con delle pizzette e gli ordina di buttarsi via.
MEMORABILE: Bomba umana sulla tenda; "Lei è disgustoso". "Grazie madam"; "I buoi sono lenti, ma la terra è paziente"; Crisi isterica davanti ai resti dell'aereo.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 4 gennaio 1986) di Avventurieri ai confini del mondo: