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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

A livello visivo, figurativo, SUSPIRIA a tratti raggiunge vette che pochissimi altri film, e non solo horror, sono riusciti ad avvicinare. Le scenografie di Giuseppe Bassan, fotografate da Luciano Tovoli con luci impossibili (per riuscirci si è chiesta la consulenza dell’indimenticato Mario Bava), ottengono risultati indescrivibili: stanze in cui oggetti dalle forme più impensate (piante, tavoli, vetrate) modificano gli sfondi di continuo creando suggestioni mutevoli. E dietro a tanta magnificenza la colonna sonora dei Goblin: innovativa, ossessionante, unica. SUSPIRIA è un concentrato di emozioni, di sensazioni, di evoluzioni registiche che Argento orchestra con stile ricercatissimo...Leggi tutto ma mai ridondante. E a dire il vero si limita anche nello splatter (se escludiamo il primo, tremendo omicidio con impiccagione), inventandosi inquadrature dalla forza espressiva che lascia allibiti: pensiamo alla sosta del cieco (Flavio Bucci) nella grande piazza desolata dominata dai due palazzi romanici illuminati a giorno nel buio profondo in cui è immerso il contesto. Ma pensiamo anche al grandioso finale: barocco, eccessivo, magniloquente. L'unico neo (purtroppo non da poco) è la sceneggiatura, tutto sommato di nessuna rilevanza. La storia avrebbe potuto essere una qualsiasi, è chiaro fin da subito che l'interesse di Argento è rivolto all'impatto visivo, alla ricerca del terrore puro. Abbandonati gli intrecci gialli dei lavori precedenti, il regista romano vira verso l’horror tradizionale, pur scegliendo una via del tutto personale accolta dal plauso quasi unanime della critica. Perfetta Jessica Harper. Piccole parti per Miguel Bosé e Udo Kier.

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Caesars 6/02/07 14:16 - 3778 commenti

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Insieme al precedente Profondo rosso il miglior film di Argento. Da qui in poi il regista non riuscirà più ad esprimersi a livelli così alti, finendo poi per sfornare prodotti anche di scarso valore (per non parlare de Il fantasma dell'opera, il cui valore è praticamente nullo). Per la prima volta (ad esclusione della parentesi storica de Le 5 giornate) Argento abbandona il giallo: il risultato entrerà nella storia del cinema, non solo horror. Ottima Jessica Harper, di depalmiana memoria.

B. Legnani 26/02/07 00:51 - 5523 commenti

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Visto due volte di fila alla Prima Mondiale (Bologna, 1 Febbraio 1977, Cinema Imperiale), per ri-godere delle fantasmagorie e per realizzare che la vicenda fa acqua da ogni parte (e poi, ovvio, rivisto "enne" volte). Grandissima festa per l'occhio (su tutto quel corridoio curvo...), ma problemi d'accettazione per la parte razionale dello spettatore. Molto buono, ma lontano (e non poco) dal vero capolavoro. Palesemente ispirato allo splendido La residencia. Di culto le presenze di Franca Scagnetti (cuoca) e di Fulvio Mingozzi, tassista, sia qui, sia in Inferno.

Puppigallo 5/04/07 09:50 - 5258 commenti

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L'ambientazione è perfetta (l’accademia, fin da subito, non sembra un luogo ospitale, mutando in ambiente demoniaco in modo quasi naturale) e la colonna sonora è parte integrante del film; si fonde con la storia, esaltandone le scene più forti e inquietanti. Poi entrano in gioco i colori pazzeschi (ti precipitano in un limbo tra realtà e sogno). Il primo omicidio è di incredibile violenza e le scene da citare sarebbero molte, ma mi limito a due: l’ombra della strega dietro le tende con respiro cavernoso e il cieco e il cane nella piazza. Attori discreti e buon ritmo. Grande cinema.
MEMORABILE: Il finale, da un lato ben studiato, ma che visto ora, per la povertà degli effetti (non si poteva fare molto di più), potrebbe far storcere il naso.

Red Dragon 7/04/07 10:25 - 125 commenti

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Argento vira verso l'horror puro, come piace a lui, strizza l'occhio al mondo della fiaba (che più nera non si può) e quindi al mondo dei bambini (fate caso alle maniglie delle porte). In tal senso vale la pena ascoltare le interviste al regista. Il comparto tecnico funziona alla grande, le musiche sono a livello di Profondo rosso e il cast fa la sua parte (dopo la Calamai altra big nostrana, Alida Valli). Film di "atmosfera" per antonomasia, forse debole nello script ma per questo ancora più stupefacente nel risultato. Culto.

Undying 25/04/07 23:32 - 3807 commenti

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Prima grande incursione di Argento nel campo horror. Una vera e propria antologia del brivido. Un film che amalgama con perfetta sincronia immagini di forte impatto visivo ad una colonna sonora ossessiva ed ipnotica (opera dei Goblin e di Argento stesso). Particolarmente sostenute per l'epoca le scene di violenza: entrate nel mito. Unica menzione di Stephen King, nel suo saggio letterario "danse macabre", per il cinema dell'orrore italiano: la scena dei vermi che cadono dal soffitto, priva di funzionalità narrativa quanto efficace. Magico.
MEMORABILE: Elena Markos: "vuoi vedermi? Vuoi vedere come sono fatta? Vieni.... vieni avanti: e che i vivi incontrino i morti... e i morti i vivi!"

Deepred89 20/04/07 19:25 - 3704 commenti

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Uno dei capolavori di Argento. La storia è semplice ma genuinamente inquietante (nonostante il finale non convinca molto) e gli attori non sono niente male. Regia e fotografia meritano un discorso a parte, dato che quì siamo a livelli difficilmente eguagliati in tutta la storia del cinema. Ogni inquadratura infatti è perfetta e originalissima e i colori sono stupendi. La colonna sonora è probabilente la più spaventosa mai realizzata. Visione obbligata per tutti gli amanti del cinema.

Il Gobbo 17/07/07 12:45 - 3015 commenti

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Varcato finalmente il Rubicone del programmatico disinteresse verso il plot Dariuccio nostro realizza il suo Monumento, una fiaba horror (esplicito e del resto più volte rivendicato il legame con Disney, in particolare Biancaneve) che è anche - a suo modo e pur rimanendo personalissimo e nelle colossali diversità - il film più baviano di Argento. Come la Settimana enimgistica vanta innumerevoli (e miserelli) tentativi di imitazione, ma certe idee (specie certi punti di ripresa) o le hai o non le hai. Quindici pallini

Homesick 1/08/07 08:42 - 5737 commenti

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Esordio di Argento nell'horror soprannaturale, seppur sempre cndotto con quella metodologia giallo-thriller (c'è pure l'immancabile particolare rivelatore) che lo ha reso celebre e che rappresenta la sua specialità. Tensione costantemente su alti livelli, fotografia bellissima, virtuosismi tecnici, omicidi efferati e buoni attori: dalla dolce e innocente Harper (strega bianca)alla severa Valli, dal cieco Bucci al cupo Kier. Su tutto dominano le onnipresenti musiche dei Goblin.

Cotola 9/12/07 03:34 - 9009 commenti

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Sicuramente il miglior Argento dopo Profondo Rosso. Il regista romano costruisce, infatti, un thriller di superba fattura che sfocia nell'horror e nel fiabesco. Dopo un inizio esplosivo ad alto contenuto di splatter, la storia si dipana in maniera convincente (cosa rara per i film argentiani) avvolgendo lo spettatore in un clima di mistero e paura che è lo stesso che avvolge la protagonista, grazie anche alle belle e riuscite musiche dei Goblin fatte di sospiri ed altri suoni sinistri. Finale, forse, un po' troppo affrettato e baracconesco.
MEMORABILE: Molte le scene memorabili tra cui quella della piscina, che è uno splendido e riuscitissimo omaggio al Tourner de Il Bacio della pantera.

Spectra 12/12/07 10:59 - 84 commenti

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Innegabile capolavoro di Dario Argento. L'ambientazione dell'accademia è particolarissima e crea l'atmosfera giusta della storia, crudele ed infernale. Sequenze ricche di colori innaturali (rosso acceso, blu profondo) che contribuiscono a rendere ancora più irreale l'atmosfera. Procedimenti oramai superati del technicolor Argento li ha riutilizzati, acquistando in Cina gli ultimi rotoli di pellicola Kodak usati negli anni cinquanta rielaborando i colori in laboratorio. Superlativa colonna sonora dei Goblin.

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Enrikoses 22/03/08 19:32 - 39 commenti

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Film che in qualche modo affranca Argento dal thriller per toccare i temi del paranormale e dell'horror puro. Le musiche sono da brivido, la fotografia e i valzer di luci sono unici; le tecniche registiche e i virtuosismi tecnici sono notevoli. Alcune scene sono memorabili (vedi quella del cieco urlante nella piazza vuotissima). La scenografia alla Tinto Brass è semplicistica e funzionale alla dicotomia tra fiabesco infantile e terrori ancestrali. Meritava qualcosa in più nel finale.
MEMORABILE: L'inizio è da panico.

Ciavazzaro 11/05/08 12:33 - 4768 commenti

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Il capolavoro horror di Dario Argento, una vera e propria gioia per gli occhi, grazie alle varietà cromatiche della fotografia, alle lussuose scenografie dell'accademia di danza, alla musica dei Goblin. Il cast poi è tutto da gustare, a partire dagli interpreti "minori": la deliziosa Joan Bennett (doppiata da Rosetta Calavetta), Alida Valli... Brava la Harper, superata leggermente da Stefania Casini. Da vedere e rivedere.

Herrkinski 14/06/08 16:25 - 8072 commenti

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Capolavoro assoluto di Argento (e non Profondo Rosso, checchè se ne dica). Girato in modo superbo, con una fotografia in Technicolor assolutamente splendida (basta guardare i vivacissimi rossi e gli atmosferici blu per rendersi conto di quanto il lavoro sia eccellente), "Suspiria" è l'apice della poetica del macabro argentiana. Dotato di una buona sceneggiatura, di accorgimenti geniali, di scenografie curatissime e di interpreti davvero in parte, il film offre momenti di puro terrore e alcune tra le scene più memorabili del cinema horror.
MEMORABILE: La Casini che cade in una stanza piena di filo elettrico prima di essere uccisa, l'incontro finale con Helena Markos.

Cif 14/07/08 19:41 - 272 commenti

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Per i fan di Dario Argento un cult. Per gli altri un film un po' superficiale e con un finale un po' frettoloso. I colori sono bellissimi, la fotografia immensa, si vede l'influenza di Bava. Dà risultati ottimi e persino inaspettati l'utilizzo di grandi attori italiani, come Alida Valli (già in Lisa e il Diavolo di Bava), come anche un giovane e convincente Bucci cieco. Il resto è spettacolo per gli occhi e la fantasia: passaggi segreti, l'antica piscina, le stanze da collegio, il bambino (diabolico) in pantaloncini corti, il cameriere deforme...
MEMORABILE: Bucci in mezzo alla enorme piazza, nella notte.

Ultimo 9/07/14 20:49 - 1653 commenti

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Primo film di Argento di puro genere horror. Manca infatti, rispetto ai vari precedenti, la componente "gialla". Ciò nonostante, è una delle rappresentazioni piu riuscite del regista romano, il quale mischia le solite fantastiche musiche dei Goblin con i rumori che si percepiscono ovunque nel misterioso collegio femminile. Il tutto confluisce in una trama magico/esoterica che rende la pellicola eccellente da ogni punto di vista e assolutamente inimitabile.

Capannelle 16/09/08 12:22 - 4398 commenti

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Acclamato esperimento visivo di Argento e Tovoli, particolare nella cromia e nella messa in scena claustrofobica. Dal liberty di Profondo Rosso passiamo a interni espressionisti che faranno felice Tinto Brass. Da ricordare la testa pendente dal lucernario, la sequenza che precede la morte di Bucci, la sala dormitorio e le contorsioni nel filo spinato. Difficile però parlare di suspence, poiché il perpetuarsi di dialoghi inutili e faccette contrite delle studentesse è irritante. Finale sottotono. Alto voto alla scenografia, basso alla trama.

Supercruel 10/10/08 18:28 - 498 commenti

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In Suspiria il genio visionario di Argento è al suo apice. Il canovaccio narrativo - semplicissimo - costituisce le fondamenta per la messa in scena di un onirico e fiabesco incubo a tinte forti. Le regia superlativa, l'immortale score, la fotografia in Technicolor (tecnologia che stava scomparendo) con i suoi cromatismi accesi e corposi, le magnifiche scenografie di marca quasi espressionista, il cast in stato di grazia sono alcune delle caratteristiche di una pellicola meritoriamente divenuta un oggetto di culto in tutto il mondo. Classico.

Enzus79 25/10/08 13:56 - 2873 commenti

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Caso eccezionale di come si riesca a fare un buon horror in Italia. La suspence regna come in pochi film del Belpaese. Bravi gli attori, che sanno come rendere credibili i personaggi. Buona la regia così come la scenografia. Straordinaria la colonna sonora dei Goblin.

Rickblaine 25/10/08 12:35 - 635 commenti

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Horror con ottimi ingredienti. Passi notturni, sospiri nell'aria, urla di donne nel buio, pioggie terrificanti e ancora altro. Mistiche e affascinanti sono le varie scene del film. L'inizio è già tutto un programma con la morte a dir poco scioccante della studente; la colonna sonora accompagna il film come meglio non può. Film di questo genere ci mancano...

Brainiac 7/01/09 20:31 - 1083 commenti

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Il film di Dario Argento che ha turbato i sonni della mia infanzia. Visionario, gotico, onirico. La scena in cui la protagonista ausculta il respiro della direttrice è da brivido. Argento dirige con virtuosismi di ogni genere, che per una volta ben si sposano con la sceneggiatura. Certo, rivedendolo oggi è un po' invecchiato, seppur mantenedo quell'atmosfera claustrofobica che me lo ha fatto amare.
MEMORABILE: In piena notte un'angoscioso rantolo turba i sonni delle studentesse.

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Rebis 30/01/09 21:28 - 2332 commenti

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Summa e canto del cigno del repertorio gotico all’italiana, con le sue donne trine e ferine, le lacerazioni urlanti della morte, addentro ai corridoi cabbalistici, alle fiabesche incubazioni; e la paura, che divora la logica del racconto. Dilagante orrore esperienziale che martella i cinque sensi – anche fantasmi olfattivi e tattili – per ridefinire e imporre una concezione inedita del terrore. Finale, a sorpresa, con sberleffo. Argento salda il debito con una lunga tradizione (da Hitchcock a Mario Bava) generando una prassi espressiva esemplare che farà scuola a sua volta. Magistrale.
MEMORABILE: Tutto il film.

Daidae 12/02/09 15:16 - 3168 commenti

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Quando vi chiederanno... chi era Argento? Voi gli proporrete gli ottimi Inferno, Il gatto a nove code, questo film ecc.. Vi diranno: che maestro! Ovviamente evitate di ricordargli i film (?) successivi a Trauma. Questo è uno dei più belli, una storia di streghe azzeccatissima, con sanguinosi omicidi, musiche da paura, ambientazione stupenda e attori con la A maiuscola. Geniale.
MEMORABILE: L'inizio e la fine.

Bruce 9/03/09 10:33 - 1007 commenti

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Straordinaria opera cinematografica. Biancaneve nella casa delle streghe. Un vero incanto di immagini e suoni, con scenografie, ambientazioni, colori, fotografia, di livello assolutamente eccezionale. Il film ha trent'anni ma sembra realizzato oggi tanto è moderno ed innovativo. Tecnica, stile, immaginazione e talento: Dario Argento. Questo è il suo capolavoro, inutile aggiungere altro.

Stubby 12/03/09 16:30 - 1147 commenti

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Rivisto oggi dopo più di vent'anni rimane un'ottima favola nera che si mantiene sempre su ritmi piuttosto alti, senza eccedere con lo splatter. Colori incredibili (il trionfo del "ROSSO" quasi onnipresente in tutte le sequenze), straordinaria la colonna sonora dei Goblin: basta quella per intimorire lo spettatore. Argento confeziona un ottimo (non privo di difetti) prodotto al femminile, dove le presenze maschili sono ridotte ad un mero contorno.

Lucius 5/08/09 19:26 - 3015 commenti

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Prima parte della trilogia delle tre madri, il film capolavoro (ispirato da Thomas De Quincey) costituisce una fiaba surreale dark e al contempo spaventosa e claustrofobica. Cromato e centrato sul tema dell'occulto, con una fotografia straordinaria.

Goblin 11/05/09 19:15 - 11 commenti

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Semplicemente divino! Il primo horror firmato Dario Argento é un caleidoscopio di colori, di immagini, di sequenze, di musiche studiate nei minimi particolari, una fiaba nera nel quale lo spettatore viene catapultato quasi subito (da antologia il primo violentissimo duplice delitto) per uscirne alla fine stremato e contento. L'inventiva e la tecnica del maestro romano raggiunono qui livelli eccelsi e anche se personalmente preferisco Inferno, non si può non giudicare questo film un capolavoro.

Magnetti 3/06/09 23:06 - 1103 commenti

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Un horror puro, il migliore di Dario Argento insieme a Profondo rosso. Azzeccatissime le location e le scenografie: il gusto del regista in merito è indiscutibile. La vicenda è molto suggestiva (finché la mater suspiriorum non si vede) e i meccanismi horror perfetti. Bravissima la giovane attrice e inquietante la presenza efebica di Bosè. Un vero e proprio manifesto tra i film del suo genere, che invecchia come i grandi vini. Il tema musicale entra nel cervello e non ne uscirà mai più.
MEMORABILE: A ognuno il suo: io segnalo la Harper che cammina nel corridoio, davanti alla cucina dove cuoca e bimbo biondo sembrano i guardiani dell'inferno.

Fidelio 6/07/09 11:43 - 11 commenti

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Non c'è niente da fare: a me questo film non convince appieno. Forse perché preferisco i film dove la componente (pseudo) razionale abbia ancora una sua importanza. Visivamente è grandioso, una vera goduria per gli occhi, con alcune splendide sequenze di omicidio (come quella notturna nella piazza di Monaco). Però la trama è quasi assente, i dialoghi a volte imbarazzanti e la recitazione appena sufficiente. E a mio parere non fa così paura come Profondo rosso. In breve: discreto.

Cavina 17/10/09 00:34 - 2 commenti

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Suspriria rappresenta, a mio avviso, il classico esempio di film che va necessariamente visto in sala. Essendo il più sperimentale e personale dei suoi film, ritengo che sia più sensato, per Argento, fare il remake di questo film piuttosto che quello di Profondo Rosso (come ormai è stato deciso da Argento stesso)... e non farlo fare agli americani (già mi prospetto quale porcheria verrà fuori dal Suspiria made in U.S.A...).
MEMORABILE: "And one, and two, and three and four... and one, and two, and three and four..."

Funesto 3/11/09 22:03 - 525 commenti

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Enorme esercizio di stile, da sempre considerato il capolavoro del regista a livello internazionale. La fotografia e le musiche sono di livelli altissimi, conferendo al film una confezione da urlo e un impatto visivo spettacolare. Buona anche la direzione degli attori, fra i quali spiccano la Harper (con la sua delicatezza da bambina pare la "versione bruna" della Farrow) e una bravissima Casini (doppiata in modo odioso). Alto il livello splatter (pochi omicidi ma terribili!) e paura palpabile minuto per minuto. Horror allo stato dell'arte. ****.
MEMORABILE: Il pietoso colore del sangue: sembra vernice! Ma a suo modo ha un che di artistico... Comunque ogni singolo fotogramma è memorabile.

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Stefania 27/12/09 13:20 - 1599 commenti

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Una festa per gli occhi, uno svago per la mente: si capisce subito che non dobbiamo capire niente, soltanto accompagnare Susy nel suo incubo infantile. Dietro quel trionfo liberty che è la scuola di danza, dietro quella delizia di intarsi e cristalli, c'è la putrescenza del Male. Se ne sente persino il respiro. Abbandoniamoci al gusto della visione, apprezziamo i virtuosismi della regia e certi dettagli, come la mostruosità della cuoca e la bellezza angelica del ragazzino: insieme, sono un Giano bifronte, come quell'accademia maledetta.

Metuant 2/01/10 10:03 - 456 commenti

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Il primo vero horror di Argento e un autentico esordio col botto nel campo: mai, prima di allora, si era raggiunto un tale livello di visionarietà e di violenza, nemmeno da parte di Bava o Fulci. La protagonista Jessica Harper è perfetta nel ruolo della ragazza gettata inconsapevolmente in un autentico incubo. Ottime anche le musiche, con i Goblin al loro meglio, così come l'ambientazione nella scuola di danza. Un più che degno esordio per la trilogia delle Tre Madri.
MEMORABILE: La morte delle due ragazze all'inizio.

Mco 5/01/10 17:51 - 2324 commenti

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Forse il mio film preferito di tutti i tempi; ancora rimembro i pomeriggi trascorsi insieme ad un mio caro amico a visionare ad nauseam le varie scene, commentandole e ripetendone addirittura alcuni frammenti (la mia imitazione della Markos è famosa tra gli intimi), immersi in un'atmosfera talmente irreale da trasmutarsi in tremebonda realtà. Questo modo di girare di Dario era ed è ancora oggetto di studio e rip-off da parte di molti registi. La Harper ride a fine film, che strega...

Jorge 24/01/10 11:18 - 164 commenti

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Primo vero horror argentiano, Suspiria rappresenta il climax raggiunto da Dario per quanto riguarda la trilogia stregonesca. Attraverso un uso dei colori esasperato, quasi alla Bava, Argento sottolinea costantemente il clima da fabia nerissima ed angosciante; bravi gli attori (specie le vecchie glorie), soggetto e sceneggiatura più che buoni, dialoghi discreti, scenografie art decò molto particolari, musiche FENOMENALI, non troppi omicidi ma efferatissimi (e tutti girati con gusto). Tutti questi ingredienti fanno di Suspiria un vero capolavoro.
MEMORABILE: La morte delle due ragazze all'inizio e quando la Harper getta il vino nel lavandino: sembra proprio sangue!

John trent 18/05/10 19:35 - 326 commenti

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Un film assolutamente unico, tecnicamente superbo e visivamente avanti cent'anni rispetto alle diavolerie realizzate in seguito con la computer grafica. Ma qui siamo nel 1977 e la fotografia di Tovoli vale da sola almeno 10 Oscar! La storia forse non è il massimo, ma il film regala un senso di inquietudine che non abbandona mai lo spettatore... e fa paura, altrochè. La musica dei Goblin, inquietante e ossessiva, è anch'essa avanti almeno di 20 anni. Ottima regia, inquadrature e sequenze memorabili rendono la visione di questo gioiello necessaria.
MEMORABILE: Il primo duplice omicidio di Eva Haxen e Susanna Javicoli, lunghissimo e terrificante.

Siregon 6/03/10 11:42 - 352 commenti

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Visivamente è uno dei film più belli mai girati. La fotografia eccelle, ogni particolare affascina per ricerca stilistica e l'uso delle locations è esemplare. La storia è molto affascinante anche se Argento non ne coglie le potenzialità. La confezione stritola la storia in più di un'occasione e gli spunti narrativi vengono così dimenticati a scapito di una certa fluidità nella sceneggiatura. Il finale sembra forzato nei tempi e nell'esecuzione e smonta la tensione visiva di tutta la sequenza precedente. Perfetta Jessica Harper.

Il Dandi 8/04/10 20:49 - 1917 commenti

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Ma il volatile dalle piume argentee che vive solo nel Caucaso? E il cromosoma che predispone all'omicidio? E l'immagine dell'assassino fotografata sugli occhi di un morto? Tutte fregnacce, non è che ci credessi. Ma proprio la loro assurdità dimostra che il genio visionario del regista non era mai stato frenato dall'attinenza alla verosimiglianza. Qui il mistero del male non può essere più scoperto, ma solo contemplato. Chi è l'assassino? La morte! Gran cura formale, ma altro che capolavoro: per me è l'inizio di una parabola discendente.
MEMORABILE: L'orribile fine del cieco (Flavio Bucci).

Trivex 11/04/10 20:17 - 1740 commenti

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Commentare un film del genere è quasi superfluo. Basterebbe dire: perfetto. Non sono riuscito a trovare un aspetto migliorabile, neanche uno. Vorrei parlare dei colori, forti come piacciono a me. Della musica, inquietante e misteriosa, come piace a me. Della pioggia, contorno obbligato, scomoda ed ossessiva (io adoro la pioggia). Delle streghe, della loro comunità volta al male, delle avversarie. L'Argento nella sua forma migliore, non ha bisogno di troppe parole. Capolavoro assoluto.

Greymouser 13/04/10 11:42 - 1458 commenti

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Quando Argento era Argento, al culmine della sua straripante potenza visionaria, "Suspiria" è forse il film più tecnicamente perfetto concepito dalla regia del nostro amato e decaduto Dario. I colori onirici ed ansiogeni, la musica ipnotica ed angosciante, la violenza grafica e teatrale degli omicidi, la sceneggiatura una volta tanto solida, le situazioni morbose, tutto concorre a rendere questo film una lucida epifania del terrore. Tra i capolavori indiscussi del genere.

Pinhead80 13/04/10 15:38 - 4719 commenti

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Primo capitolo della trilogia argentiana dedicata alle tre madri. La vicenda si svolge a Friburgo e segue l'avventura della giovane Susy che va a completare i suoi studi in una famosa scuola di danza. Le musiche dei Goblin e la maestosità delle luci, rendono il film un'unica grande claustrofobia. Le figure che, animano la scena, sono tutte enigmatiche. Le morti rimangono nella mente dello spettatore per originalità ed efferratezza. L'ambientazione riesce ad avvolgere tutto in un aurea di vera paura. Eccellente.

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Markus 14/04/10 20:11 - 3682 commenti

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Per ragioni d’età lo vidi la prima volta nel 1987, in tv, di conseguenza a dieci anni dalla sua uscita al cinema. Fu uno shock positivo: terrore giovanile sì, ma alla spalle avevo già Profondo rosso che in quanto a paura non era da meno. L'esperienza qui è stata diversa: ho avuto a che fare per la prima volta con l’orrore più puro, il gotico, il male, i giochi di colore e la musica angosciante... quasi un carillon malefico! Un grande film dell’orrore che inorgoglisce il nostro cinema, ahimè del passato. Un capolavoro assoluto.

Vanadio 27/04/10 21:13 - 105 commenti

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Splendido, senza altro dire. Dario Argento crea un film con molta carne al fuoco (grazie al cielo non letteralmente!), dove l'aspetto visivo sovrasta qualunque altra cosa. Roboanti musiche dei Goblin al loro apice, colori superbrillanti, buona recitazione (Alida Valli appare cattiva e "tedesca" fin nelle ossa) e movimenti di macchina talvolta incredibilmente arditi (il "volo" nella piazza). Da vedere.
MEMORABILE: Tutto il film!

Bergelmir 23/05/10 00:57 - 160 commenti

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Argento inizia con questo film la propria incursione nell'orrore soprannaturale e si mostra interessato all'inconscio e alla libera associazione, più che alla razionalità del narrato. Si può dire forse che la vera protagonista del film sia l'atmosfera angosciante e maligna, che nasce dal susseguirsi di eventi e di immagini che, pur non avendo una coerenza interna forte, riescono comunque a creare un'esperienza visiva onirica e di grande fascino. Scenografie e fotografia superlative.

Nando 14/06/10 12:17 - 3810 commenti

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Argento si cimenta nel soprannaturale centrando il film su una pregressa storia di stregoneria. Qui non è la trama che brilla, anzi è alquanto risibile, ma le scenografie e la fotografia sommate ad un ipnotico refrain musicale creano un clima torbido pervaso dalla paura. Cast variegato ma appropriato.

Galbo 28/06/10 05:53 - 12380 commenti

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Il sesto film di Dario Argento vede la piena incursione del regista nel genere horror; di questo, Argento abbraccia fondamentalmente l'estetica; nel film infatti la trama ha un'importanza decisamente secondaria (gli snodi narrativi talvolta non convincono appieno) e si punta totalmente sull'aspetto visivo confezionando da questo punto di vista un autentico capolavoro: scenografia, fotografia, luci, colonna sonora ed effetti visivi sono utilizzati in maniera eccellente coma mai prima d'ora nel cinema italiano. Buona pure la prova del cast.

Fauno 13/07/10 11:08 - 2208 commenti

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Lo potrei vedere 30 volte e mi continuerebbe a piacere, perché è questo il capolavoro di Dario Argento. Ha il merito di iniziare come thriller e arrivare per gradi all'occulto, senza far calare neppure di un grado la tensione emotiva. Lode per estetica, inquadrature e bravura di Alida Valli, in questo film davvero al meglio (ma anche le altre ragazzine non scherzano). Azzeccatissimo lo sguardo drammatico della Harper.
MEMORABILE: La presenza della direttice, il coraggio e l'ingenuità di Sara, la sagacia di Susy.

Disorder 24/09/10 13:51 - 1416 commenti

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Witch! Semplicemente esaltante, l'eccellenza pura di quell'arte che comunemente si definisce "regia": movimenti di macchina, fotografia, scenografie, colori... tutto eccellente e perfettamente amalgamato con le straordinarie musiche (indispensabili, che sarebbe la scena della piazza senza il theme di Simonetti?). L'occhio critico rileva facilmente la debolezza della trama e qualche incongruenza, ma tutto passa in secondo piano di fronte a tanta magnificenza. Tutto è irreale, distorto, magico, perfino il colore del sangue. Imperdibile.
MEMORABILE: La ragazza che cade nella stanza dei fili elettrici; le scenografie della camera segreta; gli occhi nel blu nel buio; la casa blu del primo omicidio.

R.f.e. 17/10/10 09:19 - 816 commenti

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C'è poco da discutere: questo è "il" capolavoro di Dario Argento. Splendida la fotografia, i colori "baviani", il variegato microcosmo dei personaggi femminili che lo popolano; indovinata l'ambientazione nell'accademia di danza (un particolare che ritroveremo in altre pellicole, come Etoile, L'educazione fisica delle fanciulle, ecc.). Per quel che mi riguarda, questa straordinaria favola nera è - insieme a Phenomena - uno degli unici due film di Argento, regista che non sempre mi ha convinto, di cui conservo il dvd nella mia videoteca.

Von Leppe 20/10/10 13:02 - 1258 commenti

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Favola ambientata nei pressi della foresta nera, in Germania, con il classico tema delle streghe. Argento raggiunge il massimo in questo film, infondendo un'atmosfera infernale nelle scenografie grandiose, liberty, dell'accademia di danza. Ci sono le influenze del cinema espressionista nella fotografia dai colori violenti e le musiche dei Goblin qui nei loro pezzi più deliranti e oscuri. Il film ha una trama semplice ma bella e inquietante e tecnica registica notevole con le carrellate per i corridoi, la suspense e l'ombra della strega.
MEMORABILE: Tutti dormono nella palestra e Sara bisbiglia a Susy segreti sulla direttrice e conclude con: "Quando senti questo respiro, non puoi più dimenticarlo".

Belfagor 18/01/11 17:00 - 2689 commenti

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Probabilmente il capolavoro, sicuramente il film di Argento per eccellenza. Una fiaba di streghe dai connotati iperbolici, da opera lirica, con un uso del colore che non ha eguali (il rosso acceso onnipresente, i tocchi di blu siderale). Di fronte a simili atmosfere, lo spettatore si lascia condurre nel microcosmo onirico dell'accademia. L'horror argentiano si spoglia dalle ultime vestigia della logica per accogliere un terrore puro, incandescente. Eccezionali la colonna sonora dei Goblin. Agghiacciante.

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Ronax 18/01/11 01:32 - 1247 commenti

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Argento passa dal giallo all'horror soprannaturale con un film narrativamente povero e più che deludente nel finale, ma indubbiamente superbo a livello figurativo. Come Bava, insuperabile nel costruire magie cromatiche e atmosfere angosciose partendo da trame spesso insulse, Argento si mostra qui più architetto o pittore che regista, ma soprattutto un abilissimo orchestratore di virtuosismi: la scenografia claustrofica di Bassan, la fotografia da incubo di Tovoli e la musica ossessiva dei Goblin. Scialba la protagonista, splendida la Casini.
MEMORABILE: Il lungo corridoio curvo che la Harper percorre per giungere alla riunione delle streghe.

Buiomega71 22/05/11 17:46 - 2901 commenti

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Il cinema di Argento si fa favola nera e fiaba degli incubi, tra colori deliranti e musica che ti entra sottopelle. Ineguagliato puro cinema visionario e terrifico, con la Harper "piccola" Alice nel paese degli orrori. Il sospiro di Elena Markos (che davvero non puoi più dimenticare), l'allucinante e feroce massacro iniziale, la congrega di streghe ("Per l'americana io dico, morte, morte!"), la sagoma della Markos tra i tendaggi, il pavone, le sfere, "E ora i vivi incontreranno i morti e i morti i vivi". Immenso, assoluto e unico capolavoro.
MEMORABILE: Il pugnale che entra nel cuore della Axen; il luccernaio; il sospiro della Markos; lo zombi della Casini; i vermi; Iris, gira quello blu...

Didda23 21/07/11 12:08 - 2426 commenti

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Dario Argento confeziona un film dalla tecnica sublime ed inavvicinabile. Ogni singolo elemento è curato con devozione ed intelligenza: le scenografie sono strepitose ed intriganti, l'esaltazione dei colori primari per merito della fotografia innovativa è una scelta perfetta. La colonna sonora è semplicemente straordinaria. Jessica Harper sembra nata per interpretare il ruolo. Quando le immagini sono cosi sbalorditive, poco importa che la sceneggiatura non sia il massimo. Grande esempio di cinema!

Nancy 5/10/11 20:53 - 774 commenti

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Un diletto per gli occhi: la cura maniacale di Argento in ogni inquadratura e la fotografia, agghiacciante nel suo perfetto ponderamento di toni caldi contrapposti ai freddi blu cobalto, emblemi dell'ambiente stesso dell'accademia nella quale si svolge quasi interamente la vicenda: la calorosità delle insegnanti e della direttrice maschera i segreti della fredda notte da esse custoditi, non pare un caso che nel finale, oltre al temporale come all'inizio, vi sia un incendio. Peccato per la trama, inconsistente anche se decisamente funzionante.
MEMORABILE: Il primo (doppio) omicidio; L'accademia, piacevolmente disturbante e a tratti nauseabonda nella sua ridondanza; Il respiro della strega.

Neapolis 7/10/11 17:31 - 183 commenti

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Argento viene dai più definito il genio del visionario. Beh, un visionario lo è senz'altro, sul genio ci andrei più cauto nel senso che secondo me non lo dimostra certo con questo film. Se essere geni significa districarsi in una storia dalla trama abbastanza puerile cercando di creare atmosfere horror con abuso di scene truculenti e sanguinolente, non ci siamo. Bastano solo il ritmo incalzante finale e la colonna sonora per fare di un polpettone un capolavoro? La genialità è ben altra cosa; non basta dare una pugnalata a una strega...

Ale nkf 14/10/11 19:37 - 802 commenti

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Non mi ha entusiasmato più di tanto. Sarà forse perché il genere non è tra i miei preferiti e se mancano gli effetti speciali, in particolar modo nell'horror, il film perde molti punti. Comunque è visivamente molto affascinante (l'indimenticabile corridoio color rosso sangue), ma il ritmo nella parte centrale latita parecchio e la trama appare in più punti poco verosimile. Viene inoltre riproposta la figura del cieco anche se Malden in Il gatto a nove code era nettamente più espressivo. A mio avviso, Dario Argento ha fatto di meglio.
MEMORABILE: L'omicidio di Stefania Casini.

Mdmaster 1/11/11 10:10 - 802 commenti

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La conferma che io e Argento non ci prendiamo. Tecnicamente eccelso, arricchito da splendide scenografie barocche e... basta. La trama è a malapena degna di riempire dieci minuti, la soundtrack non mi ha convinto (neanche quella!) e il cast, come di consueto, è discutibile. La Harper sarebbe bravina, ma si muove a mo' di letteraria Alice, recitando il minimo sindacale; gli altri personaggi poi nel finale scompaiono. Completano un desolante quadro scene ridicole qui e lì (vedi la fine della Markos). Prometteva bene, non ha mantenuto.
MEMORABILE: La caduta libera nel filo metallico; La soporifera spiegazione sulle streghe (memorabile per non essermi addormentato).

Ryo 6/01/12 13:53 - 2169 commenti

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Deliziosamente suggestivo e studiato a puntino, in questo film Argento ci mette del soprannaturale, ma non per questo il film è meno riuscito. Le inquadrature sono splendide, con colori e luci magnifici. Ottima sceneggiatura con risvolti della trama a tratti raccapriccianti. Inutile dire che la sublime colonna sonora ha fatto storia.
MEMORABILE: Il finale.

Luchi78 30/01/12 15:07 - 1521 commenti

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Fasto di effetti luminosi, colori ed inquadrature suggestive: uno spettacolo per gli occhi. Deludente lo sviluppo della storia, quasi non riveste interesse alcuno, poco efficace la Harper nel ruolo della protagonista. Data l'importanza e la cura riposta nell'effetto visivo del film, il voto non può che essere alto, ma si fanno preferire i lavori di Argento più sul thriller in cui anche la trama riveste una notevole importanza. Comunque un esempio magistrale di cinema.

Moro 4/02/12 11:02 - 36 commenti

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È una puerile ricerca dello sballo a tutti i costi. Non si sente una reale volontà di fare un film, cioè di narrare una storia. Domina solo una gran voglia di giocare con i temi, peraltro scontatissimi, dell'horror e del paranormale. Una sorta di esasperata deformazione di ogni aspetto della realtà. Fino alla totale evanescenza di ogni forma di plausibilità, sia pure filmica. Il soggetto è molto semplice, ma la messa in scena è cervellotica e dunque artificiosa. È deludente pure la regia: ordinaria, banale... non aggiunge niente al film.

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Gugly 4/03/12 08:56 - 1185 commenti

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Della trama in sè poco ci cale: i colori, la musica (quella nenia...), gli omicidi catturano i nostri sensi e ci trascinano in un viaggio onirico dal quale è difficile staccarsi. Film girato benissimo dove l'unico neo, a mio parere, è lo zombi, che fa veramente ridere, mentre la maestosa Alida Valli è vestita ed agisce come le kapò dei lager nazisti. Lasciamo la logica all'ingresso e addentriamoci anche noi in questa casa delle bambole danzanti... e un, due tre, un due tre...
MEMORABILE: Le luci si spengono, la notte diventa rossa, si ode un rantolo....; Un'altra notte, questa volta blu, l'iris e il pavone....

Max renn 23/03/12 23:37 - 80 commenti

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Il miglior film di Argento fase “fantastica”. Tuttavia, se si vuole apprezzare "Suspiria", bisogna avere pazienza e seguire le regole imposte dal regista: 1) la logica non costituisce condizione necessaria; 2) morti violente sono ineluttabili; 3) musiche invadenti ed effetti cromatici eccentrici rappresentano soluzioni di default. Accettate le premesse, si può anche fruire dell'inventiva non comune nella tecnica di ripresa, del barocchismo delle scelte figurative, della tensione onirica che il risultato complessivo è in grado di suscitare.

Rigoletto 2/05/12 15:35 - 1785 commenti

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Primo vero horror di Dario Argento ed è subito grande cinema. Autentico capolavoro in cui tutto è perfetto: cast, musiche, scenografie, regia. Molte le scene da ricordare incorniciate in un'atmosfera perversa. Unico e probabilmente irripetibile, è un film che non delude.
MEMORABILE: Il primo omicidio.

Modo 18/08/12 22:34 - 948 commenti

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Il capolavoro argentiano: visionario, avvolgente, suggestivo, lascia senza fiato per tutto il film. Scengorafia, regia, fotografia, montaggio e pure la colonna sonora sono da dieci e lode. Avrà due segueti (Inferno e La terza madre). La fiaba horror non tromanta mai.

Mickes2 13/11/12 14:12 - 1670 commenti

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C'erano una volta streghe malvagie, corridoi e arcobaleni di colori che accompagnavano Alice nel palazzo delle paure, delle violenze, del male nascosto dietro l'apparente signorilità, aberrante perchè normale. Se l'horror è prima di tutto evocazione ed atmosfera, Suspiria ne rappresenta un apice magnifico poichè costellato da sequenze visionarie, da un commento sonoro ipnotico, da una messinscena gotica e fiabesca ammantata da un apporto fotografico da capogiro; e da freaks difficilmente dimenticabili.

Tomastich 5/02/13 10:30 - 1255 commenti

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La summa visiva-artistica della produzione in pellicola di Dario Argento. Ogni cosa è studiata al millimetro. Non spontaneità e minimalismo ma tutto il contrario: l'arte, l'architettura e la musica elevata ai massimi livelli. Gli attori quasi passano in secondo piano, se non fosse che gli ultimi 10 minuti sono terrificanti come quasi nessun altro film dell'orrore.

Maik271 27/02/13 21:04 - 436 commenti

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Argento confeziona un capolavoro dell'horror italiano e non solo, caratterizzato da una splendida fotografia, ottime scenografie e colori bellissimi. Perfetto il mix tra immagini e suoni grazie alle belle musiche dei Goblin. Mi è piaciuta moltissimo la protagonista esile ma solo fisicamente. Le uccisioni sono tutte notevolissime, tra cui quella del cieco ripresa da Fulci nel suo capolavoro L'aldilà.
MEMORABILE: I colori, sempre predominanti in quasi tutto il film, fantastici!

Rambo90 7/05/13 02:08 - 7676 commenti

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Non è il capolavoro di Dario Argento, perdendo il confronto sia con la trilogia degli animali che con Profondo rosso e Tenebre, ma è comunque un film notevole, soprattutto per l'incredibile uso delle luci in fotografia e delle stupende scenografie, che creano una bella tensione. Argento presenta già alcuni difetti che lo porteranno al peggio (trama ridotta all'osso, qualche recitazione mediocre, lungaggini), ma qui dimostra ancora un indiscutibile gusto per la messa in scena. Fondamentale la colonna sonora dei Goblin.

Nicola81 5/08/13 19:13 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Il primo horror di Argento è un film tanto entusiasmante sul piano visivo (splendide fotografia e scenografie) quanto inconsistente su quello narrativo. Le belle sequenze non mancano, i Goblin fanno ancora una volta il loro dovere e tutto sommato anche il cast funziona (la Harper è perfetta), ma la trama è talmente banale che avrebbe potuto essere liquidata in venti minuti, con l'aggravante di culminare in un finale decisamente buttato lì. C'è chi lo considera il capolavoro di Argento; per me non merita più della sufficienza.
MEMORABILE: Il violentissimo duplice omicidio iniziale; La morte di Bucci; Il rantolo della strega.

Giùan 22/12/13 07:13 - 4539 commenti

I gusti di Giùan

Si apre con un diluvio Suspiria e già l’incipit segna uno squarcio col cinema precedente di Dario. Al di là infatti del ritornante topos dello straniero che precipita in una realtà “altra” (la Harper atterrata a Friburgo), alle prese con l’interpretazione di una visione “choccante” (come ne L’uccello dalle piume), la sua regia comincia a farsi sempre più ellittica, seguendo gli immaginifici moti del sogno (pardon dell’incubo) e delle proprie ossessioni. Potente dal punto di vista visivo e subliminale nel narrato, una visione che non ci stancherà mai.
MEMORABILE: La dieta consigliata dal medico Renato Scarpa; La morte di Flavio Bucci; La silhouette di Joan Bennet; Alida; La morte per filo spinato della Casini.

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Bizzu 1/01/14 19:28 - 217 commenti

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Colpisce non tanto per la storia (in realtà banale e a tratti anche quasi ridicola) ma piuttosto per un ispirato uso della scenografia e dei colori. Per apprezzarlo in pieno va considerato soprattutto l'intento visionario e quasi surrealista di Argento, che in questo film abbandona ogni logica (o la sviluppa in maniera quasi puerile) in favore della creazione di un vero spettacolo per gli occhi. Spesso sembra che il vero protagonista non sia l'americana ma il palazzo della scuola.
MEMORABILE: I primi minuti che culminano nell'omicidio; Gli istanti precedenti all'uccisione del cieco; La caduta nelle matasse di metallo.

Zender 16/02/14 18:29 - 315 commenti

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Impossibile seguire la storia senza prima soccombere rapiti alle meraviglie cromatiche di questo scintillante, fantastico viaggio nell'universo fiabesco di streghe e fanciulle rinchiuse in un'accademia ostricheggiante. Rosso, blu e ocra. Scenografie magiche e ricchissime, trionfo dell'estro argentiano, apparecchiano set da mozzare il fiato che soffocano fieramente scampoli di trama divorandola. Mater suspiriorum tuttavia non offre troppa resistenza, pronta a cedere il testimone alla più coriacea sorella newyorchese.

Vito 7/03/14 21:32 - 695 commenti

I gusti di Vito

Splendida fiaba horror tra incubi e streghe. Basta l'inizio, con l'arrivo all'accademia, i boschi misteriosi della Germania, la pioggia battente, indimenticabile. Una fotografia superba con quei rossi, quei verdi e quei blu di baviana memoria che creano un'atmosfera paurosissima, omicidi e coreografie della morte stupende, colonna sonora dei Goblin storica. Grande cast: perfette la Harper e la Casini e poi naturalmente Bucci, la Valli, la Bennett. Capolavoro!
MEMORABILE: E che i vivi incontrino i morti... e i morti i vivi!

Myvincent 31/05/14 18:48 - 3726 commenti

I gusti di Myvincent

Dopo Profondo rosso la via verso l'horror puro, senza contaminazioni thriller, è tracciata da questa pellicola straordinaria, anche nel successo al botteghino. Scenografie stupefacenti, colori vividi e musiche incalzanti lo rendono un vero capolavoro cinematografico in senso lato. Tutto al servizio di una tematica dove l'elemento stregonesco e l'occulto sono preponderanti, diluiti in una trama che si esaurisce in un lasso di tempo piuttosto breve. Non troverete neanche un momento di calo tensivo...

Xabaras 3/01/15 01:12 - 210 commenti

I gusti di Xabaras

Ecco un film che visto una volta potrebbe essere mandato in loop per giorni. Argento si getta a capofitto nell'horror e concepisce la sua opera più malata, estrema e visionaria, un autentico tour de force visivo che punta tutto (proprio come il buon vecchio gotico baviano) sulle atmosfere e su di una fotografia magica, che sbalordisce e proietta l'occhio dello spettatore a estatici vertici mai più ripetibili. Avercene, di registi che giocano con le citazioni in maniera così geniale, mischiando Tourneur con Hayers e concludendo con un purificatrice Freda.

Fedemelis 9/02/15 18:07 - 31 commenti

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La storia di una scuola di musica stregata, con un finale degno del regista, è interessante, ma non senza lacune: scene lente e noiose, ad esempio, che spingono lo spettatore tra le braccia di Morfeo (specie se il film viene visto, come dovrebbe, nel giusto clima di buio e silenzio che il genere merita). Buoni la fotografia e il taglio delle inquadrature.

Jdelarge 2/05/15 11:48 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Capolavoro horror di Dario Argento, che dà vita a un film dai toni fiabeschi e deliranti fin dal fantastico incipit: l'inizio in medias res, infatti, proietta lo spettatore in un mondo diverso, senza bisogno di spiegazione alcuna. Fin da subito si fugge e si lotta contro qualcosa che non si conosce, con conseguente senso di angoscia e smarrimento. Scenografie, ambienti, luci, colori e colonna sonora (dei magici Goblin) sono di sublime bellezza e il rigore delle inquadrature "imprigiona" i protagonisti in una sorta di labirinto allucinatorio.
MEMORABILE: L'incipit piovoso dell'arrivo di Susy (Jessica Harper) fino all'impiccagione.

Samdalmas 1/07/15 13:45 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

La svolta horror di Suspiria coincide per Argento con il suo film migliore insieme a Profondo rosso. Si entra subito in questa fiaba nera e ne usciremo solo alla fine quando scopriremo chi sono le streghe che abitano l’austera accademia di danza. Accanto a Jessica Harper si muove un cast azzeccato, tra vecchie glorie (Joan Bennett, Alida Valli) e fulgide fanciulle (Casini, Axen, Magnolfi). Memorabili la fotografia di Tovoli e le musiche dei Goblin, che mettono davvero paura!
MEMORABILE: L'incipit con l’arrivo in aeroporto e il burrascoso temporale.

Minitina80 19/08/15 05:27 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Non importa che la sceneggiatura abbia una semplicità di fondo perché quello che si palesa davanti agli occhi è un grande saggio di cinema che non può essere confinato al solo genere horror. L’impatto visivo è strabiliante, frutto di una regia capace e di una fotografia sublime. Altrettanto fondamentale è il lavoro dei Goblin, che realizzano musiche perfettamente funzionali a evocare tensione e spavento. Ottimo anche il cast, su cui svetta la bravissima Valli.
MEMORABILE: Gli omicidi della Axén e di Bucci.

Fulcanelli 26/08/15 14:00 - 135 commenti

I gusti di Fulcanelli

Un film che nonostante le sue buone qualità non mi ha mai entusiasmato. Anche questa volta non fanno eccezione i soliti problemi di sceneggiatura (ci sono scene davvero ridicole), il soggetto è ottimo ma poteva essere sviluppato meglio e più a fondo. Buone anche le musiche, ma decisamente ripetitive. Non sono molti i momenti inquietanti, per lo più merito delle scenografie notevoli e il tutto si riversa in uno svolgimento dal carattere passivo attendista. Manca più di qualcosa ma rimane ancora un film degno del miglior Argento.

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Saintgifts 27/08/15 15:21 - 4098 commenti

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Un Argento ispirato (aiutato dalla moglie Daria Nicolodi) che sa quello che vuole e chiede assistenza ai giusti professionisti (fotografia, musica, scenografia) per ottenere ciò che era nei suoi pensieri e forse anche di più. Devo dire che a me le parti più inquietanti sono parse quelle "normali", chiamiamole così, quelle di passaggio tra una scena truculenta e l'altra. Scene di passaggio per modo di dire, è lì che si respira l'aria più malsana, vestita non di misteriosi bui ma di sgargianti e luminosi colori (qualcuno prenderà spunti da ciò).

Victorvega 29/08/15 15:32 - 501 commenti

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La prima incursione propriamente horror di Dario Argento avviene con questo film in cui il regista abbandona l'aspetto thrilling e il "whodunit" per presentare un film dalla trama semplice e volutamente esile. Il film arriva in porto con molta facilità, avvince e presenta scene spettacolari e un fantastico uso della fotografia. Tutto il film è caratterizzato da un uso eccezionale del colore (prevalentemente rosso e blu) volutamente non reale ma di grandissimo impatto visivo. Visionario.
MEMORABILE: L'omicidio "due in uno" iniziale; La camerata con le tende e le luci rosse; Il pianista e il cane nella piazza di Monaco; La caduta sui fili di ferro.

Lythops 9/09/15 13:47 - 1019 commenti

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Un manuale di cinema: la magia di uno sguardo che resta costantemente obiettivo, vero narratore della "covata malefica" delle streghe che pullulano nella scuola di danza. Il racconto è per immagini che sono talmente grandi da far passare la logica in secondo piano, quasi non necessaria. Tutto è grande, dai movimenti di macchina alla fotografia, la colonna rumori quasi sempre sottovalutata, le musiche... Si perdona così l'invadenza della prima sequenza all'areoporto, dove forse si voleva dare un "biglietto da visita" un po' eccessivo. Ottimo.

Paulaster 28/10/15 10:42 - 4389 commenti

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Più forma che sostanza a causa di imprecisioni in vari passaggi ma la cosa è compensata da musiche d’ambiente eteree e sinistre. I cromatismi saturi fanno entrare in un mondo parallelo dove si gioca con il mistero delle scomparse e fin quasi alla chiusura l’attenzione è catturata, perché poi invece l'epilogo è deludente. Location esterne notevoli grazie a una fotografia che evidenzia i particolari. Protagonista positiva come espressività, meno per rappresentare una ballerina.

Claudius 6/01/16 09:33 - 542 commenti

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Classico horror che ancora oggi regala autentici momenti di terrore! Da ragazzino alcune scene mi costringevano a chiudere gli occhi ma anche adesso l'effetto è lo stesso. La storia a volte si perde nei meandri ma si riprende subito e anche il cast è azzeccato (soprattutto la Harper, Kier e la Bennett). Assieme a Il triangolo delle Bermude è l'unico film, ancora oggi, in grado di farmi dormire con la luce accesa.
MEMORABILE: L'omicidio nella piazza e il corridoio sulle note dei Goblin.

Rufus68 21/07/16 21:31 - 3825 commenti

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Il capolavoro di Argento. Dopo pochi secondi il regista già brucia ogni riferimento al naturalismo recando lo spettatore in una landa ove vige esclusiva la legge di una magia demoniaca. Straordinarie le luci, le scenografie, le musiche; non un micolo d'inutile grasso appesantisce la narrazione fantastica. Seriali i pezzi di bravura: fra i tanti l'omicidio del personaggio cieco, consumato in una piazza spettrale e metafisica che sembra uscita dalle tele di un De Chirico notturno e infernale.

Il ferrini 25/07/16 23:46 - 2345 commenti

I gusti di Il ferrini

Un film invecchiato molto male, con un ritmo decisamente lento (le riprese all'interno dell'accademia sono estenuanti) e colori da trip lisergico. Di buono c'è che la storia funziona e la tensione gialla ha sempre la meglio sull'aspetto orrorifico, equilibrio che in seguito Argento abbandonerà con risultati disastrosi (Dracula, La terza madre). Siamo lontani dalle intriganti atmosfere di Profondo rosso ma fortunatamente anche dalla successiva accozzaglia mistico-esoterica (Inferno). Memorabili il cieco e il cane nella piazza. Grandi musiche.

Ira72 13/09/16 15:20 - 1309 commenti

I gusti di Ira72

Amo Dario Argento, poeta dell'horror. Questo film è unico per l'accurata ricerca delle location, per il talento di Flavio Bucci e Joan Bannett, per lo sguardo demoniaco dell'azzeccatissima Alida Valli. La sceneggiatura, originale e ben sviluppata, è fluida, scorrevole, ma ricca di continui colpi di scena. Gioca tra realtà e paranormale, dove spesso i confini non sono mai così delineabili. E poi che dire della colonna sonora incalzante? Solo un grazie ai Goblin... e al Maestro.

Piero68 20/02/17 10:22 - 2955 commenti

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Tanto, tantissimo stile ma solo per nascondere il vuoto della sceneggiatura e la mancanza di mezzi tecnici adeguati. Argento è bravo nel ricreare suggestioni e nell'usare artifici come l'inondare il set di spot verdi e rossi o nell'uso smodato del sonoro e della musica di fondo. Ma ripeto, tutti trucchetti che servono a coprire una storia mediocre e con poco pathos. Come tanti altri suoi film coevi non è nemmeno riuscito a reggere il peso degli anni. Cast svogliato con una Harper eccessivamente posticcia e un Bosè troppo immaturo per l'epoca.
MEMORABILE: Gli unici due momenti degni di nota: la prima ragazza uccisa e il pianista cieco con il suo cane.

Viccrowley 13/07/17 09:20 - 814 commenti

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Dopo essersi dedicato per anni al thrilling sfornando infine un capolavoro come Profondo rosso, Argento decide di buttarsi sull'horror puro e tira fuori dal cilindro un puro concentrato di pelle d'oca. La trama, primo capitolo della trilogia delle Tre Madri, è tutto sommato semplice; il regista romano gioca tutto sulla resa visiva e, coadiuvato dal meraviglioso estro fotografico di Tovoli, crea un incubo che sfuma nella fiaba gotica impregnando il tutto con soluzioni visive abbacinanti, giochi di luci e geometrie da incubo. Imprescindibile.
MEMORABILE: Il primo omicidio; L'assassinio del pianista poi citato anche da Fulci nel suo Aldilà; Il finale.

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Manfrin 26/07/17 13:00 - 391 commenti

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Visto la prima volta al cinema quando uscì (privilegi dell'età), mi sconvolse sia per la decisa sterzata dell'idolatrato Argento verso l'horror puro ma soprattutto per l'ansia, la tensione, il delirio che questo film sa trasmettere e che ti accompagna per tutta la visione. Tremenda l'icona Alida Valli, ossessive al punto giusto le musiche dei Goblin; la sceneggiatura latita un po', ma è proprio l'ultimo pensiero. Incomparabile!

Thedude94 4/10/17 17:20 - 1089 commenti

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Dario Argento in forma pazzesca realizza uno degli horror migliori della storia, mettendo insieme una storia di streghe terrificante e scenografie davvero da brividi. La giovane Harper è ingenua e impaurita, mentre la sua compagna (la Casini) è più testarda e si interroga il più delle volte sul perché di tanti misteri avvenuti in quella residenza. Regia mneravigliosa, montaggio da favola e fotografia allucinante rendono quest'opera un mezzo capolavoro, condito in maniera ottima dalle musiche dei Goblin. Le scene horror sono memorabili.

Matalo! 13/12/17 19:42 - 1378 commenti

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Lo rivaluto; Argento resta grossolano in certi tratti, alcuni trucchi non sono il massimo ma credo che in questo film raggiunga lo zenith. Merito dell'assenza di humor, della fotografia, di musica, scenografia, montaggio e della congenialità dell'autore per l'horror. La quantità di scene madri supera quelle modeste; ispirandosi a Wedekind ha modo di essere libero dagli obblighi della sceneggiatura per volare alto e divertirsi/ire. Le punte (come la bellissima scena dei letti accampati, degna di un film totalmente migliore) fanno scuola e sono vero cinema.
MEMORABILE: La piscina "tourneriana"; La morte di Bucci in un paesaggio dechirichiano.

Alex1988 19/12/17 18:11 - 728 commenti

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Probabilmente la summa del talento visivo di Dario Argento. Pa rticolarmente carente sul piano della sceneggiatura, ma la forza del film è tutta sul piano estetico; da segnalare in particolare la fotografia di Luciano Tovoli. E non mancano, naturalmente, i virtuosismi registici tipici di Argento. Insomma, un film spartiacque nel panorama dell'horror italiano.

Magi94 7/01/18 22:39 - 944 commenti

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Amo più l'Argento del thriller che quello dell'horror, ma Suspiria è un'opera che non si può fare a meno di definire geniale. È una fiaba macabra, un racconto che sembra quasi per bambini ma inondato di sangue e musiche stregate (inquietantissimo il pezzo principale di Simonetti). Bravissima Alida Valli, un po' meno le più giovani che hanno a che fare a tratti con dialoghi non eccelsi. La morte della Markos fa calare un po' il livello, ma sono insuperabili le scenografie espressioniste della scuola dipinte da una fotografia cromatica strepitosa.
MEMORABILE: Le scenografie dai mille colori, quel che più rimane nell'immaginario fiabesco dello spettatore.

Arlec 21/02/18 15:45 - 18 commenti

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Visivamente e acusticamente innovativo, ma privo di contenuti. Provate a togliere il gioco di luce rossa e verde sugli interni dell’accademia, il tema musicale dei Goblin e l’omicidio iniziale: cosa resta di veramente interessante? Poco e niente. Per giunta i personaggi sono insignificanti come al solito e la storia è elementare e priva di articolazione. Decisamente sopravvalutato.

Pumpkh75 4/04/18 13:57 - 1740 commenti

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La sua aura è ciò che più mi avvicina a quell’istintivo terrore infantile che fa tirar su le coperte sul viso o tremare dentro il buio: le porte automatiche che si aprono sui Goblin, Eva Axen sotto la pioggia nel bosco, la voce e il respiro di Elena Markos. I dettagli sono una esaltazione cromatica dell’imperfezione fatta splendido compimento, l’innocenza favolistica della storia si confonde nell’ipnotica estasi delle immagini, volti e sguardi ci bisbigliano la paura. Quando mi chiedono quale sia il miglior Argento, non ho dubbi. Eterno.

Bubobubo 5/01/19 18:56 - 1847 commenti

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Come saggio di visionario coraggio (o di incoscienza?) il successivo Inferno gli è persino sopra, ma è nella tana di Mater Suspiriorum che si consuma il macabro sposalizio tra godimento estetico, crudeltà grafica e densità narrativa. L'effetto è simile a quello che si prova leggendo "Der Sandmann" di Hoffmann: non si capisce bene dove si voglia andare a parare, ma il solo fatto di muoversi incontrollabilmente in una direzione riempie di indicibile orrore. Ultimo grande capolavoro argentiano prima di una fase di assestamento e del declino.
MEMORABILE: Il tremendo delitto di Patricia; Larve piovono dal soffitto.

Jena 28/07/18 18:37 - 1550 commenti

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Argento al suo vertice assoluto (raggiunto anche con Profondo rosso). Geniale l'idea di costruire una fiaba crudele con la Harper (assolutamente perfetta) piccola e coraggiosa Gretel che scende nel mondo degli incubi. Livello di visionarietà a livelli massimi con le luci, le ombre, i colori vividi (il rosso sangue), gli ambienti che creano un'atmosfera unica. Musiche dei Goblin angoscianti e magiche, assolutamente perfette. Nell'incipit la scena di omicidio meglio costruita di sempre. Attori ottimi. Uno dei film per cui Argento rimarrà nella storia del cinema.
MEMORABILE: L'arrivo della Harper all'accademia; Le morti della Casini sul filo spinato e di Bucci col cane; La Benett posseduta "Morte, Morte, morte"; Il finale.

Alexpi94 6/08/18 01:09 - 186 commenti

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Ottimo horror argentiano che può vantare un livello estetico davvero impeccabile. La Harper funziona benissimo nel ruolo (così come il resto del nutritissimo cast), le musiche dei Goblin danno al film un'atmosfera magica e surreale e la scenografia è fenomenale (la bellissima accademia), valorizzata da (bellissime) luci che vanno dal rosso magenta al blu tenebra. Strabiliante e avvincente!
MEMORABILE: L'arrivo della Harper in taxi (sotto la pioggia); La tesissima sequenza finale.

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Pigro 3/09/18 08:29 - 9635 commenti

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La scuola di danza è un insidioso labirinto di morte e paura, come una sorta di Medusa che attrae e incenerisce. Un’esplosione grafica e cromatica di straordinario fascino, che si nutre della visionarietà espressionista immersa in un caleidoscopio capace di sostenere, insieme a una colonna sonora superlativamente incalzante, una trama (poco più di un pretesto) scandita da efferatezze. Una sorta di carosello della ‘maraviglia’, un giochino perverso ma esteticamente sorprendente, che non lascia impassibile lo spettatore.

Rocchiola 11/12/18 14:38 - 953 commenti

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Primo vera escursione horror di Argento che insiste sugli omicidi sanguinari a scapito della logicità del racconto. Ma oltre all’incongruenza della storia, il film risulta anche noioso con tre soli omicidi nell’arco di 98 minuti (magistrale il primo, ingiustificato quello di Bucci con tanto di cane finto alla gola e scontato quello della Casini). Le musiche dei Goblin, i colori e luci di Tovoli sono un capolavoro scenografico che avrebbe meritato anche un’adeguata cornice narrativa. Chissà che il remake di Guadagnino non possa far meglio.
MEMORABILE: L’arrivo alla scuola in una scura notte di pioggia; Il primo duplice omicidio; Il bagno in piscina; La Casini avvolta nel fil di ferro.

124c 5/01/19 00:51 - 2913 commenti

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Primo film dell'orrore di Dario Argento, ambientato in una scuola di danza tedesca che nasconde un mostruoso segreto. La particolarità del film sta nel gioco di luci, ma anche nell'atmosfera claustrofobica data dalla scuola stessa, dove si aggirano le vittime, uccise nei modi più terrificanti. Impossibile da dimenticare la scena iniziale dell'impiccata, ma anche quella del pianista cieco Flavio Bucci azzannato dal suo cane. Buona la performance di Alida Valli, belle la Harper, la Casini e le altre ragazze. Adeguate le musiche dei Goblin.
MEMORABILE: La rivelazione della Mater Suspiriorum, la prima delle tre madri.

Daniela 4/10/19 08:51 - 12622 commenti

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Americana scopre che l'esclusiva accademia di danza berlinese in cui è stata accolta nasconde molti segreti... Trama debolissima, contestualizzazione inesistente (Berlino si intravede a fatica, la scuola avrebbe potuto essere di alta cucina e sarebbe cambiato poco), personaggi interessanti sacrificati (il cieco Bucci) a vantaggio di altri inutili (il bel Bosé). Allora cosa ne giustifica la fama? Alcuni omicidi d'effetto e soprattutto l'impianto scenografico che, unito all'uso impressionista del colore ed all'efficace colonna sonora, ne fanno un incubo che può prescindere dalla logica.

Noodles 1/04/20 22:57 - 2204 commenti

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Titolo tra i più celebrati della filmografia di Dario Argento ma in realtà non tra i migliori. Visivamente è uno spettacolo, sia come scenografie che come fotografia, per non parlare dell'impatto violentissimo degli omicidi (da brividi il primo). Splendido anche l'uso del sonoro e grandissima la colonna sonora dei Goblin. Il suo più grosso difetto è la lentezza del ritmo. I momenti epici ci sono, ma tra l'uno e l'altro il film diventa prolisso e ha poca azione. Comunque da vedere.

Siska80 17/04/20 16:52 - 3737 commenti

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Equilibrio perfetto tra scene rilassanti e altre cariche di tensione (quelle che precedono gli omicidi) e geniale l'idea argentiana suggerita al bravo Tovoli di utilizzare per la fotografia lenti anamorfiche e luci ad arco che conferiscono alla pellicola un'atmosfera misteriosa e opportunamente fiabesca. Valido il cast, buono il ritmo, musiche dei Goblin veramente da brivido, regia elegante che scava i volti dei protagonisti, finale suggestivo.
MEMORABILE: L'amica di Patty chiede disperatamente aiuto, ma le camere dell'albergo sembrano insonorizzate.

Lupus73 22/05/20 12:25 - 1487 commenti

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Profondo rosso era il passaggio da giallo a horror, ma con questa pellicola Argento arriva nel pieno del secondo genere, con incursione nel mondo del soprannaturale e della stregoneria (senza abbandonare scorie di giallo nella sceneggiatura). I particolari raccapriccianti "baviani" diventano più eccessivi (di rara efferatezza) e le atmosfere più inquietanti, con un kitschissimo, "mausoleico" e pesantissimo neoliberty (il collegio) con luci tra il rosso acceso e il blu intenso e scene di suspense e terrore puro. Altro caposaldo dell'horror.
MEMORABILE: La fuga dell'allieva che poi finisce nel filo spinato (il chiavistello); Il coven di streghe; Le scenografie; La stupenda e occulta OST dei Goblin.

Maurizio98 18/08/20 23:03 - 30 commenti

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Il grande esteta del cinema e della paura, Dario Argento nella sua opera più sublime. Supera, nella distanza del tempo, anche l'altro capolavoro, Profondo rosso, perché rivisto nella versione restaurata in 4K è espressione ancor più accentuata, nell'incanto dei colori e della narrazione, di magnetismo e attrazione quasi esoterica. Un film magico e stregato. La storia ideata da Argento e Daria Nicolodi rimane un simbolo di fantasmi interiori e reali. Interpreti perfetti, ad iniziare dalla Biancaneve Jessica Harper, intensissima e più forte del male. "L'iris, gira quello blu...".

Faggi 29/12/20 22:31 - 1549 commenti

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La trama? Cosa di nessuna o poca importanza, quasi inopportuna, quasi un intralcio. Con un'iperbole: si tratta di pittura. Il capolavoro di Argento è nell'ulteriore (in un altrove) - ovvero nel valore del gioco figurativo per se stesso, nello smalto della superficie con le sue fibrillazioni. Siamo in una serra enigmatica e sublime dove le immagini, i colori e i suoni fioriscono indisturbati. Gli interrogativi (cosa sta accadendo e perché?) - indicativi e ondivaghi, contorti e al contempo fluidi - non distolgono dal languore torbido, tenebroso, bramante evocazioni retiniche.

Silvestro 4/04/21 23:51 - 358 commenti

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Un grande esempio di horror, un film che sa creare tensione dall'inizio alla fine. Tutto, dalle scenografie per passare alle strepitose musiche dei Goblin, contribuisce a creare un clima inquietante per sfociare in un finale in cui fanno la loro comparsa anche componenti esoteriche. Insomma, "Suspiria" è un film potente e apprezzabile anche per chi non è un appassionato del genere.
MEMORABILE: Le musiche dei Goblin.

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Gabigol 30/07/21 22:23 - 571 commenti

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La sesta opera di Dario Argento è un esercizio visivo di alta classe; l'essenza del film si concretizza nelle scenografie vertiginose e allucinate di corridoi illuminati da pennellate di rosso e blu, foriere di minacce in bilico tra il fiabesco e l'alieno. La fotografia di Tovoli, che riverbera gli esperimenti baviani, fa 3/4 di film; le musiche dei Goblin sono decisive nell'esacerbare quel senso di spaesamento/attesa che Argento costruisce magistralmente con l'utilizzo della mdp. Il plot è semplice pretesto per l'imbastimento di un'atmosfera unica. Quasi capolavoro, senza dubbio.
MEMORABILE: L'arrivo alla scuola; Il primo omicidio; Il telo che divide gli studenti dalla dormiente Helena Markos; I corridoi; Il cieco nella piazza; Il finale.

Teddy 8/04/22 05:18 - 811 commenti

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I punti cardine di “Suspiria” stanno nell’insistita presenza di scene madri, nella solidità delle immagini fasciate da colori innaturali eppure tangibili che deragliano implacabili sullo spettatore, sulla storia e sui personaggi. Il racconto diviene quindi un pretesto per creare allucinazioni audiovisive, elementi totalizzanti e opprimenti come solo il grande cinema può permettersi. Leggendaria l’isteria sonora dei Goblin. Prodigiose le scenografie di Giuseppe Bassan. Dario Argento consegnato definitivamente alla storia.

MAOraNza 25/04/22 00:32 - 244 commenti

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Un film diventato memorabile per fotografia e scenografia al contrario della sceneggiatura. Più che un horror, una fiaba nera. Il problema di "Suspiria", soprattutto 45 anni dopo l'uscita, è che manca totalmente di nerbo e ritmo. Rimane comunque un film seminale sotto tutti i punti di vista grazie a una regia e ad alcune intuizioni letteralmente geniali, dai colori saturi alla simmetria quasi kubrickiana di alcune inquadrature. Un crescendo di tensione, poco splatter (e a buon mercato). Non il capolavoro di Argento, ma quasi.

Metakosmos 6/05/22 04:15 - 300 commenti

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Qui Argento si confronta totalmente col genere horror, e lo fa con una fiaba nera dai toni surreali, barocca e piena di cromatismi. Di nuovo non è l'originalità della storia a farla da padrone (vedere Gli orrori del liceo femminile o Satan's school for girls oltre a numerosi topoi fiabeschi) quanto l'estetica, perno centrale del racconto. Nessun particolare è lasciato al caso, tutto è in funzione dell'atmosfera complessiva: un perfetto equilibrio di musiche, inquadrature, scenografie e (caso non comune per Argento) recitazione. L'apice della sua carriera e del suo stile personale.

Alex75 15/06/22 13:40 - 878 commenti

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Argento lascia il genere nel quale ha lasciato pietre miliari per avventurarsi nel Regno dell’Irrazionalità. Il regista romano mostra di essere più interessato a sperimentare soluzioni visive ardite che ai contenuti e alla narrazione, rivestendo dei colori vividi e saturi del Technicolor la sua fiaba nera, calata in scenografie eleganti e ricercate. Per quanto comincino ad affiorare le tare che affliggeranno i lavori successivi, qui, forse per l’ultima volta, i difetti sono compensati da indubbi pregi (oltre a quanto detto, le prove di Valli, Harper e Bucci e le musiche dei Goblin).
MEMORABILE: Il doppio delitto iniziale; Il sorriso di Alida Valli; L’orribile fine di Bucci nella piazza vuota; La Casini avvolta nel filo di ferro; L’iris blu.

Magerehein 1/07/22 11:40 - 985 commenti

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Argento al suo apogeo espressivo, fatto di raffinatissimi interni dai colori vivaci (esaltati da una fotografia memorabile all'insegna del rosso) accompagnati da una colonna sonora permeante e destinata a rimanere nella storia del cinema (chapeau ai Goblin). L'estetica è ineccepibile, le inquadrature ricercate e peculiari, la potenza scenica notevole e la Harper perfetta nel suo spaesamento in cui prende progressivamente piede la paura. La trama non è nulla di che (pur seguendo un suo filo logico), ma ciò è decisamente perdonabile, di fronte a un tale piacere per i sensi. Capolavoro!
MEMORABILE: La colonna sonora; L'incipit; Gli interni; Il cieco aggredito in Königsplatz; Salto dalla finestra con sorpresa; La Harper aggredita nel sotterraneo.

Occhiandre 2/07/22 18:38 - 153 commenti

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Colore, panico, follia, danza, mostruose presenze e infine segrete nicchie mortifere. Non c'è scampo all'orrore, da qualunque inquadratura lo si guardi, in questa prima puntata della saga delle Tre Madri. Attualizzare il narrato di un nebuloso e fosco trattato esoterico ottocentesco è un'idea bizzarra quanto vincente, se coniugata alla furia omicida che esplode in questo capolavoro che è "il Film" horror contemporaneo. La fiaba attanaglia, avvelena e rende lo spettatore un tossicomanico dell'orrore per sempre, fra colori da trip lisergico e rumori iperrealistici.
MEMORABILE: La piscina; Susy dorme e non si sveglia e Sarah va in paranoia; Le stanze segrete; La voce accelerata e satanica dalla bara da cui sbuca fuori "lei".

Jandileida 7/10/22 23:39 - 1560 commenti

I gusti di Jandileida

Maledetto Argento: abbandonato il sentiero del thriller, il regista romano indossa una tunica di velluto viola e si getta nell'horror soprannaturale. Ed è un ingresso memorabile, veramente da tramandare ai posteri: giusto il tempo di accennare una storia stregonesca, che ha in fondo poco da dire, poi Dario ci catapulta in un orgasmo tecnico, cromatico e musicale che in pochi hanno saputo ricreare. Dall'inizio alla fine il rosso, il verde, il blu e i Goblin incorniciano un labirinto di terrore avvolgente e angosciante. Il cast completa l'operazione capolavoro. Eterno.

Pesten 27/11/22 09:20 - 786 commenti

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Lo strano caso di “Suspiria”. Da un lato, un capolavoro del genere grazie a fotografia, luci, scenografie, tecniche di ripresa  e musica che insieme sono capaci di creare un mondo visionario pazzesco, forse irripetibile e mai raggiunto, un corollario di atmosfere uniche, avvolgenti e morbose. Nel mezzo, un Argento che invade l'horror più cruento con una serie di uccisioni violente, cattive, efferrate. Dall'altro lato, una sceneggiatura stile gruviera, dialoghi difficili da definire tali e recitazione al minimo storico. Tutto Argento in un solo film, prendere o lasciare.
MEMORABILE: Le luci; Le scenografie, vere o costruite che siano, e relativi dettagli stilistici; Le musiche dei Goblin.

Sonoalcine 22/07/23 09:19 - 184 commenti

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"Suspiria" rappresenta l'essenza dell'estrosità di Argento. Il preambolo favolistico è un pretesto per mettere in scena un demitizzante delirio visivo in cui l'immagine è contornata di colori saturi e dominata dal rosa delle stanze e dal rosso del sangue. La protagonista si districa in ambienti claustrofobici nei quali non esiste nessuna razionalità, che espandono la dimensione della vicenda diventando lo scenario di paure antiche
MEMORABILE: L'arrivo di Susy all'accademia; La morte di Sarah; L'incontro con Helena Markos.

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Sebazara 6/01/24 08:07 - 41 commenti

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Sesto film di Argento, da molti considerato il migliore. Il fattore che lo contraddistingue è la cura magistrale dell'ambientazione e del contesto e il gioco di colori che si sviluppa tra una stanza e l'altra. Ma tolto questo Argento sviluppa un film discreto che risulta in alcune scene tendente al ridicolo e con un finale mediocre che rovina tutto quello che di buono era stato sviluppato fin lì. Ma rimane sicuramente una delle migliori pellicole di Argento e una perla del genere horror, con alcune scene memorabili e una fotografia magistrale.
MEMORABILE: La colonna sonora dei Goblin.

Maxx g 13/02/24 11:19 - 632 commenti

I gusti di Maxx g

Rivedere "Suspiria " al cinema è un'emozione unica. Sicuramente per l'impatto visivo (le stanze, gli omicidi) ma anche per quello sonoro che riecheggia in tutto il film, lasciandotelo in testa anche il giorno successivo. Il difetto semmai sta nella esile trama: il fatto che sia una scuola di ballo (peraltro si vede poco) è qualcosa di irrilevante. Poteva essere una comune scuola. Gradevole l'autocitazione del regista nel finale. Merita una visione, sul grande e piccolo schermo. Sicuramente valida tutta la colonna sonora dei Goblin. Luciferina Alida Valli.
MEMORABILE: La morte del cieco nella grande piazza.
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  • Discussione Allan • 15/12/23 12:02
    Disoccupato - 1328 interventi
    Se non ricordo male, la Nicolodi raccontava in un'intervista che doveva fare la parte che poi andò alla Casini, ma si infortunò e fu sostituita.
  • Discussione B. Legnani • 15/12/23 14:03
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    La presenza all'aeroporto mi pare sia stata smentita.
  • Discussione Zender • 15/12/23 14:58
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Qualcuno che hai il film sottomano può controllare? Tanto non credo duri molto la scena in aeroporto
  • Discussione Huck finn • 15/12/23 15:04
    Galoppino - 550 interventi
    A questo link si vede il fotogramma 'incriminato':

    https://www.corriere.it/spettacoli/cards/suspiria-stanotte-rai-2-dieci-cose-che-non-sapete-capolavoro-dario-argento/film_principale.shtml

    Effettivamente si somiglia, però difficile avere la certezza (a me non sembra lei ad esempio, però magari con una definizione migliore si può essere più certi). In più anche io ho letto che la Nicolodi dovrebbe avere smentito la sua presenza
    Ultima modifica: 15/12/23 15:07 da Huck finn
  • Discussione Buiomega71 • 15/12/23 15:17
    Consigliere - 25934 interventi
    Effettivamente, però, a film appena iniziato, quando all' aeroporto si aprono le porte scorrevoli, e prima che si inquadri la Harper, sulla destra, per pochi secondi, esce una donna che assomiglia alla Nicolodi
    Ultima modifica: 15/12/23 15:18 da Buiomega71
  • Discussione Von Leppe • 15/12/23 15:25
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Non me ne ero mai accorto, forse è quella che esce di spalle dall'aeroporto  
  • Discussione Von Leppe • 15/12/23 15:41
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Non c'è, ho guardato adesso nel blu ray e la tipa che le somiglia non è lei
  • Discussione Von Leppe • 15/12/23 15:43
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    C'è una donna seduta a destra della porta di uscita dall'aeroporto, ma è troppo distante per riconoscerla
  • Discussione B. Legnani • 16/12/23 00:54
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Huck finn ebbe a dire:
     In più anche io ho letto che la Nicolodi dovrebbe avere smentito la sua presenza

    Siamo già in due.
  • Discussione Zender • 16/12/23 08:12
    Capo scrivano - 47726 interventi
    D'accordo, in attesa di qualche fotogramma che dimostri il contrario, togliamola.