Il testamento - Film (1978)

Il testamento

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/12/09 DAL BENEMERITO LUCIUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/12/13
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Lucius 5/12/09 15:39 - 3015 commenti

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Buon horror/mistery questo Legacy. Le ambientazioni ricordano o Terrore cieco e I sopravvissuti, per via delle campagne inglesi. Una vecchia magione maledetta, immersa nel verde e immobile nel tempo, sembra impedire a una coppia di malcapitati ospiti di lasciare il posto. In definitiva un buon prodotto di genere dalle fosche atmosfere e con inquietanti movimenti di macchina. La paura è di casa. Non entrare.
MEMORABILE: L a piscina assassina in stile Suspiria.

Homesick 4/04/14 07:45 - 5737 commenti

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Nella derivativa storia che assomma consuetudini del cinema giallo-gotico-satanico-stregonesco (presenziano, tra gli altri, gli eterni “Dieci piccoli indiani” e Rosemary’s baby), si inseriscono momenti di sicuro effetto macabro e visionario (le varie morti, l’infermiera-gatto, il vecchio articolo di giornale che riporta ciò che sta accadendo). Gli interpreti se la cavano, ma nessuno si distingue per particolare carisma, cosicché la maggiore attrattiva proviene dalla luminosa campagna inglese e dal décor degli interni, immortalati da una fotografia di gran pregio e nitore. Opportune le musiche.
MEMORABILE: La morte in piscina; Daltrey soffocato; la combustione; fucile vs balestra; la canna del fucile che si sigilla.

Ciavazzaro 16/02/15 23:19 - 4770 commenti

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Interessante. Si respira un'atmosfera veramente particolare, in questo cupo horror e molto spesso arie suspiriane, come in molti hanno notato (la piscina, la camera con l'uomo morente). Omicidi violenti; la bellezza della Ross riempie il film, professionale Elliot, da segnalare il grande Charles Gray che fa una assai poco bella fine. Magnetico.
MEMORABILE: La morte in piscina; La camera con il morente.

Deepred89 4/09/15 20:20 - 3706 commenti

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Horror abbastanza canonico, in bilico tra il satanico e Agatha Christie, che trova il suo punto di forza della raffinata confezione, che valorizza con classe le belle ambientazioni inglesi. La sceneggiatura alterna momenti di stasi a passaggi piuttosto intriganti ma purtroppo il finale, per quanto beffardo, risulta un po' troppo sbilanciato verso il paranormale per convincere pienamente. Cast mediamente efficace, senza picchi, fuori luogo invece le canzoni romantiche incluse nella OST. Prodotto medio, che piacerà agli appassionati.
MEMORABILE: Tutte le strade portano al castello.

Nicola81 1/05/17 20:40 - 2857 commenti

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Se è vero che il suo principale punto di forza risiede nell'ambientazione (lo splendido castello immerso nella campagna inglese), questo horror con reminiscenze di "Dieci piccoli indiani" non delude neppure sul piano narrativo, in virtù di una discreta tenuta sul piano del ritmo e della tensione. Katharine Ross buca lo schermo con la sua elegante bellezza, Elliott se la cava, i comprimari sono abbastanza antipatici e vederli morire nei modi più disparati non mi è affatto dispiaciuto. Non male le musiche, inaspettatamente romantico il finale.
MEMORABILE: Tutte le morti.

Fedeerra 15/12/17 04:54 - 770 commenti

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Film sull'occulto e la stregoneria, dove i gatti neri questa volta sono bianchi e dove gli iniziali scenari rurali si trasformano in lussuosi castelli vittoriani. Il gioco al massacro ha così inizio: specchi che vanno in frantumi, gole recise, uomini che prendono fuoco. Un racconto dal tocco necrofilo, con personaggi ben caratterizzati (inquietante la figura della suora/infermiera) e un ingannevole lieto fine di totale rassegnazione. Bella e brava la Ross e splendide le scenografie.

Rambo90 16/12/18 01:42 - 7697 commenti

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Non male, soprattutto per quel che riguarda l'atmosfera, che sembra mescolare i 10 piccoli indiani con suggestioni quasi baviane. Peccato che il film viva di alti e bassi, con momenti incalzanti (Elliott inseguito dai cani, il "duello" finale) ad altri decisamente più opachi e confusi, mal resi anche da alcuni effetti pasticciati. Nella coppia protagonista Elliott risalta più di una Ross imbambolata, mentre funziona il cast di contorno. Peccato anche per un finale sottotono. Comunque vedibile.

Buiomega71 14/01/21 01:05 - 2910 commenti

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Al di là dei retaggi suspiriani (ma Marquand anticipa i gatti di Inferno), quello che conta quì è l'eleganza raffinata e estetizzante della regia di Marquand, che riempie il tutto con occhio pittorico (quasi sprecato per un horror stregonesco), dagli interni della villa alla piscina fino ai sinuosi movimenti di macchina. Tra la SF (la stanza della morte dello stregone) e omicidi inventivi alla Presagio (ci sono pure i rottweiler all'attacco) tra cui un letale specchio in frantumi, ci si fa beffe del genere nella curiosa chiusa finale, che da Suspiria passa a Ho sposato una strega.
MEMORABILE: La poltiglia fumosa di quel che resta di Karl divorata dai rottweiler; La tracheotomia a Daltrey; Maria "imprigionata" nella piscina.

Herrkinski 9/06/21 14:45 - 8109 commenti

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Tolto il manifesto con un gatto abbastanza buffo (e solo parzialmente accostabile al film), è un incrocio tra il giallo alla Agatha Christie, il cinema satanico dei 70s e svariate reminescenze da Suspiria, tutto girato con uno stile tipicamente alla inglese, amplificato dall'ambientazione. La coppia Ross/Elliott funziona così come il resto del cast, tra cui spicca il cantante degli Who che si rivela anche attore più che discreto; qualche concessione allo splatter ma perlopiù a dominare sono il clima di mistero e i tentativi di fuga dei protagonisti. Qualche lungaggine ma non male.
MEMORABILE: La fine di Karl.

Anthonyvm 2/08/21 14:59 - 5686 commenti

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Arcano e fascinoso horror britannico che parte da un assetto classicamente giallista (un villone isolato, invitati dal passato oscuro, omicidi sequenziali) ma prende presto una deviazione sovrannaturale, fra paranoia settaria, misteriose forze mortifere e strade che riportano al punto di partenza. Uno script ricco di cui è difficile intuire le mosse, benché al finale manchi il guizzo inventivo che avrebbe elevato l'intera opera. Ottima la regia di Marquand (elegantissima l'uccisione vetrosa à la Suspiria), inadatte le musiche di Michael J. Lewis (molto meglio in Oscar insanguinato).
MEMORABILE: La tracheotomia su Roger Daltrey; L'infermiera in stile Mrs. Baylock de Il presagio (ci sono anche i rottweiler); Sangue dal soffitto al bicchiere.

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Noodles 12/08/21 08:26 - 2227 commenti

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È un vero peccato che atmosfere cupe e interessanti come quelle prodotte dal bravo Richard Marquand naufraghino a metà film per colpa di un ritmo soporifero e di una sceneggiatura a tratti senza capo né coda, con tante incongruenze e imprecisioni. Il regista ricalca atmosfere argentiane del periodo horror-stregonesco con un po' di atmosfere alla Agatha Christie, e lo fa molto bene. Anche l'ambientazione inglese non scherza, mentre Sam Elliott gigioneggia troppo e Katharine Ross era meglio nei panni della figlia di Mrs Robinson. Con un plot migliore sarebbe stato un bel film.

Bullseye2 6/11/23 22:25 - 396 commenti

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Sottovalutato (e purtroppo quasi dimenticato anche dai fan dell'horror) giallo-stregonesco tra Dieci piccoli indiani e Suspiria, piacevolissimo mix tra il sano trucidume dell'horror demoniaco Usa e le eleganti atmosfere dei classici horror britannici. Nulla di nuovo nemmeno all'epoca (il film segue la scia dei successi del periodo), tuttavia Marquand, al suo primo film, dirige con estrema bravura ed eleganza, offrendo anche alcuni deliziosi tocchi inquietanti. Gli dovrà moltissimo (ibridato con un classico ozploitation) il nostro Patrick vive ancora, tranne che nell'eleganza.

Pumpkh75 9/02/24 17:21 - 1749 commenti

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Satanica scampagnata lungo la (fin troppo...) placida countryside inglese, claudicante nelle musiche inopportune e in qualche giro a vuoto (anche letteralmente), che fa però sfoggio di una certa elegante ferocia negli omicidi e con un paio di passaggi da brividi lungo la schiena che ne attenuano la staticità e i paradigmi. Fortissima l’impronta argentiana, tant’è che l’ingannevole Jason Mountolive pare un fratellastro fuori matrimonio delle Tre Madri. La regia di Marquand è signorile, la Ross e Sam Elliott provano a schivare le imboscate rosa ma il finale non li aiuta. Compatto.
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  • Homevideo Lucius • 5/04/14 17:15
    Scrivano - 9051 interventi
    Si, confermo anch'io.
  • Homevideo Rebis • 5/04/14 21:27
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    Ma la qualità dell'audio italiano com'è?
  • Homevideo Lucius • 10/04/14 00:44
    Scrivano - 9051 interventi
    Ottima.
    Sono presenti delle scene in lingua inglese e questo mi fa pensare che sia la versione integrale.
  • Discussione Lucius • 10/04/14 23:39
    Scrivano - 9051 interventi
    Zender 3 pallini e mezzo, nonostante le analogie con Suspiria.Grazie.
  • Discussione Buiomega71 • 10/04/14 23:46
    Consigliere - 25998 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Zender 3 pallini e mezzo, nonostante le analogie con Suspiria.Grazie.

    E quì il bello, Lucius

    Adoro pensare che il regista del Ritorno dello Jedi sia un fan "argentiano suspiriano" :)

    Che omaggerà ancora Argento nel bellissimo incipt delittuoso di Doppio Taglio
    Ultima modifica: 10/04/14 23:47 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 8/05/14 10:03
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (22 agosto 1988, come da ricerche di Didda) di Il Testamento:

  • Homevideo Nightflier • 1/07/17 18:37
    Disoccupato - 10 interventi
    Ragazzi ma anche la vostra copia del dvd 30 Holding è simile ad un DVD-r? Io l'ho acquistato da Mediaworld, quindi sigillato e con tanto di bollino siae ma la superficie riproducibile del disco non è argentata bensì del tipico colore blue da DVD-r, confermate che anche la vostra è così?
  • Homevideo Xtron • 1/07/17 20:03
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Io non ho il dvd in questione, ma non è il primo della DNA / 30 Holding che ha questo problema:

    https://www.davinotti.com/forum/home-video/la-sposa-troppo-bella/20036999
  • Homevideo Nightflier • 2/07/17 12:09
    Disoccupato - 10 interventi
    Xtron ebbe a dire:
    Io non ho il dvd in questione, ma non è il primo della DNA / 30 Holding che ha questo problema:

    https://www.davinotti.com/index.php?forum=20036999


    Si sono al corrente del fatto che certi "distributori" realizzano alcune stampe in questo modo. Io ho altri 30 holding, millennium storm, gargoyle video, dna, ma i dischi sono tutti con stampe di fabbrica e retro grigio, è la prima volta che mi capitano dischi del genere all'interno di prodotti sigillati e venduti in store di un certo livello. Ho notato che qui qualcuno lo ha acquistato e potrebbe dirmi come è la sua copia, nel caso siano tutti stampati in questo modo eviterei di acquistarne un'altro.
  • Discussione Buiomega71 • 14/01/21 10:05
    Consigliere - 25998 interventi
    Fuori dalla Hammer quel che rimane è la paura 

    Ah, ma che piccola delizia che è Il testamento, dove, tributi suspiriani a parte, ci si rende conto (ma di dubbi non ne ho mai avuti) di che regista di razza era il mai troppo compianto Richard Marquand (in parecchie sequenze, vedi quella dello "stregone" moribondo nella stanza "ospedaliera" , veniva alla mente il Palpatine del Ritorno dello Jedi, che soddisfaceva le risposte del perchè George Lucas lo ha scelto per dirigere il terzo, in ordine cinematografico, segmento della trilogia classica), che appaga la vista con un gusto visivo estetizzante a dir poco pittorico (quasi sprecato per un film stregonesco dai crismi del b-movie), tra i maestosi interni dell'enorme magione e sinuosi movimenti di macchina (la morte di Maria, nella piscina al chiuso, è un gran bel pezzo di cinema, così come la magnifica ripresa dall'alto quando i 7 ospiti per un delitto soccorrono la ragazza ormai priva di vita), così come è geniale la sequenza della stradine di campagna che portano tutte al punto di partenza.

    Se l'intelaiatura non è dissimile da certi prodotti Hammer sulla stregoneria, sui castelli "maledetti" sul meccanismo dei 10 piccoli indiani, questo piccolo gioiellino marquandiano sorprende per elegante messa in scena e un'atmosfera sulfurea ben resa, dove le citazioni si sprecano ma con gusto (l'infermiera/gatto simil Il bacio della pantera, i feroci rottweiler all'attacco alla Il presagio, la Niel che giace, ricoperta da mortali schegge di vetro esplose dallo specchio, nella stessa posizione di Susanna Javicoli in Suspiria) e le eliminazioni degli odiosi (e pomposi) ospiti sono un toccasana per gli amanti del genere (bruciato vivo dal fuoco del caminetto che divampa per essere trasformato in una poltiglia fumosa e dato in pasto ai rottweiler, la tracheotomia al Tommy russelliano e l'osso di pollo, la canna del fucile tappata da un'incantesimo e l'esplosione in piena faccia, per poi sfondare il lucernaio e finire nella piscina nel coincitato prefinale action "cecchinesco" a colpi di balestra), così come la coalizione con il male dello spettrale paesino fuori dalla stregonesca dimora.

    Ma è la chiusa finale del film, inusuale e bizzarra per questo tipo di pellicole, che non solo fa prendere coscienza alla protagonista di essere la nuova erede della stirpe di stregoni (accettando il passaggio di consegne con piena soddisfazione) ma che da Suspiria passa, con disinvoltura, a Ho sposato una strega,  facendosi beffa delle ferree regole del genere.

    Un pò pagliaccesco il make up dello stregone morente, ma è peccato veniale, e gustosa (come le ciabattine bianche da camera indossate dalla Ross, al massimo dello splendore) la sequenza del sangue della Neil che cola dal soffitto.

    SPOILER

    Curioso, poi, come la Ross si muti in strega sfoggiando una nuova identità, dove solamente tre anni prima le era toccata una sorte simile, ma ben più inquietante, nella Fabbrica delle mogli

    FINE SPOILER

    Di certa ironia la figura cafona (tipicamente yankee) da buzzurro americano di Sam Elliott contrapposta al savarfuer inglese.

    Forse il miglior film di Marquand, quello più decisamente bizzarro all'interno della sua breve filmografia.

    Cosa non è poi la fotografia di Dick Bush.

    Per location, atmosfera, intelaiatura e scoccar di frecce se ne ricorderà Paul Nicholas per il suo curioso La notte dell'arciere




    Ultima modifica: 14/01/21 20:41 da Buiomega71