Catch a fire - Film (2006)

Quando si criticava Invictus di Eastwood per l'atteggiamento fin troppo conciliatorio, si pensava forse a film come questo, che testimoniano, con poche concessioni allo spettacolo, lacrime e sangue versate dal popolo sudafricano per ottenere ovvi diritti. La (vera) storia dell'ex-operaio Patrick Chamusso e del suo essere risucchiato quasi controvoglia nella battaglia per i diritti dei neri conquista e coinvolge e se alla fine si arriva a conciliazione e perdono lo si fa con la consapevolezza del prezzo pagato. Un film importante, da vedere.

La storia di Patrick Chamusso è un eccellente pretesto narrativo per parlare di apartheid in una vicenda che non riguarda un emarginato ma un uomo con una propria collocazione sociale. Phillip Noyce ne ricava un film interessante, ottimamente intepretato e segnato da una buona caratterizzazione dei personaggi, non simboli con granitiche certezze (si veda quello interpretato da Robbins), ma umanissimi e pieni di dubbi. Bella la ricostruzione ambientale. Sottovalutato e da recuperare.

Tratto da storia vera, ambientato nel Sudafrica ai tempi dell’apartheid, il film narra del rapporto tra un nero che cerca di integrarsi e un bianco che gli rovina la vita. Il rapporto tra i due è simbolico e rappresenta quello tra popoli fra i quali non sembrano esserci possibilità di collaborazione. Nonostante il toccante messaggio della vittoria (?) finale, incentrata sulla rinuncia alla vendetta, il film ha toni cupi che rispecchiano il clima di quel periodo, ma ha un buon ritmo narrativo.

Il film ha il merito di aver portato alla ribalta la figura di Patrick Chamusso (interpretato da Derek Luke), attivista del movimento anti-apartheid in Sud Africa ma anche giocatore di calcio e operaio. Nel film la sua persona è contrapposta a quella di Nic Vos (Tim Robbins), poliziotto che con il primo arresto di Chamusso spinge veramente quest'ultimo a entrare nell'African National Congress. Buona sceneggiatura che esplora la psicologia dei due personaggi e il loro privato, approfondendo i temi del dubbio e del perdono.