In amore c'è posto per tutti - Film (2003)

In amore c'è posto per tutti
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Salvare gli aspiranti suicidi, al cinema, crea immancabilmente gravi inconvenienti, si sa dai tempi di Totò; o meglio, l'inconveniente è uno e sempre lo stesso: chi non muore ti si appiccica e non ti molla più. Con qualche ragione, se vogliamo. Mi hai voluto salvare? Adesso mi dai una mano a vivere meglio. Nel caso specifico il suicida (Garcia), fermato dal suo proposito mentre si stava impiccando di notte in un parco, viene accolto gentilmente in casa da Antoine (Auteuil), cameriere storico del Ristorante Chez Jean. Sposato, quest''ultimo trova fin da subito delle difficoltà a reinserire il povero Louis in...Leggi tutto società, che disperato per essere stato lasciato da Blanche Grimaldi (Kiberlain), la donna che amava, si dimostra costantemente impacciato, fuori luogo, inadeguato. Antoine, tuttavia, si è messo in testa di fargli tornare il sorriso e per questo rintraccia grazie a un amico poliziotto il negozio dove Blanche lavora, scoprendo che la donna è sul punto di sposarsi. Non sapendo quindi come riportarla verso Louis, Antoine escogita estemporaneamente espedienti utili a rovinarle il matrimonio cercando di non farsi scoprire, creando per questo inevitabili attriti con la propria moglie. Le situazioni comiche che il film riesce a creare sono quelle tipiche della pochade, con equivoci in sequenza e sotterfugi destinati a creare buffi imprevisti. Le idee per far scaturire la risata quindi non mancano, è il come la sceneggiatura le sfrutta a non convincere. Potrebbe spingere molto di più sul pedale della comicità, il film, potendo anche contare su un fuoriclasse dai tempi perfetti come Auteuil, invece spesso sceglie la soluzione più raffinata, la delicatezza più vicina alla commedia sentimentale nonostante l'impostazione e il tipo di situazioni in cui i protagonisti si vengono a trovare siano consoni alla farsa; si vedano l'esame da sommelier di Louis alla presenza di Antoine (che gli suggerisce le risposte corrette a gesti di nascosto dall'esaminatrice), l'incontro con la nonna di Louis priva occasionalmente della vista per un'operazione alla cataratta o l'appuntamento nel ristorante a coppie invertite... La sensazione insomma è che la sostanza ci fosse ma che la regia pur elegante di Pierre Salvadori spenga ogni accelerazione preferendo ricondurre tutto a un romanticismo poco incisivo incappando di conseguenza spesso in pause che impediscono al film di ingranare davvero. Ad ogni modo la sceneggiatura è più attenta della media, la recitazione di livello (quella di Auteuil in primis, naturalmente) e le gag non mancano, tanto che a ricordare quelle riuscite verrebbe voglia di assegnare un voto maggiore. Purtroppo le parti più mielose, un Garcia poco incisivo che pare un DeVito meno spiritoso e una Kiberlain cui si lascia forse fin troppo spazio, non permettono di sorvolare su altri difetti che coinvolgono anche gli aspetti tecnici. Si possono comunque apprezzare la bontà della messa in scena e la misura che chi ama le commedie garbate e delicate alla francese noterà facilmente compiacendosene.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/07/12 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/08/21
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Daniela 17/07/12 11:22 - 12668 commenti

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come Boudu insegna, se salvi dalla morte qualcuno, ne diventi in qualche modo responsabile. E così Auteuil, raffinato maitre parigino, si trova a dover fare da balia a Garcia, rompiscatole aspirante suicida per amore di una fioraia che non lo contraccambia... Simpatica commedia sentimentale, frizzantina al punto giusto, ben recitata dai due protagonisti e con qualche gag assai divertente, anche se la fine risulta piuttosto moscia. Quanto a Kimberlain, è una di quelle donne che alla prima occhiata non dicono nulla e poi ti accorgi di quanto è bella con la sua grazia preraffaellita.
MEMORABILE: I tentativi di Auteuil per far assumere al ristorante Garcia come esperto di vini

Galbo 21/12/12 05:54 - 12398 commenti

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Commedia francese diretta da Pierre Salvadori basata sul rapporto tra due personaggi apparentemente agli antipodi, che condivideranno l'amore per una giovane donna. Passata inosservata in Italia, è un'opera gradevole, sostenuta da una regia briosa che punta le sue carte su una sceneggiatura di buona qualità e sulla bella prova dei due protagonisti con Daniel Auteuil che si conferma assai adatto alla commedia e il bravo José Garcia. Buono il doppiaggio italiano.

Stelio 22/04/14 18:56 - 384 commenti

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Un Ateuil in gran forma regge un film riuscito fino alla tre-quarti e un po' banale nel finale; ma andrebbe sempre contestualizzato il genere della commedia romantica, purtroppo inflazionatissimo da ormai quasi un secolo e quindi difficilmente giudicabile esclusivamente sotto il profilo dell'originalità. Ottima la performance di Garcia.

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