Summer - Film (2008)

Un film alla Ken Loach ambientato nella periferia inglese e diretto da un bravo e sconosciuto Glenaan, che riesce a dirigere un'opera sull'emarginazione e sull'autodistruzione ma sopratutto sull'amicizia tra due disperati, amici fin da ragazzi, con uno dei due destinato a fare la stampella dell'altro, malato e alcolizzato. I ricordi di una lontana estate farà rivivere a Shaun momenti felici e altri che lo segneranno a vita. Carlyle si immedesima pienamente nel ruolo mentre la sceneggiatura punta sul ricordo "per aiutare" un presente drammatico.

La breve stagione (già percorsa da dissonanze e lacerazioni) dell'amicizia e delle schermaglie amorose di due ragazzi difficili. Si alternano il tempo presente e quello giovanile, con il sesso frettoloso e le difficoltà di integrazione nella scuola e nel paese, a cui segue un inesorabile "iinverno" segnato dall'emarginazione e dalla disabilità, che la non sopita amicizia rende meno dure. Senza fronzoli, con un bravo Carlyle, è un film che sa ben gestire rabbia e tenerezza, inadeguatezza e coraggio di andare avanti, nonostante tutto.

Racconto sul parallelo tra passato e presente, dove il presente non è fonte di troppa felicità e il passato ricorda le atmosfere di Stand by me intrecciate però con i primi guasti nella vita dei due protagonisti. Lo sviluppo della trama è prevedibile sia nei fatti che nel disegno dei personaggi, ma una certa cura si avverte e permette di attribuire al film un suo perché.