Prima dell'alba - Film (1995)

Si tratta di un film molto romantico e coinvolgente in cui i gesti e i dialoghi tra i due protagonisti, Celine (Delpy) e Jesse (Hawke) ricoprono un ruolo fondamentale. La bellezza di questo film sta nel fatto che i due ragazzi vivono una storia "vera", "normale", "semplice", un'avventura d'amore che potrebbe accadere a chiunque, portandoti a sognare tra le vie di Vienna avvolto da suggestive note di musica classica e moderna. Molto bravi gli attori che riescono a rendere il film mai banale.

Storia romantica ambientata a Vienna nel corso di una notte estiva vissuta da due giovani incontratisi lì per caso. Film fatto per lo più di sensazioni e dialoghi e contraddistinto da una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi principali per una storia piuttosto realistica anche se segnata da un'aura talora troppo fiabesca. Efficace la cornice cittadina così come la prova del cast.

Interessante film sull'amore e sulle parole. Due ragazzi si incontrano a Vienna e in poco tempo instaurano un rapporto che sarebbe difficile ritrovare con altre persone. Sfondi affascinanti e suggestivi; peccato che il novantasei per cento del film sia composto solo da dialoghi.

Un delicato incontro tra due giovani tra le romantiche sponde del Danubio viennese. Una favola moderna molto pulita in cui i dialoghi regnano sovrani ma non ci sono termini insulsi. La psicologia ed il carattere dei due ragazzi è ben scandagliata e si apprezzano i panorami e le visioni della città di Strauss padre.

Molte volte i film sentimentali falliscono proprio nel riprodurli, i sentimenti. Cosa che invece riesce benissimo a Before Sunrise: due attori non bravissimi ma molto capaci creano un'alchimia unica. Lo spettatore riesce miracolosamente a capire, a immedesimarsi, perfino a essere un pochino geloso. Impossibile non farsi rapire dai loro teneri gesti, dai discorsi profondi, dalla rotondità dei personaggi. È un film sicuramente irreale (due sconosciuti su un treno?) ma allo stesso tempo irrimediabilmente realistico. Da vedere.

Romanticismo nineties per giovani idealisti e sognatori, in un film molto parlato e statico, ma dalla leggerezza miracolosa: Vienna è Vienna, la regia è pulita, basta solo avere voglia di mettersi nei panni dei due protagonisti (il genuino Hawke e la delicata Delpy) e ascoltare i loro dialoghi lontani dalla vacuità, per arrivare in fondo convinti che sia stato un sogno delizioso e poetico. Film di culto per molti adolescenti del periodo, desiderosi di vivere quello stesso sogno delizioso e poetico.

Film romantico minimale nella struttura ma che non manca di ricchezza intrinseca. Due giovani si incontrano casualmente in un treno e decidono di trascorrere una giornata insieme a Vienna, ed anche se non succede nulla di particolare, i loro fitti dialoghi, pieni di partecipazione reciproca, entusiasmo e filosofica introspezione, danno senso alla pellicola e forniscono diversi spunti di riflessione su temia vari. Riesce a non diventare melenso e si mantiene garbato e gradevole. Il sentimento matura indirettamente e si esplicita nel finale. ***

Un film romantico come non se ne vedono mai in America, tutto giocato sulla semplicità di un rapporto quanto più possibile simile alla vita reale. Dialoghi che spaziano dal personale dei personaggi alla cultura, alla musica e al folclore, scene divertenti, una stupenda Vienna ritratta senza farne la solita città-cartolina e una delicata, quasi inesistente, colonna sonora. Bravissimi e naturali i due protagonisti, invisibile la regia (e in questo caso è un pregio).

Fiaba sì, ma declinata in forme e modi verosimili. Non ci sono scarpette di cristallo, ma la piccola follia di una notte passata a zonzo tra chiacchiere (molte), baci e prospettive. Sullo sfondo la coscienza del giorno dopo, il freno del razionale e la tentazione di piantare il seme di un incontro e vedere come possa attecchire nel campo della vita. Ad attecchire, per ora, sono un paio di sequel. E la soddisfazione dello spettatore dallo spirito romantico.

Tranche de vie fiabesco del colpo di fulmine, dell’innamoramento fatto di parole, dettagli e sguardi. La notte prima di quell’alba a zonzo per le strade di una Vienna serena e accogliente è il palcoscenico di una storia d’amore giovanile, di formazione, candida come il viso della splendida Delpy e sincera come le idee del genuino Hawke; un racconto in cui le personalità passano attraverso i pensieri analizzando con tocco delicato (echi rohmeriani) dubbi, aspettative e delusioni, non tutti allo stesso modo interessanti ma piacevoli e divertenti.

I primi approcci tra un ragazzo americano e una ragazza francese, che si incontrano sul treno da Budapest e decidono di trascorrere una nottata insieme in giro per Vienna per conoscersi e confidarsi passioni, paure, progetti. Una bella idea di cinema intimista, in cui ritrovare il fascino e l'emozione del primo incontro e della ricerca di un possibile rapporto affettivo. I dialoghi sono verosimili e adeguati all'esuberanza dei ventenni protagonisti, ben interpretati da Ethan Hawke e Julie Delpy.

Ce ne fossero di più, di registi statunitensi come Linklater! Uno dei migliori film degli anni 90, nel genere. Spontanei e delicati i protagonisti, dialoghi raffinati senza essere vezzosi. Il tutto accade a Vienna, senza chissà quali fantasmagoriche trovate. Il film è di una semplicità disarmante. E ne esce vincente. Due ragazzi, un colpo di fulmine (forse) e tanti confronti sui propri mondi che spaziano dalla politica all'amore, dalla religione all'economia. Aria di autenticità! Poetico finale aperto.

Giovani, carini e logorroici. Per quanto i protagonisti siano stilizzati (lui yankee grunge con pizzetto e capelli unti, lei francesina figlia dei figli dei fiori, educata a ribellarsi non importa a cosa) e lo spunto inverosimile (chi si fida a seguire uno sconosciuto in una città straniera?), i dialoghi sono intelligenti, la recitazione degli attori convincente e ci si affeziona al film riuscendo ad arrivare fino alla fine. Praticamente non succede nulla, ma almeno si evitano i luoghi comuni alla Julia Roberts/Richard Gere.