Una donna per 7 bastardi - Film (1974)

Una donna per 7 bastardi
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Anno: 1974
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Una donna per sette bastardi". Musiche di Franco Micalizzi. Aiuto regista: Mario Bianchi. Da un soggetto originale dell'attore Richard Harrison. Sceneggiatura di Leila Buongiorno. AKA: "The Sewer Rats", "Das Rattennest", "Mia gynaika gia 7 katharmata".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/05/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 29/05/08 23:46 - 3807 commenti

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Auto bloccata in una strada deserta; paesotto limitrofo abitato da loschi figuri; una spruzzatina d'erotismo (con stupro annesso della Lassander, qua in vena di mostrare con costanza le perfette gambe, avviluppate in pantaloncini aderenti); ironia involontaria (Mitchell in uniforme). Ennesimo esempio della cinematografia tetra e oscura che, negli anni '70, veniva sfornata nella nostra Nazione. Debitore di plot (plagiati) quali La Sfida del Samurai (1961) e Per un Pugno di Dollari (1964), ma diretto con mestiere dal prolifico Montero.

Ciavazzaro 1/09/14 15:50 - 4770 commenti

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Curioso film quasi non ascrivibile a un genere in particolare. Nella bella ambientazione desertica si intrecciano i destini di un nutrito cast di attori culto del cinema bis italico, da Mitchell a Staccioli, passando per la Lassander unica presenza femminile (e che presenza, verrebbe da dire)! La grettezza umana è qui ben rappresentata in tutto il suo marciume: buon ritmo, un film curioso che sa intrattenere.

Daidae 17/03/18 03:55 - 3179 commenti

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Dal titolo suona come un rape & revenge; niente di più falso: si tratta di un film drammatico, girato bene dal valido regista Roberto Bianchi Montero, interpretato altrettanto bene da eccellenti attori del cinema di genere italiano (su tutti Staccioli e Casali, ma bene anche il restante cast). Ottima l'ambientazione isolata. Onestamente mi aspettavo qualcosa di diverso, ma nel complesso è un film valido.

Panza 8/03/18 17:43 - 1842 commenti

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Un gruppo sparuto di attori ma con le facce giuste, un'atmosfera desolata e fuori dal mondo, una suggestiva colonna sonora di Micalizzi: questi sono gli elementi che danno spessore a un film che si rivela una discreta sorpresa che purtroppo perde mordente nel secondo tempo sino a un finale prevedibile, scioglimento del clima di tensione costruito sino a ora. Comunque la presentazione dei vari abitanti del villaggio fantasma è notevole, per non parlare della seducente Lassander. Con tutti i suoi limiti, può sorprendere.

Fauno 24/04/19 01:03 - 2212 commenti

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Trama: zero; traumi: infiniti; ambientazione e ritmo: monocordi; monotema del film: scazzottate fino alla morte in un posto isolato fra sette imboscati alla ricerca dell'oro; individuo omega: presente; scommesse valide: per quattro di loro (via gli altri due!); ruolo della donna: dare il titolo al film e credere di avere autonomia (finché non viene pestata pure lei!). Il film piace se si amano le risse coi pestaggi o se ci si incanta per un contesto così accentuatamente per non dire esageratamente elementare.
MEMORABILE: Il parallelismo fra il protagonista, che ha qualche dote umana e l'antagonista, la cui unica dote è il saper fare calcoli.

Myvincent 19/05/21 08:09 - 3741 commenti

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Sette bastardi (tranne uno) paiono sbavare dietro a una donna lasciva in una specie di lurida baraccopoli che ospita uomini in cerca di oro. La donna in questione è la stupenda Dagmar Lassander e c'è da intuire facilmente come mai tutto questo darsi da fare ormonale. Il film è girato con poco ed è una specie di western settantiano, in cui lo sforzo di intrattenere con una storia narrabile in 5' ha la sua innegabile attarattiva.

Ronax 1/07/22 01:12 - 1253 commenti

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Tutto sommato meno peggio di quanto ci si potesse aspettare. Se la trama in sé e la relativa conclusione destano poco o nessun interesse, la sordida location e gli ancor più sordidi tipacci che la popolano, immersi in un'atmosfera degradata e malsana che sprizza da ogni inquadratura, emanano una certa suggestione. Bianchi Montero, che qui mostra un'abilità tecnica superiore alla media dei suoi film, ha saputo sfruttare adeguatamente i pochi mezzi a disposizioni puntando sulle facce giuste, Mitchell e Staccioli in primis, e sul fascino della Lassander, qui all'apice del suo fulgore.
MEMORABILE: Harrison che usa la stampella come arma.

Cerveza 10/02/23 08:48 - 368 commenti

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Curioso affare claustrofobico in cui la pellicola virata ambra non fa altro che diffondere ovunque la tonalità leonina della Lassander, e rendere ancora più rovente l'atmosfera fra questi cercatori d'oro che hanno due tesori da contendersi: quello del metallo prezioso e quello custodito fra le gambe dell'unica donna disponibile; e allora, tra un bicchiere e l'altro del solito whisky scozzese, fioriscono frequenti scazzottate incredibilmente accompagnate da musica fusion. Stramberia che si fa seguire proprio perché stimola la curiosità di vedere dove si voglia andare a parare.

Keyser3 26/07/23 23:05 - 444 commenti

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Oscuro e dimenticato titolo dell'onesto Bianchi Montero, figlio di un periodo (i primi '70) in cui il cinema sperimentale a basso costo sfornava pellicole a spron battuto. La trama è ridotta all'osso: uno straniero misterioso, qualche nudo dell'ottima Lassander, pochi ma ben riconoscibili caratteristi e tanti, tanti, sganassoni. Difficile chiedere di più, gli appassionati del genere non rimarranno comunque indifferenti all'atmosfera da B-movie che si respira dal primo fotogramma. E poi c'è qualche tocco geniale, vedi Luciano Rossi alla Charles Bronson...
MEMORABILE: L'esecuzione a colpi di stampella.

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  • Discussione Digital • 5/02/18 10:20
    Portaborse - 3995 interventi
    E' stato recuperato da qualche mese, direttamente telecinemato da pellicola.
    Ultima modifica: 5/02/18 21:14 da Digital
  • Homevideo Digital • 5/03/18 08:35
    Portaborse - 3995 interventi
    Stra-mega-slurp!!!

    Ultima modifica: 5/03/18 09:29 da Zender
  • Discussione Fauno • 24/04/19 01:06
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Particolarissimo questo film: mi son solo dimenticato di contare i pestaggi,ma sarebbe bello fare anche gli arbitri e contare i colpi,perchè un film italiano in cui per un'ora e mezza ogni occasione è buona per pestarsi non l'avevo proprio mai visto.
    Lontano dal capolavoro, ma complimenti a chi l'ha telecinemato.
  • Homevideo Buiomega71 • 11/03/24 18:04
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd per Oblivion Grindhouse, disponibile dal 31/05/2024