Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un soggetto molto complesso e per l'epoca abbastanza originale, nel quale i traffici e gli interessi dei servizi segreti si scontrano con lo zelante lavoro del solito commissario rude e onesto. Occultamento di prove, inquinamento costante delle stesse, omicidi a catena, alte personalità dal prevedibile doppio gioco: è lo Stato che lotta contro se stesso, fino ad arrivare a progettare un vero e proprio colpo di Stato. Il commissario Solmi parte da un apparentemente innocuo delitto per arrivare a mettere in luce un ginepraio di loschi piani, aiutato dal poco convinto magistrato inquirente (Mel Ferrer, presenza costante dei nostri polizieschi più per esigenze di cassetta che per...Leggi tutto meriti reali). Il protagonista Solmi è interpretato dall’habitué Luc Merenda che però, ancora una volta, si dimostra attore discreto ma non troppo capace di dare spessore psicologico e credibilità al suo personaggio. Colpa anche della fumosa sceneggiatura, ma soprattutto del regista Sergio Martino che, seppur tecnicamente valido (ottime alcune inquadrature in campo lungo) non mostra qui alcuna né stile: mancano il giusto clima e la necessaria tensione di cui necessita lo spettatore amante del genere. Dialoghi monocordi e stanchi, riciclaggio delle situazioni-base senza alcuna inventiva. Perfino Tomas Milian, relegato peraltro a un ruolo secondario che non merita, può solo ricorrere alla propria bravura ma non può dare profondità a un personaggio assai poco convincente. Troppa carne al fuoco, insomma, e il fornello è troppo piccolo.

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G.Godardi 17/03/07 15:58 - 950 commenti

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E' forse il corrispettivo di quello fu La polizia ringrazia per Steno, è il poliziesco più impegnato di Martino. Un film dal ritmo pressoché perfetto che non sfigura affatto a fianco di certi polizieschi americani. Un action movie robusto, ben girato e ben fotografato (uno di quei pochi in cui il formato cinemascope sia utilizzato con criterio, con inquadrature belle "piene"), su cui spicca la scena del campo di adestramento. Milian nelle poche scene in cui recita si mangia Merenda. Godibile fino alla fine.

Il Gobbo 26/07/07 09:15 - 3015 commenti

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Secondo approccio di Martino al filoncino "trame eversive", col solito Merenda tetragono (anche all'espressività facciale: ma anche Mel Ferrer, specie nelle sue comparsate italiane, tiene i muscoli facciali in adeguato riposo) che scopre i garbugli e Tomas abbigliato come un intellettuale di area extra-parlamentare dell'epoca. Ma il plot è a dir poco pretestuoso, ci si diverte (il giusto) nelle scene d'azione, e nel campo che a posteriori rievoca la mitologica base di Gladio a Capo Marrargiu. Molto meglio Milano trema.

Caesars 21/11/07 08:53 - 3779 commenti

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Discreto poliesco diretto correttamente da Sergio Martino, in cui si toccano temi scottanti e attualissimi all'epoca come le trame eversive dell'estrema destra. L'idea non è male anche se poteva essere sviluppata meglio in quanto i dialoghi non sono proprio memorabili e gli attori, Luc Merenda e Mel Ferrer in testa, faticano a raggiungere la sufficienza (molto meglio Tomas Milian, pur in un ruolo secondario). Comunque un film che non sfigura al cospetto di altri prodotti similari degli anni '70. Due pallini e mezzo ci stanno.

Undying 22/11/07 20:34 - 3807 commenti

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Dopo il buon riscontro (incredibile a dirsi: anche di critica, rileggete il commento dell'epoca firmato da Maurizio Porro) ottenuto dal discreto Milano trema: la Polizia vuole giustizia (1973), Sergio Martino confeziona un secondo poliziesco a forte connotazione politica. La sceneggiatura, opera congiunta di Massimo Felisatti, Fabio Pittorru (esperto giallista) e Gianfranco Couyoumdjian -particolarmente noto come produttore di Zombi 2 e Zombi Holocaust- lascia il segno. Da ricordare, inoltre, l'ottimo cast e la regia (logica) di Martino.

Lovejoy 26/12/07 15:26 - 1823 commenti

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Mediocre poliziesco che non aggiunge niente di nuovo a quanto visto in precedenza. In cabina di regia Martino si limita a dirigere il traffico senza particolare convinzione e la messa in scena risulta quindi piatta, senza nerbo. Neanche le scene d'azione sono granché e pure il cast è riciclato da altri film del genere. L'unico che se la cava con buon mestiere è Milian, anche se ha poco spazio. Si è visto di meglio.

Cotola 28/01/08 23:55 - 9009 commenti

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Scialbo filmetto poliziesco con tesi a sfondo complottistico, figlio degli anni in cui fu girato. Il risultato è piuttosto scadente non solo per la prevedibilità delle situazioni, imputabile ad una sceneggiatura piuttosto telefonata, ma soprattutto a causa della regia di Martino che è assolutamente svogliata e grigia. In ogni caso si può vedere.

Herrkinski 5/12/08 18:33 - 8072 commenti

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Più che discreto questo poliziesco a sfondo politico diretto dal buon Martino. Cast tipico dell'epoca, con un Merenda prevedibile, un Ferrer ininfluente e un sempre bravo Milian, anche se messo in secondo piano. Il film parte benissimo con gli omicidi/suicidi dei vari commissari, poi dopo continua con un'indagine invero abbastanza noiosa e raggiunge il clou con la scena di guerra al campo, che risulta un po' esagerata ma offre buoni momenti di action. In sostanza si poteva fare di meglio con questo soggetto, ma il film è gradevole. Due e mezzo.

Bruce 11/02/09 10:23 - 1007 commenti

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Grande poliziesco di Sergio Martino che, con coraggio e intuizione, alza il tiro verso le trame oscure ed eversive che agivano alla metà degli anni settanta dall’interno dello Stato contro la democrazia. Un film serio e mai noioso, d’azione e spettacolare, ben girato ed interpretato, con una solida sceneggiatura, un ritmo serrato e la giusta tensione da thriller in diversi passaggi. Notevole ed originale anche il finale. Tra i migliori del genere. Da rivalutare assolutamente.
MEMORABILE: L’esecuzione sulle rotaie e l’inseguimento in elicottero per le piane innevate abruzzesi.

Markus 13/02/09 13:21 - 3682 commenti

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Un mix tra giallo, film politico e poliziesco. In questo senso, forse un po’ troppa carne al fuoco. Per questo motivo la pellicola risulta in parte eccessivamente macchinosa e in parte un po’ fiacca nel ritmo. L’interpretazione di Milian risulta un po’ intorpidita, certamente per via del personaggio affibbiatogli da Sergio Martino, e la controparte (Luc Merenda) non aiuta molto, poiché notoriamente tra i due non correva buon sangue… Finale toccante, ma per arrivarci si incorre in un film poco riuscito.

Daidae 12/04/09 23:15 - 3168 commenti

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Bel poliziesco di Martino che questa volta segue le trame dei servizi segreti e i golpe militari. Merenda fa il solito commissario di ferro, qui aiutato da una giornalista vispa e bella interpretata dalla Boccardo. Ottime interpretazioni, buona sceneggiatura e fantastici paesaggi.
MEMORABILE: "Devi fare due chiacchere con me... e senza baffi!"

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Rickblaine 5/06/09 13:17 - 635 commenti

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Poco convincente e con un cast non molto azzeccato. Luc Merenda cerca di dare quel tocco in più, ma è sempre lì con quel sorriso stampato in faccia. È buona la trama, ma non è raccontata bene. Bravissimo Tomas Milian nelle parti del solito antagonista destinato a qualcosa che spesso gli capita...

Enzus79 5/06/09 15:57 - 2874 commenti

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Diciamo che Sergio Martino, rispetto a Milano trema: la polizia vuole giustizia, ha fatto qualcosina in più, abbandonando i soliti stereotipi del poliziesco e facendo un film un po' più impegnato. Si cerca di lottare contro chi tenta un colpo di stato: Luc Merenda non fa impazzire (a differenza di Milian). Finale pessimista. Martino ha fatto di peggio, per l'appunto.

Disorder 19/12/09 14:40 - 1416 commenti

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Un poliziottesco abbastanza ordinario, col solito commissario dai metodi spicci, i soliti inseguimenti e l'immancabile ritratto di Leone a scrutare il tutto dalle pareti. Si eleva però dalla media grazie alla connotazione politica esplicita dei due protagonisti: un confronto che rende benissimo l'idea dello scontro tra ideologie degli Anni di Piombo, che spesso degenerava in lotta aperta o progetti eversivi. Non si può parlare quindi di fantapolitica, ma di drammatico realismo. Sopra la media.
MEMORABILE: Lo scontro a fuoco sulle montagne.

M.lupetti 15/11/09 14:54 - 58 commenti

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A parte le diluite pretese di denuncia politica, frutto del clima culturale dell'epoca e dei precedenti da cui si era originato il genere, si tratta di un buon poliziottesco di Martino, complessivamente migliore di Milano trema. Funziona abbastanza bene la suspence, non manca il ritmo, la trama è abbastanza lineare e il personaggio bifronte di Milian, a parte una pettinatura agghiacciante, fornisce un contributo positivo. Discreto il finale con colpo di scena. Peccato per Merenda, come sempre un po' legnoso.

Nicola81 7/12/09 14:59 - 2840 commenti

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Poliziesco pessimista e di sinistra, sicuramente il film più impegnato di Martino. Ritmo serrato, buon dosaggio dei colpi di scena e dialoghi impreziositi da qualche citazione dotta (Balzac, Mao e Ortega Y Gasset). Peccato che ricordi troppo La polizia ringrazia. Tra gli interpreti si distinguono Tomas Milian nell’insolito e non facile ruolo di un ufficiale dei servizi segreti e il sottovalutato Antonio Casale, nei panni di un feroce sicario. Musiche di Luciano Michelini.
MEMORABILE: Il finale amaro, preceduto da uno spettacolare scontro a fuoco sulle montagne abruzzesi.

Ghostship 24/02/10 20:06 - 394 commenti

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Probabilmente il miglior poliziottesco mai girato. Si tratta di un noir incentrato sul complotto politico, crepuscolare (fotografia in tono) nel suo assoluto pessimismo di fondo, ritmato e ben montato nelle numorese scene d'azione, recitato ottimamente per quelle che sono le medie del genere, truculento ma mai gratuito. Esemplificativo.

Il Dandi 7/03/10 16:06 - 1917 commenti

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Già gli austeri titoli con musica morriconeggiante di Michelini ci avvertono che il contenuto politico alza il tiro rispetto a Milano trema. Si risparmia un po' sull'azione (con scene riciclate e altre, come l'incursione in elicottero al campo di addestramento mlitare, non all'altezza delle ambizioni), con un Luc Merenda più investigatore che giustiziere affiancato da una giornalista di sinistra (come Salerno e la Melato nel capostipite). Gran finale pessimista e ambiguo, che risolleva le sorti di una soluzione che sembrava evidente.
MEMORABILE: Ogni scena con Milian

B. Legnani 22/03/10 01:50 - 5523 commenti

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Assai debole. Martino sfrutta il momento e mette sotto accusa i Servizi Segreti (deviati). Servirebbe, per essere credibili su un tema così alto, se non una sceneggiatura di ferro, almeno la cura di non cadere nell'erroraccio. Invece abbiamo un commissario che esalta i suoi metodi anti-convenzionali mentre lui e i suoi uomini disseminano di ditate il luogo del delitto, golpisti al telefono che ripetono ossessivamente nomi veri e gergali, un killer che deve eliminare tre persone e ne fa fuori solo una (ma permette un inseguimento!), un rapitore che a tutta evidenza vuol farsi identificare dalla vittima. Mediocri Merenda, la Boccardo e Ferrer, cioè gli attori principali.

Mark 11/06/11 01:44 - 264 commenti

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Questo secondo tentativo di Martino di affrontare il "tintinnar di sciabole" di quegli anni bui è sicuramente più riuscito. Il film ha una sceneggiatura più solida e articolata, protende al polar ma nelle pieghe dei suoi inseguimenti automobolistici e dei suoi omicidi aleggia evidente la denuncia di un disegno eversivo. La presenza di Milian, inutile dirlo, conferisce all'opera un quid in più. Ogni aspetto o tematica affrontata viene realizzata con dovizia di particolari ed esaustività. Ottimo film.

Giùan 19/07/11 11:43 - 4539 commenti

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Sergio Martino non ha certo il talento visionario di Castellari né l'approccio "personale" al genere di Di Leo o all'occasione di Dallamano, tuttavia il soggetto del film ha una sua rimarchevole, coraggiosa originalità, mettendo tra i piedi della spettacolarità sincopata del poliziesco temi scottanti come le trame nere, i servizi deviati e le sue varie complicità (eran gli anni del Golpe Borghese). La sceneggiatura purtroppo non asseconda l'idea di partenza mentre il low profile della recitazione è tutto sommato coerente. Arrapante Paola Tedesco.
MEMORABILE: Lo Sperli di Tomas Milian pare davvero la copia fisica di quello che sarà l'infido Botero di Moretti nel Portaborse: mi impressionò, a suo tempo.

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Markvale 31/08/11 12:17 - 143 commenti

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Nonostante la scarsità dei mezzi a disposizione - si veda la sequenza dell'attacco al centro di addestramento - sorprendentemente gli eventi si susseguono senza alcuna pausa e con ritmo fluido e serrato con un buon numero di colpi di scena. Come tentativo di denuncia delle cosiddette "trame nere" (il confronto Merenda/Milian) lascia forse a desiderare, ma riesce a mantenere un suo equilibrio grazie a una sceneggiatura più curata del solito. Martino dimostra il suo solido mestiere. Finale amaro e "in sospeso" come da tradizione del filone.

Moro 27/02/12 15:33 - 36 commenti

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La cosa che sorprende, anzi sconcerta, di questo bel film, è la densità di informazioni di natura socio-politica che vengono date sull'Italia del periodo storico in cui esso venne realizzato. Alla luce di quanto si è saputo soltanto molto dopo, cioè a partire dal 1990, fa impressione constatare che tutto ciò che viene narrato, anziché essere frutto di fantasia, corrisponde, invece, a pura verità. In questo film rintracciamo, infatti, con facilità, Gladio, la P2 e le trame eversive di Stato. Ottima la prova di Merenda e di Milian. Film da cineteca.

Nando 7/04/12 14:48 - 3810 commenti

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Discreto poliziottesco in cui si tratteggia la corruzione che alberga nelle alte sfere nazionali nonostante l'impegno di un coraggioso commissario. Narrazione valida e cast ben appropriato, tra scene d'azione e momenti riflessivi. Inquietante Milian.

Homesick 6/04/12 10:55 - 5737 commenti

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Negli intenti doveva forse costituire un’evoluzione dei disegni eversivi di Milano trema con il coinvolgimento dei servizi segreti, ma questa volta la regia di Martino fatica ad imporsi, ostacolata da uno script debole e confuso e, tolti gli omicidi del prologo, privo del supporto di adeguate scene d’azione. Un Milian oscuro e ambiguo e un ferocissimo Casale risaltano tra i volti spenti di Merenda, Ferrer e della Boccardo; la bella Tedesco partecipa con sguardo trepido e un veloce nudo. Parecchi i riferimenti alla cronaca d’epoca: dai golpe militari al delitto Calabresi citato nel finale.**/**!
MEMORABILE: Milian a Merenda: «Lei è malato di falsa democrazia. Il vostro errore è credere che tutti gli uomini siano uguali, mentre la realtà è ben diversa.».

Trivex 27/05/13 11:47 - 1740 commenti

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Un cast da urlo per un buon film. Forse si poteva fare di più, ma la realizzazione mi è apparsa buona e il tema trattato comunque affascinante. Il mix poliziottesco/nero, con le collusioni a 360° tipiche dell'interpretazione cinematografica della realtà di quel tempo (per quel genere), soddisfano e si contano altresì alcuni colpi di scena inaspettati, tra cui sicuramente la figura del "Giuda". Non violentissimo ma dotato di un ritmo piuttosto serrato, con un momento "pazzesco" di guerra tra polizia e terroristi (far intervenire l'esercito, no?).

Motorship 5/03/14 17:58 - 585 commenti

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Più un film politico che poliziesco, sicuramente il più impegnato del regista Sergio Martino. Un film molto duro e pessimista che fin da subito parte con una denuncia spietata, anche se i topoi tipici del genere poliziesco non mancano. Ci sono infatti inseguimenti spettacolari (specie quello in elicottero), parecchia azione e soprattutto un ritmo serrato. Inoltre Martino dirige davvero molto bene e alcune riprese sono superlative. Ottimi gli interpreti, in particolare Milian, ma neanche Merenda e la bella Boccardo demeritano. Bellissimo.
MEMORABILE: Il finale amaro; L'inseguimento + scontro a fuoco in elicottero tra le montagne abruzzesi (ottime riprese); Il confronto tra Milian e Merenda.

Jdelarge 17/04/14 19:02 - 1000 commenti

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Martino realizza un poliziesco che tenta, quantomeno, di affrontare temi più complessi come il colpo di stato, ma senza riuscirci. La sceneggiatura privilegia l'approfondimento della trama, ma sono gli inseguimenti e le scene d'azione ad alzare il livello di qualità del film, che per il resto invece ha ben poco da dire o, per lo meno, non riesce a dire niente. Vedere Milian così poco e così tanto fuori parte dispiace davvero molto, soprattutto se l'attore protagonista è l'insipido Merenda.

Pessoa 15/08/14 10:49 - 2476 commenti

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Instant movie di Martino sul terrorismo nero e lo stragismo di Stato (si citano anche Piazza della Loggia e l'Italicus) che paga un po´il prezzo della "gatta frettolosa". Ma questo figlio non è affatto cieco; contro un Luc Merenda scialbo e un Ferrer da dopolavoro ferroviario si scatenano improbabili personaggi tenuti in piedi da ottimi caratteristi. Il film c'é tutto e riesce a farsi seguire fino alla fine senza sbadigli. Vale una serata, soprattutto per gli appassionati del genere.

Myvincent 21/08/14 07:01 - 3727 commenti

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Ancora un "poliziottesco" dove vale la massima che "il pesce puzza dalla testa" e che qui si allarga, coinvolgendo i servizi segreti e assumendo le dimensioni di un intrigo internazionale. Il punto è che la storia appare convenzionale e fatta di luoghi comuni, con situazioni già viste molte altre volte. Luc Merenda, meno convincente del solito, si contrappone a un Tomas Milian fornito di frangetta. Resta il buon lavoro complessivo di Sergio Martino.

Deepred89 14/09/14 00:31 - 3704 commenti

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Serio Martino alza il tiro e contamina il poliziesco (che resta intatto, con inseguimenti e sparatorie come da cliché) con intrighi politici alla Damiani. Inizialmente contorto, il film inizia a carburare davvero solo nel secondo tempo, quando si inizia ad afferrare i nodi dell'ingarbugliata sceneggiatura. A quel punto ci si diverte e nel finale abbiamo azione e colpi di scena a raffica. Buona tecnica, attori non perfetti ma con fisici, voci (ottimo doppiaggio) e volti perfetti, musiche che ricalcano stancamente quelle morriconiane "politiche".

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Didda23 1/12/14 10:58 - 2426 commenti

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Un onesto Martino confeziona un valido poliziottesco conferendo alla narrazione il buon piglio mediante la giusta miscela fra sparatorie, inseguimenti e momenti più riflessivi. Merenda si riconferma maschera perfetta della giustizia dai modi spicci ai limiti della legalità, Milian appare troppo poco per lasciare il segno. L'intrattenimento è garantito; peccato che l'elevata ambizione di partenza (critica sullo stato e sui servizi segreti) non si tramuti in un vera e livida denuncia sociale. Un film certamente meritevole di visione.

Maik271 26/01/15 21:55 - 436 commenti

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Film dalla forte connotazione politica (il dialogo tra Merenda e Milian in elicottero non lascia spazio a dubbi). Un determinato Luc Merenda indaga su un tentativo di golpe nel quale sono alte sfere istituzionali dello stato. Non un vero poliziesco ma un film di spionaggio in cui comunque trovano spazio inseguimenti e uccisioni. Certo le interpretazioni non sono di altissimo livello, ma il film è passabile.

Azione70 5/01/16 17:40 - 167 commenti

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Notevole action-movie e non solo, visto che la trama si basa su diversi omicidi strettamente correlati a un'ipotesi di golpe (idea in voga negli anni 70). La storia è ben interpretata da un solido Merenda, un poco espressivo (ma funzionale al ruolo) Ferrer e un intrigante e doppiogiochista Milian. Menzione d'onore per Gammino, vice di Merenda. Peccato solo per il poco credibile episodio del campo di addestramento dei golpisti, nella parte finale del film. In ogni caso produzione sopra la media del periodo. Buono anche il commento sonoro.

Rufus68 2/06/16 16:05 - 3825 commenti

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L'inizio lascia presagire una vicenda labirintica (servizi deviati, trame eversive nere e P2), ma il film poco manterrà di tali premesse risolvendosi, di fatto, in un basico poliziottesco (serviva la mano d'altri; di uno come Damiani, a esempio). Il finale amaro riscatta in parte la superficialità della trama. Merenda fa Merenda (insopportabile quando fa battutine) e si conferma un semplice caratterista a fronte della più sofferta attorialità di Milian (non a caso perde anche lo scontro filosofico col cubano: la scena più interessante del film).

Vito 22/02/17 17:39 - 695 commenti

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Grande film di Martino che riesce a immergerci nell'atmosfera degli anni di piombo, gli anni del terrorismo nero, dei campi paramilitari neofascisti e dei tentati colpi di stato in Italia. E lo fa attraverso un classico poliziesco d'azione con inseguimenti e sparatorie che non annoia mai. Bravo Merenda affiancato dalla bella Delia Boccardo e straordinario Tomas Milian.

Alex75 27/02/17 09:37 - 878 commenti

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Più impegnato, lungimirante e pessimista della media dei polizieschi italiani, anche se Martino non riesce sempre ad amalgamare il tema dell’”eversione di Stato” con i temi tipici del genere (non a caso, la sezione centrale è la più debole). Personaggi e interpreti sono piuttosto ordinari (pur con una splendida Boccardo), ma si esce dalla routine grazie ai 20 minuti delle apparizioni di Milian, il cui ambiguo capitano Sperlì ben figura nella galleria di cattivi interpretati dall’attore cubano.
MEMORABILE: L’incipit, con le sue morti a catena; Le farneticazioni fascistoidi di Sperlì; Il finale.

Saintgifts 3/08/17 21:09 - 4098 commenti

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Il titolo è quasi un riassunto del film e lascia ben poco da scoprire. Nonostante ciò alcuni colpi di scena sono ben piazzati e tutto l'apparato "filosofico" riesce a superare quello, se non proprio fiacco, routinario, dell'azione. Il cast dà una prova non eccelsa ma piuttosto solida e persino Luc Merenda è coinvolto con una prestazione dignitosa. Si distingue tra i vari prodotti dell'epoca tirando in ballo i servizi segreti e non andando troppo distante da una realtà in essere. Poteva certo essere migliore ma non è comunque male.

124c 5/08/17 12:11 - 2914 commenti

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Il francese Luc Merenda, per quanto s'impegni in questi polizieschi italiani degli anni '70, non vale il duro e risoluto Maurizio Merli, benché qui cerchi quasi d'anticipare il Michele Placido de La piovra (anche se ha contro i servizi segreti e non la mafia). A farla da padrone, come da prassi, sono le scene d'inseguimento in auto, anche se l'intreccio risulta alquanto ingabrgliato. Si fanno notare non solo il magistrato Mel Ferrer e lo 007 nostrano e occhialuto Tomas Milian, ma anche i poliziotti Michele Gammino e Gianfranco Barra. Medio.

Puppigallo 10/09/18 16:19 - 5258 commenti

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Il materiale c'è, l'ambientazione è giusta e un po' di quell' aria malsana si respira. Purtroppo però, gli attori sembrano fuori posto, a partire dal protagonista, carismatico come un frigorifero. Non basta infatti essere ombrosi per dare vita a un personaggio con un certo spessore e una sua personalità. Persino Milian, pur avendo più talento di Merenda, è intrappolato in un ruolo, che gli va decisamente stretto. Uno di quei casi in cui gli attori finiscono per togliere credibilità a una pellicola non priva di potenzialità. Certo, la violenza non manca, ma non è una novità in questo genere.
MEMORABILE: L'inseguimento, che si trasforma in un autoscontro; Il botta e risposta sull'elicottero; Il finale, con Milian e Merenda protagonisti a distanza.

Pinhead80 12/03/19 18:39 - 4719 commenti

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Sciapo poliziesco girato da Sergio Martino che, complice una storia pasticciata, non riesce mai a incantare. Anche se plausibile l'intrigo è cervellotico e si finisce con il rischio di perdere il filo più di una volta. Merenda non riesce a dare spessore al personaggio protagonista, anch'egli fagocitato da una sceneggiatura esagerata (addirittura la sparatoria dall'elicottero) e inconcludente.

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Beffardo57 29/10/19 15:12 - 262 commenti

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Tremendo, irrimediabile. Una triviale risciacquatura degli echi di cronaca inizio anni Settanta (trame nere, golpismo velleitario, rivolte carcerarie ecc.) proposta con grossolanità difficilmente eguagliabile. Non mancano interminabili inseguimenti in auto, una puerile battaglia aeroterrestre in un campo paramilitare nonché un micidiale dialogo "filosofico" in elicottero tra l'eroe buono (Luc Merenda, espressivo come un sasso) e il vilain Tomas Milian, con un ridicolo taglio di capelli.

Victorvega 29/01/20 00:36 - 501 commenti

I gusti di Victorvega

L'intreccio si fa pian piano sempre più complicato, ma d'altra parte stiamo parlando di trame eversive... Rimane comunque il fatto che la storia avvince e il bandolo in qualche maniera lo si trova. In ogni caso prevale lo spettacolo sul resto, con gli iniziali omicidi, un pregevole inseguimento centrale, tensione e pure simpatia (Barra). Il cast è vario e come tale è apprezzabile da amanti del genere (in questo Milian è una spanna su tutti). Nel complesso un bel film.

Lupus73 1/04/20 23:08 - 1487 commenti

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Poliziottesco complottista e noir con star del genere. Luc Merenda nel suo stereotipo del commissario tutto d'un pezzo, Ferrer è il giudice mentre Milian interpreta un ruolo particolare, il capitano Sperlì, un responsabile dei servizi segreti italiani (nel look anticipa lo Sly dei "Falchi"). Antefatto con una serie di truci ed eminenti omicidi, sceneggiatura diversa dai cliché del genere, vicina al genere "spionaggio" ma con forti tinte noir. Eccellente la parte finale con doppio twist e l'eccezionale monologo geopolitico di Sperlì/Milian.

Graf 10/09/20 15:05 - 708 commenti

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Il film di Martino convince per la storia - ben oliata, ricca di spunti narrativi e di colpi di  scena - che offre il destro per denunciare in modo chiaro e lucido certe trame eversive che minacciavano la tenuta delle istituzioni negli anni ’70. Ritmo serrato, tecniche sicure, ben distribuiti gli ingredienti del giallo e quelli del poliziesco; purtroppo la regia convenzionale priva di inventiva del regista, la mancanza di picchi emozionali e la recitazione sottotono della maggior parte degli attori non riescono a far decollare il film che resta, però, uno spettacolo interessante.
MEMORABILE: Si eleva sugli altri attori Tomas Milian, che restituisce un ritratto del capitano Mario Sperli ricco di sfumature, tra l'ambiguo e il reticente.

Maxx g 31/12/20 21:54 - 632 commenti

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Film poliziottesco del 1975 diretto da Sergio Martino, non si discosta dagli altri film del genere, ma ha il pregio di mantenere alta l'attenzione dello spettatore e di mantenere alta soprattutto la tensione. I colpi di scena non si contano e i patiti di questo film avranno pane per i loro denti. Interessante anche come documento sugli anni '70, per capire appieno il clima dell'epoca. Buon cast, con grandi doppiatori: Colizzi per Merenda, Amendola per Milan. Nel cast anche Michele Gammino (futuro doppiatore), Gianfranco Barra e Mel Ferrer. Raccomandato.
MEMORABILE: La rivolta in carcere.

Keyser3 6/06/21 22:34 - 444 commenti

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Sergio Martino, sempre particolarmente attivo nel cinema di genere, si pone qui sulla scia dei recenti lavori di Steno, Dallamano, Ercoli; di quest'ultimo e del suo bel La polizia ha le mani legate è particolarmente debitore. Il film è solido e avvincente sin da subito, con quell'incipit secco e dal taglio quasi documentaristico, e pazienza se non tutti gli snodi nei quali si articola la torbida trama filano via logici. Cast ricchissimo di volti più e meno noti; quello di Milian, per quanto fra i più prestigiosi, è forse quello meno in parte.
MEMORABILE: L'agente in incognito col noto poncho di Clint Eastwood.

Noodles 7/02/22 16:22 - 2204 commenti

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Un poliziottesco niente male dell'esperto Sergio Martino, che purtroppo va un po' a perdersi in alcuni punti rovinando in parte quanto di buono messo in mostra. In generale è un film avvincente che inchioda alla poltrona, con un ottimo cast e una fotografia funzionale. Peccato che sin dall'inizio alcuni personaggi puzzino già di colpevole da un chilometro e peccato anche per quel forzato apologo maoista verso la fine del film, che sa tanto di didascalico. Finale che spara buone cartucce, ma la parte simil-guerriglia si poteva evitare. Un lavoro discreto, ma difetti ce ne sono.

Nick franc 8/11/22 23:52 - 509 commenti

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Martino dirige con buona mano uno dei polizieschi più pessimisti del periodo: tra riferimenti a Calabresi e al golpe di Borghese lo spettacolo si fa teso e avvincente, sebbene un po' debitore di Damiani e Petri (come conferma anche la OST morriconeggiante di Michelini). La messa in scena non è certo priva di eleganza (vedasi l'incipit e gli ultimi ottimi venti minuti) e i personaggi sembrano muoversi in un contesto da sabbie mobili realmente angosciante; peccato che il cast sia un po' sottotono (escluso un viscido Milian) e che i dialoghi non sempre siano all'altezza delle ambizioni.
MEMORABILE: L'incipit con le morti dei militari; Lo scontro sulle montagne; Il montaggio alternato finale tra Milian e Merenda.

Capannelle 11/01/23 00:06 - 4399 commenti

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Film che potrebbe avere una sua personalità puntando su trame segrete più inquietanti dei comuni criminali e dei loro metodi. Merenda non dispiace e nemmeno la collocazione degli altri personaggi: un discreto mix. Peccato che la trama eversiva di cui dovremmo avere tanto timore semini dietro di sé tracce clamorose e addestri soldati buoni solo per il paintball domenicale. Martino non esagera con la violenza ma scivola su diverse bucce di banana, sia ideologiche che pratiche, prima di riprendersi con un bel montaggio finale alternato.
MEMORABILE: In negativo, la battaglia tra paramilitari dalla mira scarsa e poliziotti che sganciano bombe a mano dagli elicotteri.

Androv 11/10/23 08:50 - 195 commenti

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Il film inizia seguendo i classici dettami del poliziottesco, ma dalla scoperta del complotto eversivo perde di mordente e interesse fino al deludente finale, preceduto da una scena d'azione in cui quattro marmittoni preparano un colpo di stato e Gammino lancia bombe dall'elicottero come se fossero pomodori marci. La confezione è nella media, ma il soggetto appare lacunoso. Funzionali gli attori, ma niente più, forse a disagio con il copione. Colpo di scena finale telefonatissimo. Musiche a tratti assurdamente fuori luogo. Vedibile.

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Reeves 14/02/24 00:23 - 2172 commenti

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Un film che ha molto sorpreso gli esegeti ufficiali del genere perché i cattivi sono i golpisti e i servizi segreti al servizio di svolte autoritarie. Uno dei migliori film del genere, con Luc Merenda che deve districarsi in mezzo a trame oscure e doppiogiochisti e con Tomas Milian in un piccolo ruolo decisamente ambiguo. Poi Sergio Martino sa come tenere alto il ritmo di un ottimo film.
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  • Discussione Gugly • 20/07/11 16:25
    Portaborse - 4710 interventi
    Giùan ebbe a dire:
    Condivido pienamente: peraltro le nostre rispettive locandine identificative non mentono.Milian superlativo e versatile, Moretti beh lo sai ci sono moti affettivi inspiegabili e profondissimi per noi cinefili......

    Sottoscrivo!!!!!
  • Discussione Gugly • 17/01/12 22:57
    Portaborse - 4710 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    SPOILER


    mi sembra che l'omicidio del protagonista sia parecchio ispirato a quello del commissario Calabresi ucciso nel 1972 tra le macchine sotto casa.


    FINE SPOILER


    Lo rileva anche Roberto Curti nel suo libro sul poliziesco Italia Odia- il cinema poliziesco italiano
  • Discussione Cotola • 18/01/12 00:28
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Bellissimo libro, quello di Curti. Ricco di
    informazioni molto interessanti.
  • Discussione Buiomega71 • 18/01/12 00:53
    Consigliere - 25934 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Bellissimo libro, quello di Curti. Ricco di
    informazioni molto interessanti.


    Confermo Cotola. Gran libro esaustivo sull'intero panorama del poliziottesco (e non solo).

    Credo (l'ho letto due anni fà) che siano citati tutti i titoli dell'intero filone, dal neorealismo alle fiction tv odierne.
  • Discussione Gestarsh99 • 18/01/12 01:13
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    SPOILER


    mi sembra che l'omicidio del protagonista sia parecchio ispirato a quello del commissario Calabresi ucciso nel 1972 tra le macchine sotto casa.


    FINE SPOILER



    Questo parallelismo volontario lo conferma il medesimo Martino durante l'audio-commentary al film presente negli extra del dvd NoShame.
  • Homevideo Xtron • 14/05/12 16:38
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Noshame ha una durata di 1h32m58s
    Ultima modifica: 28/03/21 08:50 da Zender
  • Discussione Alex75 • 25/08/17 17:21
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Gugly ebbe a dire:
    SPOILER


    mi sembra che l'omicidio del protagonista sia parecchio ispirato a quello del commissario Calabresi ucciso nel 1972 tra le macchine sotto casa.


    FINE SPOILER



    Questo parallelismo volontario lo conferma il medesimo Martino durante l'audio-commentary al film presente negli extra del dvd NoShame.


    SPOILER
    Anche la fine di Sperlì sembra richiamare un fatto realmente accaduto: la morte del terrorista nero Giancarlo Esposti, scovato e freddato dai Carabinieri durante la sua latitanza sull'Appennino Laziale, nel maggio 1974.
  • Discussione Alex75 • 25/08/17 17:22
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Giùan ebbe a dire:
    Beh tieni conto che è un impressione che ai tempi ebbi proprio a pelle Gugly...in particolare nella prima scena in cui compare Sperli ricordo fui preso da un ironico soprassalto. La cosa è tanto più curiosa poi se consideriamo che Milian e Moretti son noti,dal punto di vista attoriale, più per le loro "intemperanze" mentre qui son entrambi straordinariamente sottotono....ma pronti ad esplodere come mine si direbbe......

    Tra l'altro i due attori, nei rispettivi film, interpretano due personaggi dalle concezioni politiche opposte alle loro.
  • Musiche Alex75 • 25/08/17 17:26
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Titoli di testa, col tema di apertura di Luciano Michelini:

    https://www.youtube.com/watch?v=JXt6Zu2JzGk
  • Homevideo Mirrrko • 28/03/21 01:41
    Galoppino - 174 interventi
    Il blu-ray della Fractured Visions esce il 29 Marzo in edizione limitata di 3000 copie, con un cofanetto che include un booklet a cura di Eugenio Ercolani e Francesco Massaccesi, più il CD della colonna sonora (25 brani, 57m20).

    Durata: 1:33:58
    Regione: 0
    Rapporto: 2.39:1
    Audio: Inglese LPCM 2.0, Italiano LPCM 2.0
    Sottotitoli: Inglese (escludibili)
    Extra:
    • Commento audio di Mike Malloy (EuroCrime)
    The Age of Lead: una visione approfondita della politica italiana dell’epoca e di come hanno influenzato la produzione cinematografica italiana
    Directing the Strategy: Intervista a Sergio Martino
    Luc Unleashed:Intervista a Luc Merenda
    Sergio and I:Intervista a Luciano Michelini
    • Intervista d’archivio a Luc Merenda
    The Milian Connection 

    https://www.cult-collector.com/la-polizia-accusa-il-servizio-segreto-uccide/