Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/11/08 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 2/11/08 00:41 - 5275 commenti

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Non si discute sulla bontà delle intenzioni, ma quello che ne è scaturito è un'allegra utopia dalla quale ci si risveglia solo verso la fine, con una svolta che sembra più un atto dovuto, che una conseguenza di ciò che è successo, per poi rivolare nelle fiabe. Eppure, grazie alla buona prova di Bisio (seppur un po' forzato nella recitazione) e alla simpatia dei matti (comunque troppo studiati a tavolino per piacere al pubblico), il film si lascia vedere, passando sopra al fatto che il protagonista sia una sorta di moderno Schindler (matti al posto degli ebrei). Potabile, ma fin troppo facile.
MEMORABILE: "Tu non vuoi lavorare e guadagnare?". Risposta del matto: "Io sono pagato dagli alieni, che mi versano la pensione il 27 di ogni mese".

Deepred89 20/11/08 20:59 - 3706 commenti

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Una commedia italiana tutt'altro che disprezzabile che tratta con sapiente ironia il tema dei malati mentali in Italia dopo la Legge 180. Dopo l'interessante spunto iniziale il film scorre bene e con molte idee, alcune buone (il "direttore"), altre meno (l'innamoramento e la tragedia), ma comunque proposte ad un ritmo costante e ben calibrato. Buona la recitazione di tutti gli elementi del cast, a partire del protagonista Claudio Bisio, credibile sia nelle scene drammatiche che in quelle più ironiche. Azzeccata la colonna sonora. Un bel film.

Ford 23/11/08 21:37 - 582 commenti

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Tratto da più storie vere sulle coop che danno lavoro ai malati mentali dopo la chiusura dei manicomi. 1983, Bisio è un sindacalista troppo progressista e viene mandato a dirigere una coop di malati mentali costretti in lavori umilissimi. Grazie al suo piglio sindacale e alla creatività dei malati mette in piedi una redditizia azienda di posa parquet. Una commedia sensibilissima con riusciti tocchi di dramma e un Bisio davvero ispirato. Da vedere.
MEMORABILE: L'inizio del film sembra un trailer: ottima trovata per riassumere la situazione del protagonista.

Effe 11/12/08 00:57 - 16 commenti

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Manfredonia, forse perché preso dal troppo ardore, forse perché chiamato a descriverci una realtà da lui molto sentita, incespica più volte nella tediosa trappola della retorica, che, in pellicole di questo tipo, è sempre dietro l'angolo. Sia chiaro, gli attori sono in parte e le coop sociali, nate per trovare lavoro ai matti "liberati" dalla Basaglia, uno spunto interessante, ma alcune svolte narrative (di)mostrate da (in)appropriate scelte registiche, sono davvero troppo patetiche. Peccato, poteva essere ben più di un grazioso, onesto film.

Soga 23/12/08 18:11 - 125 commenti

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Un tributo a tutte le cooperative per la reintegrazione dei disabili mentali nate dopo la legge Basaglia. Non l’ho trovato patetico, anzi: affronta un argomento su cui è difficile non scadere nel banale e nel retorico e a mio avviso lo fa egregiamente. Divertente dall’inizio alla fine, con un ottimo Claudio Bisio, il sogno di recuperare questi “matti” non è una bella favola di fantasia ma una possibilità perseguibile proprio attraverso il contatto concreto con la realtà della loro situazione.
MEMORABILE: La scena in cui i matti vanno a prostitute.

Xamini 24/02/09 10:47 - 1252 commenti

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Film bipolare; da un lato Bisio con la sua personalissima recitazione a cavallo tra il dramma e la commedia, dall'altro il caleidoscopico gruppo dei matti, cast faticosamente ben allestito di attori sconosciuti (i mesi di selezioni e preparazione sono stati parecchi ma il risultato si vede: sono tutti ottimamente in parte); l'intento dichiarato è quello di dare allo spettatore un appiglio in cui riconoscere una propria caratteristica portata all'estremo. Il rapporto con la Caprioli è marginale ma funzionale e il messaggio di fondo risulta un po' ingolfato da qualche eccesso di retorica, che tuttavia non guasta la degustazione. Nel complesso, si mantiene brillante e godibile.

G.Godardi 14/04/09 15:04 - 950 commenti

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Trombato dal partito, sidacalista comunista tenta di applicare la logica dei partiti e delle cooperative al mondo dei malati mentali. Bel film, divertente e riflessivo, con un nutrito cast e un sempre bravo Bisio (che qui rivediamo con un po' di capelli in testa!), bravo anche a farsi da parte e a farsi rubare la scena dai veri protagonisti dei film. L'idea degli "scarti" applicati alla società non è male. Sul finale un po' eccesso di dramma. C'è anche una digressione vanziniana sulla Milano da bere anni '80. La Caprioli sempre bellisima e tormentata...
MEMORABILE: "Noi siamo matti, non scemi!"

Galbo 28/06/09 08:21 - 12393 commenti

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All'indomani della promulgazione della legge Basaglia sorsero delle realtà deputate al collocamento dei pazienti psichiatrici, tra cui alcune coperative. E' questo lo spunto del bel film di Giulio Manfredonia che realizza una sorta di docufiction piuttosto realistica e che pone al centro un ottimo gruppo di interpreti capitanati da Claudio Bisio (sindacalista in crisi) alla sua migliore prova d'attore. Grazie all'ottima sceneggiatura il film di Manfredonia è un bell'esempio di intrattenimanto intelligente.

Daniela 8/12/09 11:37 - 12662 commenti

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Si potrebbe puntare il dito sui difetti, innegabili (l'eccessiva coloritura di certi "matti" che fa tanto nido del Cuculo, la svolta drammatica poco convincente), ma di fronte ad un film come questo, nel panorama desolato dell'odierno cinema italiano in cui quasi tutte le commedie oscillano fra la volgarità paratelevisiva e le mocciate sentimental/ombellicali, meglio additare i pregi: un tema serio e forte, affrontato con ironia ma anche con sensibilità e misura, ben recitato, che suscita curiosità e stimola riflessioni non banali.
MEMORABILE: "Sei proprio un peso morto... potresti fare il Presidente!"

Pigro 26/04/10 10:09 - 9666 commenti

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Cooperativa di malati mentali si lancia "nel mercato" creando parquet fantasiosi. Bellissima storia che sa affrontare con intelligenza e sensibilità due temi non comuni e comunque difficili (soprattutto in forma di commedia o, per così dire, "favola"): il lavoro e la psichiatria. Lo schema classico della sfida buonista si riempie di contenuti importanti e concreti, perfino calati in un decennio (anni 80) ben centrato, e così il film sa divertire e emozionare, con un bravo Bisio e un cast di grande efficacia.

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Onion1973 11/03/11 17:56 - 163 commenti

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Sindacalista inquieto si ritrova a dirigere una cooperativa sociale di soggetti mentalmente disagiati. Con ostinazione riuscirà ad avviare un'impresa capace di migliorare le condizioni di vita dei soci "mattarelli" e a de-medicalizzarli. Una commedia ispirata da una storia vera con un Bisio finalmente convincente, ed anzi è proprio il suo personaggio a mantenere nei binari un soggetto sempre a rischio di diventare farsa o melodramma. Un po' prevedibile nel susseguirsi degli eventi, compreso il colpo a effetto, comunque gradevole e ben recitato.
MEMORABILE: Il fantastico discorso del Presidente.

Ilcassiere 25/06/11 15:17 - 284 commenti

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Quando un film a cui non davi due lire ti stupisce e ti affascina, è una bella sensazione. È il caso di questa pellicola, forte e delicata allo stesso tempo. Si ride molto, grazie alla sceneggiatura e, soprattutto, ai "matti", comici, tragici e dolci. E alla fine "si può fare" non è più una domanda ma una quasi certezza.

Guru 10/06/11 15:16 - 348 commenti

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Lo spunto da una storia vera. Il pennello della sceneggiatura con tonalità realistiche ma anche leggere, tanto da renderne gradevole la visione. Grande recitazione di Bisio e di altri attori poco conosciuti calati nella loro dimensione tanto da farci riflettere sulla condizione di chi vive quotidianamente il problema... Una cooperativa formata da chi non è in grado di intendere e di volere, o non tutto è così categorico e si può aprire uno spiraglio alla speranza? Brava anche Daniela Piperno.

Mutaforme 9/06/11 23:28 - 417 commenti

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Commedia buonista e forse troppo semplicistica che tuttavia si lascia apprezzare, se non altro perché dimostra che il cinema italiano non è solo volgarità e comicità spicciola. Non manca qualche momento divertente che rende il tema trattato meno pesante, senza per questo rendere ridicoli i personaggi. Lo schock finale ci riporta tuttavia alla realtà del dramma.

Nando 9/06/11 23:31 - 3814 commenti

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Una storia leggermente romanzata per raccontare le vicende di un gruppo di malati psichici che otterranno un notevole riscatto umano e sociale. La narrazione è corretta, forse tende lievemente a colpire il lato emotivo, ma il cast e lo sviluppo della sceneggiatura sono validi. Un discreto quadro di un lato della collettività mai preso in considerazione.

Schramm 28/02/12 14:25 - 3495 commenti

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Da Basaglia a Laing e ritorno, Bisio vola sul nido del cuculo araldo dei primi due articoli della costituzione, deloca la fragilità dallo status quo che la etichetta follia e quasi riesce nella donchisciottesca impresa di riportare in auge certa antipsichiatria, salvo poi fare i conti con le variabili impazzite. Operetta morale simpatica, frizzantina, che ha il suo maggior punto di forza nella coralità attoriale (certamente Bisio, mai così in riga, ma anche l'aderenza interpretativa di un Pistoni è da plauso), e quello minore in un procurarsi il favore dell'uditorio a colpi di volgare buonismo

Luchi78 7/05/12 13:21 - 1521 commenti

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Film riuscito e commovente, su una storia che trae reale spunto dalla situazione di disagio creatasi con la chiusura dei manicomi. Bisio è stavolta davvero azzeccato, sia nel personaggio che nella recitazione. Tutti i comprimari scelti per rappresentare le persone affette da disagi psichici reggono benissimo la parte, creando una situazione fin troppo "utopistica" per un gruppo con tali difficoltà, ma siamo in un film dove il dramma e la speranza si fondono insieme bilanciandosi perfettamente, quindi, si può fare...
MEMORABILE: I discorsi del Presidente.

Zutnas 14/11/12 15:38 - 85 commenti

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Un sindacalista viene spedito presso una cooperativa di aiuto ai malati mentali dove cerca di inserirsi applicando i suoi metodi. Uno sguardo e un omaggio alle cooperative che danno lavoro ai matti e, con un tono leggero (è a tratti davvero esilarante) e senza troppi sentimentalismi ci parla di queste realtà e delle loro questioni: del rapporto coi degenti, della terapia riabilitativa, dei farmaci. È perfetto Bisio nel suo ruolo e anche i matti sono quasi tutti convincenti.
MEMORABILE: Siamo fuori da Tutto-città... queste strade non esistono!

Funesto 16/01/13 16:07 - 525 commenti

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Valido. Una discreta storia che poteva pericolosamente cadere nel baratro del buonismo trova compimento in una commedia drammatica semplice, lineare ma non superficiale, dato che è innegabile il buon lavoro compiuto sulla caratterizzazione dei protagonisti, tutti molto ben interpretati, su cui svettano Bisio (che si conferma sempre più un ottimo attore) e Gabardini. Qualche scivolata nel banale ("L'isola che non c'è" di Bennato, la lovestory tra matto e sana, le situazioni sentimentali di Bisio) rientra nel regolare e non leva troppi punti.
MEMORABILE: L'inaspettato voltafaccia del medico, prima sostenitore di Bisio e della squadra, poi vero e proprio nemico.

Gabrius79 2/05/14 00:13 - 1427 commenti

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Sottovalutato film corale diretto da Giulio Manfredonia con un cast decisamente azzeccato che recita con impegno e bravura. Ottimo Claudio Bisio che nonostante sia il protagonista divide perfettamente la scena con gli altri comprimari senza mai strafare. Si sorride, ci si emoziona, si riflette e tutto questo basta per farne un bel gioiello del panorama italiano.

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Hackett 1/01/14 19:12 - 1867 commenti

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Intelligente e commovente film che trova il suoi punti forti in una buona sceneggiatura e in un gruppo di interpreti all'altezza della situazione, tra i quali spicca un Claudio Bisio bravo e misurato. Vicenda dolceamara che ha il pregio di gettare luce sul mondo delle cooperative di lavoro per persone di con problemi psichici, coraggioso progetto nato negli anni '80 per dare un senso compiuto alla legge "svuota manicomi" che funziona ancora oggi. Impegnato e gradevole. Il miglior Bisio fino a oggi.

Enzus79 23/07/14 16:44 - 2896 commenti

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Non male come commedia, se teniamo in considerazione il panorama di questo genere in Italia. Anche per quanto concerne la filmografia di Manfredonia questo è sicuramente fino a oggi il suo lavoro migliore. Bisio è bravo in un ruolo abbastanza "serio". Film dedicato alle cooperative sociali che davano lavoro ai diversamente abili.

Furetto60 23/07/14 08:21 - 1194 commenti

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Pellicola che ripesca situazioni realmente vissute, un argomento difficile da trattare per le facili trappole in cui sarebbe potuto cadere. Invece le insidie sono eviate grazie a una regia attenta e dosata e alle interpretazioni dei protagonisti che riescono a divertire senza mai offendere. Tanto Bisio ma non solo lui, il risultato positivo scaturisce dal lavoro di squadra.
MEMORABILE: Manca il legno, si usano gli scarti...

Cangaceiro 10/12/14 17:05 - 982 commenti

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Sebbene ispirato da reali esperienze di stampo basagliano, si tratta di una fiaba a tutti gli effetti con tanto di lieto fine, anche se non manca una punta fortemente drammatica e inaspettata. Bisio fa il suo solito personaggio stavolta in salsa comunista d'antan e il gioco gli riesce bene. Parecchi i momenti riusciti, tanto gradevoli quanto ruffiani al punto giusto. La galleria di matti alla riscossa è variopinta e simpatica. Buttata un po' a casaccio la storia d'amore del protagonista, buona solo per mostrare un paio di tette nella scena iniziale.

Manfrin 11/01/16 14:13 - 392 commenti

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Coraggiosa e illuminante pellicola che si addentra in maniera convincente nel mondo delle malattie mentali grazie a un ottimo Bisio, che qui si conferma valido anche come attore impegnato. Senza disturbare paragoni eclatanti (Qualcuno volò sul nido del cuculo) nel contesto non delude e a tratti emoziona, considerando che si ispira a vicende realmente accadute. Ottima la regia e brava anche la troupe dei "ragazzi problematici".

Thedude94 11/01/17 01:23 - 1097 commenti

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È questo l'esempio di un cinema italiano coraggioso, intraprendente e che ti riesce a sorprendere. Lo fa Manfredonia attraverso la storia emozionante di una cooperativa di malati di mente, messi lì a cercare lavoro perché i manicomi sono stati appena chiusi. Bisio li riunisce in maniera esemplare e li fa trattare da persone normali, che sanno come svolgere un mestiere e riescono a innamorarsi, come tutti. La storia è scritta molto bene, con colpi di scena a volte toccanti, a volte divertenti, che fanno di questo film una gran cosa.
MEMORABILE: "Siamo matti, mica scemi!"

Ira72 23/12/18 21:10 - 1313 commenti

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Diciamo subito cosa non va, perché poi il film merita. Qualche forzatura della follia rinsavita e un po’ di sentimentalismo non troppo credibile. Ma. Nell’insieme non poteva essere altrimenti. Bravo Manfredonia, che riesce a commuovere e a divertire con una trama delicata e toccante. Ottimo il cast. Una perla - sottovalutata - del cinema italiano. Semplice, senza fronzoli o location patinate, punta tutto sulla sostanza, riuscendoci molto bene. Basato su fatti reali, certamente romanzato, il film - intimo e sensibile - esalta un tema importante e non abusato.

Alex1988 9/08/19 18:33 - 728 commenti

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Finalmente un film dal quale, nonostante il protagonista (nella fattispecie Bisio) sia abituato a ruoli diversi da questo, si riescano a ricavare buoni spunti di riflessione, lasciando anche un pizzico di amaro in bocca. Taluni lo hanno definito il "Nido del cuculo" italiano; può essere vero, in quanto il messaggio di fondo delle due pellicole, fondamentalmente, è lo stesso: anche i malati di mente hanno la loro dignità. Da vedere.

Paulaster 16/01/20 09:52 - 4419 commenti

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Una cooperativa di diversamente abili si specializza negli appalti di parquet. Si affronta il tema delicato dei malati di mente che con il lavoro avrebbero una speranza di migliorare la loro vita tra chi invece li vorrebbe rinchiusi a chiave. Equilibrio tra evidenti componenti drammatiche e un filo di ironia (lasciato in secondo piano) per evidenziare l’umanità della storia e il fine etico. Storiella d’amore costruita in fretta. Discordanti le varie caratterizzazioni, sebbene alcune siano di grande effetto. Scelta di Bisio fin troppo comica per il ruolo.
MEMORABILE: Il presidente che tiene il discorso senza parlare; Bionda come Maria Giovanna Elmi; I mosaici con gli scarti; Lo stipendio per il braccialetto.

Alex75 30/11/20 18:55 - 880 commenti

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Esempio intelligente e purtroppo raro di commedia sociale, che fa conoscere un approccio diverso, né medico, né assistenziale, alla malattia mentale (sia pure con qualche idealizzazione). Per Bisio è un’occasione per ripetere la bella prova di Asini, assistito da una buona sceneggiatura e circondato da caratteristi poco noti che portano in scena dei “matti” molto credibili, disarmanti e al tempo stesso geniali, ai quali è facile affezionarsi. Nelle retrovie si fanno notare Bebo Storti (l’odiosissimo Padella), e Giorgio Colangeli (il disincantato Del Vecchio).
MEMORABILE: “La pazzia non guarisce per legge”; La differenza tra assistenza e mercato; “Siamo fuori da Tuttocittà! Queste strade non esistono!”

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Pessoa 4/02/21 21:13 - 2476 commenti

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Manfredonia maneggia il delicato tema della salute mentale con una mano felicissima che deve più di un'idea al Cuculo di Forman, pur brillando di luce propria. Bisio recita ancora una volta da grande attore e quasi dispiace che non abbia avuto più occasioni come questa per impiegare il suo talento, ma tutto il cast ne esce benissimo in ruoli non semplici. La sceneggiatura tocca i punti giusti dell'anima e accompagna una visione intensissima, sebbene a tratti discontinua. Confezione più che buona, uno dei migliori film italiani degli ultimi anni, di grande impatto sociale.
MEMORABILE: Il bacio; "L'isola che non c'è" di Bennato.
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  • Musiche Alex75 • 28/12/20 14:00
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il tema dei titoli di coda ("Abbraccio finale") firmato da Pivio e Aldo De Scalzi:
    https://www.youtube.com/watch?v=fSaVRQGRams
  • Musiche Alex75 • 28/12/20 14:04
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Oltre alla già citata nei commenti L'isola che non c'è, di Edoardo Bennato, nella sequenza della festa a casa di Caterina si possono sentire People from Ibiza di Sandy Marton Movin'on dei Novecento.