Scanners 2 - Il nuovo ordine - Film (1991)

Perché aspettare dieci anni per girare il “seguito” del film di Cronenberg? E soprattutto perché affidarlo ad uno sconosciuto alle prime armi? Misteri. C’è però una certezza: sarebbe stato meglio non girarlo. Quasi nessun contatto con la maestria e le tematiche del canadese. Manca anche il il semplice divertimento di genere poiché la storia è debole e viene salvata solo, parzialmente, da qualche effetto speciale efficace.

Di acqua sotto i ponti ne è passata dall'originale cronenberghiano, tuttavia il mestierante Duguay non fa un così pessimo lavoro con questo sequel tardivo. Dell'originale rimane solo l'idea portante degli scanners e qualche lieve riferimento, tuttavia la storia non è disprezzabile e il regista riesce a mantenere un buon ritmo per l'intera pellicola, svecchiando il soggetto in modo intelligente; in parte anche gli interpreti e molto buono il reparto SPFX, che garantisce slanci splatter e deformazioni assortite. Pienamente godibile, senza pretese.

La distanza che lo separa dal predecessore è indiscutibile, eppure per certi versi sembra quasi un remake camuffato poiché le situazioni e i personaggi vengono ricalcati quasi identicamente. Ovviamente non vi è traccia alcuna della poetica di Cronenberg e può essere apprezzato solo se considerato un film a sé stante, un buon horror di seconda fascia, non indispensabile ma nemmeno da scartare a priori. I titoli di coda sono impreziositi dal bellissimo brano AOR "Mind To Mind" di Alan Jordan, scritto da Aldo Nova e Marty Simon.

Il seguito di Scanners utilizza il soggetto di Cronenberg per elaborare una storia molto simile alla precedente per quanto concerne complotti ed effetti speciali ma che in realtà si differenzia in negativo per l'assenza di una regia solida. Il prodotto è molto simile a un film per la televisione se non fosse per qualche scena particolarmente macabra (su tutte quella del supermercato). Gli attori sembrano lavorare con scarso impegno e al minimo sindacale. Nel complesso non si può definire brutto ma non ha niente a che vedere con il film precedente.

Si torna a parlare di "scanners", buoni e cattivi, qui al servizio di un poliziotto reazionario intento a ripulire la città dal crimine con ogni mezzo. Non più sotto la guida di Cronenberg, la saga vira con convinzione verso la generica sci-fi di serie B, ma i valori produttivi restano consistenti e il risultato complessivo si rivela dignitoso. Tanto la prima parte quanto la tranche conclusiva non deludono le aspettative bodyhorroristiche del pubblico di riferimento, mentre la fase mediana tende alla ripetitività, palesando lo scarso spessore dei personaggi. Non male, in ogni caso.