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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

PATHS OF GLORY è l'inizio del mito di Stanley Kubrick, regista perfezionista, addirittura maniacale nella direzione degli attori e in possesso di un talento forse unico al mondo. E’ un film antimilitarista, così come lo sarà FULL METAL JACKET trent’anni dopo, bandito per vent'anni dai cinema francesi (a causa del scottanti insinuazioni nei confronti dello Stato Maggiore di quel Paese) e comunque uscito in America solo per la presenza nel cast del divo Kirk Douglas. PATHS OF GLORY non gode forse della stessa certosina cura per i particolari di SHINING o 2001...Leggi tutto, ma è comunque un film artisticamente inattaccabile, in cui l’immensa classe di Kubrick si fa notare con discrezione ma lascia il segno: le lunghe carrellate nella trincea, i movimenti di macchina nei saloni, l'idea di seguire le azioni degli attori mimandone con la cinepresa gli spostamenti (se i protagonisti si siedono la mdp fa lo stesso), l'impareggiabile capacità di dominare i grandi spazi e organizzare le scene di massa (l'attacco al Formicaio è esemplare) sono tutte qualità di un cineasta in progressione che arriverà a firmare alcuni tra i capolavori assoluti della storia del cinema. Tutto il cast interpreta il dramma alla perfezione, senza sbavature e la carica emotiva sprigionata dai protagonisti (“buoni” o “cattivi” che siano) ammanta l'opera di un verismo incredibile. Il ritmo è tenuto con grande carisma (e anche grazie a una durata di poco superiore all’ora e venti) in modo da non distrarci mai con divagazioni poco attinenti. E’ veramente difficile trovare punti deboli in simili capolavori, e dal momento che le velleità autoriali sono ancora contenute, PATHS OF GLORY ha il merito di poter piacere davvero a tutti. Almeno sulla carta.

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Caesars 20/03/07 10:11 - 3778 commenti

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Grande, grandissimo film antimilitarista di Stanley Kubrick. La tecnica del maestro è elevatissima ma, oltre ad essa, in questo film è importantissima la storia, che parla di uomini mandati allo sbaraglio come carne da macello e poi, davanti alla evidente inutilità dell'azione, fatti condannare a morte (alcuni di essi presi quasi a caso) per codardia. Kubrick riesce a non scadere mai nella facile retorica e le immagini ci restano impresse nella mente ben dopo la fine della proiezione. Imperdibile.

Puppigallo 20/06/07 19:06 - 5258 commenti

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E' un vero e proprio incubo bellico. Già la scena di guerra notturna, col campo di battaglia illuminato dai razzi luminosi, è spettrale (morti ovunque e un aereo precipitato). Ma a farla da padrone qui sono le alte cariche. Sembra infatti che più i gradi si alzino e più aumenti l’arroganza e la convinzione di poter giocare con la vita degli altri (l’ordine di sparare sui poveri superstiti ritenuti codardi, il processo). Chi si salverà, dopo il massacro sul campo, dovrà anche subire una lunga tortura psicologica, di rara crudeltà. Capolavoro!
MEMORABILE: Ferito, ma giustiziabile.

B. Legnani 24/11/07 14:23 - 5523 commenti

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Capolavoro. Il livello del film è indirettamente proporzionale al divertimento arrecato allo spettatore da questa tragica, ma realistica vicenda militare. Girato in modo impeccabile, recitato con maestria, dà il meglio possibile in qualunque situazione: interni o esterni, con pochi personaggi o con le masse e via dicendo. Formidabili i carrelli lungo le trincee. La chiusura canora (vedi sotto), a leggere la trama, pare in anticlimax: a vederla è, invece, straziante. Douglas impeccabile. Doppiaggio italiano con tanti talenti che ne hanno fatto la storia.
MEMORABILE: La progressiva, inesorabile presa di coscienza dei soldati che comprendono (o forse solo "vivono") che il dramma della cantante è esattamente il loro.

Renato 27/06/07 21:01 - 1648 commenti

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Imprescindibile. Forse l'unico film di Kubrick che trasmette emozioni anche a livello "di stomaco", tant'è che anni dopo lui stesso sembrò quasi rammaricarsi di aver fatto un film contro la guerra piuttosto che uno "sulla" guerra. Ce ne fossero però, di film del genere: teso, avvincente, di enorme impatto emotivo anche per il più sprovveduto degli spettatori occasionali... Insomma un grandissimo film (prima) e un doveroso atto anti-bellico (poi).

Capannelle 18/11/08 11:18 - 4398 commenti

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Un linguaggio forte e diretto quello di Kubrick, dove primi piani e dialoghi raccontano l'ipocrisia della guerra e degli alti gradi. La vicenda nata dall'attacco suicida al "formicaio" sfocia nel cinico teatrino della corte marziale, dove ogni dettaglio narrativo ha una sua funzione (dalla scelta dei condannati alle battute del processo). Ma l'apice viene raggiunto nell'ultima battuta dell'alto generale all'integerrimo Kirk Douglas: "Ma come colonnello, lei non ha fatto tutto questo per scalzare il generale? " Raggelante. Grande cinema.
MEMORABILE: Un film di guerra dove il "nemico" (i tedeschi) non si vede mai. Probabilmente il vero nemico è dentro di noi.

Onion1973 5/01/09 19:44 - 163 commenti

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C'è molto poco da dire su questo film che ritengo tra i migliori di sempre. Visivamente ipnotico e magnetico nel suo percorso narrativo, persino l'audio è incredibilmente coinvolgente; una denuncia sociale e politica contro il militarismo e contro tutte le bandiere, in nome della fratellanza tra gli esseri umani. Un grandissimo Douglas. Semplicemente perfetto, come solo Kubrick può essere. Cinema universale.

Tomslick 1/06/09 14:25 - 205 commenti

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Il solito, splendido, stile asettico di Kubrick schiaffa di fronte ai nostri occhi, al nostro intelletto, ai nostri cuori, senza se e senza ma, questa storia di bassezze umane in cui le vite dei soldati diventano semplici dettagli in nome del potere, della gloria, del semplice passaggio di grado militare del singolo. Mai prima né dopo l'uscita (e la visione) di questo film la guerra verrà vista così chiaramente per quel che è: un'aberrazione. Nel frattempo, come del resto sempre accade con Kubrick, le scene immortali si sprecano. Capolavoro.

Belfagor 5/06/09 16:29 - 2689 commenti

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Presentat'arm di fronte al Maestro: non è solo un capolavoro del cinema antimilitarista, ma una grande prova di realismo cinematografico, senza patetismi né sbavature. La guerra permea questo film: sul campo di battaglia, neil'aula di tribunale, in cella, nelle menti dei protagonisti, fra i falchi delle alte cariche. Lavoro eccellente da parte del cast: tutti, con Douglas in testa, rendono al meglio la consapevolezza dell'orrore della guerra. Segnò, a buon titolo, l'inizio della leggenda di Kubrick.
MEMORABILE: L'ispezione in trincea. L'esecuzione. La cantante nel finale.

Galbo 29/06/09 07:22 - 12380 commenti

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Capolavoro indiscusso di Stanley Kurick che raccontando le nefandezze militari compiute sul fronte franco-tedesco durante la prima guerra mondiale dipinge uno dei più grandi affreschi antimilitaristi della storia del cinema. Fulcro del film è il personaggio del tenente che si schiera dalla parte dei suoi uomini contro la follia guerrafondaia dei superiori. Ottimamente resa la contrapposizione ambientale tra le forze di comando e l'assurda vita di trincea. Magistrale interpretazione di Kirk Douglas.

Rickblaine 20/07/09 10:40 - 635 commenti

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Stanley Kubrick è soltito regalarci grandi opere ed anche con questa ci riesce. La storia di un sergente che cerca di far di tutto per salvare dalla fucilazione tre suoi uomini. Introspettivo e ben strutturato. Alla ricerca di quei valori che si perdono facilmente. Kirk Douglas è straordinario.
MEMORABILE: L'ispezione nella trincea.

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Harrys 11/12/09 01:07 - 687 commenti

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Uno spaccato debilitante delle atrocità commesse nella Grande Guerra, un durissimo colpo inferto allo stomaco. Le esistenze tormentate sembrano patire la claustrofobia delle trincee. Una vana mattanza, che sconfina, ed il nocciolo del film risiede qui, persino nelle ponderazioni a mente fredda. Un gioco al massacro in cui tenterà di far valere il "reale" patriottismo un risoluto Kirk Douglas, più in parte che mai. Magistrale, come sempre, la regia: carrellate (nella trincea), panoramiche (l'assalto al formicaio) e scena finale da antologia. *****

Daniela 15/08/09 04:50 - 12622 commenti

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Paradossalmente, il miglior film di guerra mai girato non è incentrato sulla guerra stessa (l'assalto al "Formicaio", insensato, dura una manciata di minuti, il nemico non si vede oppure ha l'aspetto di una ragazza spaventata costretta ad esibirsi sul palco) ma sul militarismo, con i suoi diversi volti (la stoltezza di Macready non è peggiore del cinismo di Menjou, lo stesso Douglas non mette in discussione gli ordini ricevuti, pur ravvisandone la follia). Messa in scena affilata come un coltello, sequenze da brivido con epilogo stupendo, cast superlativo: capolavoro incontestabile.
MEMORABILE: Il pavimento a scacchi nella sala in cui si svolge il processo - la scena finale con i soldati che ascoltano la ragazza tedesca che canta

Pigro 16/09/09 08:21 - 9635 commenti

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Un impossibile attacco militare fallito, e il generale invoca la corte marziale per i suoi soldati. Le trincee fangose delle truppe e i saloni sfarzosi degli ufficiali: in questa dicotomia va in scena la guerra. Perché la vera guerra non è in battaglia ma nel massacro perpetrato dagli ufficiali, vigliacchi e arroganti, nei confronti dei loro subalterni di cui vogliono cancellare l'umanità. Il ritmo asciutto della narrazione culmina in un finale struggente scaturito dall'avvento dell'unica presenza femminile del film. Eccellente, spietato.

Jandileida 12/10/09 11:55 - 1560 commenti

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La vita terribile delle trincee, le piccole meschinità e la cecità ottusa dei vertici militari vengono raccontate da Kubrick con quel suo stile asettico che ne ha fatto uno dei più grandi della storia del cinema. Attenzione però, il rigore stilistico non toglie alla storia il grande pathos che trasuda ad ogni inquadratura, fino al tragico epilogo. Sceneggiatura rigorosa e lineare che va dritta al punto, come al solito fantastica la fotografia e sublime Douglas. Uno dei più grandi film sulla guerra e contro la guerra insieme alla Grande Illusione.

Saintgifts 15/10/09 23:47 - 4098 commenti

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Cosa pensa il colonnello Dax (Kirk Douglas) mentre, fuori dalla locanda, ascolta i suoi soldati schiamazzare all'interno e poi cantare tutti una canzone tedesca intonata da una timida ragazza "nemica"? Difficile dirlo, forse solo Kubrick lo sa. Il film è semplicemente perfetto nella tecnica e nel contenuto, gli attori, ben scelti, sono tutti al loro posto a dar vita ad un episodio di guerra dove i soldati sono tra due fronti: il nemico (che sanno chi è) e i loro superiori ancora più pericolosi. Douglas è solo e vacilla nelle sue certezze.
MEMORABILE: Quando Douglas ordina al tenente vigliacco di comandare il plotone d'esecuzione.

Tuxtucis 23/08/10 11:57 - 34 commenti

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A mio avviso il capolavoro di Stanley Kubrick ed il più bel film di guerra mai realizzato. Si tratta di uno dei pochissimi casi nei quali al cinema si è riusciti a fare dell'antimilitarismo uno strumento per realizzare un dramma credibile anziché un'occasione per fare retorica.

Luchi78 4/08/10 12:38 - 1521 commenti

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Capolavoro assoluto del genere: non riesco a trovare nessun difetto se non quello di avere poche scene di combattimento puro, comunque compensate dalla magistrale e unica scena dell'assalto al formicaio. Il resto è tutta poesia del cinema, con un'interpretazione sublime di Douglas e la regia perfetta di Kubrick. Posto d'onore in videoteca.
MEMORABILE: La surreale carrellata iniziale in trincea, con il generale che tenta di rinfrancare i suoi uomini.

Paruzzo 14/08/10 14:45 - 140 commenti

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Il film antimilitarista per eccellenza, che non ha bisogno di mostrare scene violente per criticare gli sforzi bellici e soprattutto la follia dei generali. Straordinario il tenente impersonato da Kirk Douglas, struggente il finale. Segni particolari: perfetto.

Fauno 23/12/10 11:53 - 2208 commenti

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Non divino, ma molto appassionante. Ottimo spaccato sulle più alte gerarchie militari, sempre sulla base che tanto in pace quanto in guerra un ordine dei superiori vada eseguito anche se delirante e deleterio. Molto pesante da accettare il discorso sulla necessità di avere ogni tanto una fucilazione per scoraggiare la codardia, ma ancor peggio il biasimo alla tendenza naturale di fare capannello per proteggersi dal fuoco nemico, finendo così per farsi massacrare ancor più facilmente...
MEMORABILE: La determinazione di Douglas nel rifiutare la promozione dal Capo di Stato Maggiore, il cambio di atteggiamento dei soldati davanti al canto finale.

Homesick 22/02/11 17:49 - 5737 commenti

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Manifesto e prototipo del cinema antimilitarista. Per condannare gli orrori della guerra a Kubrick non servono tante scene di battaglia, perché il suo attacco, indignato e sarcastico, è rivolto di petto alla stolidità antiumanitaria degli alti ufficiali e al cieco culto gerarchico. La tecnica è eccellente e, come sempre accade nei lavori del regista, bastano poche inquadrature per provarlo: le panoramiche dall’alto, l’attacco al “formicaio”, le sinuose carrellate in trincea – riproposte pari pari nel labirinto di Shining – e il commovente finale. Assai partecipe Douglas.
MEMORABILE: L’ultima scena in cui l’espressione dei soldati, dapprima irridente nei confronti della spaurita cantante tedesca, si tramuta in mestizia e dolore.

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Cotola 15/03/11 19:14 - 9009 commenti

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Il primo capolavoro kubrickiano, in cui il regista già insiste su quelle che sarà, secondo la mia interpretazione, il tema principale della sua opera: la disumanizzazione dell'essere umano. I soldati, infatti, non sono uomini ma belve in gabbia, vale a dire nelle trincee. La guerra però, nonostante tutto, non abbruttisce completamente l'uomo ed i suoi sentimenti. Mai antimilitarismo fu più efficace (fa il paio col capolavoro di Renoir). Inutile perdere tempo nell'elogiare la straordinaria tecnica del regista e la bravura di attori come Douglas e Menjou.
MEMORABILE: Douglas e gli altri soldati che si muovono nelle trincee come fossero belve senza via d'uscita. I soldati cantano con sempre maggiore partecipazione.

Ishiwara 28/04/11 22:01 - 214 commenti

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Perfetto. Se può esistere il modo ideale per raccontare una storia Kubrick è in grado di trovarlo. Non c'è niente di superfluo né di approssimativo in questo film costruito con gran perizia tecnica e con sentimento. Ogni dettaglio ha il suo significato. Ogni personaggio è ben disegnato. Attori egregi e con le facce giuste, dai tre condannati ai generali passando per l'ottimo colonnelo Dax (Douglas). Oltre le divisioni, di schieramento o sociali, l'essere tutti umani e fragili unisce. Bel finale.
MEMORABILE: Lo scarafaggio nella cella; il finale.

Smoker85 15/06/11 01:52 - 487 commenti

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Circa trent'anni prima di Full Metal Jacket e sette prima de Il dottor Stranamore, Stanley Kubrick si era già espresso inequivocabilmente in quanto al suo pensiero sulla guerra. E la sua opinione resta sempre fermamente negativa, seppure con sfumature diverse nelle tre pellicole, per nulla ripetitive. Le costanti sono l'assurdità delle carneficine, l'arroganza ed il fanatismo degli alti vertici. Grande prova di Kirk Douglas, che contribuì alla produzione del film e si impose sul mantenimento del finale più sobrio. Capolavoro.

Mark 17/06/11 00:24 - 264 commenti

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Pilastro del cinema antimilitarista, antesignano del Full metal jacket che sarà. Kubrick stupisce come sempre per singolarità e padronanza tecnica, per la sua estetica del messaggio che non sfiora mai la retorica ma anzi, diventa rappresentazione pura e inequivocabile della verità. Il film fu a lungo censurato in molti paesi, soprattutto la Francia, e questo la dice lunga sul suo valore artistico assoluto, extra cinematografico. Un capolavoro!

Tarabas 4/09/11 11:39 - 1878 commenti

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Un attacco insensato ordinato per ambizione, una carneficina inutile, una decimazione che ha per vittime tre soldati innocenti. Con economia di immagini e parole, Kubrick usa un episodio militare per riflettere sul contrasto insanabile tra l'etica (razionale) e l'irrazionalità implicita nell'agire umano, che corrompe tutto a cominciare dalla giustizia (la corte marziale è una recita messa in scena su un pavimento a scacchi). Douglas straordinario eroe (Camusianamente) assurdo, sia nella battaglia espressionista, sia nell'udienza barocca. Finale leggendario.
MEMORABILE: Il finale non può non ricordare altri soldati e un'altra canzone, la marcia di Topolino, che chiude definitivamente la porta alla speranza.

Piero68 12/12/11 08:51 - 2955 commenti

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Ho sempre ritenuto Kubrick un sopravvalutato in molti dei suoi film, ma questa volta devo riconoscere che Orizzonti di Gloria rasenta la perfezione. È forse il suo miglior film, questo affresco delle trincee durante la Grande Guerra e dell'ipocrisia e dell'incompetenza degli Alti Comandi di quel tempo, nominati più per raccomandazioni o titoli di blasone che per meriti reali. La sceneggiatura scorre perfetta e Douglas interpreta alla perfezione il suo ruolo. Anche la fotografia non lascia dubbi ed alcuni primi piani sono da antologia.

Giùan 20/12/11 18:21 - 4539 commenti

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Dopo l'apprendistato tra thriller e noir, il progressivo crescendo registico di Kubrick arriva al suo primo maturo Capolavoro. Quello che ancor sorprende nella visione del film è la sinecura dispotica con cui Stanley getta la mdp in trincea, col folle ardimento di un fante sorretto da una napoleonica strategia. Fatto salvo il fenomenale brulicante carrello dell'attacco al formicaio, il resto del film è una spietata, quasi entomologica osservazione delle storture del Potere, arroccato nei suoi Palazzi e pronto a dar scacco ai Pedoni. Assordante.
MEMORABILE: Naturalmente il carrello laterale nel formicaio col trillo del fischietto come unica colonna sonora. La canzone L'ussaro fedele nella locanda.

Rullo 10/07/12 09:53 - 388 commenti

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La grande sporcizia della guerra raccontata da Kubrick in un capolavoro assoluto, che fa (e diventa) storia. Kirk Douglas come voce della razionalità più umana possibile in un periodo dove la morte era all'ordine del giorno, roba da non scombussolare nessuno se non i diretti interessati. E questo racconta il film, le emozioni che attraversano i condannati a morte, che siano per ordini superiori, che siano soldati al fronte. Tanto in un modo o nell'altro bisognerà pur morire, no?

Jdelarge 28/04/13 23:35 - 1000 commenti

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Il primo capolavoro vero e proprio firmato Stanley Kubrick è un film crudele e profondamente critico nei confronti della guerra e di chi la guerra la fa. L'unica persona a salvarsi sembra essere il colonnello Dax, interpretato da un ottimo Kirk Douglas, frainteso costantemente dai superiori, spietati arrivisti mascherati da finti patrioti. La potenza della sceneggiatura e delle immagini dei film di Kubrick è senza pari e questo film ne è la prima vera dimostrazione. Eccellente il finale, che sembra far intravedere un po' di luce. Capolavoro.
MEMORABILE: Il canto della donna tedesca, accompagnato dai soldati francesi.

Ryo 8/08/13 03:42 - 2169 commenti

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Utilizzando gli spunti di fatti realmente accaduti, Kubrick affronta nuovamente il tema della guerra (e lo affronterà ancora, in futuro) scrivendo una sceneggiatura ottima che critica il sistema militare, mettendo in risalto le differenze fra lo stile di vita e maniera di affrontare la guerra degli ufficiali coi loro privilegi e dei semplici soldati. Denso e sostenuto, la regia è carica e riesce a trasmettere forti emozioni e reazioni di sdegno. Un'ottima pellicola, Kirk Douglas fortissimo.
MEMORABILE: Il vino è la mia unica religione; "Colonnello, i suoi uomini sono morti bene! "; La canzoncina della giovane tedesca.

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Rigoletto 28/07/14 16:01 - 1785 commenti

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Capolavoro che alla fine ti lascia l'amaro in bocca e che non ti rende felice, ma i fatti, purtroppo, furono reali. Uno spaccato della Grande Guerra nel quale gli uomini sono visti come carne da macello, dando la possibilità a molti ufficiali mascherano la loro codardia o le loro scelte tattiche scaricando la colpa sui ranghi più bassi dell'esercito. Scene risapute un po' su tutti i fronti. Con Kirk Douglas assolutamente monumentale, è un film che merita davvero di essere visto.
MEMORABILE: La pubblica accusa: «Perché non ha attaccato "il formicaio" da solo?».

Pinhead80 4/04/15 12:59 - 4719 commenti

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Se esiste un film che rappresenta meglio di altri la stupidità e l'inutilità della guerra è Orizzonti di gloria. L'assalto suicida al formicaio e il trattamento riservato a chi è tornato indietro sono momenti che non si possono dimenticare. Douglas rappresenta la buona coscienza, colui che cerca di frapporsi tra la follia senza scrupoli di chi manda la gente a morire come se fosse carne da macello e chi cerca disperatamente un po' di umanità nell'orrore della trincea. Da vedere e rivedere.

Maxx g 25/01/16 12:42 - 632 commenti

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Secondo film di ambiente bellico di Stanley Kubrick dopo la prova di esordio con Paura e desiderio. Orizzonti di gloria è ambientato durante la prima guerra mondiale e prende ispirazione da alcuni episodi accaduti realmente nelle file dell'esercito francese. Infatti, per alcune critiche mosse al governo transalpino nel film, questa pellicola vedrà la luce in Francia solamente nel 1975. Forse uno dei migliori di Kubrick sulla guerra. Un grande Kirk Douglas. Da vedere anche se non amanti necessariamente del genere.
MEMORABILE: L'interpretazione magistrale di Kirk Douglas.

Ultimo 16/04/16 16:22 - 1653 commenti

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Capolavoro indiscusso del genere bellico, Orizzonti di gloria non è semplicemente un film di guerra ma un film che parla della guerra; la descrive da un punto di vista esterno, con la forza del dialogo e con pochissime scene di scontri veri e propri. Kubrick si ferma a sottolineare quanto crudele possa essere l'animo di certi uomini (l'inchiesta; la fucilazione; il soldato disperato con il sacerdote) e così, grazie a una fotografia ottima unita a grandi abilità registiche, dà vita a uno dei suoi capolavori. Grande Kirk Douglas.
MEMORABILE: L'assalto al formicaio, con il nemico "occulto"; "Preferisci essere ucciso da una mitragliata o da una baionetta?"

Jurgen77 8/11/16 15:24 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Superbo kolossal bellico contro l'idiozia della guerra. Drammatico, commovente, spietato. Ottimamente descritto il dramma della guerra in trincea. Dai generali e ufficiali che badano solo al proprio prestigio, ai soldati trattati come carne da macello. Dai vili ai coraggiosi. Dai burocrati ai cinici. Tutto è perfetto. Douglas superbo.

Nicola81 14/09/16 12:12 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Quasi capolavoro firmato da Kubrick, che riesce nell'impresa di realizzare uno dei migliori film di guerra di sempre senza concedere quasi nulla alla spettacolarizzazione degli eventi bellici. La polemica antimilitarista non scivola mai nella retorica, la narrazione è realistica e serrata (non c'è un fotogramma di troppo), i dialoghi costruiti con intelligenza. Splendida la fotografia, ottimi gli interpreti, Kirk Douglas su tutti. Probabile fonte di ispirazione per l'altrettanto bello Uomini contro di Rosi. In più, è persino breve...

Minitina80 9/12/16 19:42 - 2980 commenti

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Il primo grande capolavoro inarrivabile di Stanley Kubrick. Un manifesto antimilitarista di una forza inaudita in cui il delirio di onnipotenza delle alte cariche militari genera un abominio senza fine. Ineccepibile sul piano tecnico, sorprende come riesca a essere tanto coinvolgente malgrado le scene di guerra siano in realtà minime. Magnifica la caratterizzazione dei personaggi, che non possono non irretire l’attenzione e che si avvalgono, oltre che di ottimi attori, di un doppiaggio italiano che gli rende giustizia. Davvero eccezionale.
MEMORABILE: Il processo farsa.

Paulaster 29/09/17 18:09 - 4389 commenti

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Una missione fallita porta tre militari davanti alla corte marziale. Nell’esempio dei soldati si ripercorrono le assurdità del potere e l’ottusità verso la vita degli inferiori di grado. Girato magnificamente (le camminate nella trincea sono da storia del cinema) e con una fotografia di cruda cupezza, dà lustro all’interpretazione di Douglas. L’atto di accusa verso la guerra si stempera in un finale dove il sentimento di umanità prevale anche sulle parole.
MEMORABILE: Le trincee con i soldati a lato; L’assalto dei soldati nella terra di nessuno.

Thedude94 20/04/18 00:59 - 1089 commenti

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Incredibile rappresentazione, di ambientazione prima guerra mondiale, messa in scena dal geniale Kubrick, formidabile soprattutto nella prima parte in cui gira la battaglia in trincea favolosamente. Il comparto tecnico è eccezionale: colonna sonora ottima, fotografia e scenografie emozionanti. Kirk Douglas si fa portavoce di un messaggio chiaro che il regista vuole trasmettere sull'inutilità della guerra e sullo scempio procurato dai soprusi dei potenti (in questo caso dei superiori sui soldati semplici). Davvero straordinario.

Nando 13/09/19 11:17 - 3810 commenti

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Meravigliosa pellicola antimilitarista ambientata sul fronte francese durante la Grande Guerra, in cui si evidenziano i vergognosi comportamenti di un ambizioso quanto inetto generale contrapposto a un magnanimo colonnello interpretato da un monumentale Douglas. Il messaggio del maestro Kubrick è intenso e ineluttabile e arriva al bersaglio come un macigno. Un lucido bianco e nero e un finale memorabile concludono il tutto.

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Rocchiola 23/09/19 11:48 - 953 commenti

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Capolavoro assoluto del cinema di guerra duramente antimilitarista, tanto da scatenare all'epoca molte proteste (in Francia venne proibito fino al 1975). Proseguendo nel solco tracciato da Aldrich con Prima linea, Kubrick affronta l'elemento bellico in un'ottica social-politica. In guerra, come nella vita civile, esistono classi dominanti che decidono dell'esistenza altrui: a pagare sono sempre i più umili. Memorabile il finale sul volto scolpito di Douglas amaramente consapevole di vivere in un mondo sbagliato. Regia di un rigore quasi geometrico.
MEMORABILE: La visita di Mireau alle truppe nelle trincee; La ricognizione notturna; La fucilazione dei condannati; L'infida proposta di promozione finale.

Alex1988 2/05/20 18:11 - 728 commenti

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Ed ecco che il giovane (all'epoca) Stanley Kubrick entra nella storia del cinema (in realtà, ci vorrà il successivo 2001 - Odissea nello spazio perché ciò avvenga) con un'amara descrizione della guerra e della follia che essa provoca, sia da parte di chi la combatte in prima linea ma, soprattutto, da chi è al comando. Manca ancora la perfezione stilistica che caratterizzerà la successiva produzione del regista, ma siamo già di fronte a una grande opera.
MEMORABILE: L'attacco al "formicaio"; Il commovente finale.

Enzus79 7/02/20 22:29 - 2873 commenti

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Capolavoro firmato Stanley Kubrick. Film (tratto da un romanzo) ambientato durante la Prima Guerra Mondiale e che ha come fulcro una critica nei confronti del militarismo più spietato, si fa apprezzare per come affronta un tema difficile in modo "leggero", con dialoghi scritti ottimamente e interpretazioni (su tutti ovviamente Douglas) superlative.

Anthonyvm 6/01/22 18:09 - 5637 commenti

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Diretta e concretissima parabola antimilitarista con cui Kubrick, senza facile retorica, dipinge l'orrore insano della guerra scomponendolo nei taglienti e impietosi ritratti di chi se ne rende artefice e di chi ne cade vittima (e tale distinzione non è mai netta). Dalla mostruosità di ufficiali che negoziano il numero di soldati da fucilare con leggerezza da mercanti alla paura della morte che non fa sconti a nessuno, dall'ipocrisia dei potenti (neanche il "fulcro morale" Kirk Douglas è immune) alla forza accomunante di una tragedia insensata (il finale tra le lacrime). Essenziale.
MEMORABILE: Lo shock da esplosione; I piani sequenza attraverso la trincea; Il ridicolo processo; L'incontro col prete; Douglas nomina il leader dell'esecuzione.

Noodles 29/01/23 18:53 - 2204 commenti

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Uno dei migliori film di guerra di tutti i tempi. Eppure la guerra come azione occupa una parte esigua della pellicola, incentrata principalmente sul marciume dei piani alti dell'esercito, in una critica ferocissima alle gerarchie militari. Davvero un grandissimo film, diretto da uno Stanley Kubrick ormai destinato all'immortalità. Tra le carte vincenti del film vi sono sicuramente la sua concisione e il ritmo secco, sostenuto. Splendida la sequenza della fucilazione. Con un ottimo Kirk Douglas. Tante le scene di grande intensità. Per i fan di Kubrick e per gli amanti del cinema .

Myvincent 23/08/23 07:17 - 3726 commenti

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Si parte col raccontare una fase della Prima Guerra Mondiale sul fronte franco-tedesco, poi il film diventa un giudiziario quando si decide un caso di presunta vigliaccheria di un gruppo di soldati francesi alle prese con un’impresa praticamente impossibile. Kubrick si sofferma su un fatto preciso per affondare il coltello nello spirito degli ambienti bellici, dove si ritrovano le contraddizioni umane che alla fine la storia non riporta per intero. I freddi calcoli sulle vite umane, come in un perverso gioco a tavolino. Ottima interpretazione fisica ed espressiva di Kirk Douglas.

Kami 6/03/24 23:38 - 105 commenti

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Un buon film ma nulla di più, se confrontato con l'omonimo romanzo di Humphrey Cobb da cui è tratto. Kubrick non è stato in grado o non ha voluto cogliere tutte le sfumature della vicenda e ha persino appiccicato un finale che proprio non ci doveva stare. Con la fucilazione avrebbe dovuto finire il film. Anche le scene di ballo sono decorative in modo superfluo, sarebbe stato più opportuno concentrarsi a esempio su come erano stati scelti i soldati da fucilare, che invece compaiono all'improvviso.
MEMORABILE: La straordinaria interpretazione fornita da Kirk Douglas.
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  • Discussione Daniela • 28/12/19 10:25
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    29 giudizi da 5 pallini. Però!

    E' vero che il mondo è bello perché vario ma ogni tanto fa piacere ritrovarsi tutti d'accordo, dato che il voto minimo sono comunque 4 pallini tondi.
  • Discussione Kami • 7/03/24 08:21
    Galoppino - 121 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    29 giudizi da 5 pallini. Però!

    E' vero che il mondo è bello perché vario ma ogni tanto fa piacere ritrovarsi tutti d'accordo, dato che il voto minimo sono comunque 4 pallini tondi.

    Dolente, ho messo solo tre pallini. Non ho mai considerato questo film un capolavoro, ma dopo aver letto (o meglio riletto, perché lo avevo già letto da adolescente) il romanzo di Humphrey Cobb, la mia opinione è ulteriormente calata al punto che non guarderò più il film. Il finale SPOILER con la prigioniera tedesca (arrivata come e da dove?) che canta in tedesco tra le lacrime per confortare i francesi mentre Douglas li spia soddisfatto FINE SPOILER mi è sempre parso fuori luogo. Il libro finisce con la fucilazione, al termine della quale ai fucilati viene dato "per sicurezza" il colpo di grazia con la pistola. Ecco l'ultima frase del romanzo:
    "L'ultimo proiettile penetrò in un cervello che era già morto"
    Capisco che il film a quell'epoca non avrebbe potuto per mille ragioni finire così, inoltre non intendo assolutamente fare polemiche, intervengo nella speranza di riuscire a fare conoscere a qualche persona il libro, del resto come già si diceva con te Daniela, spesso si scoprono libri dopo aver visto i film o viceversa. Talvolta si rimane delusi del racconto o romanzo, talvolta del film, ciò che conta è ampliare le nostre prospettive.
  • Discussione Zender • 7/03/24 08:32
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Capisco Kami, però non ho capito il motivo per cui se un film non rispetta il libro automaticamente sbaglia o peggiora. Sono due cose diverse, libro e film, e Kubrick notoriamente stravolse per esempio "Shining" di Kubrick ottenendo qualcosa di diverso e cinematograficamente sensazionale. Il film andrebbe giudicato come opera a sé stante. Benissimo fare i raffronti col libro, sia chiaro, però poi non si può attaccare un film solo perché è diverso dal libro...
  • Discussione Kami • 7/03/24 08:52
    Galoppino - 121 interventi
    Ho già scritto che non ho mai considerato il film un capolavoro e che la mia intenzione principale è semplicemente spronare qualcuno a leggere il libro da cui è tratto, dato che è un romanzo bellissimo ma poco conosciuto, il suo autore era nato in Italia a Siena, è morto giovane negli Stati Uniti dove aveva iniziato a lavorare per i servizi segreti. Tutto qui. Se tu. Zender, ritieni che il mio intento non sia meritevole cancella pure commento e discussione.
    Non intendevo fare polemiche sul film, ma se la metti su questo piano posso dire che le scene di ballo e il finale non ci stanno per niente dal punto di vista storico, inoltre i cadaveri marcescenti sulla terra di nessuno sono interpretati da attori che fanno finta di essere morti un minuto prima. Non è un'opera d'arte il film di Kubrick e spero che la mia opinione sia rispettata come io rispetto ad esempio quella di coloro che reputano scadente Il bacio dell'assassino e cioè il secondo film diretto da Kubrick che non ho ancora commentato ma ho messo nella mia lista personale dei film sottovalutati, perché a me piace parecchio.
    Ultima modifica: 7/03/24 08:53 da Kami
  • Discussione Zender • 7/03/24 09:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma no, mica voglio cancellare nulla, che c'entra? Il tuo commento va benissimo. Né voglio fare polemica, ma ti pare? E ti pare che non rispetto la tua opinione? Come avevo scritto, anzi, è assolutamente meritevole fare i confronti con la fonte di partenza, son sempre cose che leggo con estremo interesse, al di là del fatto che io possa condividere o meno quello che si scrive.

    Hai diritto di dire quello che vuoi, ci mancherebbe. Semplicemente mi sembrava che non solo in questa ma anche in altre occasioni considerassi le differenze tra film e libro come un difetto a priori quando invece il film è spesso (a volte meritoriamente) una reinvenzione della fonte di partenza. Se mi son sbagliato, meglio. Non ho capito cosa intendi con "Non è un'opera d'arte il film di Kubrick". "Il bacio dell'assassino" lo è e questa no, intendi dire? Se il cinema è la settima arte direi che entrambi i film a prescindere possono essere considerati come tali, che piacciano o meno (cosa legittima, ovviamente).

  • Discussione Kami • 7/03/24 09:37
    Galoppino - 121 interventi
    Vero che in altre occasioni ho fatto riferimento alle opere letterarie, ma nemmeno io sono d'accordo nel dire che il film deve rispettare il libro, anzi lo deve rielaborare. Molti sono i casi in cui il film ha superato di gran lunga il libro. Questo è un caso particolare per via della tematica oggetto di libro e film. Non è un capolavoro, lasciamo perdere giustamente l'espressione opera d'arte. Comunque molti film presentano una sceneggiatura originale, cioè non sono tratti da un bel niente e forse, ripeto forse, sono i migliori.  Per tornare a Kubrick, non si possono paragonare Il bacio dell'assassino e Orizzonti di gloria perché sono film completamente diversi. Però se si considera che Il bacio dell'assassino è stato girato a basso costo da un regista giovane e inesperto, be' secondo me è migliore e gli darò quattro pallini.
  • Discussione Zender • 7/03/24 10:21
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, tutto qui, perfetto, era solo una mia impressione evidentemente sbagliata. Non continuo perché se no si va off topic e non è il caso.
    Ultima modifica: 7/03/24 10:22 da Zender
  • Discussione Daniela • 7/03/24 11:04
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    x Kami
    Non ho letto il libro che ha ispirato il soggetto di Orizzonti di gloria, ora mi incuriosisce e se possibile lo leggerò, ma sono certa che ciò non cambierà di una virgola il mio giudizio su Orizzonti di gloria: un capolavoro assoluto, uno dei film più belli mai realizzati sulla guerra e sulla sua follia, che ammiro ed amo dalla prima all'ultima sequenza.
    Quanto al confronto tra fonte letteraria e film, ne abbiamo parlato in altre occasioni, trovandoci d'accordo che vanno giudicati separatamente. 
  • Discussione Kami • 7/03/24 11:33
    Galoppino - 121 interventi
    Certo Daniela, capisco e apprezzo il tuo punto di vista, tuttavia non riesco sempre a giudicare romanzi e film separatamente, sta scritta apposta nei crediti l'eventuale fonte di ispirazione del film. Credo che, come si giudica la colonna sonora ad esempio, si possa anche giudicare se il film rielabora bene il libro o se c'è qualcosa da dire o ridire al riguardo. Poi ovvio non è un obbligo, il regista e lo sceneggiatore e talvolta uno o più attori hanno pur letto il libro o racconto (perciò appunto non sono esenti da apprezzamenti o critiche al riguardo), noi non possiamo imparare dieci lingue straniere. Mi piacerebbe conoscere il giapponese, ma so solo qualche parola, Kami ad esempio!
  • Discussione Kami • 15/03/24 09:26
    Galoppino - 121 interventi
    In un articolo su "The Guardian" del primo maggio 2014, il celebre critico cinematografico Peter Bradshaw ha criticato il film considerandolo irrealistico. Occorre dunque precisare che il film è basato sì su un romanzo, ma il romanzo stesso si ispirava a sua volta a vicende realmente accadute, come specificato dall'autore (Humphrey Cobb, egli stesso reduce di guerra) in una nota nell'ultima pagina dove sono indicate dettagliatamente le fonti.
    Riportiamone qui due:
    Un servizio speciale per "The New York Times" del 2 luglio 1934 dal titolo: "I francesi assolvono cinque fucilati per ammutinamento; a due delle vedove aggiudicato un riconoscimento di 7 'cent' ciascuna";
    "Le fusillé" scritto nel 1934 da Blanche Maupas, una delle vedove che ricevette un indennizzo per danni di un franco.