The butterfly room - La stanza delle farfalle - Film (2012)

The butterfly room - La stanza delle farfalle

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' innegabile che l'incrociare dopo tanti anni al cinema lo sguardo profondo e ficcante di Barbara Steele, musa ispiratrice di un'intera stagione del nostro cinema horror (la prima) non può lasciare indifferente l'appassionato. Zarantonello lo sa e non spreca l'occasione: cuce per lei un ruolo che le si attaglia, da protagonista assoluta di quello che già era stato prima un racconto e poi un corto (Alice dalle 4 alle 5). L'ex strega perde il pelo ma non il vizio, e tra le farfalle che custodisce gelosamente imbalsamate nella stanza chiusa del titolo è inutile dire che si nasconde qualcosa di molto macabro. Il sapore è quello dell'orrore d'altri tempi, la costruzione invece si piega alle regole di...Leggi tutto oggi e confonde la linearità del tempo in un rimpallo continuo tra passato e presente. La regia è ancora un po' zoppicante, la storia non sempre interessante, ma il clima è quello giusto, da terrore domestico/psicologico che una fotografia desaturata riveste di una patina antica, creando un ponte di collegamento con un cinema lontano, semplice nella sua concezione e appena aggiornato da qualche idea figlia inevitabile della modernità. Non tutto è chiaro fin da subito, i personaggi posseggono spesso una loro mirabile ambiguità (di inquietante bellezza la sedicenne Julia Putnam) e i recuperi in chiave cult portano al ritorno di numerose "meteore" dell'horror a stelle e strisce tra cui Camille Keaton (è Olga, giusto una scena per timbrare la presenza) e soprattutto Heather Langenkamp, la Nancy di NIGHTMARE che tanti adolescenti aveva fatto sognare nel lontano 1984: pur sfiorita è ancora una bella donna e la sua non è affato una parte secondaria. Ci sono anche il bravo Ray Wise, Erica Leerhsen, Adrienne King, P.J. Soles e non manca il cameo classico di Joe Dante (è un tassista), a conferma di un'attenzione non comune nella scelta del cast. Zarantonello insomma abbandona le esagerazioni di MEDLEY o le provocazioni un po' sterili di UNCUT per girare un film vero, senza troppi grilli per la testa e una solidità insospettabile, magari un po' ingenuo ma efficace, soprattutto nella seconda parte, in cui le diverse sfaccettature della storia cominciano finalmente a prender forma. Una bella sensibilità (destinata a colpire maggiormente il pubblico femminile) e una lodevole intenzione di non fermarsi alla superficie che quando sarà affiancata alla giusta maturità potrà produrre ottimi risultati.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/06/13 DAL BENEMERITO KAZANIAN POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/06/13
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Cloack 77 20/06/13 15:12 - 547 commenti

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Al film di Zarantonello non manca nulla: una sceneggiatura nerissima, tesa, cattiva, morbosa, mai esagerata, tenuta sul filo da un mistero "certo" ma invisibile, in costante rincorsa col presente altrettanto inquietante e da timori futuri prevedibili. Barbara Steele regge al meglio un ruolo a rischio caricatura, mai fuori controllo, straordinaria nella sua folle corsa fuori casa all'inseguimento della "sua" bambina. Bambine con volti cinematografici straordinari, soprattutto Julia Putnam, una bambola folgorante.

Puppigallo 19/06/13 17:01 - 5259 commenti

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Le vecchie glorie dell'horror, protagonista su tutti, sembrano piazzate lì per attirare fan e nostalgici. Ma più si procede con la pellicola e più si intuisce un certo potenziale in questo regista, che se non altro sa come muovere gli attori e riesce a rendere abbastanza bene la psicologia contorta dell'"affettuosa gerontomammina" inarrestabile e decisamente pericolosa. Certo, c'è qualche rallentamento, un paio di forzature e si batte più o meno sullo stesso tasto, ma lo scoprire poco alla volta ciò che sta succedendo e, soprattutto, che è successo, fa sì che lo spettatore mantenga interesse.
MEMORABILE: L'occhiata che la protagonista lancia alla madre, prima di chiudere la porta (tutta un programma); "Ecco la tua mamma!"; "Nessuno è davvero normale".

Kazanian 8/06/13 01:19 - 48 commenti

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Grandissimo ritorno di Gionata Zarantonello con un lungometraggio degno dei più grandi maestri. Oltre al ritorno della protagonista Barbara Steele, fanno alzare le sopracciglia dello spettatore appassionato del genere horror alcuni attori tornati dal passato per l'occasione. Il film intriga, l'atmosfera tiene per tutto il tempo e non è scontato.

Cotola 15/06/13 17:24 - 9012 commenti

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Certo, a dirla tutta non ci sono elementi particolarmente innovativi in questo film a partire dall'andamento frammentario della narrazione (con diversi andirivieni temporali) fino ad arrivare alla protagonista (una brava e rediviva Steele) che ricorda non poco certi personaggi di Bette Davis (avete detto Baby Jane?). Però resta comunque un gustoso thriller con spruzzate di horror, che ricorda tanto quei film di genere dei vecchi tempi, cui vuole probabilmente essere un omaggio. Speriamo che in futuro il regista possa battere strade più originali. Non male, dopotutto.

Vawe 10/06/13 21:28 - 61 commenti

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È sufficiente un cast in cui pullulano nomi di vecchie glorie horror per gridare la meraviglia di una pellicola? No, avrà pensato il regista, che con questa pellicola ci regala un film inquietante al punto giusto, in cui gli squilibri psicologici dei singoli si intersecano a quelli dei mali della società. La Steele, col suo sguardo raggelante, interpreta magistralmente il personaggio fulcro di questa storia cupa che cattura lo spettatore così come lei imprigiona le sue farfalle. Che ama o che odia? Qualche neo, ma nel complesso è un gioiellino.
MEMORABILE: Gli animali sono per le persone che non hanno il coraggio di fare figli.

Corinne 29/06/13 21:11 - 420 commenti

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Immaginate una pellicola in bianco e nero, a tratti un po' lenta, con una Bette Davis in uno dei suoi ruoli da vecchia squilibrata, una bambina ambigua, una grande casa con una stanza che nasconde un segreto, un'atmosfera greve e morbosa. The Butterfly Room ne è la versione moderna. Poco sangue e tanto orrore, con una scena finale non certo originale e da salti sulla sedia ma ugualmente efficace.

Tomastich 9/07/13 10:59 - 1255 commenti

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Interessante thriller italiano dal respiro internazionale che si fa portatore di un'estetica veramente particolare (Julia Putnam è una ragazzina assolutamente bellissima), ricercata e malsana. Tuttavia Zarantoello pecca nella fluidità della pellicola e della time-line, che alla fine risulta confusa. L'horror degli anni '60 è rappresentato dal protagonismo della Steele (anche se sinceramente in certe espressioni ricorda Mr. Bean), mentre l'horror anni '80 è rappresentato dalla scelta di Heather Langenkamp (eroina di Nightmare)!

Beffardo57 8/08/13 17:19 - 262 commenti

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Un po' Mammina cara e un po' Signora ammazzatutti ritorna la rediviva Barbara Steele, con una tintura corvina (alla Moira Orfei) dei capelli, ma senza aver perso lo sguardo raggelante per cui era nota. Il film è un horror assai curato, di ambientazione americana, dove un ambiente affluente e "normale" si incrina lasciando trasparire, a tratti, abissi di violenza e follia. La figure materne sono tutte mostruose o in diversa maniera disturbate; l'adolescente interpretata dalla fascinosa Julia Putnam emana una torbida seduttività. Curioso.

Daniela 3/12/13 08:44 - 12626 commenti

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Anziana signora che colleziona farfalle molto anzi troppo gentile verso la figlioletta di una vicina di casa... Già una scorsa al cast fa sussultare ogni appassionato di horror, se si considera poi che le vecchie glorie danno vita ad una storia intrigante di maternità desiderata e/o negata, ecco che si potrebbe parlare di film riuscito, complice una Barbara Steele che, per l'intensità drammatica dello sguardo, ricorda molto Bette Davis. Purtroppo il risultato è compromesso da una struttura a flashback, giustapposti in modo confuso, che appesantisce la narrazione. Comunque interessante, curioso
MEMORABILE: Quel che precede il tentativo di annegamento

Undying 23/04/14 20:28 - 3807 commenti

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Icona del cinema horror a matrice stregonesca, la qui purtroppo matura Barbara Steele ci fa dolorosamente riflettere sulle angosce, le paure, le ansie di una madre mancata. Zarantonello si manifesta finalmente maturo, lontano da Medley e attento alle sfumature psicologiche. Seleziona un cast da brivido (la Keaton e Langenkamp) attorniati da attori davvero bravi e porta in scena un doloroso horror femminile, colto e raffinato pur non mancando di scene shock (l'omicidio in ascensore). Bello!

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Myvincent 13/05/14 08:03 - 3727 commenti

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Una anziana, perfida signora ha il vizio di collezionare farfalle d'ogni tipo, tentando di ricucire i conti in sospeso col passato. Dopo decenni Barbara Steele è ancora efficace in questo ruolo di dark lady, un po' vecchia maniera e in un film rispettabile anche nella storia tormentosa. Il montaggio confonde un po' le acque e qualche immagine sembra televisiva, ma lo sguardo penetrante della protagonista salva la faccia.

Rebis 29/06/14 17:40 - 2332 commenti

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Era talmente brutto Medley, che poteva essere adottato solo dalla Troma… The Butterfly Room invece ha un taglio internazionale, cui il cast da altarino cinefilo conferisce ulteriore credibilità. Strutturalmente, lo shakeraggio spaziotemporale ha la mera funzione di mantenere desta l'attenzione, visto che - y final - si va a parare esattamente dove ci si aspetta. Ci sono goffaggini - l'epilogo - e una morbosità sovrabbondante - l'abasiofilia - ma il rapporto tra la piccola Alice e Ann ha una dolorosa, perturbante credibilità, e Barbara in versione "raptus menopausale" è uno spettacolo impagabile.

B. Legnani 2/07/14 18:02 - 5523 commenti

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Gli occhi di Barbara Steel sono il fulcro di questo film interessante, fatto con perizia, anche se gli "avanti e indietro" sono eccessivi. I richiami al cinema del passato sono tantissimi e su vari piani (interpreti, citazioni, meccanismi...): ovviamente si possono trovare collegamenti anche letterari (penso a "Il giro di vite"). Ulteriore dimostrazione, dà questo film, che tensione e attenzione si catturano senza bisogno di litri di sangue. Notevole la scena dei titoli iniziali. Mezzo minuto finale appiccicato. Per poco non riesco a dargli ***

Homesick 20/08/14 18:45 - 5737 commenti

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Difficile rinverdire i fasti della paura con un repertorio così ammuffito - madri pazze assassine, traumi infantili, morbosità, tassidermia, stanze segrete, vicini ficcanaso, epilogo aperto - che imputridisce nell'assoluto deficit di tensione, nell'abuso di intersezioni temporali e in una fotografia bluastra artificiosamente algida. Zarantonello ha almeno il buon senso di non tirarla per le lunghe e di trattenere il pubblico con una schiera di redivivi pontefici del macabro e la presenza inquietante e maligna della lolitesca Julia Putnam: a sorpresa, la migliore della combriccola è lei.
MEMORABILE: Gli spilloni giganti utilizzati dalla Steele per i suoi particolari lavori di tassidermia; lo sguardo fisso, ambiguo e inquietante della Putnam.

Pumpkh75 28/08/14 17:40 - 1740 commenti

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Bel thriller, non originalissimo ma di grande effetto: l’inquietudine serpeggia sin dai primissimi istanti; non c’è nessuna mattanza ma quei pochi omicidi sono girati con gusto visivo, la Steele affabula come bravura e come angoscia incussa. Peccato per i flashback che producono squilibri di tensione e per le parti con Ray Wise, fiacchi filler che poco aggiungono alla polpa. La parata delle scream queen di decenni diversi va dal presenzialismo commerciale alla necessaria funzionalità; bello rivedere la Langenkamp, ma quant’è invecchiata!

Von Leppe 5/12/14 15:15 - 1259 commenti

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L'idea di partenza era in parte buona, ma il tutto non è stato realizzato al meglio nel girato effettivo. Forse si ha la sensazione, considerata la presenza della non più giovane diva dell'horror Barbara Steele, che il film avrebbe potuto avere ben altro esito, facendo tornare in mente, durante la visione, la Bette Davis di Che fine ha fatto Babby Jane' o altri titoli riusciti che hanno visto riportare alla ribalta attrici del passato.

Belfagor 9/12/14 23:24 - 2689 commenti

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Uno Psyco tutto al femminile, fra acqua, sangue, tassidermia, maternità deviata e sottotesti sessuali. La Steele, madrina del genere, rispolvera i fasti del vecchio stile con un'interpretazione à la Bette Davis, pur rimanendo più misurata (e quindi particolarmente inquietante) e il suo rapporto con la giovane e smaliziata Putnam contribuisce molto all'atmosfera morbosa della pellicola. Peccato per i flashback poco accorti, che a volte spezzano inutilmente la narrativa e la tensione e per l'epilogo, tanto frenetico quanto indegno.
MEMORABILE: L'omicidio in ascensore; Gli spilloni giganti.

Nicola81 28/01/15 22:46 - 2840 commenti

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Omaggio fin troppo esplicito al nostro cinema di genere del tempo che fu; ma il regista non si limita a riunire un cast di vecchie glorie (la Steele non ha perso nulla del suo magnetismo) e riesce a donare al film una sua dignità. Certo, la confezione è decisamente piatta, siamo ben lontani da un'idea originale (altrimenti che omaggio sarebbe?) e a visione ultimata si resta con una sensazione di incompiuto, ma la cattiveria di fondo e le sequenze degli omicidi lasciano comunque il segno. Nell'attesa di prove più mature ci si può accontentare.

Giùan 10/07/15 16:03 - 4539 commenti

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Operazione tanto horrorescamente glamourosa sulla carta quanto messa in scena con cognizione narrativa e attenzione affatto banale al dettaglio psicologico, pur restando nell'ambito mentale "tarato" tipico del genere. Zarantonello costruisce un fiammeggiante gioiellino cult dal quale trasluce un affetto incontaminato e fanciullesco per il genere, unito a un quasi religioso rispetto per i suoi valori catartici ma anche un superiore gusto visivo per la composizione dell'inquadratura. Fan parte del gioco pure gli errori di naivetè. Superba zia Barbara.

Herrkinski 27/08/15 17:17 - 8072 commenti

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E' bello vedere ogni tanto un horror (anche se siamo più in territori thriller/noir, a dire il vero) di siffatta fattura diretto da un italiano; anche grazie a un cast di richiamo per gli appassionati Zarantonello costruisce un buon lavoro, magari un po' prevedibile nello script e con qualche falla nel ritmo, ma confezionato in maniera egregia e con notevole stile. In parte la Steele, ma altrettanto brave Langenkamp, Putnam e Leerhsen; gli altri sono un po' uno specchietto per le allodole, ma poco conta di fronte alla solidità del risultato.
MEMORABILE: La caduta nella tromba dell'ascensore.

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Ira72 8/09/16 10:16 - 1309 commenti

I gusti di Ira72

Premesso che ho un debole per Barbara Steele (fin dai suoi esordi con Mario Bava), devo dire che questo film mi è piaciuto moltissimo e lei si conferma, a mio modesto parere, sempre superba anche in questa interpretazione. Interpretazione che alterna atteggiamenti furbescamente rassicuranti, da nonnina della porta accanto, ad altri psicotici e spietati. Non avevo mai visto nulla di Zarantonello, che gioca con colpi di scena alla Stephen King mantenendo alta l'attenzione dello spettatore.

Lattepiù 12/10/16 13:55 - 208 commenti

I gusti di Lattepiù

Narrazione a incastro e disvelamento progressivo su due piani temporali paralleli (il presente e i flashback) per questo curioso thriller animato da un mood sottilmente malsano e perturbante. All’origine dell’intreccio vi è l’incontro tra due personaggi borderline quali la glaciale ragazzina “in vendita” e la madre snaturata e ossessiva (Barbara Steele, allucinata e grottesca). Stilisticamente siamo dalle parti di una fiction, ma la bizzarria di fondo e il mix di crudeltà e humour nero lo rendono piuttosto gradevole.

Kinodrop 16/12/21 19:21 - 2922 commenti

I gusti di Kinodrop

Una madre snaturata, ormai in età, nasconde le sue turbe e le sue manie con l'attività di tassidermia di farfalle di cui ha riempito un'inquietante stanza di casa e attraendo a sé ragazzine problematiche per "resettare" il suo senso materno. Zarantonello recupera vecchie glorie dell'horror per riattualizzare il genere, ma ciò non basta a supplire alla modestia dell'idea di fondo che si rivela nella ripetitività, nei dialoghi da sitcom e nell'uso artificioso di flashback che confondono e fanno perdere quel poco di tensione che si intravede qua e là. Disuguale, se ne può fare a meno.

Lupus73 5/02/22 12:41 - 1487 commenti

I gusti di Lupus73

Dopo anni torna sul grande schermo l'horror queen Barbara Steele nei panni di un'inquietante anziana donna disturbata che colleziona farfalle (ma non solo). La sceneggiatura è buona e il montaggio alterna per tutta la durata eventi presenti a frammenti di flashback (opportunamente filtrati e perfino con rewind). Tra thriller e horror con momenti che toccano tasti di raccapriccio e nonostante sia chiaro dall'inizio che la donna è un'assassina, non tutto risulta così lineare e verrà svelato lentamente. Peccato per la risoluzione finale tra madre e figlia troppo sbrigativa e forzata.

Teddy 23/04/23 03:45 - 811 commenti

I gusti di Teddy

Piccolo film che arranca fra gli innumerevoli luoghi comuni della sceneggiatura e la patina televisiva della messinscena, in cui la regia di Zarantonello - ingenua ma evidentemente appassionata-  si concentra e risolve in una manciata di scene madri (notevole quella in ascensore). Inquietante la giovane Putnam, (sempre) strepitosa la grande Steele. Pessimo e del tutto a caso il finale.
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  • Discussione B. Legnani • 29/06/14 20:04
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Cioè che lo chiamasse Gionata, se si chiama Gionata, e non Jonathan.

    Purtroppo è un ago nel pagliaio.
    Provo però a segnalarlo.
  • Discussione Caesars • 4/07/14 10:28
    Scrivano - 16800 interventi
    C'è sempre il problema che se si cerca Gionata Zarantonello esce solo questo film. Non si potrebbe aggiungere , tra parentesi come in questa scheda, anche nelle altre pellicole?
    Imdb tutt'ora fa un po' di confusione infatti nella sua scheda si legge:
  • Discussione Zender • 4/07/14 10:38
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Aspettiamo prima di vedere se Imdb cambia. In ogni caso è importante che cercandone uno appaia il nome tra parentesi (che si sa che non va cliccato rispetto a quello fuori parentesi)
  • Discussione Brainiac • 4/07/14 23:15
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    So che IMDb fa testo, ma in questo caso leggere Jonathan al posto di Gionata, fa quasi ridere.

    comunque non è un errore di Imdb, ho letto su Nocturno che è stato lo stesso regista a cambiarsi il nome, non so se "anagraficamente" o solo come vezzo artistico per il film...
  • Discussione B. Legnani • 5/07/14 02:41
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    So che IMDb fa testo, ma in questo caso leggere Jonathan al posto di Gionata, fa quasi ridere.

    comunque non è un errore di Imdb, ho letto su Nocturno che è stato lo stesso regista a cambiarsi il nome, non so se "anagraficamente" o solo come vezzo artistico per il film...


    Esatto. Da quello che ho capito, si è firmato Jonathan proprio a partire da questo film, in quanto destinato anche al mercato statunitense. Per chi lo ha sempre sentito nominare come Gionata, la cosa fa, come detto, sorridere.
  • Discussione Zender • 5/07/14 07:43
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ah ok, grazie dell'info. A maggior ragione lasciamo così al momento.
  • Discussione Brainiac • 5/07/14 14:50
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Brainiac ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    So che IMDb fa testo, ma in questo caso leggere Jonathan al posto di Gionata, fa quasi ridere.

    comunque non è un errore di Imdb, ho letto su Nocturno che è stato lo stesso regista a cambiarsi il nome, non so se "anagraficamente" o solo come vezzo artistico per il film...


    Esatto. Da quello che ho capito, si è firmato Jonathan proprio a partire da questo film, in quanto destinato anche al mercato statunitense. Per chi lo ha sempre sentito nominare come Gionata, la cosa fa, come detto, sorridere.

    Ah perfetto, pensavo stessi pensando ad un errore tecnico!
  • Discussione Caesars • 7/07/14 08:57
    Scrivano - 16800 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ah ok, grazie dell'info. A maggior ragione lasciamo così al momento.

    Però nei film precedenti, a mio parere, andrebbe messo Gionata e non Jonathan. Anche Imdb lo riporta col suo vero nome.
  • Discussione Zender • 7/07/14 17:37
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Io lo vedo segnato sempre come Jonathan col Gionata tra parentesi, come fa sempre (quando lo sa) Imdb quando la persona è accreditata con altro nome, mentre noi non abbiamo mai avuto l'obbligo di usare il nome tra parentesi che dà Imdb (lo facciamo ogni tanto), ma solo di mettere il nome "ufficiale" di Imdb diciamo. Se usiamo fare così c'è un motivo ben preciso: chi prende da Imdb per le schede ha l'obbligo solo di copiare il nome non tra parentesi, e quello è bene ci sia sempre.
  • Discussione Buiomega71 • 24/10/18 22:01
    Consigliere - 25937 interventi
    Ci ha lasciato il grande James Karen

    "Li vuoi vedere? I cadaveri..."

    " Figlio di puttana, hai spostato le lapidi ma ci hai lasciato i corpi eh? Non è così? Figlio di puttana"

    https://www.hollywoodreporter.com/news/james-karen-dead-poltergeist-china-syndrome-actor-was-94-722368
    Ultima modifica: 24/10/18 22:16 da Buiomega71