Jersey Boys - Film (2014)

Jersey Boys
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Jersey Boys
Anno: 2014
Genere: biografico (colore)
Note: La storia del cantante Frankie Valli e dei suoi Four Seasons.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Potendo contare sull'ampia fetta di consensi acquisiti negli anni dallo spettacolo teatrale (dal quale Eastwood preleva prima di tutto il protagonista John Lloyd Young, fenomenale nel riprodurre i vocalizzi del vero Frankie Valli), il film fa un balzo indietro nel tempo e racconta la storia dei Four Seasons e del suo leader, con una ben dosata riproposizione delle canzoni di maggior successo del gruppo che innervano uno script intelligente, ben diviso tra esibizioni sul palco e vita privata: le frequentazioni con l'ambiente un po' mafioso nel New Jersey di allora (rappresentato soprattutto dal boss locale un po' rintronato cui presta il volto un Christopher Walken bravo ma ormai decisamente sul viale...Leggi tutto del tramonto), le ovvie crisi familiari dovute alle troppe assenze di una vita costantemente in tour, le frizioni all'interno del gruppo causate innanzitutto dall'esuberanza sbruffona del più scapestrato dei quattro, il sodalizio con Bob Gaudio, autore delle musiche. Eastwood, innamorato - e si vede - dell'estetica noir (eccellente la fotografia), dirige con la consueta, fenomenale quintessenzialità dimostrando una consapevolezza unica, una padronanza e una conoscenza dei tempi cinematografici che gli permettono di saper essere sempre piacevole nell'esposizione. Non tutti i passaggi convincono allo stesso modo, ma il brio garantito da una sceneggiatura scritta con abilità e la qualità delle interpretazioni (per quanto poco conosciuti gli attori non deludono) sanno dare al film lo spessore necessario a rendere gradevole il tutto anche ai non iscritti al fan club dei Four Seasons. Ricreati in modo eccellente i momenti agli studi di registrazione, ben coreografate le esibizioni live, tese quanto basta le sequenze in cui i nodi vengono al pettine, lascia invece qualche perplessità la scelta di far narrare la vicenda agli "altri" Four Seasons facendoli rivolgere direttamente alla cinepresa durante l'azione. L'umanità e la riconoscenza di Valli nei confronti di chi l'ha tolto dalla strada per dargli la possibilità di esibirsi colpiscono, così come colpisce come doveva - in più occasioni - la singolarità della sua voce. Ricostruzione d'epoca impeccabile, fotografia di lusso, qualche battuta spiritosa qua e là, la voglia di riavvicinarsi a un modo d'intendere la musica lontanissimo da quello di oggi, soprattutto per quanto riguarda il business che ci gira intorno. In definitiva un film biografico che può tranquillamente essere apprezzato anche da chi non ha amato i Four Seasons e Frankie Valli (il quale in verità non assomigliava molto all'attore che lo interpreta).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/06/14 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/06/14
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Kinodrop 21/06/14 16:08 - 2921 commenti

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Trasposizione sul grande schermo di un fortunato musical sui Four Season, per la regia dell'84enne Eastwood. Nonostante la scenografia e la ricostruzione della Little Italy dagli anni '50 in poi, si avverte una venatura didascalica che frena il ritmo narrativo e schematizza (o idealizza) la dura realtà di quegli anni: il sistema mafioso, le dure censure, la bigotteria di una società classista. Buone le caratterizzazioni degli attori e accattivante la musica del quartetto, che ripaga alcuni squilibri di cui il film soffre. Per nostalgici o poco più.
MEMORABILE: Il timbro di voce di Frankie Valli; Il tocco in più dato da Walken.

Puppigallo 21/06/14 01:34 - 5258 commenti

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Eastwood è senza dubbio un abile narratore; e lo dimostra anche in questa occasione. Avvalendosi di buone caratterizzazioni dei vari personaggi, accompagna lo spettatore in un'avventura musicale durante la quale il gruppo dei Four Seasons passerà varie fasi, sempre però sostenuto dalla voce e anima dei quattro (Valli), che si farà il mazzo, sia per loro, che per tentare di salvare la sua famiglia (ma ci sono cose che vanno al di là). Nel suo genere è una pellicola riuscita, nonostante il ritmo non sia costante, facendo soffrire un po' il minutaggio. Walken gigioneggia, ma non disturba.
MEMORABILE: "Voglio andare a vedere Fluido mortale"; Il rapporto Valli-figlia; Il giovane Joe Pesci, che rimette a posto i birilli del bowling e s'arrabbia.

Didda23 23/06/14 09:23 - 2426 commenti

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L'Eastwood's touch si avverte non tanto nello stile classico della regia che lo ha sempre contraddistinto, quanto nella padronanza della narrazione cinematografica e nella maestria innata per la gestione dei tempi. Ricostruzione ambientale certosina e accorta, un cast formato da attori ben poco conosciuti (eccezion fatta per Walken e per Piazza - il Lucky Luciano di Boardwalk empire) ma condotti con eleganza e performance canore di tutto rispetto rendono l'opera per certi versi sorprendente e da non perdere. Un convinto passo avanti rispetto alla delusione J. Edgar.

Saintgifts 27/06/14 10:00 - 4098 commenti

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Eastwood dimostra ancora una volta le sue capacità, la sua creatività e la sua fantasia. All'inizio mantiene l'essenza teatrale (da cui proviene il soggetto) e le sue atmosfere da commedia, adatte alla gioventù dei quattro musicisti; poi confluisce nel cinema, nella parte centrale che, oltre all'ascesa del gruppo, cerca di disegnarne i vari caratteri, per ritornare a un finale da palcoscenico che è un inno alla gioventù. Colori smorzati che via via rinvigoriscono, scenografie curate che trasportano nei famosi anni irripetibili.
MEMORABILE: Eastwood si autocita in tv, in uno dei suoi primi film.

Cotola 29/06/14 15:58 - 9009 commenti

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Film biografico di stampo classico che più classico non si può (fatta eccezione per una narrazione un po' più ellittica del solito). La regia di Eastwood, sempre meritoriamente sobria ed "invisibile", è sapiente e sa come fornire allo spettatore un solido e piacevole intrattenimento. Le due ore e un quarto di film scorrono veloci e godibilissime anche per chi non ama nè i biopic né quello musicale. Le tante canzoni, infatti, non intaccano il ritmo e non sono mai invasive ma anzi funzionali al narrato. Impeccabile la confezione. Nulla di eccezionale ma di sicuro quel che si dice un buon film.
MEMORABILE: In originale Walken che parla italiano (anche un po' con la cadenza napoletana). Tutti i protagonisti quando parlano un po' italiano e napoletano.

124c 30/06/14 13:20 - 2913 commenti

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Clint Eastwood rende omaggio a uno dei miti musicali della sua giovinezza, il quartetto dei Four Season capitanato dall'italo-americano Frankie Valli, in un film musicale e drammatico. La ricostruzione storica è impeccabile, le canzoni del quartetto (e di Frankie solista) sono orecchiabili e gli interpreti, anche se poco conosciuti, in parte. Non tutto però funziona, vedi i difficili rapporti di Frankie con l'ex-moglie e le tre figlie, che risultano poco approfonditi. Sublime il boss di quartiere impersonato da Christopher Walken.

Deepred89 9/07/14 23:55 - 3704 commenti

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Grandissimo Eastwood: ti prende la vera storia (di per sé non troppo esaltante) di Frankie Valli e ti tira fuori dal cappello una commedia (con tocchi drammatici) intelligante e garbata, di una scorrevolezza che ha pochi eguali nel cinema degli ultimi anni e non solo. Fotograficamente non troppo esaltante, ma regia efficace e cast notevole, con un Walken (buffissimo quando parla italiano) che chiude il cerchio tornando a "Can't Takes my Eyes Off You" dopo 35 anni. Non un capolavoro, ma avercene!

Xamini 7/09/14 20:51 - 1247 commenti

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Un Eastwood che ho trovato un po' insolito, per una direzione in regia un po' più animata di quel che ricordavo. Jersey boys è un film che non fa gridare al miracolo ma è in grado di far canticchiare (per lo meno i classici dei Four Seasons). Procede quindi bene tra ricostruzioni ed elementi romanzati, giocando un po' sugli sguardi in camera (che sono forse esagerati durante l'ultima scena, un po' troppo trascinata).
MEMORABILE: La chiusura in stile musical e l'autocitazione di Eastwood che si mostra giovanissimo in una veloce clip di Rawhide.

Capannelle 15/09/14 21:28 - 4398 commenti

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Complimenti a Clint per come sia riuscito a rendere briose più di due ore di un biopic musicale, genere che solitamente non mi piace. Abbiamo la conferma della sua bravura dietro la mdp e del fatto che in America esiste un parco attori in grado di sfornare sorprese a ripetizione. Convincente la parte musicale e sicuramente in tono la ricostruzione ambientale.

Galbo 16/11/14 07:10 - 12380 commenti

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Quando Clint Eastwood racconta una storia spesso parla dell'America: anche in questo caso dietro la vicenda di quattro ragazzi di quartiere che formano un gruppo musicale c'è una nazione giovane e ancora "incontaminata" che il regista tratteggia con un affresco incisivo a cui contribuiscono una suggestiva fotografia e una colonna sonora di prim'ordine. Ottima anche la prova del cast, "preso" dal teatro. Nonostante la durata, il film è godibile e pur non trattandosi del miglior Eastwood è un tassello importante della filmografia del regista.

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Paulaster 10/12/14 09:54 - 4389 commenti

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Permeato di musiche degli albori del pop, richiama nelle performance uno stile da show teatrale. Eastwood cura la confezione e dirige bene gli attori, anche se poteva gestire meglio i salti temporali. Meglio la prima parte, in quanto la parabola del gruppo coincide con la discesa dell’attenzione e l’uso spropositato dei commenti in mdp viene a noia anche per la sua inutilità. Walken sfruttato poco nel suo ruolo da italiano d’America.

Rigoletto 8/02/15 17:19 - 1785 commenti

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Decisamente il Clint Eastwood regista piazza un altro colpo, costruito con l'abilità e la prospettiva che gli sono consuete anche se il risultato finale è meno riuscito rispetto ad altri esempi. La storia di Frankie Valli e The Four Season raccontata con passione è affidata a un gruppo di attori emergenti tenuti d'occhio da un grande vecchio come Walken. Forse una scorciata al minutaggio avrebbe reso il prodotto ancor più fruibile senza distruggere la forma, ma è un buon film.
MEMORABILE: L'autocitazione di Eastwood.

Tomastich 12/02/15 13:42 - 1255 commenti

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Un piccolo classico dei giorni nostri. La narrazione fatta uomo, la musica fatta storia (il balletto da musical è giustamente piazzato sui titoli di coda), l'America fatta canzone! Eastwood prosegue il suo affresco a stelle e strisce su livelli altissimi, forse il più continuo regista dell'odierno panorama Usa.

Piero68 31/05/18 10:44 - 2955 commenti

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Solita confezione ottima di un Eastwood che questa volta si rifà pure a Scorsese. Eppure il film non convince fino in fondo visto che sembra troppo ruffiano, per certi versi, oltre che lontano anni luce dall'America che il regista ultraottantenne è uso raccontare. Anche il cast, nonostante venga scelto quasi interamente italo-americano, questa volta non riesce a essere incisivo come in altri suoi film. Anzi, Young/Valli, reduce anche dal musical cui è ispirato il film, risulta troppo spocchioso, in alcuni contesti. Godibile a metà.
MEMORABILE: Ovviamente l'autocitazione di Eastwood e l'omaggio a Joe Pesci con alcune battute prese da Quei bravi ragazzi: "Buffo!" e Pesci "Buffo come?"

Tarabas 27/08/18 13:58 - 1878 commenti

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Eastwood gira un musical? Certo e lo fa bene, citando i set teatralissimi di New York, New York, i gangster che parlano in macchina di Quei bravi ragazzi, la gioventù anni 50 di West Side Story e via così. Ritratto agrodolce di una storia di successo con tanti lati oscuri (alcuni in verità romanzati, come il ruolo del padrino Walken). Alla fine, una storia americana che avrebbe potuto girare Scorsese, con un cast in palla e numeri musicali di livello. Sorprendente e divertente oltre i suoi difetti.

Minitina80 6/06/19 19:38 - 2980 commenti

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Jersey Boys è un altro piccolo pezzo di storia raccontato da Eastwood. Basti pensare al brano “Can’t Take My Eyes Off You” e alla sua diffusione capillare per il globo terrestre per capire di chi si sta parlando. La regia è delicata, quasi a non volersi intromettere e fare ombra su quello che scorre sullo schermo, per quanto sia impossibile non notare la qualità e la grandezza del lavoro svolto. Chi conosce Frankie Valli & the Four Seasons finirà con l’appassionarsi ogni minuto di più, non accorgendosi delle due ore trascorse sull’orologio.
MEMORABILE: Lo stacchetto finale.
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  • Curiosità Puppigallo • 21/06/14 08:55
    Scrivano - 506 interventi
    Eastwood, molto giovane, appare in un western in TV.
  • Discussione Capannelle • 12/09/14 23:48
    Scrivano - 3486 interventi
    Nella mia infinita miseria (musicale) non sapevo che "Can't take my eyes off you" fosse una hit di Frankie Valli, sempre pensato che l'autrice fosse la Gaynor.

    Sul film poco da dire: gran bella prova di Clint, non ci speravo.
  • Discussione Zender • 13/09/14 08:23
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Effettivamente la verisone che gira di più tra noi "giovani" è quella della Gaynor :)
  • Discussione Raremirko • 26/06/19 22:29
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Non ho capito comunque che c'entrava Joe Pesci e perchè lo si omaggi...
  • Discussione Raremirko • 26/06/19 23:06
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un Eastwood abbastanza anomalo, che ha fatto un film come sempre buono, ma anche secondo me sin troppo personale.

    C'è molta sincerità e passione nel rievocare quei tmepi, buona la ricostruzione storica, bravi gli attori (si vede un pò anche Walken) ma tutto è un pò troppo riservato alle persone che quegli anni e quelle icone le han vissute per davvero.

    Bello il momento musical nel finale; magari un Bird, più lungo, è comunque meglio inquadrato e fruibile.
  • Discussione Piero68 • 27/06/19 16:23
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Non ho capito comunque che c'entrava Joe Pesci e perchè lo si omaggi...


    Perchè nella realtà fu un giovane Joe Pesci (in questo film interpretato da Joseph Russo), non ancora attore di fama, a favorire il sodalizio artistico tra Frankie Valli e Bob Gaudio.
    La scena si riferisce a "Quei bravi ragazzi"
  • Discussione Raremirko • 30/06/19 21:53
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Piero68 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Non ho capito comunque che c'entrava Joe Pesci e perchè lo si omaggi...


    Perchè nella realtà fu un giovane Joe Pesci (in questo film interpretato da Joseph Russo), non ancora attore di fama, a favorire il sodalizio artistico tra Frankie Valli e Bob Gaudio.
    La scena si riferisce a "Quei bravi ragazzi"



    E uno dei 4 comunque si chiama Tommy De Vito, ossia Pesci in Goodfellas!!!

    Non può essere un caso!!!