Sette canne, un vestito - Corto (1949)

La trasformazione della materia prima come non l'avete mai vista: la regia sobria e descrittiva di Antonioni ci accompagna nelle varie fasi che portano una semplice canna gentile a trasformarsi in tessuto, lo stesso con il quale verranno realizzati abiti, anche di alta moda. Qualcosa che sembra scontato come acquistare o maneggiare un abito, grazie a questo corto non lo sarà più. Girato con perizia tecnica per lo più in interni. Illuminante.

Interessante corto di Antonioni (meno di dieci minuti) che in modo sobrio ma esaustivo accompagna lo spettatore dalla canna palustre della pianura del Nord-Est alla sfilata di moda, seguendo la nascita della seta artificiale prodotta dalla SNIA. Conciso senza essere troppo secco, chiaro senza essere pedante, il filo del film scorre leggero e incuriosente. Commento qua e là un po' retorico.

Docufilm commissionato dalla Snia per descrivere il passaggio dalle canne alla produzione di rayon attraverso un lungo processo chimico di lavorazione. Un cortometraggio affascinante, al di là dell’indubbiamente intrigante storia di elaborazione industriale, grazie a un testo che evita l’aridità tecnica facendo leva su una narrazione quasi da favola (le fabbriche sono ‘castelli’, per esempio) e a una regia che sostiene il senso della meraviglia che dovrebbe suscitare negli spettatori, con buona professionalità.