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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/09/14 DAL BENEMERITO DANIELA
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15 anni dopo il rapimento e la morte della figlia, una donna viene avvisata che il reato sta per essere prescritto e quindi il caso verrà definitivamente archiviato. Poco tempo dopo un'altra piccola viene rapita con le stesse modalità... Quello dei tempi di prescrizione è spunto non nuovo nel cinema sud-coreano e non è certo inedita la rappresentazione della polizia come una accolita di imbecilli e/o incapaci, ma la storia, fra incastri temporali e flashback, è assai ben condotta e tiene col fiato sospeso fino alla rivelazione finale.
Senza particolare originalità ma girato e (soprattutto) montato con assoluto professionismo, un thriller morale apparentemente discontinuo ma in realtà forte di un disegno ben preciso alla base, svelato in un lungo finale con tocchi melodrammatici che non scade nello stucchevole. Due ore di durata che scivolano veloci tra indagini serrate, inseguimenti, polizia ignorante e registrazioni su nastro magnetico da ascoltare e riascoltare alla ricerca dell'Hornitus Nevalis di turno. Intrattenimento efficace e in grado di far riflettere. Bel film.
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- per Deep:
visto che hai apprezzato questo Montage, forse potrebbe interessarti un altro thriller sud-coreano sempre imperniato sul tema della prescrizione in tempi brevi di reati anche gravissimi: è Confession of Murder, a mio parere meno riuscito di Montage a livello di sceneggiatura per le troppe forzature ma comunque godibile.
Qui, a quindici anni di distanza dal suo ultimo delitto, un serial killer esce allo scoperto e diventa una star mediatica. - Ti ringrazio Daniela. Mai considerato forse perché ritenuto inconsciamente (maledetti titoli) una brutta copia di Memories of murder (che come prevedibile non c'incastra nulla, tipo gli enigmisti Saw e Nickname o i vergini quarantenni e quattordicenni). Stasera me lo "recupero" assolutamente.
- Confermo, nessuna connessione con "Memories of murder" (stabilmente ai vertici della mia personale top ten dei film sui serial killer).
Fammi sapere quando inserisci il commento di questo "Confession of Murder". Io l'ho visto attirata soprattutto dalla presenza di Jung Jae-Young, attore di ci mi sono cinematograficamente innamorata dai tempi di "Castaway on the Moon" (altro titolo sud-coreano da non perdere assolutamente).
"Confession of Murder" non è certo un capolavoro ma, a patto di sospendere parecchio l'incredulità, c'è da divertirsi per le contorsioni della trama ed i colpi di scena.
Naturalmente, anche qui la polizia ci fa una figura barbina, ma questa è praticamente una costante del cinema sud-coreano... - Ottimo, colpi di scena e ribaltamenti sono una mia ossessione (anche se poi magari mi ci arrabbio perché i conti non tornano) e dunque la visione avverrà in tempi non troppo distanti. Anche Castaway on the moon è in lista...
