The interpreter - Film (2005)

The interpreter

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Noioso, inutile, interminabile (oltre due ore) polpettone che Sydney Pollack firma cominciando subito male con un prologo troppo diluito e astruso, con morti e feriti in un piccolo staterello africano. Si capisce già da qui la scarsa originalità del film, che sembra impostato seguendo i classici blockbuster preconfezionati. Impressione confermata dalle prime scene alle Nazioni Unite, con Nicole Kidman interprete e i soliti diplomatici… diplomatici. Poi finalmente la storia si avvia con la frase misteriosa carpita dalla Kidman stessa a luci spente nella sala (e pronunciato in una lingua africana che avrebbe potuto comprendere solo una poliglotta come lei): qualcuno vuole uccidere...Leggi tutto un leader del Continente Nero che dovrebbe venire a parlare di lì a poco alle Nazioni Unite. Viene allertata l’FBI con le sue squadre speciali (rappresentate dal bravo Sean Penn) e il gioco di pedinamenti, botta e risposta, misteriosi interrogativi legati alle immancabili rivoluzioni africane comincia a complicare l'intreccio rendendolo talvolta di difficile comprensione. La cosa, unita a una regia stanca e a dialoghi magari ricercati ma di dubbia efficacia, danneggia il film scoraggiando presto chi non ha alcuna voglia di lambiccarsi il cervello seguendo un soggetto tanto intricato quanto insipido. La Kidman e Sean Penn sono una coppia d’attori con pochi eguali al mondo, ma sprecarli per due personaggi stereotipati è un delitto. Pollack insomma pare si limiti a seguire svogliatamente la traccia di una sceneggiatura povera di idee e figlia di un modo di intendere il cinema tipico della Hollywood peggiore.

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Caesars 8/02/07 15:09 - 3790 commenti

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Discreto ma nulla più. Come spesso accade ai film americani recenti cede molto nel finale. Come sempre bravi Sean Penn e Nicole Kidman ma al servizio di una storia che non riesce a sollevarsi da un livello solo sufficente. Peccato, da Pollack ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Raggiunge quasi la sufficienza, ma...

Magnetti 7/08/07 18:18 - 1103 commenti

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The interpreter è un thriller che ha un grande difetto: la trama e l'intreccio sono noiosi e intricati (o meglio pasticciati). Si fatica ad arrivare alla fine e, una volta giuntivi, non si è per nulla soddisfatti. Sean Penn è molto bravo (impagabile la sua tipica smorfia di sofferenza interiore). La Kidman anche, a sfruttare il suo appeal senza aggiungervi granché d'altro. Le scene dentro al palazzo delle Nazioni Unite sono valide ma questo non mi permette di promuovere un film veramente noioso.
MEMORABILE: Il cattivo che fissa la Kidman dalla finestra con la maschera africana rubatale poco prima.

Galbo 3/11/07 07:16 - 12393 commenti

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Dopo alcune prove non memorabili, The Interpreter rappresenta il ritorno di Pollack al cinema di impegno e qualità; sicuramente non un film impeccabile: la trama è confusa e si fa un po' fatica a districarsi tra gli eventi raccontati. Il tema però (corruzione e intrighi politici nei paesi africani visti dal mondo ovattato dell' Onu) appassiona regista ed attori che offrono buone prove attraverso una direzione ed interpretazioni sicuramente notevoli. La Kidamn fornisce una delle sue migliori performances e Penn è come al solito impeccabile.

Ciavazzaro 8/07/08 10:16 - 4770 commenti

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Solido thriller diretto dal mai troppo compianto Sydney Pollack. La Kidman se pur brava è un pochino troppo teatrale, molto meglio Sean Penn. Comunque si respira una buona tensione (soprattutto nel finale) e qualche colpo di scena rende il film degno di essere visto. Non un capolavoro ma molto più che sufficiente.
MEMORABILE: Il finale.

Capannelle 9/03/09 10:07 - 4411 commenti

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Il classico film dalla confezione buona ma senz'anima. Il rimpianto è aver avuto a disposizione la Kidman e Sean Penn senza averli sfruttai minimamente (si salva forse la vena anticonformista nell'agente FBI). L'intreccio giallo è complicato e fragile al tempo stesso. è quella la pecca maggiore del film. Anche perché l'approfondimento delle personalità, del vissuto dei protagonisti funziona solo in parte.

Cotola 12/03/09 23:14 - 9044 commenti

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L'ultimo film di Pollack non è certo la sua opera migliore. Il problema principale è che, pur essendo un thriller, avvince troppo poco. Colpa di una sceneggiatura un po' farraginosa e confusionaria, arricchita da qualche lungaggine di troppo. Buona la confezione, così come la prova degli attori. Per il resto nulla di memorabile né nel bene né nel male.

Pigro 13/03/09 09:31 - 9666 commenti

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Un'interprete scopre il complotto per uccidere un sanguinario leader africano all'Onu, ma lei stessa pare coinvolta. Eclatante il disinteresse totale che questa storia trasmette, nonostante la concitazione delle scene e il plot pieno di sorprese. Un film inconsistente, sarà per un'improbabile Kidman, sarà per l'assurdità della vicenda, sarà per la retorica che si spande dappertutto, dalle riprese ai dialoghi alla morale politicamente (e pietosamente) corretta... Molto rumore per nulla.

Stefania 5/02/10 00:44 - 1599 commenti

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Il film mi piace poco, non ha suspence ed è sgradevolmente inautentico, ancor meno mi piace la Kidman, inadatta al ruolo e poco convinta. E un po' meno ancora mi piace la maniera, veramente posticcia e retorica, in cui l'evoluzione interiore del personaggio di Silvia si intreccia con la spy story che la vede coinvolta. Insomma, mi pare un film ambizioso ma pochissimo riuscito.

Daniela 2/12/12 16:29 - 12662 commenti

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Un'interprete dell'ONU ascolta casualmente una conversazione in cui si parla del prossimo assassinio di un dittatore africano in occasione del suo discorso all'Assemblea generale... Un thriller senza infamia ma anche senza lode, almeno per essere un film diretto da Pollack: sceneggiatura confusa e divagatoria, abbondanza di luoghi comuni, Kidman troppo algida per il ruolo, finale debole. Fra i pochi lati positivi le belle ambientazioni nel Palazzo di Vetro e l'interpretazione di Penn che riesce a travalidare i limiti di un personaggio tanto stereotipato come l'agente con TRAUMA.

Furetto60 28/08/14 14:53 - 1194 commenti

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Thriller più psicologico che d'azione, vive di momenti buoni e di altri meno felici, scontando il prezzo di passaggi di non immediata fruizione o spiegati male, se preferite. Il finale ripaga comunque l'attesa e la Kidman è brava, meno convincente Sean Penn. Azzeccati gli "inserti" africani con le maschere etniche alle pareti.

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Lou 5/07/16 23:52 - 1121 commenti

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Buon thriller politico-psicologico di Pollack, che deve molto del suo fascino alla felice accoppiata Kidman/Penn e alla suggestiva ambientazione nel "Palazzo di Vetro" newyorkese, per la prima volta aperto alle riprese cinematografiche. L'intreccio è piuttosto contorto e non sempre coerente, ma alcune scene sanno trasmettere con molta efficacia la tensione emotiva e il tormento interiore dei protagonisti.

Nicola81 25/11/16 09:55 - 2857 commenti

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Nel suo ultimo film, Pollack torna al thriller spionistico 30 anni dopo il celebre I tre giorni del condor, ma il paragone è improponibile. Le potenzialità del soggetto vengono smorzate da uno sviluppo farraginoso (talvolta anche improbabile) e da un ritmo non certo irresistibile, che obbliga ad armarsi di pazienza per arrivare al finale, peraltro non memorabile. Non bastano la bravura della coppia protagonista, le riprese al Palazzo di Vetro e qualche sporadico tocco di classe. Un commiato decisamente sottotono, purtroppo.

Saintgifts 21/06/17 12:54 - 4098 commenti

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A un intreccio abbastanza intricato, che la sceneggiatura non riesce a rendere come dovrebbe, si aggiunge l'interpretazione eccessivamente sofferente dei due interpreti, spesso portata in primi piani non indispensabili, atti a mostrare solo le capacità espressive dei due bravi attori. Le vicende personali dei protagonisti, che pur arricchiscono la vicenda, hanno troppo peso sulla parte thriller e finiscono per creare situazioni anomale e poco credibili. La tensione, che si vorrebbe nel finale, risulta scarsa (è evidente quello che sarà l'epilogo).

Tarabas 10/07/17 09:06 - 1878 commenti

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Al termine di una carriera esemplare, Pollack dirige questo pasticcio thriller-melodramma-fantapolitico sostanzialmente tutto sbagliato, a partire dal clamoroso miscasting della Kidman, più improbabile vittima di dittatura africana della storia. Il film non è abbastanza interessante o coinvolgente da giustificare l'ammucchiata di cliché, impossibile empatizzare con i protagonisti, mentre la trama rimane sullo sfondo, vaga e approssimativa. La confezione è (direi ovviamente) professionale.

Teddy 30/03/23 05:24 - 825 commenti

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Il thriller spionistico di Pollack non punta sulle stratificazioni fobiche urbane o sulla fluidità visiva dei chiaroscuri, ma si inabissa invece su una didascalica interrogazione morale che coinvolge personaggi ambigui e irrimediabilmente oppressi. Senza una radicalità estetica, senza passaggi sorprendenti, la storia si snocciola e si dissolve fra i glaciali e meravigliosi volti di Nicole Kidman e Sean Penn. Un film d’attori e poco più.
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