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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Snakes on a plane
Anno: 2006
Genere: animali assassini (colore)
Regia: David R. Ellis
Note: E non "Snakes on Plane"
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
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PAPIRO DAVINOTTICO INSERITO IL GIORNO 7/02/07
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- Quello che si dice un buon film:
HollywoodL, Ford, Anthonyvm - Non male, dopotutto:
Galbo, Redeyes, Supercruel, Daniela, Fabbiu, Il ferrini - Mediocre, ma con un suo perché:
G.Godardi, Puppigallo, Capannelle, Belfagor, Gestarsh99, Rambo90, Stelio - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Zender, Hackett, Ghostship, Pigro, Nando, Jcvd, Tyus23, Rebis, Tommy3793, Pinhead80, Parsifal68 - Gravemente insufficiente!:
Undying
Mi aspettavo molto di più, invece mi son trovato di fronte a un B-movie i cui effetti in computer graphic mi son parsi quantomeno deficitari. Sì, certo, quando i serpenti si diffondono in aereo attaccando e morsicando all'impazzata c'è da rimarcare una bella voglia di stupire (c'è persino un tizio che viene stritolato e divorato partendo dalla testa), ma complessivamente c'era bisogno di qualche trovata in più, per supportare un'idea tanto limitata.
Ibrido fa disaster movie e animali assassini, il tutto condito da un'esile trama poliziesca. Più che far paura i serpenti del titolo fanno fare solo grasse risate scatologiche e sessuali. Forte della presenza di Samuel L. Jackson il film non è finito direttamente nel mercato home video, grazie anche ad una brillante operazione di marketing via internet. Moderatamente divertente, tuttavia funziona benissimo come film da gustare dopo mezzanotte. Con una birra gelata in mano ovviamente.
Orgogliosamente tamarro e spudoratamente divertito (oltre che divertente), questo film nato praticamente da un blog e da un tam tam internettesco senza precedenti ha un punto a favore non da poco: è assolutamente folle. Manuale del B-movie alla mano Ellis dirige un pastiche precipitoso che non si risparmia in azione, ironia, spaventi e gore nel nome della playstation. Protagonista un esercito di 400 serpenti (veri) incazzati e moltiplicati dalla CG e un Samuel Jackson sopra le righe.
Cinema di pura evasione e strano ibrido tra Anaconda e Airport, Snakes on a plane fa il suo mestiere, cioè intrattiene e diverte senza nessuna pretesa di veridicità o di impegno (assurdo cercare l'uno e l'altro in questo genere di film). Fatte queste premesse è un film godibile, con un gruppo di attori mestieranti nel senso più nobile del termine, capitanati da un Samuel Jackson mai così adrenalinico e divertito.
Titolo e al tempo stesso sinossi del film.
Film che punta su una confezione estetica di tutto rispetto, con effetti speciali di alta qualità e sequenze d'azione che sono il pezzo forte di David R. Ellis (Final Destination 2). Impressionanti alcune scene, girate con veri serpenti, e buona la resa degli interpreti (come sempre nel caso di Samuel L. Jackson). Adatto se volete godervi un viaggio visivo privo di alcuna riflessione che sia anche minimamente metacinematografica (ed il soggetto, come suggerisce il video musicale, ben si prestava)...
Attori mediocri (a parte Samuel Jackson, che però sembra capire in che film è capitato), sceneggiatura degna di un primate con problemi mentali, dialoghi quasi penosi e tonnellate di serpenti resi aggressivi da un feromone sparso nell’aria, all’interno di un aereo. Ora, se si dovesse analizzare il tutto a mente lucida, si potrebbe evitare la visione, ma il livello di trash è così alto, che la pellicola, disattivando il cervello, può meritare un’occhiata; e un sorriso qua e là potrebbe scapparci (gli attacchi sono demenzialmente divertenti).
MEMORABILE: Il morso all'inguine nel bagno (trash puro).
Un piccolo capolavoro, se mi si passa il termine. Un concentrato di patinatura, effetti speciali ed ironia mixato, frullato, servito in 80 minuti di spassoso divertimento. Dialoghi al limite del ridicolo, scene assurde ed un Jackson assolutamente fantastico. Se questo è il B-movie allora ben ne vangano altri! Gustosissime le morti: il tipo che orina sul serpente che poi si vendicherà, la coppia di strafighi morsa durante l'amplesso (notevole il morso sul capezzolo), la grassona "stuzzicata" da un serpente malandrino! Delirante e divertente!
MEMORABILE: Il serpente che morde il tizio sul pipi: ho ancora i brividi!!!
Mediocre filmetto d'azione con trama semi inesistente che ha l'unico pregio nel tentar l'ardire di mettere due fobie (il volo e i serpenti) nella stessa pellicola. L'azione non manca, la visione è spensierata ed ideale per una serata senza implicazioni intellettuali. Ennesimo film D.D.M. (Dateme Da Magnà) per Jackson.
Dopo il simpatico Cellular, David R. Ellis dimostra ancora una volta di essere un regista che di cafonaggine spinta se ne intende. "Snakes On A Plane" è un folle e ironico b-movie che centra il bersaglio, ovvero divertire il popolo dei culturi del tamarro su grande schermo. Niente di più e niente di meno. Come ciliegina sulla torta un Samuel L. Jackson ipercool. Solo per fini culturi del genere e da accompagnre a qualche birra. Yeah!
La serie è la B ma la partita è piuttosto divertente, per quanto inferiore rispetto alle attese create ad arte su internet (ma forse era impresa impossibile). Conta sulla presenza di un campione nel cast (Jackson pare a suo agio con gli animali asssassini), su effetti speciali gustosi ed una dose di splatter molto moderata, tanto che rendere possibile la visione "ad occhi aperti" anche a persone facilmente impressionabili come me. Godibile, una volta scontata l'allegra inverosimiglianza.
MEMORABILE: Il pasto dell'anaconda.
Kenan Thompson HA RECITATO ANCHE IN...
Potrebbe sembrare il più classico film sugli aerei disgraziati, quelli che passano d'estate su canale5, ed è girato, sceneggiato e recitato come se lo fosse, ma quello che c'è in mezzo è puro delirio: i serpenti, oltre a rappresentare una soluzione narrativa divertentissima, sono cattivissimi e a tratti spaventosi oltre ad essere tutto sommato ben realizzati; i dialoghi finto-buonisti hanno delle virate sconcio-volgari da non sottovalutare e l'atmosfera ha momenti di puro horror... Un film schizofrenico coi mille volti della serie B.
MEMORABILE: Gli attacchi in bagno; Il boa; Il serpente nel micronde.
Saltella amabilmente tra il film estivo (già dal titolo) e il film d'azione. Ma rimane a galla grazie ad una buona verve crudele che esplode non appena i serpentelli si liberano sull'aereo (e non bisogna aspettare molto, qui non si perde troppo tempo a descrivere i viaggiatori come accade spesso nel genere). Lì l'autore dà il meglio di sè stesso ed eleva il tono di una trama altrimenti prevedibile. L'action è senza infamia e senza lode, gli attori un gradino sopra quelli dei film tv. Due pallini ampi.
MEMORABILE: Nel gabinetto e quando il cihahua viene dato in pasto all'Anaconda.
Divertente scemenza con un Samuel L. Jackson che non ci crede nemmeno per un attimo e si carica sul groppone un B-movie d'altri tempi. L'idea di base è intrigante, ma il film per forza di cose non potrebbe essere nulla di più rispetto a ciò che realmente è: un'ora e mezza di serpenti in digitale; economico per spegnere il cervello.
Chiaramente mediocre sin dall'inizio, il film mostra con onestà il livello di trash che riesce a raggiungere e forse per questo risulta meritevole di una visione, possibilmente in un'afosa nottata estiva. Cast anonimo, ad eccezione di Jackson (che tuttavia dopo un po' scende al livello degli altri), serpenti discretamente realizzati e i soliti cliché da aeroporto. Di nessun valore il finale, a conferma del fatto che erano gli "snakes" e il "plane" a catalizzare il film. Se vi piace la serie B...
Che c'è in questo film? Lo dice il titolo: serpenti in un aereo. Nient'altro: non c'è storia, non ci sono personaggi, non c'è niente da ridere o di cui aver paura, ma pura esibizione di serpenti che mordono passeggeri. La situazione è talmente sciocca e artificiale da non coinvolgere manco un minuto. Certo, si punta su immagini choc, ma sono talmente arzigogolate da diventare stucchevoli dopo poco. Si intuisce il tentativo di intingere l'orrore e il catastrofico nell'ironia trash, ma il risultato è un guazzabuglio senza senso.
Fumettone trash ambientato in un aereo di linea in cui la narrazione è abbastanza scontata e vede serpenti digitali spuntare da ogni pertugio ed assaltare gli ignari passeggeri. Un film adrenalinico ma di bassa lega che con una sola idea procede verso la fine. Cast abbozzato; Jackson prevale ma pure lui sembra non crederci.
Il solito film con aereo dirottato da terroristi (in questo caso sostituire la parola terroristi con serpenti), un poliziotto all'interno che cerca di salvare tutti; tanto per cambiare i piloti muoiono e un comune mortale deve pilotare (guarda caso bene) il velivolo. Serpenti palesemente fatti al computer. Non si trema, non ci si spaventa.
Speravo di assistere ad un film magari non di pura qualità ma che riuscisse in qualche modo ad intrattenere e divertire. Niente di tutto questo: il principale limite del film, ben più della brutta CGI, è infatti l'essere noioso e, salvo qualche momento nel finale, privo di tensione. La vicenda si riduce alle quattro parole del titolo e la mancanza di personaggi che riescano ad essere un minimo interessanti fa il resto. Jackson salva se stesso, per salvare il film ci voleva ben altro.
Tolto l'ozioso incipit che presenta personaggi impresentabili, tolta l'ironia che mette addoso una cupa afflizione, tolto il finale che ravana l'improbabile mirando all'inverosimile, rimane l'attacco orgiastico dei rettili: un buon momento che mette in salvo le competenze tecniche di Ellis sfoggiate nel grandioso car-crash di Final Destination 2. Comunque, addizionata la paura atavica per i serpenti a quella contemporanea per i velivoli il risultato è inferiore alla somma degli addendi: anche la matematica è un'opinione.
Quando si tratta di tripli salti mortali dall'inattendibile con quadruplo avvitamento nella baracconata più rumorosa e casinara, all'ex stuntman Ellis risalgono le vampate dell'andropausa. E allora esagera, sicurissimo che tutto faccia brodo a cattivo gioco: ti agguanta tre delle paure umane più diffuse (quelle del chiuso, del volo e dei serpenti), te le schiaffa dentro una fusoliera strapiena di vetuste macchiette antropoidi da catastrofico Airportuale anni '70, poi sigilla ben bene il tutto e scuote e riscuote violentemente. Quanta schiumetta sterile da 'sto po' po' di orgasmo senile...
MEMORABILE: La scena più divertente del film: il piccolo chihuahua gettato senza tanti complimenti in pasto al gigantesco boa constrictor (!!!)
David R. Ellis HA DIRETTO ANCHE...
Banale. Il titolo dice tutto e basterebbe solo leggerlo senza vedere la pellicola. È questo il dato di fatto: è un film inutile. Scarsa la recitazione, pessima la trama, per niente buoni gli effetti speciali e dialoghi completamente assurdi e qualsiasi: un brutto B-movie nel quale si salva soltanto Samuel L. Jackson (ma si tratta di una sufficienza "per la carriera" come si direbbe in ambito calcistico). Insomma, un filmaccio che ha l'unico pregio di poter servire per scollegare il Gulliver per un paio d'ore.
Pura serie B, con la consapevolezza di esserlo; non troppo divertente però, perché oltre a una schiera abbastanza nutrita di ammazzamenti c'è ben poco. I personaggi sono risibili e la storia non offre molti colpi di scena; rimane il gusto di vedere i serpenti all'opera (anche se realizzati maluccio in digitale) e in un paio di occasioni c'è di che sogghignare. Jackson fa il ruolo per cui è nato (poliziotto duro e coraggioso) e svetta facilmente.
Eccoci servito un bel b-movie che sarebbe andato fortissimo in un drive-in degli anni cinquanta. Ai giorni d'oggi però, nonostante il tentativo sia simpatico, pare essere fuori tempo massimo. Il regista prova a girare un film del genere animali assassini a bordo di un aereo (con serpenti veri). Delirio assicurato (nel vero senso della parola) e qualche buon effetto speciale. Tutto qua. La storia è così banale da far cadere le braccia a terra. Insufficiente.
Il soggetto, di sicuro coraggioso, mette insieme due delle più note e comuni fobie dell'essere umano. Prima dell'uscita al cinema divenne un fenomeno su internet, al punto che la casa produttrice coinvolse gli utenti di un apposito blog chiedendo suggerimenti per la realizzazione. I personaggi sono tutti interessanti e abbastanza ben caratterizzati (oltre che ben interpretati dai rispettivi attori, Samuel L. Jackson in primis). Un B movie puro, certo semplice ma ben realizzato anche nella commistione di generi e tutto sommato abbastanza divertente e godibile.
Un'idea assurda ma proprio per questo divertente. Sam Jackson, ormai abituato alla divisa (Shaft, Basic) gigioneggia e gioca a fare l'eroe. La computer grafica non è sempre impeccabile ma cercare la perfezione in una pellicola come questa è quasi disonesto. La tensione tutto sommato c'è, anche se nel finale il tutto vira (è il caso di dirlo) decisamente sull'ironico; ed è un bene, perché quando si gira una follia come questa prendersi troppo sul serio sarebbe un suicidio. Bravo anche Bobby Cannavale (il Gyp Rosetti di Boardwalk empire).
Un gangster fa imbarcare una gran quantità di serpenti velenosi su di un aereo per Los Angeles, con lo scopo di farlo precipitare ed eliminare uno scomodo testimone oculare. Misteriosa la presenza del grande Jackson in un film di serie B intriso di effettacci mal riusciti e con scene al limite del risibile. Sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più da una trama che prevede uno spunto così bizzarro, ma l'esito finale rasenta il trash più autentico.
Americanata che gode di un'idea di partenza folle e che sa svilupparla nel modo che il pubblico si aspetta. Serpenti velenosi e iperattivi che mordono a più non posso i passeggeri di un aereo, impossibilitati a fuggire. L'ambientazione "delicata" impedisce un uso frequente di armi da fuoco e le esplosioni sono da escludere, cosa piuttosto rara per un action thriller americano. Il divertimento, tuttavia, non manca, così come il gore e qualche discreta sequenza exploitativa. La serietà è morta e sepolta. Ogni tanto si ha bisogno, di film così.
MEMORABILE: Gli amanti uccisi in bagno; La signora grassa e ubriaca con un serpente tra le gambe; Il pasto umano del pitone, giusto per rimanere sopra le righe.
Non c'è una vera sceneggiatura, se non banale e nelle sequenze iniziali. Non c'è uno sviluppo della storia: il film diventa da prima della metà un coacervo di scene confuse e disordinate nemmeno degne di un buon film d'azione. Si può capire che vi sia un tema preponderante, ma vedere solo serpenti che volano e passeggeri morsi per metà della durata è un po' troppo. Personaggi scadenti, forse si salva l'accompagnamento musicale. Un B-movie.
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- * Il soggetto iniziale è di David Dalessandro, che ebbe l'idea nel 1992 (il titolo originario era Venom). Il soggetto di Dalessandro fu scartato da più di 30 studi hollywoodiani nel 1995. Solo nel 1999 la Paramount Pictures e la New Line Cinema, che poi si aggiudicò i diritti, mostrarono interesse.
* Grazie al titolo, già prima della sua uscita nelle sale, il film attirò l'attenzione del pubblico, divenendo un fenomeno di Internet. La New Line Cinema accolse suggerimenti sui forum online e protrasse le riprese di cinque giorni. Tuttavia il film fece incassi modesti al botteghino: 62 milioni di dollari in patria. Prima e dopo l'uscita nelle sale, fu oggetto di parodia in televisione, in altri film, in video amatoriali, in videogiochi e in album musicali.
* Per il film sono stati usati 450 serpenti tra cui un pitone lungo 6,70 metri.
(Fonte: Wikipedia)
