Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ben 14 episodi, alcuni brevissimi, sul tema delle nuove manie (intese anche come passioni, hobby eccetera) dell'Italia nel Dopoguerra. Si parte subito con l’ELABORAZIONE, sketch di mezzo minuto sulla mania per le auto truccate; poi con LO SPORT cominciano i veri sketch. Raimondo Vianello e Franco Fabrizi si trovano rispettivamente nei ruoli del capufficio e dell'impiegato: Vianello è costretto a portare la moglie sul marciapiede a battere per colpa di un’incauta scommessa allo stadio. Moderatamente divertente. In IL SORPASSO Walter Chiari in auto fa a gara con un aereo senza avvedersi: due minuti inutili. L’HOBBY ci mostra la conturbante Barbara Steele (la dark lady...Leggi tutto per eccellenza del gotico all'italiana) alle prese con l’amante riconosciuta del marito e la di lui passione per la partitella di calcio con gli amici. Comparsa per il sempre simpatico Gigi Ballista. I CONSIGLI mette in scena uno dei tanti battibecchi moglie/marito tra la futura coppia televisiva Sandra Mondaini/Raimondo Vianello: poco più di una barzelletta leggermente diluita. LA PROTESTA è invece quella di Aroldo Tieri e Walter Chiari, amici di lunga data che attraversano il fascismo e la guerra lamentandosi ma agendo sempre come i potenti del momento impongono: satira già più pungente. IL PEZZO ANTICO introduce nel film il bravo Umberto D’Orsi e lo affianca a Franca Valeri in un breve sketch di carattere religioso-truffaldino. Ancora D’Orsi è poi protagonista con il grande Enrico Maria Salerno (ottimo anche in questa misera circostanza) di LA PAROLACCIA, uno dei tre/quattro episodi più lunghi (una dozzina di minuti): nei panni di uno scrittore di buone speranze si fa istruire dal navigato maestro (Salerno) a una scrittura più ardita per poi venire malamente offeso proprio dal “maestro” durante una premiazione: trovata vecchia ma efficace. LO STRIP è un superfluo siparietto con Walter Chiari maniaco sessuale frequentatore di night club ed erotomane. Più simpatico Vianello in LE INTERVISTE, ancora brevissimo, in cui interpreta un onorevole che dà a ogni problema l’identica, burocratica risposta. Chiari torna nel piacevole L’AUTOSTOP, in cui si mettono a confronto la cultura e il costume del Sud (rappresentato da un Chiari in palla) e del Nord (il milanese di Umberto D’Orsi). Quasi senza dialogo, giochi di occhi e di pensieri ad alta voce, è uno degli highlights del film. LA CAMBIALE con Aroldo Tieri, Vianello e la Steele è ben recitato, basato su un'idea divertente (si firmano cambiali fino a “snervarsi” le mani) ma ripetitivo. Chiusura con gli immancabili, all'epoca, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. LA COMICA FINALE - IL WEEKEND è l'ennesima riproposizione del vaudevilliano “gioco di porte” con amanti, ladri e domestiche che entrano ed escono da ogni angolo. Franco e Ciccio cercano di farsi notare più dei colleghi, ma poco possono di fronte a una sceneggiatura (di Castellano e Pipolo) assai misera. I MANIACI è un film a episodi come mille altri, in un bianco e nero destinato allora a scomparire nel giro di qualche anno. Incredibile parata di facce note; purtroppo non basta e la risata langue.

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Il Gobbo 14/05/08 17:43 - 3015 commenti

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Non male. Fulci, affiancato dagli stakanovisti Castellano & Pipolo, si cimenta con il collage di sketches, allineando i più bei nomi della commedia nostrana in un cast affollato e variopinto, dove la scream queen per antonomasia del nostro bis sta a fianco dello scucchione Ugo Fangareggi... Qualche colpo è a salve, qualcun altro va a segno (svettano Tieri e Chiari, Vianello e la Mondaini, Gigi Ballista, la Valeri, il grandissimo Salerno), il risultato complessivo non è indimenticabile, ma si lascia guardare senz'altro.

B. Legnani 11/06/08 01:55 - 5534 commenti

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Onesta operina a episodi, talora più che sufficiente, talora modestuccia, per la differenza di livello all'interno dei tredici episodi. I migliori sono quello, brevissimo, d'esordio, con Silla Bettini, e l'unico con l'eccellente Enrico Maria Salerno, cui si affianca un ottimo Umberto D'Orsi, più volte presente, al pari di Walter Chiari, Raimondo Vianello, Aroldo Tieri... L'episodio peggiore è l'ultimo, banalissimo, con Franchi e Ingrassia.

Pigro 9/06/08 11:53 - 9672 commenti

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Film a episodi sui vizi italiani, creato in fotocopia sul ben più incisivo I mostri di Dino Risi dell'anno precedente. Non mancano i calibri grossi della comicità, dal sempre fulminante Raimondo Vianello al camaleontico Walter Chiari. fino ai qui poco brillanti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, ma il risultato non è dei migliori. Non è che le storielle siano brutte: è che non hanno il ritmo giusto e forse neanche il piglio mordace dei Mostri di Risi. Da vedere più come testimonianza di un'epoca che per divertirsi.

Homesick 29/09/08 18:25 - 5737 commenti

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Continuamente altalenante. I segmenti migliori sono quelli in cui le manie affliggono non tanto i comuni cittadini, ma la società e la politica: ecco quindi la scriteriata rincorsa allo status-symbol de "La cambiale", le tautologie degli uomini di governo ("Le interviste"), la falsità degli ecclesiastici ("Il pezzo antico") e la facilità di passare dal moralismo alla trasgressione a seconda del proprio comodo ("La parolaccia"). Non si risparmia il sesso da guardoni ("Lo strip"). Nel colossale cast svettano Vianello, Salerno, Tieri, Chiari, D'Orsi.

Ciavazzaro 28/03/09 15:42 - 4770 commenti

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Come già detto, non tutto funziona. Comunque il cast è di livello, ci sono la Steele una volta tanto in un ruolo non-horror e la coppia Ingrassia-Franchi. Divertente quello con loro protagonisti, effimero quello con la Steele, bravo Vianello. C'e di meglio sicuramente, ma anche di molto peggio.

Giùan 23/10/11 14:28 - 4562 commenti

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Compendio antologico di sketch più o meno brillanti. Il film, evidentemente succedaneo al successo de I mostri, dà modo a Lucione di sfruttare la sua propensione ad un cinema professionale e alimentare. La rapidità ed il brio dei bozzetti fan sì che la visione scorra rapida, senza supponenti velleità critiche. Personalmente mi piace ricordare la grande performance di Enrico Maria Salerno ne la Parolaccia, cialtronissimo Maestro di letteratura alle prese col povero neofita D'Orsi. Simpatico anche il democristiano Vianello e sempre bella la fuori contesto Steele.

Ghostship 9/07/11 21:06 - 394 commenti

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Nato sull'onda del successo de I mostri alterna innocue barzellette ed episodi messi lì solo a fare metraggio con segmenti che meritano di far parte dei classici della commedia all'italiana. Cast variegato e ricco di stelle con un Walter Chiari ispiritassimo in tutti gli episodi che lo vedono protagonista ed un Vianello grande mattatore.

Geppo 30/12/11 00:06 - 316 commenti

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Non male: il dottor Fulci non tradisce mai. Alcuni episodi sono davvero simpatici (tranne "Le interviste"). A rivederlo oggi risulta abbastanza osé e un pochino volgare per l'epoca, e lo si nota anche nel linguaggio (stiamo parlando di un film del 1964, quindi un caso abbastanza particolare). Molto bravo Walter Chiari, deludente e un po' imbruttita dal ruolo invece Margaret Lee; bellissima e notevole Gaia Germani (nell'episodio "L'hobby"), mentre l'episodio con Franco e Ciccio anticipa secondo me la commedia degli equivoci degli anni '70 e '80.
MEMORABILE: L'episodio "L'autostop" con Walter Chiari e Umberto D'Orsi e "La cambiale", con Raimondo Vianello.

Gabrius79 15/01/14 00:52 - 1427 commenti

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Commedia a episodi di varia durata che nonostante il dispiegamento di un grande cast non regala allo spettatore che pochi sorrisi. Si salvano giusto un paio di episodi ossia "Il pezzo antico" come Vittorio Caprioli, Franca Valeri e Umberto D'Orsi e "La cambiale" con Raimondo Vianello e Aroldo Tieri. Per il resto noia in agguato.

Graf 25/01/14 02:38 - 708 commenti

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La classe non è acqua e, pur con alcuni smottamenti verso il cattivo gusto, questo piccolo film a episodi conferma indiscutibilmente tutte le qualità registiche di Fulci: l’acutezza dell’osservazione quasi da entomologo delle manie, dei vizi e tic degli italiani all'epoca del boom economico, la perizia tecnica nel saper variare il taglio delle inquadrature e il tempo delle sequenze a secondo dello stile narrativo dell’episodio, il cinismo nero e crudo con il quale il regista disegna i personaggi. Film dal sapore aspro e conservato sotto aceto. Buono.
MEMORABILE: Attori in forma smagliante; L'episodio "l'hobby" è caratterizzato da eleganti e fluidi piani sequenze degni del miglior Antonioni.

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Furetto60 1/09/14 11:30 - 1196 commenti

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Una decina di episodi in b/n connaturati da un umorismo very english (non a caso Vianello è impiegato spesso, mentre la Mondaini appare una sola volta insieme al marito). Da notare come i riferimenti alla vita sociale e politica riproducano frasi e situazioni perfettamente adattabili all’odierna attualità. Appare anche qualche elemento soft erotico, come la doccia nell’episodio della cambiale, tra i migliori. Solo l’episodio finale è meramente comico e affidato a due specialisti del genere. In sostanza il risultato è buono ma non eccezionale.
MEMORABILE: Il quasi monologo di Salerno.

Il Dandi 4/06/16 00:30 - 1917 commenti

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Una dozzina di brevi sketch, sulla scorta de I mostri: piace vedere valorizzati caratteristi solitamente usati come "spalle" (Tieri, D'Orsi) qui promossi al rango di protagonisti (anche se non basta mettere un parrucchino in testa a Vianello per farne un istrione come Gassman). L'unico episodio che esce dalla formula della barzelletta sceneggiata è quello finale affidato a Franco & Ciccio, in cui i due si cimentano con comiche da film muto. Fulci fa le cose di fretta, ma dignitosamente.
MEMORABILE: L'attore più di classe è D'Orsi, protagonista dei due episodi migliori (l'autostoppista e lo scrittore).

Minitina80 7/01/17 11:16 - 2984 commenti

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Fulci sbeffeggia e irride con pungente ironia vizi e manie ricorrenti prendendo di mira la sessualità, la politica, il consumismo e molto altro ancora. La mano è di quelle buone e il film risulta girato con occhio attento e capacità sopraffine degne dei migliori registi dell’epoca. Succede, però, che non decolli mai annoiando in gran parte degli episodi. I grossi nomi non contribuiscono a risollevare le sorti e soltanto Franchi e Ingrassia si distinguono perché regalano un po’ di brio a una pellicola che ne abbisogna come benzina per un fuoco morente.

Rambo90 8/02/17 17:26 - 7702 commenti

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Cast a dir poco stellare, ma film così così. Non tutti gli episodi riescono e spesso il finale si prevede con largo anticipo. I migliori sono i segmenti con un grande Salerno letterato illustre, l'autostop con un bel duetto Chiari/D'Orsi e la comica finale con Franco e Ciccio che, seppure stiracchiata e banale, strappa più di una risata. Nel complesso è la sceneggiatura a non essere troppo brillante, perché gli attori si comportano benissimo e è grazie a loro se si guarda con piacere il tutto.

Faggi 3/09/18 23:12 - 1549 commenti

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Lucio Fulci alle prese con le risate (troverà la sua cifra stilistica con gli spaventi). Il film non è di bassa lega (il ricco e noto cast è stuzzicante) ma siamo lontani dai territori delle memorabilia. Gli episodi (alcuni sono brevi scenette) non strappano più di qualche sorriso. Brilla di luce propria (modesta ma efficace) il segmento con Salerno (piccola ma ben congegnata satira caustica): per i personaggi e per l'andamento sarcastico. Inesorabile l'aplomb di Vianello. Curioso vedere Barbara Steele fuori dal cupo, senza occhi sgranati.

Michelino 12/10/23 23:19 - 103 commenti

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Lucio Fulci si dimostra anche nelle commedie un vero "terrorista dei generi", perché rispetto ai canovacci della commedia riesce a improntare qualcosa che anticipa gli elementi portanti dei suoi lavori futuri ("L'elaborazione" e "I consigli"), lo stravolgimento del carattere di un personaggio ("La parolaccia"), la critica politica e sociale. Ma è pur sempre una commedia ed è giusto che il pubblico si diverta. Un cast ben assortito, in cui Raimondo Vianello è una spanna sopra gli altri. Una menzione speciale per il soggetto dell'episodio "La parolaccia", ben elaborato.
MEMORABILE: La canzone di Gianni Morandi "La mia mania"; "La parolaccia"; "L'intervista"; "Autostop"; "La cambiale"; "La comica finale".
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  • Homevideo Ciavazzaro • 5/05/09 14:39
    Scrivano - 5591 interventi
    Uscito in dvd per la Mya Communication con audio italian (la scheda di videociak.net) riporta dvd import (ma la mya non e' italiana ?).
  • Homevideo Digital • 13/06/11 19:47
    Portaborse - 4007 interventi
    In dvd a partire dall'otto di settembre.
    La marca è CineKult.
  • Homevideo Noir • 14/06/11 22:00
    Galoppino - 573 interventi
    Il film era già uscito nell'ormai lontano 2004 per la defunta Alan Young Pictures insieme a Ferragosto in bikini e Le Diciottenni in un improbabile Deluxe Box Set che altro non era se non una semplicissima amaray con i tre dvd impilati uno sull'altro.

    Ultima modifica: 30/12/11 08:19 da Zender
  • Homevideo Geppo • 30/12/11 00:07
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Il master della Cinekult è identico a quello della AYP.
  • Curiosità Fedemelis • 17/10/12 12:26
    Fotocopista - 2139 interventi
    EPISODIO "LA CAMBIALE"
    La partita trasmessa nel televisore non perfettamente riparato (immagini doppie dei calciatori in campo) della famiglia Brognoli, che farà scattare il gioco delle cambiali, è, come detto nel film, Roma - Genoa 1-0 del 20 settembre 1959, valevole per la 1° giornata di Serie A '59/'60. Alla fine dell'episodio anche una battuta verso la Lazio: il Sig. Brognoli (Vianello), ormai diventato anziano, nel ricordare la data dell'ultima rata del frigorifero comprato nel 1964 dice "l'anno in cui la Lazio ha vinto l'ultimo scudetto. Ihihi", rimarcando quanto sia vecchio l'acquisto dell'elettrodomestico e augurando, implicitamente, una lunga assenza dalla vittoria alla squadra biancoceleste (che tra l'altro vincerà veramente il suo primo scudetto dieci anni dopo, nel 1974).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/imaniac.jpg[/img]
  • Curiosità Fedemelis • 19/11/13 22:59
    Fotocopista - 2139 interventi
    EPISODIO "LO SPORT"
    Come segnalava Legnani, la partita Italia-URSS nel quale il capo ufficio (Vianello) scometterà sul rigore di Mazzola con un tifoso l'onore della propria moglie è Italia-URSS del 10 Novembre 1963, giocata allo stadio Olimpico di Roma, valevole per le qualificazione agli Europei 64, terminata 1-1.


  • Discussione Graf • 10/02/17 18:43
    Fotocopista - 908 interventi
    Rileggevo oggi la mia recensione di qualche anno fa sul film dove ponevo tra le qualità registiche di Fulci: "...il cinismo nero e crudo con il quale il regista disegna i personaggi".
    Beh, Fulci è coerente anche in questo film con la sua visione dell'uomo e del mondo che non è certamente la mia...
    Questa frase prendetela come una constatazione non come una mia approvazione.
    Tecnicamente, però, Fulci non si discute...
  • Curiosità Fedemelis • 1/09/20 06:45
    Fotocopista - 2139 interventi
    EPISODIO "L'HOBBY"
    Nelle comparse del film, nel ruolo di un calciatore dilettante, l'ex calciatore e attore Pietro Pastore:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/past1.jpg[/img]

    Qui un'immagine della copertina de "Il calcio illustrato" (fonte personale), quando Pastore rivestiva il doppio ruolo di attore e calciatore:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/past2.jpg[/img]