Visite: 5378 Punteggio: 213 Commenti: 160 Affinità con il Davinotti: 81% Iscritto da: 20/03/10 22:03 Ultima volta online: 25/11/23 22:12 Generi preferiti: Fantascienza - Giallo - Horror Film inseriti in database dal benemerito utente: 1
Ho finito di leggere il libro.
Molto bello e leggibile, si compone di:
Prefazione di Enrico Vanzina.
Carta d'identità del regista.
Carta d'identità del film (dettagli tecnici, cast, etc.).
PROLOGO: un breve saggio sul contesto storico e culturale in cui nacque il film, il rapporto con il romanzo
Segnalo che è appena uscito un bel libro di Claudio Bartolini sul film.
Sotto il vestito niente di Carlo Vanzina.
2 apr 2019
Brossura, 143 pagine
Gremese Editore
Collana: I cult del grande cinema popolare
ISBN-13: 978-8866920564
Dal sito dell'Editore Gremese:
Top model, sfilate, griffe.
Visto anche io e, d'altra parte, non potevo mancare dato che It Came è stato uno dei miei giochi preferiti di sempre, all'epoca (89 - 90).
Divertente, non c'è che dire, coglie lo spirito dei film da Drive-In e del filone giovanilistico degli anni 80, quindi con tante stupidaggini e ingenuità,
Di letteratura di questo tipo ce n'è tanta; può piacere e affascinare, non si mette in dubbio. Tuttavia io lamento quello che succede nel film: una psicologa sente una voce in una registrazione che parla in una lingua incomprensibile e, virtuosismo, in pochi secondi intuisce che potrebbe trattarsi
Un certo effetto e una buona atmosfera la fa, specialmente durante le sedute ipnotiche e alcuni passaggi con il girato "reale", però io personalmente quando ho visto il libro sui Sumeri ho perso la sospensione dell'incredulità.
Il problema è anche che questo argomento di per sé è sempre
Il filone del rapimento alieno è da sempre molto legato all'espediente dell'inchiesta o del falso documentario e, per superare la sospensione dell'incredulità degli spettatori, ricorre sempre al riferimento a fatti di cronaca o a "storie reali".
Oltre a questo, il film sembra rivolgersi
Dall'irriducibile rassegna di suggestioni lovecraftiane:
"Sicuramente ritroviamo anche suggestioni lovecraftiane, come la figura dello scienziato che nel suo viaggio a ritroso nei meandri della coscienza giunge fino a pulsioni e forze sconosciute, per ritrovare un'immensità cieca e incomprensibile,
L'utilizzo della vasca d’isolamento e degli allucinogeni fu una pratica realmente usata negli anni ’60 dal dottor John Cunningham Lilly (1915 – 2001), per rievocare stati di coscienza ancestrali. Il romanzo di Chayefski e, di conseguenza, il film di Russell sono ispirati a lui.
C'è una pagina
Mi associo a Cotola, It Came From the Desert era uno dei motivi per cui valesse la pena avere un PC o un'Amiga all'epoca (fine anni 80).
Era un videogioco notevole, che si ispirava realmente ai film di fantascienza anni 50 nella trama, nell'ambientazione, ma anche nell'estetica, basta vedere l'immagine
Giusto, su Thrauma è in preordine per qualche spiccio in meno (ma poi bisogna vedere la spedizione):
https://www.thrauma.it/scontri-stellari-oltre-la-terza-dimensione-first-limited-press-blu-ray-disc
Non ne so nulla, ma mi sembra come un adattamento in 3D del film di Murnau, realizzato nel 2009 da questa Quality Cheese Productions e sotto la direzione di Keith Carter.
Se ho capito bene, hanno preso il film di Murnau (una versione non integrale) e lo hanno semplicemente convertito in 3D.
Lo
Beh, che sia un film diverso da altri horror è fuori discussione.
Io però ribadisco quello che dissi tempo fa, ovvero che manca di spessore, anche a causa di una produzione ridotta.
Fra i lati positivi ci sono senza dubbio la scenografia e la parte estetica in generale, però si sente molto la mancanza
Segnalo che su Radio 3, la scorsa domenica 5 novembre, la trasmissione Hollywood Party - il cinema alla radio, condotta da Steve Della Casa, era dedicata a L'uccello dalle piume di cristallo.
La puntata è ora disponibile come podcast (su iTunes, Android, etc.), qui il collegamento al file della RAI:
Non posso che appoggiare Rufus incondizionatamente.
Tuttavia, non so perché, ma ho sempre avuto l'impressione che la somiglianza con Lurking Fear qui fosse casuale. Forse per livello piuttosto basso del film non ho mai voluto vedere l'ispirazione lovecraftiana.
Durante la scena nella villa del regista, dove Di Francesco rincorre la Fenech e si vedono una serie di omaggi a Shining, con in sottofondo una musica che a sua volta omaggia i Goblin, in particolare i motivi di Zombi e Profondo Rosso, sono visibili anche due manifesti: uno per l'appunto di Shining...
Rivisto nella discreta edizione DVD Sinister, che tuttavia rispetto al film che ricordavo presenta una scena alternativa:
SPOILER
Quando il paralitico (Ennio Balbo) si suicida, lo fa impiccandosi, mentre nella versione più cruenta lo fa trafiggendosi con un lungo coltello, in una delle prime scene
Segnalo che su Radio 3, la scorsa domenica 12 marzo, la trasmissione Hollywood Party - il cinema alla radio, condotta da Steve Della Casa, era dedicata a La casa dalle finestre che ridono.
La puntata è ora disponibile come podcast (iTunes, Android, etc.), qui il collegamento al file:
http://www
Visto al cinema quando avevo più o meno l'età dei protagonisti e poi rivisto dopo trent'anni nella semplice ed efficace edizione Sinister, era proprio come lo ricordavo: un film per ragazzi, ma con alcune sequenze genuinamente horror, soprattutto all'inizio e alla fine, e altre finezze, come l'Abominevole
DVD Sinister piuttosto semplice e senza pretese, come di consueto, che però ci restituisce il film in formato corretto e con una buona immagine.
Normale il sonoro, come del resto lo fu a suo tempo.
Visto lo stato di piccolo culto in cui versava da tempo il film, non avrebbe guastato un'edizione
Riporto quanto dichiarato dallo stesso Argento sulla fotografia di Suspiria:
"E cosí, insieme a Luciano Tovoli, ci procurammo una pellicola Kodak a bassissima sensibilità che poi in fase di stampa –con un procedimento chiamato «Tri-Pack» –poteva essere dipinta a piacimento. In Suspiria
Per il discorso della definizione, quando si tratta di film di qualche tempo fa non sempre è scontato che un bluray sia meglio di un DVD, tutto dipende da che master si parte. Perciò dicevo che, almeno da questo punto di vista, è una buona edizione. Il DVD, che comunque a suo tempo era ottimo, rispetto
Ho comparato l'edizione del Blu Ray Eagle Pictures - Videa appena uscita con il vecchio DVD CDE del 2001, all'epoca ritenuto molto buono.
Ad occhio è piuttosto evidente che il CDE sia più sul blu e sul rosso, in particolare in alcune scene, ma è anche evidente che la nuova edizione Videa sia più
IL CALCOLATORE MAINFRAME
Il calcolatore mainframe che si trova nella sala degli elaboratori, dove si recano Morosini e Dalmas per parlare con la scientifica, è un Honeywell 1200.
Honeywell era un produttore di elaboratori elettronici e annunciò la propria serie H-200 il 3 dicembre 1963, che
Una segnalazione che a dire il vero avrei dovuto fare tempo addietro: una raccolta di prog rock a tema Profondo Rosso.
Colossus è (o per lo meno era) un'associazione finlandese dedicata al rock progressivo, che ha realizzato alcune compilation di gruppi musicali a tema prestabilito, molte delle quali
Meno male che ci siamo risollevati rispetto alla trilogia 1999 - 2005, almeno di qualche punto.
Guerre Stellari è da sempre un cappa e spada con laser e astronavi, con tutto ciò che questo comporta. Se non si capisce questo spirito si fa fatica ad apprezzarlo: è un fantasy piuttosto classico che
Certo Zender, la visione in uno spettacolo del genere è sacrificata, a dire il vero anche l'audio del film, perché la priorità viene data alla resa del suono dei Goblin, tutto il resto fa da sfondo.
Io però me lo sono goduto lo stesso in quanto ibridazione concerto-cinema, in una cornice assai
Sono stato a vedere 40 anni di Profondo Rosso al Teatro Duse di Bologna, ieri 17.04.2015.
Alle 20,50 ero nel mio posto in platea e lo spettacolo è iniziato alle 21,20 circa.
Claudio Simonetti introduce la serata e presenta il gruppo che suonerà. Loro sono i Claudio Simonetti's Goblin e la formazione
Grazie, fa piacere che anche a distanza di 5 anni ci si trovi d'accordo.
Quando lo vidi la prima volta ne rimasi molto colpito, soprattutto per le ragioni scritte sopra e nel mio commento. Però è anche vero che non mi capita di riguardarlo. Non è un capolavoro, questo penso sia chiaro a tutti,
Mi sono messo a cercare. Di Peter Bark attualmente si trovano:
UN SITO DEDICATO in html stile fine anni 90
UN ACCOUNT TWITTER aggiornato al 19 aprile 2013
C'è anche un indirizzo email a cui chiedere informazioni...
Davvero.
Tra l'altro durante l'intervista sopra riportata, la cui trascrizione si può leggere qui, Peter Bark / Barzocchini afferma di aver scritto un libro autobiografico dal titolo provvisorio ed evocativo, tipo "La mia vita non puzza di morte".
Ad oggi pare che non sia ancora
Signori, ho sempre saputo che il nome vero dell'indimenticabile Peter Bark fosse Pietro Barcella, mentre molte fonti, tra cui Wikipedia attestano che sia Pietro Barzocchini. Mah... In questo caso ci sarebbe da correggere il mio commento.
A proposito, qui un'intervista a Bark al 33isimo Fantafestival:
Non so se ne abbiate parlato a proposito di altri film, ma non mi pare.
L'Uccello, come qualche altro titolo di Argento, è acquistabile in digitale su iTunes.
Ho letto in giro che i film digitali in HD sono di qualità pari al Blu Ray, ovviamente se visti su televisore HD (se si fa una brevissima
Purtroppo Profondo Rosso non ha ancora una edizione in cui gli appassionati possano trovarsi, si vedano le pagine precedenti per le discussioni fatte negli anni scorsi a proposito.
In sostanza, quello che ancora manca è la qualità video.
Io nel quarantennale ci spero, anzi sarebbe ora che si facesse
Di film islandesi ne esistono. Pochi sono famosi, ma si tratta di una produzione non del tutto trascurabile.
A parte Nói Albínói, a me viene in mente Beowulf & Grendel (2005) di Stunnarson, di produzione mista, ma girato interamente in Islanda che a suo tempo avevo inserito, poi Á Annan Veg
Dario Argento annuncia per il prossimo anno il ritorno nelle sale di Profondo Rosso, in occasione del quarantesimo anniversario dell'opera.
http://www.horrormagazine.it/notizie/9010/
Da appassionato di fantascienza mi sono immediatamente fiondato al cinema, ma in realtà mi sono trovato di fronte ad un film dove sembra che la fantascienza vera, soprattutto visiva, non interessi.
Lascio perdere l'aspetto tecnico-scientifico perché ci sono già milioni di commenti in giro per la
Rivisto nell'edizione Bluray Sony Steelbook: il master presenta una certa grana, dovuta per lo più al materiale di partenza che eccezionale non poteva essere, dato l'originario 16mm.
A parte questo, mi pare ci sia un deciso miglioramento rispetto al precedente DVD nella pulizia, nell'omogeneità
Il Blu Ray Universal 50th Anniversary Edition non è certo da sottovalutare.
Presente già da qualche tempo sul mercato italiano, è proposto in amaray con astuccio di cartone, più un poster disegnato per l'occasione e una cartolina del film.
Gli Uccelli fa parte di quei film forse più problematici
Interessante questo tuo parallelismo con Bunuel, può anche essere, ma non riesco a confermartelo o meno perché dovrei prima vedere la Selva, che mi manca. Però, sinceramente io vedo Nudo e selvaggio più come un canto del cigno del cannibal-exploitation.
Per me il genere cannibale ha il suo
Il produttore Paolo De Crescenzo, arrivato a Venezia in occasione dell'anteprima dello sceneggiato ebbe a dire: "Può sembrare strano che dopo il Progetto Bibbia la Lux si dedichi ad una storia di vampiri, ma in realtà il punto centrale è la lotta tra il Bene e il Male".
(fonte http:/
Il DVD Sinister è quanto di meglio ci sia in giro per il mondo per ora, dai tempi della mitica VHS Lamberto Forni.
La storia del film è controversa, la società fallì prima ancora dell'uscita in sala, per cui la distribuzione in Italia fu affidata a piccole ditte regionali, incassò pochissimo,
Riprendo il commento di R.f.e.
Scusate, l'ex-scienziato che è in me non ha potuto non notare questa affermazione di Brass, che francamente ignoravo, anche perché non sono un cul-tore della sua arte.
In effetti, dal punto di vista della biologia evolutiva, le tette, nell'uomo e negli altri
Dunque, su IMDb si parla di 3 differenti formati di stampa esistenti per questo film, che è stato stampato su 8 mm, 16 mm e 35 mm.
I formati utilizzati dipendono dalle dimensioni della pellicola di stampa, in particolare il sito segnala:
- 1.37 : 1 per stampe in 16 mm
- 1.85 : 1 per stampe in 35
Si, il mostro-scrondo (mi pare l'avessero chiamato Menelik, dalle parole di Stivaletti) è davvero imbarazzante, assomiglia a uno di quei pupazzi che si vedevano al Drive-In negli sketch di Doctor Beruscus (con Enrico Beruschi e Lory Del Santo).
Anche io non amo più di tanto la ricerca compulsiva
Visto nell'edizione Steelbook della Arrow, che contiene sia Dèmoni che Dèmoni 2.
Il master di Dèmoni 2 è di qualità abbastanza alterna e nel complesso è sufficiente. Non che ci sia un effetto Frankenstein, ma ci sono diverse scene, soprattutto quelle più scure, che presentano una grana piuttosto
Confermo. Il master di Demoni è davvero bellissimo, si nota soltanto una lieve grana in alcune scene poco illuminate, ma per il resto nessun difetto particolare. Audio italiano buonissimo
Speciali:
- Intervista a Dario Argento in italiano "Dario's Demons Origin"
- Intervista sul
Blooper: quando Nancy Brilly è assediata dal bambino-demone nella propria cucina di casa, in un'inquadratura dall'alto si nota una mattonella che cade, in basso a sinistra. Nell'inquadratura immediatamente successiva la mattonella non c'é più.
Se guardi qui:
http://www.amazon.it/Jfk-Un-Caso-Ancora-Aperto/dp/B00FL1T0PO/ref=cm_cr_pr_product_top
Nel retro della confezione si parla di 17 minuti in più, oltre che scene tagliate e commentate negli extra. Ti risulta?
L'edizione steelbook della Arrow è stupenda.
Come detto sopra, il master è quello francese, integrale, con il libro in italiano, titoli di testa e di coda in italiano.
Dal punto di vista del video la qualità è eccellente. La fotografia è nitidissima, in alcune (poche) scene notturne si vede
Noto che i commenti dei prestigiosi utenti davinottici sembrano tutti confermare un fatto: è difficile stroncare del tutto questo Demoni. Non si può certo dire che sia un capolavoro (Buiomega e Vito dissentiranno, ma portino pazienza), tuttavia c'é qualcosa, anzi più di qualcosa, che in fondo in
Forse qualcuno l'ha già notato, ma una delle location in cui si svolge Una notte al cimitero, ovvero la già individuata chiesa di Monterano (Roma), é esattamente la stessa usata da Lamberto Bava per ambientare il film-dentro-al-film in Demoni, 3 anni prima.
Inoltre, la storia che si intuisce dal
1971: Una farfalla con le ali insanguinate
1982: Halloween III - Il signore della notte (Halloween III: Season of the witch)
1983: Nati con la camicia
1977: I due superpiedi quasi piatti
1981: Il signore della morte (Halloween II) (Halloween II)
1983: Ai confini della realtà (The twilight zone - the movie)
1980: Venerdì 13 (Friday the 13th)
1984: Bianca
1978: Halloween - La notte delle streghe (Halloween)
2017: It came from the desert (It Came from the Desert)