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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Forse il titolo più oscuro dell'intera filmografia romeriana, giunto in Italia solo nel 2002 (e cioè 21 anni dopo la sua effettiva uscita) grazie a Tele+, KNIGHTRIDERS rappresenta un’originale escursione del regista di ZOMBI nei territori dell'eroismo su strada: i Knightriders sono cavalieri moderni, che sostituiscono i cavalli con le moto e le bighe con i sidecar ma restano fedeli (almeno nelle intenzioni del loro re Ed Harris) agli ideali e ai costumi medievali: combattono in tornei improvvisati per la gioia del (poco) pubblico pagante ricavandoci il minimo per sopravvivere; ma sono felici e convinti di quello che fanno,...Leggi tutto sposando una vita da circensi e credendo davvero di essere una comunità anacronistica ma speciale. Quando però arriva un impresario che gli propone di "crescere" e sfruttare meglio "il gioco", alcuni di loro (tra cui l'antagonista Tom Savini, al suo ruolo più importante grazie all'amicizia con Romero, al quale ha regalato da sempre i migliori "splatter-effects”) abbandonano il re per creare un torneo parallelo. Romero si scatena nelle sequenze di battaglia motorizzata, con gli stuntmen a volare disarcionati dalle lance, restituendo in parte il clima gladiatorio di tanti film storici, che in un contesto tanto moderno ottiene il desiderato effetto di originalità alla base del progetto. Certo il soggetto è povero e stiracchiarlo per quasi due ore provoca momenti inevitabili di stanca, dovuti anche alla ripetitività delle situazioni e alla sterilità del copione; tuttavia i sentimenti traspaiono bene e la "serietà" con cui è condotto il film è apprezzabile, confluendo in un finale perfetto, livido, coerente, inconfondibilmente romeriano. Comparsata per Stephen King, lo spettatore rozzo del primo torneo.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Puppigallo 6/02/08 15:24 - 5289 commenti

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Se si riesce a zittire quella vocina che, durante la visione, dice: “Ma cosa stai guardando?”, questo anomalo film di un anomalo Romero può anche risultare vedibile, ma non più di una volta. Bisogna più che altro convincersi che possano esistere, ai giorni nostri, degli invasati disposti a vivere con le regole e i codici di Artù e dei cavalieri (in USA tutto è possible). Fatto questo, i duelli diventeranno persino piacevoli e la presenza di Savini (cavaliere nero) rivitalizzerà un po’ un prodotto arrancante, più adatto per un mediometraggio.
MEMORABILE: Il carpiato, con schienata e rotolamento, che Savini fa, dopo che gli hanno messo un bastone tra le ruote. L’originale Merlino nero.

Rickblaine 21/10/08 11:33 - 635 commenti

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Penso che il film avesse tutto un altro scopo. Questa è la storia di un gruppo di persone che la pensa in un determinato modo e seguita a fare ciò che gli piace più di tutto per estraniarsi da quella che è la realtà di ogni giorno. Quando però il dio business si fa presente c'è chi cade nel tranello, tradendo il proprio re, il quale cercherà di fare di tutto purchè ogni cosa ritorni alla normalità. C'è chi si pente e dimostra che la felicità è viva quando si sta sereni ed in pace con chi gli è vicino. Quindi Romero prosegue con il linguaggio metaforico...

Brainiac 27/01/09 23:06 - 1083 commenti

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Inspiegabile passo falso di un grande regista. Non sono riuscito ad apprezzare questo film, scadente nei dialoghi e con una sceneggiatura che privilegia, al solito, una lettura "politica" del cinema. Ma nel tentativo di descrivere lo stile di vita di questi moderni cavalieri, Romero cede ai buoni sentimenti. Viene così a mancare il suo tocco personale, quel sano pessimismo che permea tutta la sua produzione (e diciamolo, mancano anche dei sani "squartamenti"!). L'unica puntata di cinismo ce la mette il buon Savini, con la sua incredibile faccia da western.
MEMORABILE: "Non usare quell'arma, una lancia può spezzarti il collo, quella può solo gettarti a terra."

Ryo 7/10/11 15:44 - 2169 commenti

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Pellicola datata ma in cui Romero, come è solito fare, ha racchiuso all'interno un messaggio sociale di elevato spessore che è tutt'oggi attuale. Il commercio dell'arte, dei propri sogni, dei valori. Inseguire i proprio sogni è sempre difficile, ma realizzarli per come sono stati concepiti significa viverli e godersi i risultati attimo per attimo. Tema che sta a cuore al caro regista che probabilmente si indentifica nel protagonista. Le scene di azione sanno conquistare, grazie agli abilissimi stuntmen; da premiare sicuramente è la fantasia del soggetto. Finale strappalacrime...

Nando 6/01/12 12:12 - 3817 commenti

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Un Romero che esce dal suo canone zombi e realizza una pellicola lievemente graffiante verso la politica americana narrando le gesta di questi bikers legati alle regole della tavola rotonda di re Artù. Sviluppo narrativo non originalissimo nonostante gli interessanti duelli cavalier-motoristici. Finale lacrimevole poco consono al regista.

Rebis 2/02/16 13:15 - 2342 commenti

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Forse non è il miglior film di Romero, ma è quello da lui più amato; e se volete sapere in cosa crede e cosa pensa del mondo, qual è la sua visione dell'arte e dello showbiz che ne ha boicottato la carriera, è da qui che dovete passare. E se vi assale qualche dubbio sulla verosimiglianza di questo ordine cavalleresco di bikers post sessantottini, inossidabili e utopisti, che hanno assistito compiaciuti al tramonto di machismi e femminismi - e vari "ismi" assortiti - guardate negli occhi di Ed Harris e Tom Savini la recitazione che si fa partecipazione e credo. Finale torrenziale e struggente.

Jena 19/03/17 09:50 - 1562 commenti

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Incredibile Romero! Il fondatore dell'horror estremo sforna un film curioso, assolutamente eccentrico rispetto alla sua filmografia, con cavalieri arturiani in motocicletta che si aggirano per le campagne dell'America rurale. Eppure, anche se non tutto funziona, è un bel film, poetico, in cui si avverte la mano superiore del grande George, che confeziona un inno alla libertà e all'indipendenza, valori su cui in fondo è imperniato tutto il suo cinema. C'è un giovane Ed Harris, i ceffi mitici di Tom Savini e Ken Foree, bellissima la Tallman.
MEMORABILE: Lo splendido e poetico finale.

Pesten 5/07/17 17:17 - 791 commenti

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Film che probabilmente non avrei mai visto se non fosse per il nome del regista, che teneva moltissimo a mettere su pellicola questa sua storia un po' bislacca un po' accusatoria, dove un'altrettanto bislacca setta di motociclisti che si comportano e si vestono come degli antichi cavalieri medievali cercano di lottare contro la diffidenza, la corruzione e il degrado del mondo moderno. A volte è difficile mantenere l'attenzione, complice anche una durata non indifferente, ma l'amore per Romero farà stringere i denti per almeno una visione.
MEMORABILE: La presenza di Tom Savini, che salva la pellicola dal tracollo in alcuni punti.

Minitina80 31/01/19 09:15 - 2986 commenti

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Sbagliato considerarlo un passaggio anomalo nella filmografia di Romero in quanto il suo pensiero è riconoscibile e si esprime con la forza di un fiume in piena attraverso il personaggio interpretato da Ed Harris. I cavalieri vivono secondo uno stile fondato su precisi ideali che ben presto si scontrano con una società corrotta e schiava del profitto. Possiede il tono avventuriero di una fiaba a cui manca solo il menestrello per raccontarla. I difetti sono scarsa concisione e ripetitività di fondo. Epilogo malinconico e dal valore simbolico.
MEMORABILE: Il funerale.

Herrkinski 10/01/24 05:32 - 8131 commenti

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Se già l'operazione poteva dirsi balzana, dopo due capolavori come Wampyr e Zombi fa ancora più effetto; si apprezza comunque il coraggio di Romero nel mettere in scena una storia curiosa, incentrata su una comunità di centauri che si sfidano secondo le tradizioni arturiane in spettacoli itineranti. Ne deriva una riflessione su determinati valori, così come la tipica critica romeriana alla società del consumo che tutto contamina; le scene meritevoli però sono sparse in un mattone di lunga durata, con scontri in moto che ricordano certi post-atomici d'epoca. Savini si dimostra capace.

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  • Homevideo Digital • 24/02/12 19:49
    Portaborse - 4007 interventi
    Il 18 aprile esce il dvd della General Video.
  • Homevideo Buiomega71 • 24/02/12 20:06
    Consigliere - 26052 interventi
    Bhè il Romero più anomalo, curioso, ma anche un pò noiosetto, non poteva mancare su supporto digitale anche da noi (che ormai siamo l'ultima ruota del carro).

    Io ho una vecchia registrazione da Tele+.

    Comunque buona nuova Digital, come sempre.
    Ultima modifica: 24/02/12 20:07 da Buiomega71
  • Homevideo Zender • 25/02/12 10:29
    Capo scrivano - 47835 interventi
    Sì, ricordo che fu la meritevole Tele+ a recuperarlo e a doppiarlo. Ce n'è voluto ancora un po' prima che vedesse la luce in dvd... Decisamente un Romero minore, ma i fan apprezzeranno.
  • Homevideo Mco • 2/01/13 22:13
    Risorse umane - 9970 interventi
    Il DVD General Video reca unicamente il titolo italiano I cavalieri e strilla in copertina "versione integrale"...
  • Homevideo Rebis • 27/01/16 23:10
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    L'edizione italiana trasmessa in tv era cut di circa trenta minuti.

    Il dvd General Video presenta invece la versione integrale di 140 minuti con sub forced nelle sequenze prive di doppiaggio.

    La qualità video è buona: nonostante la sequenza iniziale sia in bassa definizione, vi è un netto miglioramento dopo i titoli di testa.

    Vera pecca del dvd è la presenza dei soli sottotitoli italiani per non udenti per chi volesse vedere il film interamente in lingua originale (scelta consigliata visto l'appiattimento generale conferito dal doppiaggio).
    Ultima modifica: 27/01/16 23:11 da Rebis