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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Viaggio nella New York di notte tra locali di strip-tease, le strade illuminate dalle insegne, i poliziotti rudi dalla faccia minacciosa... Abel Ferrara ambienta il suo thriller in un mondo già più volte raccontato, ma lo fa con la mano di chi si muove con perizia. Sceglie come protagonista Tom Berenger e lo fa affiancare da Jack Scalia, suo socio in un'agenzia che gestisce ragazze da spedire nei locali a luce rossa. Quando il solito maniaco ossessionato dall'idea di ripulire il mondo con l'acciaio purificatore del suo rasoio inizia a mietere vittime proprio tra le clienti dei due, si capisce con chiarezza la direzione che questo poco considerato FEAR CITY (è il nome...Leggi tutto che il killer dà al suo diario) vuole prendere. Appare la polizia (Billy Dee Williams) e la sensuale Melanie Griffith (sovente con le poppe al vento), che fin lí pareva occupare uno spazio importante come strip-dancer nel cuore di Berenger, tende a scomparire dalla scena rendendo quasi superflui la sua presenza e il suo ricadere nel tunnel della droga. Berenger, ex pugile con la coscienza macchiata dall'uccisione sul ring di un avversario, si prepara alla caccia. Ferrara ci fa vedere il volto dell'assassino fin dall'inizio, ce ne mostra gli allenamenti marziali in casa, anticipa in parte le idee che ritroveremo in MANHUNTER quando subito inquadriamo Dente di Fata. Poi però si rituffa tra le strade della New York di notte e lì vi resta fino alla prevedibile conclusione. Ben recitato, discretamente scritto, molto realista, FEAR CITY non è il massimo dell'originalità e passa via senza lasciare il segno, ma non dispiace.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL BENEMERITO MCO
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Mco 10/05/09 23:21 - 2329 commenti

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Solita descrizione nuda e cruda della sporcizia delle grandi città, soprattutto relativamente agli ambienti notturni, da parte di Ferrara. "Fear city" rappresenta un serial killer movie alquanto convenzionale, con tanto di omicidi all'arma bianca (rasoio et similaria) e buoni contro cattivi in un concatenarsi di eventi violenti. Oltre ai due protagonisti maschili vi è spazio anche per una tossicissima Griffith, sempre depressa e alla ricerca di dosi. Non eccelso ma comunque un discreto film.
MEMORABILE: Il combattimento a colpi di pugni ed arti marziali tra Berenger e il cattivone.

Orson 8/07/09 01:08 - 122 commenti

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Indeciso tra il thriller e il poliziesco, questo terzo film di Ferrara è nettamente inferiore ai suoi due precedenti (Driller Killer e L'angelo della vendetta), che urlavano autentica grinta allucinatoria. Qui l'impianto si fa più piatto e tradizionale, con una narrazione lenta a procedere e costellata da attori di serie B. Un Ferrara privo di spessore, frettoloso anche nei sottotesti (il senso di colpa del protagonista, la confessione in chiesa). L'ambientazione nel night-club ritornerà, riproposta in maniera quasi identica, in Go-Go Tales.
MEMORABILE: l'aggressione della seconda ragazza in metropolitana (ma anche con lo splatter si poteva osare di più).

Undying 16/04/10 22:15 - 3807 commenti

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A spargere paura a Manhattan è un killer ossessionato dal sesso, dal peccato e dalla concezione -storpiata in chiave divina- di "angelo sterminatrore". Costui è talmente convinto, nelle sue azioni, da trascrivere ogni dettaglio nel libro Fear City. La droga, i sensi di colpa, il delirio di onnipotenza (esercitato sulle spogliarelliste): tutti elementi tipici del cineasta, già a partire dal thriller metropolitano The driller killer anche se, in parte, sembra però qui subire l'influsso di Tenebre (per l'associazione scrittore/omicida). Presenze di santi e crocefissi ricordano Il cattivo tenente.

Tomastich 1/05/10 14:35 - 1255 commenti

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Due organizzatori di eventi erotici nella Grande Mela di metà anni ’80, coinvolti in una spirale di aggressioni e di omicidi nei quali sono coinvolte le donne di Berenger & Scalia. Un giovane Abel Ferrara ci restituisce luci ed ombre della New York di mezzo secolo fa, con un film teso, malinconico e con una carica erotica (una stupenda Melanie Griffith) fuori dal comune.

Ghostship 16/06/10 15:53 - 394 commenti

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Giallo senza mordente nel quale non si rileva la vena iconoclasta di Ferrara. La pellicola risulta un canonico b-movie senza spunti interessanti né sussulti, con personaggi stereotipati ed una caratterizzazione della metropoli e di certi ambienti meno riuscita ed approfondita che altrove.

Buiomega71 25/04/11 14:38 - 2919 commenti

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Thriller metropolitano piuttosto deludente (sapendo che dietro la macchina da presa c'è Abel Ferrara, il quale appena tre anni prima aveva realizzato quel capolavoro che è L'angelo della vendetta). Piuttosto banale e sciatto. Ci sono, qui e lì, zampate ferrariane notevoli: l'esecuzione dei mafiosi fuori dal bar, le immagini sacre, la tossicodipendenza e buoni scorci notturni di una New York "sporca". Anche la violenza è piuttosto contenuta (ma la vhs della Skorpion in mio possesso è pesantemente cut). Opera minore di un regista viscerale e unico.
MEMORABILE: Il combattimento finale tra il killer alla Bruce Lee e Berenger (che fà sembrare il tutto un action alla Chuck Norris!); gli strip della Griffith.

Markvale 14/07/11 12:01 - 143 commenti

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Probabilmente il peggior film di Abel Ferrara, che conferisce alla sua terza opera un impianto quasi televisivo, piatto e superficiale. La conduzione del plot non suscita soverchio interesse, le scene notturne sono pressochè prive di autentica suspense, i personaggi - specie quelli femminili ridotti a carne in vendita o da macellare - caratterizzati in maniera sommaria. Inevitabile nota positiva per la fotografia di una New York allucinata e allucinante...

Cotola 27/09/15 22:42 - 9068 commenti

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Thriller di routine in cui la mano di Ferrara si vede solo nella descrizione notturna della città e nel flebile sviluppo di alcune sue tematiche tipiche come la violenza, ma anche la colpa (in particolare il senso di colpa) ed il peccato. Per il resto il film galleggia senza offrire guizzi particolari o elementi da ricordare. Berenger come al solito non è un campione di recitazione; la Griffith si spoglia ed è bellissima ma nell'edizione italiana hanno ridicolmente tagliato i suoi strip. Lo scontro finale appare un po' ridicolo.

Jena 26/01/19 18:54 - 1562 commenti

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Ad ora sicuramente il più brutto film fatto da Ferrara, girato tra l'altro subito dopo l'ottimo Angelo della vendetta. Trama di una banalità sconcertante, girato con una regia televisiva sciatta e svogliata (basti pensare al bruttissimo duello finale). Gli strip della Griffith, tagliati o meno che siano, non sono niente di speciale per chi ha visto roba come Showgirls. Attori imbambolati, tra cui spicca un Jack Scalia imbarazzante (per non parlare di Rossano Brazzi). Neanche la New York notturna convince granché. Lavoro alimentare.

Thedude94 20/02/21 01:00 - 1097 commenti

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Abel Ferrara è sicuramente uno dei registi migliori a raccontare i sobborghi e le parti più oscure della grande mela, e con questo film ci riesce tutto sommato bene, nonostante la non originalissima e brillantissima sceneggiatura. Già, perché se il protagonista (Berenger) ha i suoi motivi per essere così tormentato, all'opposto il cattivo di turno è una figura misteriosa e molto poco approfondita, e sembra essere lì quasi per caso. Comunque restano la validità del cast e le ottime inquadrature cittadine, illuminate da neon accecanti e ricche di violenza molto realistica. Non male.

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Leandrino 19/09/21 17:31 - 515 commenti

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Una partenza niente male da classico gangster movie sporco e cattivo ("alla Scorsese"), che poi diventa una caccia al serial killer dai tratti action (con tanto di arti marziali). In tutto questo l'epica del rimpianto tanto cara a Ferrara, che qui sembra accartocciarsi su flashback ridondanti e prefiguranti un destino da compiersi. Ci sono trovate simpatiche - lo psicopatico col pallino dell'atletica - e buona tecnica cinematografica, ma il tono è quasi sempre sballato, i registri confusi e la cifra un tantino sopra le righe. Tutto sommato godibile, poiché inaspettato.
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  • Homevideo Zender • 10/09/08 09:43
    Capo scrivano - 47835 interventi
    In uscita l'11 settembre 2008 per la Eagle questo poco conosciuto film di Ferrara.
    Audio: Ita.mono
    Video: 16:9/1.85:1