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Titolo originale: Alice's Restaurant
Anno: 1969
Genere: commedia (colore)
Regia: Arthur Penn
APPROFONDIMENTI: I film sulla guerra in Vietnam
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/10/10 DAL BENEMERITO ZIOVANIA
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- Quello che si dice un buon film:
Ziovania, Giùan - Non male, dopotutto:
Caesars - Mediocre, ma con un suo perché:
Buiomega71 - Gravemente insufficiente!:
Fauno
Nel vedere per la prima volta questo film si ha l'immediata percezione di un periodo storico (quello del '68) con il suo carico di illusioni e speranze. L'approccio di Penn (a quei tempi già uomo di un'altra generazione) è corretto e rispettoso di un'ideologia che, se per certi versi è stata spazzata via dall'individualismo oggi imperante, per altri descrive una serie di valori (soprattutto comportamentali) di indubbia attualità (il senso di appartenenza e la solidarietà, la tolleranza, il pacifismo..). Educativo.
Certo il più nostalgicamente divertito dei film di Arthur Penn, il quale, pur non rinunciando a "cantare" uno dei suoi temi prediletti (la violenza istituzionale, cui il singolo è costretto a risponder di conseguenza), lo fa stavolta nelle modalità della ballata soave e grottesca scritta dallo stesso Guthrie. Ben presente comunque è anche la vena crepuscolare del regista, evidente nella descrizione della disgregazione della comunità yippie, a cui Arlo si oppone con la testarda dolcezza di altri antieroi di Penn. Cameo per la vera Alice. Da repertorio.
MEMORABILE: L'incontro in ospedale tra Arlo e il padre Woody Guthrie jr (presente anche Pete Seeger).
Niente a che fare con gli hippies, la libertà e la loro rivoluzione culturale. Io non so proprio per cosa lo si possa premiare, visto che corrisponde a quella che io chiamerei semplicemente una sdolcinata storia di periferia... Anche come comunità e voglia di stare tutti assieme, lo si deve al fatto che ben che vada sono dei trafficoni e mal che vada dei pasticcioni; e visto che ce ne vogion tre o quattro per fare un fesso, ecco che da soli non ci possono stare. In più neanche granchè il brano di Arlo Guthrie.
Irrimediabilmente datato e forse il lavoro più debole di Penn, il suo film meno memorabile. Una ballata amara e nostalgica tra dramma (col contagocce) e satira (invero non molto riuscita). Colpisce lo spirito contestatorio del regista (poliziotti rincitrulliti, militari dementi) e regala anche qualche buon momento (la discarica, la visita militare al pari di quella di Un mercoledì di leoni, la chiusa finale sul sagrato della chiesa), ma la noia non manca (la scena del motocross, quella del matrimonio) e l'opera perde di mordente. Curioso, ma facilmente dimenticabile.
MEMORABILE: Il funerale sotto la neve; Il litigio tra Ray e Shelley; Il duetto con il banjo di Guthrie al capezzale del padre.
Parecchio datato ma non del tutto deludente. Penn riesce a creare alcune situazioni divertenti, che vivacizzano una pellicola che presenta anche punti di stanca (vedi la lunga sequenza dedicata al matrimonio). Splendido il piano sequenza finale dedicato a Alice e bella la canzone omonima (che nel film è creata come jingle pubblicitario del ristorante). Arlo Guthrie è efficace nell'interpretare... se stesso, ed efficaci sono anche i comprimari. Discreto.
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- Colonna sonora da revival: Pete Seeger, Joni Mitchell, Garry Sherman e lo stesso Arlo Guthrie. "Alice's Restaurant" è un lungo talking blues (circa 18 minuti) che fa parte del primo album di Guthrie. Le soundtracks dal film si trovano invece in quest'altro album, ristampato su CD nel 1998 dalla Ryko:
Ultima modifica: 2/09/21 09:20 da Zender - Bravo Columbo. Aggiungo che Arlo Guthrie ha completamente riregistrato e ripubblicato l'album nel 1997 con nuove esecuzioni di tutti i brani. Emblematica la cover, con la foto del cantante invecchiato nella stessa posa.
p.s. non ho mai capito come abbiano fatto quelli dell'Equipe 84 a fare la loro Nel ristorante di Alice prima del film... avranno mica avuto una cartomante?Ultima modifica: 2/09/21 09:20 da Zender - Ahahah, inquietante Arlo...vero, probabilmente Vandelli e soci consultavano una cartomante all'epoca :D Comunque, Arlo Guthrie ha sfornato notevoli album folk/country nella sua carriera. Due su tutti: "Running Down the Road" e "Hobo's Lullaby".Ultima modifica: 31/10/10 11:39 da Columbo
- Il Dandi ebbe a dire:
p.s. non ho mai capito come abbiano fatto quelli dell'Equipe 84 a fare la loro Nel ristorante di Alice prima del film... avranno mica avuto una cartomante?
Beh, in effetti il film è del 1969, ma il brano musicale di Guthrie che lo ispirò è del 1967, stesso anno di quello dell'equipe '84.
Considerando che quest'ultimo uscì come lato B, del singolo "Un anno" nel mese di settembre, è facile che Vandelli & Co. conoscessero il pezzo di Arlo (che però onestamente non ho idea in che mese fu pubblicato).
Credo sia impossibile che "Nel ristorante di Alice" nasca senza nessuna ispirazione nata dall'altro ristorante...Ultima modifica: 14/04/20 09:55 da Caesars - * Il film è ispirato dalla canzone "Alice's restaurant massacre", scritta nel 1967 da Arlo Guthrie che racconta una storia vera accaduta a lui stesso: fu arrestato per aver scaricato la spazzatura del ristorante fuori dalla discarica pubblica (chiusa per il giorno del ringraziamento). Per questo fu condannato, ma la macchia sulla fedina penale gli consentì di evitare i servizio militare e quindi di non partire per il Vietnam.
Che la cosa gli sia accaduta realmente lo dice lui nella canzone, così viene riportato anche da Wikipedia.
A proposito della canzone, si può ascoltare, accompagnata da divertenti disegni che esplicano la vicenda (e volendo con sottotitoli in inglese) qui:
https://www.youtube.com/watch?v=W5_8U4j51lI
* Nella pellicola appaiono, nel ruolo di loro stessi, oltre ad Arlo Guthrie anche il poliziotto che realmente lo arrestò William Obanhein (nel film chiamato semplicemente Obie) e il giudice James Hannon che lo condannò. - In dvd per la Sinister, disponibile dal 10/12/2021
