Brivido - Film (1941)

Ambientato in un'Ungheria "virtuale" (quasi solo interni), un giallo d'altri tempi con delitto perpetrato proprio nel condominio in cui abita un giallista di successo, Ugo Palffy (Melnati), alle prese con un nuovo romanzo che non vuol saperne di nascere. Sposato a una donna che sogna di cantare ma non è capace, assistito da due piacenti segretarie, assillato da un creditore (Campanini) che ne approfitta per suggerirgli qualche idea da sfruttare nel prossimo libro, Ugo attende la visita del suo editore (Almirante) che arriva da Copenhagen convinto di ricevere le prime bozze. Al piano di sopra vive invece una ricca signora (Calamai) che si divide tra il marito da cui ha divorziato, il fratello giunto...Leggi tutto lì a chiedere un prestito e il nuovo fidanzato aviatore. Sarà lei la vittima, accoltellata e ritrovata in salotto con l'acqua della vasca che scorre in tutta la casa. Con la polizia sul posto si apre la girandola di alibi e sospetti secondo lo schema classico, ma - forse anche per merito di Monicelli, tra gli sceneggiatori e pure aiuto regista - la sceneggiatura conserva una certa brillantezza e un'ironia (per quanto ingenua) che sveltisce i ritmi e rende sapidi alcuni scambi altrimenti fin troppo meccanicistici; anche perché la storia (ricavata da "Il triangolo magico", commedia di Alessandro De Stefani) ha una sua complessità e il rischio era appunto quello di aggrovigliarsi attorno all'intreccio. Si mantiene invece un'apprezzabile leggerezza d'insieme rintracciabile soprattutto nelle scene con Melnati, Campanini e Almirante. Al piano di sopra si consuma invece la parte più prettamente "gialla", come se i due piani narrativi fossero divisi non solo in astratto. Di sotto si sorride, di sopra ci si prepara ad assistere al delitto con la progressiva presentazione dei sospetti. Poi però alcuni personaggi legano quelle che sembrano due storie differenti (la segretaria di Palffy era la compagna del fidanzato della ricca signora) e con l'entrata in scena della polizia i due mondi si fondono regalando ulteriore coralità all'insieme. Giusto un paio di esterni al teatro dell'Opera da cui qualcuno s'assenta per una capatina notturna al condominio (il delitto avviene presumibilmente alle 22.30), per il resto una commedia gialla "da camera". Considerata l'epoca un lavoro comunque apprezzabile e più moderno di altri suoi contemporanei.

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