Bunny Lake è scomparsa - Film (1965)

Bunny Lake è scomparsa

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno di quei film che vivono soprattutto sulla rivelazione finale. E' attorno ad essa che ruota la storia, dominata fin dalle primissime scene dalla scomparsa della piccola Bunny Lake: accompagnata dalla madre (Lynley) a scuola, al ritorno della donna non c'è già più e di lì a breve cominceranno le indagini dell'ispettore Newhouse (Olivier). Le quali però, dopo non molto, cercheranno di far luce su un’enigma imprevedibile: la piccola Bunny Lake (nel nostro doppiaggio trasformata chissà perché in Bonnie Lak!) esiste davvero o è solo un parto della fantasia di sua madre? E il fratello (Dulles) della donna cosa sa? Interrogativi destinati...Leggi tutto a protrarsi e a svelarsi progressivamente attraverso una sceneggiatura ben studiata per quanto riguarda la sua parte legata al mistero, meno quando si tratta di arricchire il film con altri personaggi: nulla da eccepire sulla grandezza di Olivier, che sa rendere profondamente umano e credibile il suo ispettore, mentre la figura del padrone di casa (Coward), ad esempio, si perde in prolissità eccessive e non sempre i dialoghi convincono del tutto. Finale inutilmente stiracchiato che, come capita anche in altre fasi, lascia qualche dubbio di verosimiglianza. Non tutto funziona, in definitiva, ma la regia e Olivier sistemano i difetti compensando. Alla tv del bar si vedono cantare per un po' gli Zombies di Blunstone e Argent, citati anche nei titoli di testa (firmati Saul Bass).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/07/08 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/15
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Cotola 30/07/08 04:04 - 9068 commenti

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Il merito principale del film è sicuramente quello di non sciogliere fino alla fine il clima di ambiguità su cui si regge la discreta tensione presente nella pellicola, per cui non si capisce se la bimba esista davvero o meno. Ciò è possibile soprattutto grazie ad una bella sceneggiatura che fornisce con parsimonia elementi allo spettatore, mantenendo così sempre abbastanza alto il clima di mistero. Un buon Preminger anche se è comunque un'opera minore. L'assunto principale del film sarà poi imitato in tantissimi altri film.

Homesick 10/07/10 09:53 - 5737 commenti

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Le ombre di Hitchcock e Lang si stagliano gigantesche sia nella costruzione della suspense sia nel sottile confine tra realtà e apparenza; ma Preminger è regista originale e ardito e sceglie una storia consumata in un clima di ambiguità a disvelamento progressivo e lacerante – come del resto dichiarato implicitamente nei titoli di testa di Saul Bass – in cui tumultuano morbosità familiari, patologie mai sanate e occultistiche simbologie. Calamitato dalle mimiche di Dullea, il lungo faccia a faccia finale è un piccolo capolavoro thrilling.

Il Gobbo 30/06/11 19:35 - 3015 commenti

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Eccellente thriller psicologico di Preminger che, pur giocando abbastanza pulito, riesce nondimeno per quasi tre quarti di film a prendere lo spettatore per il naso. Certo qualche figura minore, seppur gustosa, pare messa lì per fare ammuina (soprattutto il delizioso personaggio di Noel Coward), ma è un peccatuccio veniale. Si vedono anche gli Zombies! Bellissimi come sempre i titoli di Saul Bass. Da vedere.
MEMORABILE: Noel Coward decanta a due poliziotti le virtù della frusta e mostra il teschio del Marchese De Sade, "o almeno così mi hanno detto in Caledonia"

Daniela 14/07/11 09:30 - 12678 commenti

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Una ragazza madre, appena tornata nella sua città, denuncia la scomparsa della figlia ma non ci sono prove dell'esistenza della piccola e la polizia inizia a credere sia solo frutto della sua immaginazione... Bel thriller, ben recitato, il cui punto di forza è una sceneggiatura abile nel mescolare le carte fino all'avvincente finale. Preminger orchestra il tutto con la nota professionità, non rinunciando a quei tocchi di erotismo morboso che caratterizzano i suoi capolavori. E' considerato film minore, ma si è rivelato seminale.
MEMORABILE: Titoli di Bass, molto belli - il colloquio finale fra la ragazza ed il fratello

Lupoprezzo 15/09/11 12:29 - 635 commenti

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Una gradita sorpresa, questo thriller del grande Otto Preminger in trasferta inglese. Tutto ruota intorno alla misteriosa scomparsa di una bambina da un asilo e la bravura del regista è proprio quella di confondere le piste per disorientare lo spettatore, tanto che la tensione resta tangibile per tutta la durata della pellicola. La credibilità della vicenda resta sempre in gioco e il colpo di scena finale è ben assestato e convince. Il bianco e nero di Denys N. Coop contribuisce all'atmosfera torbida e misteriosa. Ottimo Keir Dullea.

Enzus79 2/11/11 15:19 - 2908 commenti

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Film stile hitchcockiano riuscito molto bene, con una Londra cupissima che fa da sottofondo. Suspence di buon livello con un bravissimo Laurence Olivier, seppur in un ruolo di secondo piano. Titoli di testa e di coda più che originali firmati Bass.

Saintgifts 5/03/13 23:41 - 4098 commenti

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Buon lavoro che, per tutta una prima parte, cattura l'attenzione dello spettatore, il quale vede crescere una tensione senza apparenti sbocchi, tranquillizzato solo da un Laurence Olivier che sembra sapere il fatto suo. Nella seconda parte però, nel buio giardino senza via di fuga, è spontaneo chiedersi conto dell'atteggiamentpo della protagonista (e di più non posso dire). Buona l'ambientazione in una Londra che sta tra il vecchio e il nuovo.

Stefania 18/08/13 15:04 - 1599 commenti

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Diviso in due da un repentino colpo di scena-colpo al cuore, girato in un B/N anacronistico ma adeguato all'umore del film, quieta sinfonia di grigi nella prima parte, convulsa rapsodia di ombre cupissime nella seconda, un thriller che inizia come un gioco a rimpiattino tra realtà e suggestione, poi vira in angoscioso psicodramma che affonda il bisturi nella ferita di un'infanzia mai vissuta e perciò mai conclusa, piaga infetta dai germi di pulsioni sadiche: la metà oscura dell'età dell'innocenza. Sono cattivi, i bambini. Quelli grandi. Carol Lynley affascina, Keir Dullea... strega!
MEMORABILE: La maestra collezionista di incubi: "siamo tutti un po' folli, figuriamoci i bambini!"; Coward, grandiosamente, infantilmente egocentrico e... folle!

Mickes2 19/08/13 15:15 - 1670 commenti

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Splendido thriller drammatico d’indagine, sorretto da una scrittura di altissimo livello e avvolto in un’atmosfera torbida e viscida (come il proprietario di casa le cui parole sono fondamentali). L’intreccio narrativo si dipana in modo eccellente tra ambiguità, alienazione e traumi, incomunicabilità e morbosità del sentimento e dei legami infantili e gli assunti sono ammantati da tetre simbologie (le maschere, la bambola bruciata e maciullata) sfociando in un finale di mostruosa intensità emotiva. Viscerale Dullea, ottima Linley.
MEMORABILE: Il primo piano di Dullea all’interno del negozio di bambole; Nel finale, Linley che corre verso l’altalena.

Viccrowley 21/08/13 18:05 - 814 commenti

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Venature powelliane e hitchcockiane per questa magistrale opera firmata Preminger. La scomparsa di una bimba e le successive ricerche della disperata madre e del di lei fratello sono solo l'inizio di un'intensa discesa nei meandri della follia. Partendo come film d'indagine, la vicenda si evolve andando a toccare temi come l'infanzia malata e la sua cristallizzazione nell'età adulta. Tutto servito da un magnifico bianco e nero e da una regia sinuosa ed elegante che rende gli interni claustrofobici e labirintici come la mente umana.
MEMORABILE: Tutto il finale nella villa; La bottega del "Dottore delle bambole".

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Ciavazzaro 25/03/14 22:28 - 4770 commenti

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Thriller che presenta una certa inventiva e nel finale un colpo di scena davvero notevole e alquanto inquietante. Funzionale la Lynley, ma è il mitico Dullea a tenere tutto il peso della pellicola, professionale Olivier ma nulla di più. Da segnalare il teso finale, il colpo di scena nel negozio delle bambole rotte.

Nicola81 19/04/14 12:59 - 2863 commenti

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Molti lo considerano un film minore di Preminger e dopo averlo visto mi chiedo perché. Un thriller psicologico di una tensione degna dei migliori lavori di Hitchcock, grazie soprattutto a una sceneggiatura perfetta nel tenere sulla corda lo spettatore, che solo nelle battute conclusive saprà se la bambina esiste davvero o è il frutto della mente malata della madre. Discrete le musiche, stupenda la fotografia. Ammirevole la Linley, perfetto Dullea, più defilato Olivier che regge con la consueta classe il ruolo del rassicurante ispettore.
MEMORABILE: I titoli di testa; Il negozio delle bambole rotte; Il finale.

Lucius 10/01/15 21:19 - 3015 commenti

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Se non fosse per la parte in cui impera la pazzia (taluni momenti sono alla Venerdì 13: "Jason sono io, la mamma, ricordi? Jason ascoltami!"), l'opera di Preminger sfiorerebbe il capolavoro assoluto. La parte in questione sbilancia il film verso una disomogeneità narrativa, per il resto siamo al cospetto di un film degno di nota. Un'ossessione visiva e mentale, un labirinto iniziatico dal quale si può sperare di uscirne vivi solo con l'arguzia. Due contrastanti versioni della verità e un gioco di specchi al massacro. Gioca o muori.

Deepred89 26/07/15 14:23 - 3716 commenti

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Notevole giallo firmato Preminger, abile più che mai nello sfruttare un immaginario di soluzioni abusate e rivelazioni ormai scontate per beffare lo spettatore, celandogli con sagacia una verità pure abbastanza palese. Peccato che una volta sbrogliata la matassa il film tiri avanti per un'altra diluitissima mezz'ora, scivolando in stiracchiati scontri proto-slasher con qualche leggerezza psicanalitica di troppo. Regia e fotografia, come prevedibile, di tutto rispetto, musiche non all'altezza, cast professionale. Da non sottovalutare.

Almicione 11/02/16 01:13 - 764 commenti

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La regia precisa e al tempo stesso innovativa di Preminger mi delizia ancora. La storia potrebbe apparire non eccezionale oggi, a cinquant'anni dall'uscita, ma allora dovette sconvolgere non poco lo spettatore medio. D'altronde il colpo di scena colpisce doppiamente lo spettatore odierno che per quasi tutta la visione è attanagliato da questo dubbio che lo rincorre, lo stesso dubbio che sembra aver abbandonato presto Olivier (ottimi lui e il personaggio). Notevole plauso alla cura dei dettagli di Preminger, però Carol Lynley non convince.

Graf 23/10/16 13:16 - 708 commenti

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Un film che cammina con fatica sulla lama lucida del coltello della logica rischiando in ogni momento di mettere un piede in fallo. Ma l’abilità degli sceneggiatori e la smagliante regia di Preminger guidano la pellicola verso un approdo disorientante e alimentato da un'enigmaticità che non viene mai chiarita fino in fondo. Rimandi tra realtà e la sua sembianza, inquietudine costante, ambientazione chiaroscurale nella Swinging London, regia tersa attenta alle variazioni del tempo narrativo.
MEMORABILE: I lampi espressionisti nella scena dell'ospedale delle bambole.

Fedeerra 16/01/18 05:07 - 770 commenti

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In una matassa intrisa di mistero che lentamente si dipana affiorano morbose psicopatologie familiari e bambole che prendono fuoco. Gran thriller firmato da Otto Preminger, script straordinario, beat music e personaggi indimenticabili, come il sarcastico ispettore della polizia e la vecchia signora che registra su nastro gli incubi dei bambini. Bellissima Carol Lynley.

Anthonyvm 3/12/19 22:35 - 5719 commenti

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Mutevole opera di Preminger che parte da solide basi drammatiche per poi assumere le sembianze di un thriller complottistico e paranoide à la I diabolici, sfociando infine in una tesissima conclusione che sfiora inaspettatamente l'horror psicologico. Il clima di dubbio e di oppressione non è sempre efficace (colpa anche di un eccesso di verbosità nella prima parte), ma il terzo atto si rivela adrenalinico al punto giusto. Colpiscono certi passaggi scabrosetti e persino grotteschi (il vecchio sadomasochista). Perdonabile qualche falla logica.
MEMORABILE: I titoli di testa di Saul Bass; Il vecchio coi cimeli di De Sade; La tensione erotica fra i due fratelli; L'ospedale delle bambole; La follia finale.

Caesars 21/04/20 09:51 - 3798 commenti

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Preminger dirige con mano sicura questo giallo "teso". Il mistero sulla scomparsa della piccola Bunny Lake (sarà vera, o è frutto dell'immaginazione della mamma?) verrà rivelato in un finale che risulta però un po' troppo lungo. Ottimo Keir Dullea nel ruolo del fratello della protagonista Carol Lynley (non male), mentre Laurence Olivier convince ma non fornisce una delle sue prove migliori. Troppo "esagerata" la figura del vicino di casa. Bellissima l'ambientazione londinese, ben fotografata in b&n.

Rocchiola 4/07/20 10:21 - 970 commenti

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Ottimo thriller psicologico d’ambientazione londinese girato in uno stupendo bianco-nero panoramico. La sua forza sta nell’ambiguità con cui viene condotta l’indagine poliziesca, portando lo spettatore a credere che la piccola Bunny non sia mai esistita. E sullo sfondo fanno capolino temi per l’epoca scabrosi come l’incesto e le perversioni sessuali. Il finale teso e avvincente scioglierà comunque tutti i dubbi. Ottime musiche di Paul Glass con relativo cameo pop degli Zombies, belli i titoli di testa strappati da Saul Bass, gustose infine le caratterizzazioni di Coward e della Hunt.
MEMORABILE: La sparizione, Horatio Wilson padrone di casa sadomaso che colleziona fruste e maschere africane; L'ospedale delle bambole; Il nascondino finale.  

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Noodles 14/08/20 23:41 - 2241 commenti

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Thriller psicologico tipico del periodo, con una storia molto buona in cui Otto Preminger ci mette la sua classe ma non lesina situazioni, fotografia e atmosfere alla Hitchcock. Un film non eccessivamente invecchiato, dotato di una buona tensione che però col passare del minutaggio si affievolisce un po' nonostante il buon finale. Ci sono anche alcuni cali di ritmo evidenti, che rendono lenta una pellicola già di base non velocissima. Ottimo il cast, con Laurence Olivier una spanna sopra tutti. Affascinante e morboso, è un film da vedere, nonostante un po' di amaro in bocca lo lasci.

Kinodrop 28/10/22 20:53 - 2966 commenti

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La scomparsa della figlioletta dalla scuola innesca nella madre un dramma psicologico che si trasforma via via in una sorta di thriller sulle reali circostanze del fatto, in un susseguirsi di ipotesi contrastanti tra la madre, suo fratello e i dubbi della polizia. Preminger è straordinario nel centellinare i vari passaggi della vicenda, soprattutto a far emergere un pregresso di turbe patologiche magistralmente interpretato da Lynley e Dullea. Impressiona lo strepitoso uso della mdp febbricitante alter ego dei protagonisti in un bellissimo b/n e la prova di sir Oliver. Ost perfetta.
MEMORABILE: La grafica dei titoli di testa; La madre come smarrita tra le aule della scuola; La fuga dall'ospedale e la regressione all'infanzia del fratello.

Teddy 28/11/22 02:10 - 838 commenti

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Clima psyco-familiare, diviso tra la solitudine paranoide e la farneticazione metropolitana, preciso nel delineare le torbide strettoie mentali, si trastulla con il lessico mistery svelando una natura camp di smaniosa armonia. Olivier, Lynley e Dullea sono protagonisti perfetti, ma ciò che colpisce di più è la maniacale caratterizzazione dei personaggi secondari. Da dissotterrare.

Paulaster 6/11/23 18:02 - 4435 commenti

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Bambina scompare il primo giorno di asilo. Il preambolo sembra tratti di una commedia per sprofondare poi in un incubo. Sceneggiatura notevole nel gioco a rimpiattino tra il cercare di dimostrare l'esistenza della bambina e la sua negazione. Preminger è molto preciso nell'immettere piccoli dettagli, anche sinistri, per far prevalere il lato psicoanalitico della vicenda. Piccoli inceppamenti nella fase conclusiva, dopo che si capisce come andrà l'epilogo. Olivier dimostra bonaria presenza.
MEMORABILE: L'ospedale delle bambole; La bambola a fuoco; I giochi in casa.
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  • Curiosità Cotola • 1/08/08 13:26
    Consigliere avanzato - 3848 interventi
    Pare che nel 2009 uscirà il remale del bel film di Preminger. Tuttavia va detto che niente è ancora certo. Le riprese, infatti, dovevano iniziare nell'aprile del 2007, ma l'attrice Reese Winterspoon nonchè produttrice della pellicola si tirò indietro un mese prima che i lavori di ripresa iniziassero e così tutto andò a farsi benedire.
    Adesso, a quasi un anno e mezzo di distanza, ci vogliono rirpovare. Per ora si sa che il regista è quello già pensato inizialmente e cioè Joe Carnhan, mentre nulla o quasi si sa del cast se non che la piccola Bunny verrà interpretata, almeno così pare, da una tale Melyssa Zenny.
  • Curiosità Daniela • 14/07/11 09:33
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Per chi volesse gustarsi i bellissimi titoli di testa di Saul Bass:
    http://www.youtube.com/watch?v=9XwegEKlQHw
  • Homevideo Buiomega71 • 12/04/13 00:42
    Consigliere - 26050 interventi
    In dvd per la Golem, disponibile dal 15/05/2013

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid17432aid-DVD-Bunny-Lake-%C3%A8-scomparsa-15-05-Bunny-Lake-is-missing?__lang=it-IT
  • Discussione Nicola81 • 19/04/14 12:46
    Compilatore d’emergenza - 674 interventi
    SCHEDA DOPPIAGGIO

    CAROL LINLEY Fiorella Betti

    KEIR DULLEA Massimo Turci

    LAURENCE OLIVIER Giuseppe Rinaldi

    MARTITA HUNT Lydia Simoneschi

    FINLAY CURRIE Giorgio Capecchi

    NOEL COWARD Carlo Romano

    ADRIENNE CORRI Rosetta Calavetta
  • Discussione Ciavazzaro • 20/04/14 16:43
    Scrivano - 5591 interventi
    E bravo Luigi mi hai anticipato hehe

    Scherzi a parte mi fa molto piacere vedere un'altro appassionato di doppiaggio qui sul davinotti,e aggiungo

    Luciano De Ambrosis:Clive Revill
    Wanda Tettoni:Lucie Mannheim
    Valeria Valeri:Anna Massey
    Vittoria Febbi:doppia una madre
    Flaminia Jandolo:doppia una delle lavoranti all'asilo
    Arturo Dominici:voce alla radio

    E inoltre il grande Gianfranco Bellini
    doppia ben tre personaggi differenti !
    un taxista,e due impiegati diversi
    Anche la Tettoni doppia un secondo personaggio,un'altra infermiera.
    Ultima modifica: 20/04/14 17:49 da Zender
  • Discussione Nicola81 • 21/04/14 13:06
    Compilatore d’emergenza - 674 interventi
    Complimenti Ciavazzaro! I tuoi erano molto più difficili da pescare...
  • Homevideo Digital • 4/06/19 10:55
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd Sinister (Restaurato in hd) disponibile dal 09/08/2019.
    Ultima modifica: 4/06/19 10:57 da Digital
  • Homevideo Rocchiola • 4/07/20 10:27
    Call center Davinotti - 1258 interventi
    In assenza di un bluray il DVD della Sinister si può ritenere l'edizione definitiva del film di Preminger. Il video restaurato in HD e proposto nel formato panoramico 2.35 è pulitissimo e ben dettagliato. Tra luci e ombre assistiamo ad un bianco-nero perfettamente contrastato. Probabile l'utilizzo del master del BD americano Twilight Time, ma c'è anche quello più recente del BD inglese Indicator. L'audio italiano dual mono è sufficientemente chiaro e decisamente potente.
    Ultima modifica: 4/07/20 10:34 da Zender