Vicende scolastiche e sentimentali si incontrano in questa miniserie con protagonista Columbro, presentatore da sempre votato allo scherzo e alla risata. Qui interpreta l’insegnante che ogni bambino vorrebbe: simpatico, comprensivo, umano; maestro di scuola e di vita. La stessa formula sarà riproposta anni dopo in Sei forte maestro. Sempre piacevole vedere vecchie glorie come la Mondaini, la Valeri, Nevola.
Fiction di taglio moderno ed anticipatrice di molte che venirono anni dopo, specie negli anonimi anni 2000. Columbro, attore e showman che stimo particolarmente, è molto bravo e anche in questo caso ci dimostra che funziona perfettamente come attore serio, facendoci alle volte anche pensare e commuovere. Ottimo comunque tutto il cast. Ne seguì una seconda stagione.
La vidi da piccolo in diretta e poi anche successivamente. Insomma. C'è la grandiosa Mondaini per una volta senza il marito, Columbro cerca di impegnarsi, ma visto con gli occhi di adesso non mi soddisfa più di tanto. Insomma davvero evitabile, a mio avviso.
Produzione televisiva di livello medio, realizzata in due stagioni negli anni '90, Caro maestro ha in parte antipicato la scelta della provincia italiana (il piccolo mondo di Guareschi) come sfondo per le storie di piccola quotidianità che riguardano in questo caso la scuola e il suo mondo. Cast piuttosto azzeccato (sia gli attori principali che i caratteristi se la cavano bene); il limite è rappresentato da una certa ripetitività delle storie.
Il "Caro Maestro" è un piccolo patrimonio di una generazione, viste le scarse repliche (almeno in orari diurni): non che fosse chissà che, ma il maestro impersonato da Marco Columbro era davvero simpatico. Ha anche il merito di avere fatto scuola per quasi tutte le fiction tv degli anni a seguire (in certi casi è più un demerito, in realtà). Bene anche i comprimari, soprattutto una Mondaini in formissima. Da rivedere, se capita.
MEMORABILE: La prima puntata: Columbro (autista di bus) riceve la notizia dell'assunzione come maestro: in preda all'euforia cambia strada e porta tutti al mare.
Quando ci si mette in poltrona per guardare un serial tv si sa già a cosa si andrà incontro. In fondo si chiede solamente che gli attori non gridino (abbiamo già mal di testa!) e non siano troppo volgari (per quello ci sono altri lidi). Ecco che la fiction di Columbro accondiscende a queste nostre richieste (le urla ci sono, ma sono dei bimbi, peratnto tollerabilissime) in modo garbato e divertente, frutto della bravura e serietà dello showman spesso dimenticato negli ultimi tempi. Guardarlo è un must per gli amanti della tv del passato recente.
Marco Columbro si cimenta in questa fiction scolastica e buonista con risultati soddisfacenti malgrado la ripetitività di alcuni episodi. Un buon cast di comprimarie come Elena Sofia Ricci, Sandra Mondaini e Franca Valeri dà lustro a questo prodotto. A conti fatti la prima serie è migliore della seconda.
Discreta serie tv più volte riproposta nelle varie emittenti televisive, vede Marco Columbro protagonista e maestro di un scuola elementare. Le vicende scolastiche sono accompagnate da momenti di vita familiare, in cui spicca la figura di Elena Sofia Ricci. Nel cast anche la grande Sandra Mondaini e Franca Valeri. Si respira molto l'aria anni 90, per una serie non certo indimenticabile ma semplice e promossa.
Può non piacere, ma nell'ambito del piccolo schermo italiano ha tracciato un solco evidente. La formula è semplice e l'ambientazione scolastica ben inserita in un contesto provinciale per una volta piacevole. La qualità di riprese e regia è media, ma la vera forza è nel cast, con un buon Columbro e le ottime Mondaini e Valeri come spalle (meno interessante la prova della Ricci). Alla fine la ripetitività è latente, ma le problematiche scolastiche e familiari, unite ai bimbi che crescono, funzionano non poco. Senza dubbio datato, ma gradevole.
Sorvoliamo su alcune cadute di stile e sul dimenticabile episodio finale: ciò che resta è una serie di tutto rispetto, che poggia sulle spalle di un Columbro trascinante, d'impareggiabile carisma, perfetto in espressioni e movenze. Lo stile poveristico e rilassante, compassato ma arioso da fiction tricolore novantiana diventa parte integrante del messaggio: un inno alla vita, all'amore e all'altruismo, un invito ad apprezzare le piccole cose, di un ottimismo quasi commovente, romantico senza reticenze, educativo oggi più che allora. Musiche, sigla compresa, pressoché perfette.
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