Chiunque tu sia - Miniserie TV (1977)

Chiunque tu sia (miniserie tv)
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MMJ Davinotti jr
Durata: 3 episodi
Anno: 1977
Genere: fiction (colore)
Note: Sceneggiato televisivo in tre puntate.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Indeciso sulla strada da prendere, o volutamente costruito per mettere il piede in due scarpe, lo sceneggiato di Mario Foglietti (scritto da Enrico Roda) cerca di mantenersi in arduo bilico tra spy e giallo un po' come succedeva in certi Durbridge degli anni passati, in cui però la complicata mescolanza pendeva sempre dalla parte del giallo, con lo spionaggio che entrava dalla porta di servizio giusto nel finale. Qui no, si fa presente e ingombrante fin dall'inizio, relegando le tracce gialle a qualche tragedia del passato. Fin dalle prime scene, infatti, l'ingegnere chimico Stefano Mascardi (Pambieri), giunto a Napoli per lavorare alla Doumenec, si accorge di essere al centro di...Leggi tutto una lotta senza quartiere per impossessarsi di una formula segreta che la solita potenza straniera è pronta ad acquistare. Dietro all'annuncio della vendita di una vecchia Lincoln si nasconde un nido di spie che entra in azione tra minacce e killer pronti a uccidere. Non Stefano, per il momento piuttosto tangenziale alla vicenda, ma un losco spagnolo che ne sa un bel po'. Già da qui il mistero s'infittisce e il protagonista, nel locale dove aveva appuntamento per l'affare della Lincoln, incontra invece una bella donna, Rita (Pitagora), che senza mezzi termini lo abborda e ci esce insieme. Ma si sa, quando le presenze femminili sono così sfuggenti, ambigue e misteriose, in questi sceneggiati il loro destino è immancabilmente quello di scomparire nel nulla. Ed è ciò che capita anche a Rita naturalmente, la quale però ricomparirà presto in scena sotto inattese spoglie. Stefano intanto parla di lei a due colleghi, Lisetta (Spina) e suo marito (Scarpa), prima che sul luogo del primo delitto salti fuori una vecchia foto con tre indossatrici: una di loro sembra proprio essere Rita. Qui le due diverse componenti s'incrociano: da una parte il giallo, che procede piuttosto linearmente chiarendo un po' i rapporti all'interno della famiglia del proprietario (Albertini) della Doumenec, dall'altra il caos spionistico che comincia a montare prendendo il sopravvento e lasciando aperti interrogativi che fino all'epilogo lasciano voragini aperte in uno script denso di coincidenze ridicole, particolari mai spiegati e una evidente difficoltà nell'esposizione della vicenda. Troppi gli spunti buttati là e mal integrati al contesto (a cominciare dall'incubo in galleria, che pare cacciato dentro a forza per ricordarci il celebre incipit di DOV'E' ANNA?). Fortunatamente il cast è scelto bene e si amalgama al meglio, con Pambieri esemplare nel ruolo del giusto capitato per destino in un ginepraio di cui nulla sembra inizialmente capire, la Pitagora sbarazzina e spigliata come richiesto, Albertini perfetto come rude capofamiglia e la coppia Spina/Scarpa a dare un po' di sale. Girato con palese prevalenza d'interni (Napoli non si percepisce proprio, come sfondo), commentato da una colonna sonora jazzata di Fiorenzo Rizzone fastidiosamente ingombra di troppi sax e squilli di tromba fuori posto, lo sceneggiato di Foglietti, diretto senza brillare, si lascia nel complesso vedere ma richiedendo un'attenzione non giustificata da una trama architettata male e spiegata peggio. Poteva essere una storia molto interessante invece, con una figura di commissario (Cuomo) azzeccata (che viene lasciata a riempire giusto tre o quattro scene in ufficio), qualche curioso incastro e un'internazionalità della proposta che pur fallendo il colpo aveva un suo perché.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/01/12 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/02/21
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Fauno 8/01/12 12:33 - 2215 commenti

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Come argomenti trattati, intreccio e colpi di scena merita un voto più alto che medio, senza però raggiungere capolavori quali Dimenticare Lisa o Doppia indagine... Quando le scatole cinesi sono troppe, l'insieme (pur rimanendo buono) non è più oliato e scorrevole a dovere e comincia a cigolare un pochino, pur senza incepparsi. Vale comunque assolutamente la pena vederlo, in quanto due passaggi lasciano veramente il segno. Forse Foglietti, già magnifico in L'uomo dagli occhiali a specchio ha voluto migliorare ancora e ha esagerato...
MEMORABILE: Il rapimento e l'inizio della spiegazione finale; Il flashback dell'inseguimento.

Nicola81 13/10/13 11:23 - 2871 commenti

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Il mix tra giallo e spy story, tanto caro agli sceneggiati Rai dell'epoca, funziona anche stavolta. Tra personaggi ambigui, ricatti, doppi (e forse anche tripli) giochi e gli inevitabili omicidi, è facile appassionare e appassionarsi. Il difficile, semmai, è trovare la perfetta quadratura del cerchio. E infatti... Ottimo cast, in cui, oltre a tanti nomi di spicco della TV di allora, merita una menzione anche Tonino Cuomo nei panni di un commissario dall'indolenza tipicamente partenopea. Piacevole la sigla.
MEMORABILE: Il primo dialogo tra Pambieri e Cuomo; Il rapimento; Il prefinale.

Dusso 9/01/14 18:40 - 1566 commenti

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Non troppo entusiasmante poichè la seconda puntata frena la prima con momenti di stallo e di punti morti nella vicenda; la terza si riprende con un finale e una spiegazione interessanti anche se con troppi "colpi di scena". Fin troppo girato in interni e la scena dell'inseguimento è esageratamente velocizzata: si è voluto imitare Durbridge ma con risultati non troppo soddisfacenti. Pure di delitti c'è veramente poco..

Myvincent 7/08/20 14:40 - 3758 commenti

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Durbridge colpisce ancora nella fantasia dei registi italiani di sceneggiati e questa volta tocca a Foglietti con la sua indiscutibile professionalità. Ma la dislocazione napoletana di tutta la scena francamente stride con la natura del racconto, che è anglosassone. Napoli si vede infatti per questo poco, mentre si impongono sulla scena attori capaci come Pambieri, Paola Pitagora, Giampiero Albertini e Magda Mercatali. L'intreccio intrigante, gli ottimi dialoghi curati e gli snodi narrativi terranno viva l'attenzione fino in fondo.

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  • Musiche Lucius • 3/12/12 21:00
    Scrivano - 9049 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 4/12/12 07:34 da Zender