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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Coffe and cigarettes
Anno: 2003
Genere: commedia (bianco e nero)
Regia: [+e] Jim Jarmusch
Note: Aka "Coffee and cigarettes".
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
COFFEE AND CIGARETTES era il titolo di un brevissimo cortometraggio (appena cinque minuti) che Jarmusch diresse nel 1986, l'anno di DAUNBAILO’, quasi come appendice della sua esperienza con Benigni. Erano proprio il comico toscano e Steven Wright i protagonisti, seduti a un tavolino di fronte a caffè e sigarette. Improvvisavano senza troppa fantasia, ma la carica di Benigni e le sue surreali considerazioni sul caffè lasciarono il segno. Tanto che Jarmusch, col tempo, girò altri dieci mini-episodi che vedevano i protagonisti nelle stesse condizioni finendo poi per riunirli in questo lungometraggio (in bianco e nero) a tema. Dopo l'apertura con...Leggi tutto il celebre “corto” benignesco, sfilano davanti ai tavolini vari personaggi, sovente nelle parti di se stessi. La qualità dei segmenti (così come la loro breve durata) è variabile, con una preoccupante preponderanza di quelli decisamente inutili e scioccamente pretenziosi. C'è un unico episodio che si staglia decisamente sugli altri (escluso quello di Benigni, che resta il più bizzarro e stralunato), ed è quello con Alfred Molina e Steve Coogan intitolato COUSINS? Due attori si incontrano e il più disperato di loro (Molina) trova una lontana parentela che lo lega con l'altro. Convinto che si tratti di una notizia sensazionale gliela comunica ricevendo in cambio una reazione d’insofferenza. Recitato benissimo, sottilmente sadico e con un finale rincuorante, rappresenta il momento migliore del film. Altrove si possono ammirare la bravura di Cate Blanchett (che si sdoppia interpretando lei e sua cugina) e la simpatia di Bill “inculafantasmi” Murray, anche se il suo episodio è piuttosto inconcludente. Il resto si può pure dimenticare.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Grande esempio di cinema:
Bubobubo - Davvero notevole!:
Pessoa, Jdelarge - Quello che si dice un buon film:
Fabbiu, Rickblaine, Manowar79, Ryo, Il Dandi, Mickes2, Paulaster, Enzus79 - Non male, dopotutto:
Deepred89 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Pinhead80, Minitina80
Sono undici cortometraggi riuniti assieme e aventi in comune il momento del break con caffè e sigaretta. Un film di chiacchiere, per cui non tutte colpiscono e divertono e molte girano a vuoto. Il bianco e nero condisce conferendo un'aria di raffinatezza, i vari richiami musicali e le interpretazioni un po' atipiche di alcuni attori sembrano voler marchiare a tutti i costi l'indipendenza della pellicola; non tutto è però così scorrevole o geniale. Si ricordano con piacere Benigni e Murray. Un motivo in più per sentirsi come Zeno Cosini.
MEMORABILE: Those Things'll Kill Ya; con il bambino che non parla.
Diversi cortometraggi che sottolineano come l'uomo sia di per sè nervoso e dipendente da fumo e caffè. Inoltre come si ha più facilità nel parlare e nell'esprimere pensieri a sproposito senza problemi. Jarmush sembra dare piena libertà agli attori che si divertono a piacimento quasi improvvisando ogni mossa facciale. Bravissimi Benigni e Murray, ma il corto più bello è quello con i due musicisti Waits e Iggy Pop.
MEMORABILE: Iggy Pop e Tom Waits
Altalenante, come del resto ci si aspetta da un film a segmenti. Jarmush rispolvera il suo format fatto di situazioni, di dialoghi grotteschi e al tempo stesso frivoli, che fanno di film come questo o come Night on Earth dei veri e propri sguardi curiosi sul mondo, dei brevi "documentari" sulla quotidianità. L'episodio con Benigni non è affatto il migliore, mentre il tandem Iggy Pop/Tom Waits offre una prestazione veramente memorabile. Il pallinaggio, ovviamente, è da intendere come una media matematica.
Composto da 11 cortometraggi girati nell'arco di quasi 20 anni, aventi come filo conduttore il caffè e le sigarette. Il punto di forza sta nei dialoghi e nella varietà di situazioni che possono accadere mentre si sorseggia un caffè e si fuma una sigaretta. Positiva la moltiplcità di generi affrontati, dal dramamtico al comico. Cast assortito da grandi nomi sia tra gli attori che tra i musicisti.
MEMORABILE: Il pezzo con Alfred Molina e Steve Coogan.
Episodi minimali girati (si direbbe quasi a tempo perso) in un arco di tempo piuttosto lungo: in alcuni il momento del titolo è solo un orpello, in altri diventa tema di riflessione filosofica ("i nostri padri erano la generazione del cappuccino con torta, noi quella del caffè e sigaretta"); alcuni sono gratuiti (l'amico Benigni e i giovani White Stripes), altri notevoli (la sciocca arroganza di Coogan e la dignitosa umiltà di Molina), ma l'insieme, in un'era di tabù salutisti in cui fumare in un caffè è divenuto impossibile, è poetico.
MEMORABILE: Tom Waits offre a Iggy un pacchetto "trovato" sul tavolo: -Sai qual è il bello che ho smesso? Che posso pure fumarne una, tanto ho smesso!
Sicuramente non il miglior Jarmusch questa commedia bizzarra e strampalata ai limiti del surreale, dove vari personaggi si avvicendano intorno a un tavolo bevendo caffè e fumando sigarette. Sempre secondo i tratti distintivi del regista di Akron, Coffee and cigarettes è un mix di situazioni umoristiche nel quale si tratteggia un quadro malinconico e pessimista dei rapporti umani, non disdegnando parentesi paradossali, ciniche e sentimentali. Diseguale, si stagliano su tutti Waits, Iggy pop, Blanchett, Murray, Gza, Rza, Coogan e Molina.
L'idea di base (11 microstorie bevendo caffè e fumando sigarette) è di quelle che attrae per l'originalità ma indispone per la sua fissità, ma una volta abituatisi a ritmo e struttura se ne coglie la qualità discontinua (non per la tecnica, sempre ottima nonostante la discontinuità temporale delle riprese e nemmeno per il cast, sempre di alto livello), con picchi negli splendidi, umanissimi capitoli dei cugini e delle cugine. Un prodotto singolare, più riuscito quando punta all'amarezza di quando punta al sorriso. **! di media.
Una serie di mini cortometraggi che sfruttano l'idea di base del bianco e nero come contrapposizione tra sigaretta e caffè, come due cose diverse che possono essere complementari nel loro effetto. Difficilmente digerisco Jarmusch e anche questo film per me non fa eccezione. Lento, prolisso e fine a se stesso, non riesce nemmeno a essere troppo introspettivo.
Insieme di siparietti (la maggior parte a coppie) riguardanti le chiacchere attorno a un tavolo da bar tra fumo e caffeina. Statico nelle riprese, risulta efficace specialmente per la fotografia e le inquadrature dall'alto. Come dialoghi è meglio quando si parla di incomprensioni o si usa uno humor leggero, ma non tutti gli amici di Jarmusch brillano. Bene la Blanchett e Waits, fuori posto Benigni e Murray.
MEMORABILE: L'episodio tra Waits e Iggy Pop; La doppia Blanchett.
Un Jarmusch introverso e personale chiama a raccolta fedelissimi e amici per girare alcuni siparietti comico-filosofici su una delle accoppiate più classiche degli sfaccendati americani (e non solo loro): il caffè e le sigarette, appunto. Il livello degli episodi è diseguale, ma lo stile personalissimo e la classe sopraffina di un maestro dell'underground come Jarmusch vincono comunque, malgrado la traduzione italiana lo privi di molte sfumature slang penalizzandolo non poco. Da incorniciare l'episodio geniale con Waits e Iggy Pop. Simpatico.
MEMORABILE: L'episodio con Tom Waits e Iggy Pop, grandi amici nella vita, da visionare se possibile in lingua originale.
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Apologia della solitudine umana, di maschere antropizzate retrive all'empatia e incapaci di comunicare fra loro, per scelta o contingenza. Si arriva all'assurdo esistenziale beckettiano e lo si doppia, fra litri di caffeina e anime consumate dalla nicotina, una costante narrativa economica ed efficace. A fine visione, anche per la scelta strategica dell'ultimo corto, rimane solo un gran vuoto allo stomaco. Da antologia gli episodi "Strange to Meet You", "Somewhere in California", "No problem" e "Cousins?", mentre più debole quello con i White Stripes.
Il momento dedicato al caffè e alla sigaretta apre a squarci di introspezione ed intimità che sono propri di questi istanti. La scelta del bianco e nero gli giova, conferendogli quell’eleganza formale che ben gli si addice. Tuttavia, al netto delle interpretazioni, molte delle quali pregevoli, non ha molto di interessante da dire. Il fattore comune potrebbe essere la diffidenza nei rapporti interpersonali, ma ogni episodio lascia addosso poco più di qualche tiepida sensazione. Il numero eccessivo di corti, inoltre, alla fine genera troppa confusione e disperde le idee.
Il film di Jarmusch riesce a funzionare egregiamente grazie alla sua semplicità e a sketch molto originali che giocano, più o meno, tutti sul tema dell'identità. Le scenografie, per quanto basilari, sono affascinanti, e la prova dell'intero cast risulta efficace anche e soprattutto perché si tratta di attori che mettono in gioco, se non addirittura in ridicolo, se stessi. Furbo, ma efficace.
Undici cortometraggi (davvero brevissimi) che hanno in comune il contesto con caffè e sigarette. Ilari più che divertenti. Man mano che passano i minuti gli episodi tendono a migliorare: spiccano quello con protagonisti RZA e Murray (simpaticissimo) e quello con Molina e Coogan. L'ultimo rasenta il poetico. Jarmush si conferma sceneggiatore di alto livello. Premiato a Cannes.
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- Effettivamente niente di chè, nonostante Benigni, Murray, Iggy Pop ... insomma vale più il cast che il film, che tra l'altro è una raccolta di cortometraggi girati separatamente.
Però, ... per chi (come purtroppo il sottoscritto) vive con la assidua dipendenza al caffè e le sigarette, in questo film trova molte risposte... - Dal caffè lo sapevo e lo testimonia la tua foto, delle sigarette non sapevo. Ai fumatori di solito è molto piaciuto, sto film.
- Ci lascia uno dei più grandi maghi della luce, da Wenders, a Jarmusch sino ai livori fiammeggianti friedkiani
Addio a Robby Müller, con quella ruvidezza in bianco e nero che ha abbagliato i capolavori wendersiani e l'america jarmuschiana, con quel tocco così inconfondibilmente bukowskiano
https://www.cinematographe.it/news/robby-muller-fotografia-morto/Ultima modifica: 4/07/18 19:30 da Buiomega71
