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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/11/17 DAL BENEMERITO KINODROP
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Kinodrop 27/11/17 18:51 - 2979 commenti

I gusti di Kinodrop

Un anziano veterano della guerra in Vietnam, sull’orlo della demenza senile, è perseguitato da continui flash degli orrori di quel conflitto e da ricordi più o meno rimossi. L’infermiera che avrebbe dovuto accudirlo si rivela una figura psicopatica e vendicativa. Vorrebbe essere un thriller, ma risulta un'asfittica storia dalla maldestra scrittura, che non racconta veramente, anzi ripropone sempre gli stessi ingredienti. Tensione ridotta al minimo indispensabile e una regia piuttosto elementare per una recitazione alquanto scolastica.

Daniela 9/09/18 14:06 - 12699 commenti

I gusti di Daniela

Quando un anziano, perseguitato dai ricordi della terribile esperienza come prigioniero di guerra nel Vietnam, inizia a manifestare segni di demenza senile, il figlio assume una giovane donna perché si prenda cura di lui... Thrilleruccio da due lire che, dopo un inizio promettente, scade ben presto nella mediocrità: piatto nella confezione, modesto nel cast, goffo nella gestione del racconto, culminante in un finale che vorrebbe ribaltare il punto di vista ma risulta invece solo fastidiosamente effettistico. Perdibile senza rimpianti.

Buiomega71 10/06/22 01:00 - 2925 commenti

I gusti di Buiomega71

Le demenze senili miste ai riverberi miseryani, con flashback che arrivano dalla guerra in Vietnam (torture comprese). Testin firma uno psychothriller disturbante per cupezza, decadenza e riflessi aldrichiani, non rinunciando a gatti decapitati, teste sfondate a martellate, allucinazioni perverse (il soldato che si strappa i polsi a morsi) e a una claustrofobia ansiogena e opprimente che tanfa di vecchiume e follia. Inaspettato twist finale che ribalta la situazione vittima/carnefice e getta un'ulteriore coltre di pessimismo. Immenso Jones, di gelida femminea alienazione la Klebe.
MEMORABILE: La Barbie decapitata con rabbia; Jones appeso con la carrucola; La morbosa curiosità per gli orrori della guerra; La madre seviziata nel flashback.

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  • Discussione Buiomega71 • 10/06/22 10:11
    Consigliere - 26073 interventi
    Al cinema , ultimamente, la demenza senile porta scompiglio, sia nel realismo della degenerazione senile (The Father), sia nella sua dimensione fantastico/horror (Relic/The visit).

    Testin sta nel mezzo, a metà tra il dolente declino di un uomo anziano, che vive da solo, dopo aver avuto un ictus (il momento in cui non riconosce la nipote scambiandola per una ladra che le è entrata in casa) e il lato prettamente di genere (lo psychothriller, che veste i panni di un infermiera che non le ha tutte a casa, dai riverberi miseryani), con incubotici flashback sulla guerra in Vietnam (torture comprese) che assumono i tratti di vere e proprie allucinazioni perverse (il commilitone, con la faccia simil Daniel Radcliffe, che si strappa i polsi a morsi).

    Claustrofobia angosciosa e opprimente, dove tutto tanfa di vecchiume, morte e follia, dai possibili stati di sonno/veglia (l'infermiera che lava il coltello insanguinato nel lavandino, il corpo legato e sanguinante, di una donna, sul pavimento della cucina), alle mire sadiche dell'infermiera, a base di sonniferi, anticoagulanti, interessi morbosi per gli orrori della guerra, all'anziano veterano sempre più in balia dell'instabilità mentale uterina della sua "badante" (parla da sola, strappa via le teste alle Barbie, c'ha il corpo del gatto senza testa chiuso in una valigia, e la sua espressione, quando non vista, è perennemente gelida e allucinata).

    Testin (direttore della fotografia di piccoli cult indipendenti della nuova ondata della new horror dei vari Eric England e co.) non lesina su gatti decapitati, teste sfondate a martellate, sevizie su anziani inermi (la carrucola), flashback d'infanzia di donne sadicamente legate e maltrattate, in un kammerspiel dai rancidi sapori aldrichiani e dalle venature nerissime.

    Testin, poi, con un colpo di coda, ribalta inaspettatamente la situazione vittima/carnefice, così come la prospettiva e il revenge movie assume tratti ancor più cupi e pessimisti, come la chiusa finale sulla "scelta" della nipote.

    Thriller subdolo e destabilizzante, dove non sempre quello che vediamo è ciò che appare, fatto di inconfessabili e terribili segreti nascosti nel cuore di tenebra, ricordi dolorosi, insanità mentale e il sottile (quanto perverso) gioco crudele della vendetta.

    Immenso Gene Jones e di terrifica alienazione mentale femminea Kristina Klebe.
    Ultima modifica: 10/06/22 11:12 da Buiomega71