Era ora - Film (2022)

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Era ora
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2022
Genere: commedia (colore)
Note: Remake del film australiano "Come se non ci fosse un domani" (2021).
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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se una volta i salti nel tempo erano prerogativa in buona parte della fantascienza, oggi (diciamo pure dai tempi di RICOMINCIO DA CAPO, sempre più pietra d'angolo del genere) sono diventati terreno di conquista per la commedia, che nei film costruiti sfruttando loop temporali di diversa natura ha rinvenuto un filone inesauribile.

Qui Alessandro Aronadio si muove nel campo dei remake (di un lungometraggio australiano, in questo caso), ma se ci si pensa bene già la fiction nostrana aveva affrontato un argomento molto simile col poco riuscito...Leggi tutto SOUND, in cui Peter Fonda veniva ripetutamente sbalzato nel futuro trovandosi a ricostruire di volta in volta un passato di cui poco o nulla poteva sapere. In ERA ORA tocca a Edoardo Leo risvegliarsi, il giorno successivo al suo compleanno, esattamente un anno dopo, quando è di nuovo il suo compleanno. AUGURI PER LA TUA MORTE, si potrebbe dire, ma il 26 ottobre ripetuto diventa in questo caso un giorno destinato non alla fuga da un destino funesto ma alle riflessioni. Il povero Dante fin dal primo sbalzo in avanti si ritrova in un futuro che non capisce, alle prese con problemi che non avrebbe neppure potuto immaginare, a cominciare dalla moglie (Ronchi) incinta da cinque mesi...

Il gioco sta nello scoprire, anno dopo anno, i cambiamenti di una vita ordinaria sì ma non necessariamente prevedibile, di cui Dante sembra volersi reimpadronire di volta in volta senza accorgersi di quanto invece gli stia letteralmente sfuggendo di mano. Ogni punto fermo un anno dopo rischia di non essere più tale, e forse l'unica vera ancora di salvezza è l'amico fraterno (Sguglia) al quale il protagonista decide di confidare l'incredibile segreto. Noi non sappiamo cosa succeda nei 364 giorni di intervallo tra un compleanno e l'altro e sta qui l'idea valida del soggetto: lo scopriamo lentamente, e il divertimento nasce dalle reazioni inevitabilmente stranite del protagonista; che abbozza, cerca di non far capire agli altri come ogni frase di chi gli sta intorno possa rappresentare per lui una novità sconvolgente.

In realtà su questo avrebbe potuto insistere di più la sceneggiatura, che invece si perde talvolta inseguendo spunti drammatici inseriti col chiaro compito di ispessire la grana del film. La figura del padre (Wertmuller) di Dante, ad esempio, sta lì apposta: non ha nulla di buffo o brillante, semplicemente serve a farci ragionare sul difficile rapporto padre-figlio e a rinvigorire chi necessita di mostrare più sfumature possibile nel carattere. Non ce n'era bisogno, perché si scade nella banalità e, nella seconda parte, la brillantezza precedente viene sostituita da una ripetitività penalizzante e da pause che fanno ristagnare il ritmo. Il film in pratica tende a spegnersi col passare dei minuti (e degli anni) e sempre di più l'interesse e la curiosità scemano, anche perché si intuisce già come il finale non possa riservare grandi sorprese. E Leo, perennemente vittima di una passività dovuta al continuo rimbalzare tra situazioni per lui incomprensibili, dopo un po' stanca a causa della totale mancanza di reattività. Andrea Purgatori fa il consulente matrimoniale in una scena sostanzialmente superflua, Raz Degan il “santone” nuovo partner della moglie. La scrittura, grazie al saccheggio dell'originale australiano, è buona, la regia meno e non sfrutta del tutto le ottime potenzialità del cast.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/10/22 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/04/23
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Rambo90 22/10/22 23:54 - 7706 commenti

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Un remake italiano con una sua personalità. Dolce, divertente e commovente, il film di Aronadio sa muoversi nella giusta direzione alternando i registri e trovando in Leo un fantastico protagonista, capace di farci ridere tanto nella prima parte quanto emozionare nella seconda. I temi trattati (poco tempo per i veri affetti, troppo stress) sono banali e il meccanismo che sposta il protagonista nel tempo da subito prevedibile ma la sceneggiatura gioca bene le sue carte e ne esce un film amabile. Notevole.

Galbo 16/03/23 10:54 - 12408 commenti

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Un quarantenne non riesce a gestire il tempo e ne viene letteralmente travolto. Una commedia sui paradossi temporali che, a dispetto di uno spunto già più volte usato al cinema, sa trovare una cifra personale. Lungi dall'essere brillante, il tono è dolosamente amaro, il che ci fa apprezzare maggiormente un personaggio ben caratterizzato dalla sceneggiatura e interpretato benissimo da Edoardo Leo, che trova un'ottima intesa con la sua partner, un'ispirata Barbara Ronchi. Piuttosto defilati gli altri personaggi. Splendida la colonna sonora. Un buon film.

Daniela 17/03/23 11:01 - 12684 commenti

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Giunto nel mezzo del cammin della sua vita, il protagonista si ritrova intrappolato in un loop temporale per cui, mentre per tutti gli altri il tempo scorre normalmente, lui vive solo poche ore ogni anno, sempre in occasione del giorno del compleanno... Pur nei limiti di un remake, un film ben realizzato in cui, rispetto all'originale australiano, manca il lato magico legato alla presenza di una donna misteriosa e l'epilogo risulta più malinconico ma anche più realistico in quanto, una volta appresa la lezione, non prevede la possibilità di un reset. Buone le prove di Leo e Ronchi.

Il ferrini 23/03/23 00:21 - 2366 commenti

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Un buon soggetto, anche se non originale, italianizzato dall'eclettico Aronadio che sfrutta molto bene le doti di Leo, attore certamente bravo ma sempre più imprigionato nel suo personaggio. La storia, inevitabilmente, ripete molti meccanismi ma la sceneggiatura è divertente e rimedia alle ridondanze. Finale che si discosta dal prototipo e trova una soluzione agrodolce molto interessante. In definitiva una buona commedia, certamente sopra la media delle attuali produzioni nostrane.

Gabrius79 24/03/23 20:06 - 1427 commenti

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Questo remake risulta essere ben riuscito perché viene fatto con stile e garbo e l’innesto di Leo come protagonista è la ciliegina sulla torta in quanto appropriato. C’è il tempo per sorridere ma anche per riflettere su come a volte non si abbia tempo da dedicare ai nostri cari e il messaggio arriva bene a destinazione. Sgueglia e Ronchi molto bravi come spalle di Leo. Regia ottima di Aronadio.

Xamini 21/05/23 13:18 - 1255 commenti

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Si gioca con il tempo e con il sentimento, sul canovaccio di una vita che procede come molte altre. Il punto di vista del protagonista - un Edoardo Leo in grado di mostrare la sfumatura comica anche nel dramma - è cristallizzato nella giornata del suo compleanno e, prigioniero di questo limite, non può vivere con coscienza gli altri giorni dell'anno. Ne scaturisce l'equivalente fantastico della riflessione sul decorso della propria esistenza che incorre inevitabilmente durante il genetliaco di ciascuno. Un commedia più amara che dolce, ma spesso ripetitiva (l'espediente è quello).

Jandileida 30/06/23 20:06 - 1568 commenti

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Un buon film dagli spiccati tocchi di amaro che vengono in parte addolciti da un finale che smussa qualche angolo, magari troppo appuntito per un pubblico "da platea mondiale". Leo (aiutato da una brava Ronchi) ce la mette tutta, nei panni di questo quarantenne che si vede sfuggire la vita davanti: l'empatia si crea naturalmente perché chi è che non ha provato, almeno una volta, la stessa sensazione? Il resto procede in maniera corretta, con qua e là qualche caduta di ritmo e con personaggi abbastanza didascalici (il padre, l'amico, l'amante) che nulla aggiungono e nulla tolgono.

Anthonyvm 3/07/23 17:06 - 5726 commenti

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Remake che eguaglia e per certi versi supera l'originale australiano: Aronadio si limita a riprenderne il concept e le principali svolte narrative, intessendo attorno a personaggi nuovi e meglio sfaccettati una trama più ricca e dettagliata (si va dal maggior numero di sequenze dedicate alla vita lavorativa e privata dei protagonisti alla semplice trovata di cominciare la storia in un passato ben definito, rendendo così più credibile lo spaesamento del sempre affidabile Leo di fronte alle "novità" nel campo dei social e della pop culture). Finale meno ottimista, ma più pertinente.
MEMORABILE: Lo "scherzo" della gravidanza; Il nome della figlia; La terapia di coppia; L'ultimo amaro incontro col padre; L'amico malato; Il proverbio di Degan.

Capannelle 15/07/23 18:48 - 4417 commenti

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Dopo un po' il meccanismo può diventare noioso, ma grazie a qualche buona modulazione degli attori e alle note musicali, leggere ma inserite al momento giusto, il pericolo viene poi scansato permettendo a chi guarda di non guardare l'orologio. Leo funziona anche se talvolta tende a fare il gigione e lo aiutano le prove della Ronchi e di Sgueglia nei panni dell'amico "cartina di tornasole". Riuscite alcune situazioni paradossali in cui Leo fa esercizio di sapiente equlibrismo per scoprire cosa realmente sia.

Fabbiu 31/12/23 19:00 - 2148 commenti

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Remake tutto sommato piacevole. Certo, i loop temporali sono un espediente abusato in ogni genere, ma qui funzionano sia nel reggere lo stupore del protagonista (Leo è bravissimo nella parte di quello sin troppo confuso dal dover ricucire i pezzi di una vita che scorre e cambia troppo velocemente) che nel garantire i momenti drammatici che in fin dei conti impreziosiscono il senso del racconto. Tali momenti drammatici, peraltro, commuovono non poco e fanno riflettere molto su quanto la vita, sintetizzando, ci sfugge di mano.

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