Garage - Film (2007)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/06/09 DAL BENEMERITO BRAINIAC
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Brainiac 10/06/09 01:12 - 1083 commenti

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Josie lavora in un distibutore di benzina che è tutto il suo mondo, ha pochi amici ma li sa ascoltare. Quando al lavoro gli affiancano un ragazzino è felice, ma sarà proprio il legame con questo nerd quindicenne a sconvolgere il suo microcosmo. Abrahamson ha una regia scarna, quasi priva di musica, con dialoghi realistici ma un po' piatti. I personaggi sono descritti bene ma il punto migliore lo si ha quando nel film innesta un po' di sana cattiveria (il candore travisato di Josie ricorda l'alienazione di De Niro nella scena del cinema di Taxi driver).
MEMORABILE: Il cavallo.

Puppigallo 16/11/09 22:37 - 5295 commenti

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Questo benzinaio un po' tardo non lo scorderò facilmente. La cosa incredibile è che finisce per risultare più equilibrato (tenendo conto della sua limitata capacità mentale) di alcuni cosiddetti normali, superficiali e ignoranti, che riusciranno a rovinarlo, con le loro squallide, mediocri vite e la spocchia di quelli che si credono più intelligenti e fanno danni irreparabili. Niente colonna sonora, niente ritmo, eppure, non si può fare a meno di apprezzare ciò che si vede, anche se, col passare del tempo, aumenteranno, sia la tristezza, che un certo senso di disgusto. Dolorosamente bello.
MEMORABILE: Le parole più ricorrenti del suo vocabolario "Bene, giusto, vero, certo"; Il finale, che è l'equivalente di un pugno nello stomaco.

Capannelle 25/11/09 14:51 - 4421 commenti

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Dipinto di provincia irlandese e di Josie, un bonaccione benvoluto da alcuni, tollerato da altri ma anche accusato dai suoi compaesani. Per lui è difficile comprenderne i motivi e questo sarà motivo di forte dolore. Il tutto è raccontato con molti silenzi e senza drammi espliciti o sovrastrutture. Simile ai personaggi dei fratelli Dardenne, combina con grande efficacia tenerezza e asprezza del mondo reale. Genuino ma richiede allo spettatore un minimo di pazienza.

Daniela 27/11/09 11:55 - 12699 commenti

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Josie è un uomo solo di mezz'età, con problemi ad un'anca e limitate capacità mentali, un "povero di spirito" che lavora in uno scalcinato distributore di benzina. Alcuni lo fanno oggetto di scherno, ma la sua indole gentile e la disponibilità ad ascoltare gli altri lo rendono benvoluto da molti. La sua stessa ingenuità tuttavia lo metterà nei guai, con esito drammatico. Film timido ed intimista, che ripaga chi è disposto ad aprire il cuore e commuove in maniera non superficiale. Pat Shortt è talmente vero che sembra interpretare se stesso.

Cotola 19/01/10 19:16 - 9082 commenti

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Vincitore del Torino Film Festival, questo piccolo lungometraggio sembra essere il solito elogio del "candido idiota" ed inizialmente, infatti, imbocca strade già note: su tutte la solitudine del protagonista e il rapporto di "amicizia" che si crea col ragazzo. Tutto ciò fino a quando non accade qualcosa che darà una svolta drammatica ed imprevista alla vicenda. Discreto, con un finale duro che lo fa distaccare dalle solite produzioni di questo tipo che di solito non hanno questo coraggio.

Myvincent 19/12/11 18:32 - 3758 commenti

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Il mondo dell'handicap raccontato con mano leggera e piglio realistico nell'Irlanda contemporanea, dove un minuscolo paese di provincia può proteggere (ma anche distruggere) chi non è precisamente uguale agli standard tipici. Una storia piccola che racconta molto sulla cosiddetta diversità. Finale crudo, fin troppo.

Galbo 11/05/16 07:41 - 12413 commenti

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Una scalcagnata stazione di servizio in un paesino della provincia irlandese. Un microcosmo per il personaggio principale, Josie, che lavora come benzinaio. Un film fatto di poco che mostra però un bel personaggio, ben scritto e magnificamente interpretato e che insieme all'ambientazione è il punto di forza della pellicola. Fatto di momenti, più che di una storia organica, il film ha un andamento malinconico e un epilogo amaro come spesso è la vita.

Paulaster 4/05/21 09:49 - 4451 commenti

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Ritratto della vita quotidiana di Josie, mezzo ritardato ma di buon cuore, che vive ai margini della società e la cui buona fede caccerà nei guai. Fa riflettere soprattutto per la distinzione tra il povero protagonista e gli abitanti “normali” che si permettono di affogare cuccioli di cane o portare bambini piccoli tra gli ubriaconi. Questo fondamentale contrasto poteva essere però più incisivo e inoltre non c’è da meravigliarsi che qualcosa possa sempre capitare, nell'ambito dei disturbi psicologici. Scarso il doppiaggio.
MEMORABILE: Il dito nella Fanta che sta per uscire dal bicchiere; La cassetta VHS regalata dal camionista; L’approccio rifiutato dalla ragazza.

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  • Discussione Puppigallo • 17/11/09 14:45
    Scrivano - 506 interventi
    La scena, apparentemente gratuita, dei cuccioli nel sacco, in realtà ha un ruolo fondamentale. Fa capire al protagonista come si possono anche risolvere i problemi; e questa stomachevole soluzione, offerta da un "normale" padre di famiglia, avrà come conseguenza la scelta finale del protagonista. Ecco perchè, nel mio commento, parlo di danni irreparabili causati proprio dai cosiddetti normali.
    Ultima modifica: 17/11/09 14:46 da Puppigallo
  • Discussione Daniela • 27/11/09 11:40
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Puppigallo ebbe a dire:
    La scena, apparentemente gratuita, dei cuccioli nel sacco, in realtà ha un ruolo fondamentale. Fa capire al protagonista come si possono anche risolvere i problemi; e questa stomachevole soluzione, offerta da un "normale" padre di famiglia, avrà come conseguenza la scelta finale del protagonista. Ecco perchè, nel mio commento, parlo di danni irreparabili causati proprio dai cosiddetti normali.

    Certo, è proprio la "normalità" del gesto che lo fa apparire ancora più spaventoso. I cuccioli non sono affogati per crudeltà o capriccio di un teppista, ma per il buon senso di un bravo padre di famiglia - che si preoccupa di non far soffrire i suoi bambini. I cuccioli sono una grande scocciatura, non servono a nessuno, quindi eliminarli diventa una decisione ovvia e Josie, il protagonista, pur intimamente dubbioso (continua a sbirciare dal ponte), non può che concordare con gli argomenti del suo interlocutore - uomo "normale", quindi ragionevole. Ma poco dopo Josie si ferma accanto ad un recinto, parla in tono affettuoso ad un cavallo (animale che ritornerà nella scena finale), gli offre da mangiare un paio di mele. Un gesto di bontà senza secondi fini di un semplice di spirito, un granello contro il macigno che si è abbattuto sui cagnolini bastardi e poi travolgerà anche lui.
    Ultima modifica: 27/11/09 11:43 da Daniela
  • Discussione Capannelle • 27/11/09 12:21
    Scrivano - 3544 interventi
    Puppigallo ebbe a dire:
    La scena, apparentemente gratuita, dei cuccioli nel sacco, in realtà ha un ruolo fondamentale. Fa capire al protagonista come si possono anche risolvere i problemi; e questa stomachevole soluzione, offerta da un "normale" padre di famiglia..
    Devo purtroppo confermare, conoscendo persone che abitano nella campagna belga, che questa soluzione è ancora praticata da diverse persone che non vogliono perder tempo/soldi andando dal veterinario.