Girls with balls - Film (2018)

Un film fatto di niente che si sostanzia con una buona dose di follia in grado di sparigliare le carte regalando al tutto inattesa dignità. Già il fatto di partire con un cantante che presenta le nostre eroine in musica fa sorridere e ci fa capire quanto sia presente una certa voglia di rompere gli schemi. Naturalmente nulla di davvero originale, dal momento che in campo horror le idee sono sempre più agli sgoccioli e si finisce regolarmente con l'agganciarsi a uno dei pochi filoni che garantiscano un minimo di seguito.

Qui siamo dalle parti dei vari WRONG TURN (o NON APRITE QUELLA PORTA...Leggi tutto, se vogliamo retrocedere fino agli apripista), con il pulmino delle Falcons, squadra di pallavolo femminile reduce da una squillante vittoria che, vittima di una deviazione nel bosco, si ritrova in uno squallido bar desolato. Qui le nostre incontrano gli squilibrati destinati a trasformarsi nella loro nemesi: parlano poco (diciamo niente), ti guardano truci, son brutti, sporchi e cattivi come da copione e di fronte al piglio deciso delle Falcons (e del loro coach) si limitano a minacciare con lo sguardo. Quelle se ne vanno, ma dovendosi fermare per la notte nel bosco si capisce come lo scontro fatale con gli orridi ceffi del bar sia solo rimandato. E infatti quelli spuntano fuori e comincia la mattanza tra gli alberi, condita da quintali di sangue che per la maggior parte ha la consistenza d'uno sciroppo d'amarena decisamente annacquato. Le teste esplodono, i colpi partono d'improvviso ma lo splatter, a dire il vero, non va troppo oltre qualche decapitazione o sventramento a colpi di machete. Il sangue esce in gran parte dalle bocche dei malcapitati al ralenti mentre l'azione stabilisce che si giochi di fatto a nascondino e che ogni tanto qualcuno ci lasci la pelle.

Tutto già abbondantemente visto, come si diceva; a fare la differenza è innanzitutto la risolutezza delle giocatrici, che se ne girano in tenuta da partita (ginocchiere comprese) mettendo in mostra - nei casi migliori - gran fisico e atteggiamento sbarazzino. A distinguersi è soprattutto la sexy Morgana (Azem), decisamente la più vivace e imprevedibile. E' anche grazie a lei se alcune reazioni arrivano inaspettate; è l'incarnazione dello spirito weird del film, girato tutto a gran velocità ma con una certa grazia; e con un cast femminile (quello maschile è tremendo, oltre che del tutto anonimo) che sa regalare simpatici scambi e offese reciproche quando meno te l'aspetti. C'è meno spirito di squadra di quanto ci si aspetterebbe anche se, quando poi si uniscono, le Falcons sanno punire i loro avversari a calci o pallonate in faccia (esilarante), se necessario. Le ragazze hanno gli attributi, come specifica esplicitamente il titolo, e se c'è da menare mani e piedi non si tirano indietro (magari non tutte, perché i caratteri sono molto diversi).

A fronteggiarle i freaks di cui sopra, guidati da un tizio con cappello e piuma a capo di una banda di gentaglia perlopiù con un sacchetto del pane sulla testa. Siamo nell'ambito dell'ampia inutilità, a grandi linee, e certo a fine film sarà difficile non avere l'impressione di aver perso il proprio tempo, ma se non altro ci si gusta un po' di vera action, la violenza non manca (c'è pure un cagnolino in CG stirato fino a spezzarsi in due!) e si sprecano le urla ingiustificate a sostegno di un'impostazione bizzarra, ricca di ricercate idiozie spiazzanti all'insegna di una demenzialità mai preponderante ma che trova decisamente spazio; di quella che non punta a far ridere ma al massimo a ghignare. Musiche ritmate, il cantante "narratore" che spunta qua e là per qualche intermezzo con chitarra, sesso accennato solo a parole perché di nudi non se ne parla. Maschi feroci contro femmine all'attacco. W le Falcons e va bene, ma stando attenti a non soffermarsi un solo secondo a ragionare o è la fine...

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