Governance - Il prezzo del potere - Film (2021)

Il direttore generale di un’importante azienda petrolifera viene scalzato da una giovane manager francese che ne prende il posto. Noir diretto dall’italo-francese Zampino, alla sua opera seconda, è un piccolo trattato sulle trame del potere, sull’arrivismo e l’avidità. Al cinico protagonista (interpretato dal bravissimo Popolizio) si contrappone una figura subalterna e debole a cui da il volto Vinicio Marchione. Un film realistico che sollecita una riflessione sul mondo degli affari e incute pessimismo sull’Italia di oggi, spietata, disillusa e arroccata sulle posizioni di potere.

Importante manager di una multinazionale petrolifera, in procinto di essere liquidato perché coinvolto in una inchiesta su appalti truccati, è convinto che a metterlo nei guai sia stata la sua sostituta...   Bel thriller teso e grintoso come l'ottimo Popolizio, spietato nella rappresentazione della giungla aziendale in cui non sopravvive il migliore ma chi ha meno scrupoli: il protagonista viene allontanato non per le sue condotte illecite ma per essersi fatto beccare nel metterle in atto e, al momento opportuno, il vecchio adagio "cane non mangia cane" gli tornerà utile.

La trama viene abbastanza semplificata e forse anche per questo il film si mantiene godibile. A compensare alcuni eccessi didascalici ci sono le prove degli attori che danno vigore al racconto, a cominciare da un Popolizio che impersona bene il carattere infido e prepotente del manager che sente minacciate le sue aree di influenza. La regia si mantiene ordinata e asseconda una narrazione altrettanto lineare ma incisiva per quanto deve trasmettere allo spettatore.