Goya - Film (1999)

Brutta incursione di Saura nel mondo dell'arte: il regista spagnolo si confronta addirittura con uno dei totem dell'arte iberica e mal gliene incoglie. Vengono rievocati alcuni episodi e figure importanti della vita dell'artista, ma non ci sono guizzi registici o scene che lascino il segno. Ci sono i virtuosismi della fotografia di Storaro, ma spesso sembrano fini a se stessi. Gli effetti speciali e la ricostruzione in carne ed ossa dei quadri più famosi del pittore, sono invece abbastanza trash o quantomeno kitch. Evitabile sia da chi ama Goya sia da chi ama Saura.

Un film su un pittore dedicato a un pittore (il fratello del regista, Antonio). Inevitabilmente, quindi, un film "pittorico", anche se in tv il lavoro di Storaro si vede solo in parte. L'idea di ricostruire la vita di Goya mettendo in scena le sue opere (soprattutto nella parte dedicata ai Desastres) era ambiziosa e non del tutto riuscita. Anche la figura del genio aragonese esce a metà tra la vecchia interpretazione romantica (genio pazzo) e quella più ragionata e complessa, che lo vede al tempo cortigiano e liberale. Interessante.

Non convince per gli spazi temporali, per la messa in scena generale, con idee già viste, non convince per la scelta di alcuni attori e per come viene rappresentato Goya. Un altro passo falso di un regista spesso sopravvalutato. A salvarsi sono alcuni messaggi reconditi del film e la fotografia di Storaro; il resto scricchiola, come una casa costruita su un costone pericolante. E non bastano i fake dei dipinti del maestro a colmare le molteplici lacune di un film zoppo. Evocativo, non rende giustizia a un artista di tale calibro.