I maneggi per maritare una figlia - Spettacolo teatrale (2022)

Per i genovesi Govi è un mito, e così deve essere anche per Tullio Solenghi che, nel riproporre questa commedia, decide di diventare un vero e proprio clone del celebre "Steva" portato alla vita decenni prima dal grande comico ligure. Chi ha visto le vecchie riprese teatrali (trasmesse anche dalla RAI) della commedia non potrà non rimanere impressionato dalla perfetta riproduzione che Solenghi ha creato: non si tratta di imitazione ma di vera e propria "incarnazione". La stessa cosa non si può dire della Pozzi, la cui "Giggia" non entusiasma; meglio la "Cumba" della Pepe.

Riproporre la commedia più iconica tra quelle interpretate da "barba Gilberto" in un tributo esplicito e dichiarato all'attore genovese, che un Solenghi in trucco e parrucco riporta sul palco con meticolosa aderenza fisionomico-espressiva, potrebbe suonare come una scommessa pericolosa. L'impatto iniziale è in effetti un po' traumatico per chi è avvezzo alla nota versione di Vittorio Brignole, ma dalla tiepida simpatia si scivola a poco a poco nel genuino apprezzamento, anche grazie agli ottimi comprimari che gravitano attorno alla figura del mitico Steva. Superiore alle aspettative.