Il bounty-killer Minnesota Killer (appunto) e il pistolero El Santo (!) si alleano nella caccia al terribile bandito Corbancho, che si è impossessato di venti casse d'oro. Ma deve avere un complice... Tardo spaghetti scritto da Praedaux (ahi... ) e diretto dal vecchio Montero, senza infamia e senza lode. Nuoce qualche lungaggine, giova qualche tocco sadico (il "gioco della campana", il rituale dell'orologio del cattivo Jaspe). Yum yum per la presenza della Blanc e di Pilar Velasquez. Per completisti
Western di banditi, cacciatori di taglie e morti da vendicare che la debole presa di Bianchi Montero non innalza certo ai livelli di Sergio Leone, pur cercando di imitarne gli innesti tra violenza e humour. Qualche gradita eccentricità è riscontrabile - l’imperturbabile Avram, Gozlino affetto da improvvisi attacchi emicranici e soprattutto Jaspe, irsuto fuorilegge che si trastulla a concedere cinque secondi ai malcapitati prima di far dire loro “Amen” - ma i non cultori del western all’italiana si astengano pure.
MEMORABILE: Sabàto che "arrostisce" i piedi di un bandito per farlo confessare.
Uno dei più blandi e modesti western da me visionati: ripetitivo nelle metodiche dei due cacciatori di taglie per incastrare le pedine che posson farli avvicinare al capo dei banditi, il quale a sua volta potrebbe spiegare chi c'è dietro la sparizione di 400.000 $ in lingotti d'oro. Assolutamente lento e prevedibile; pessima scelta per Avram, che per il western è negato. Ancor peggio Jaspe con il conteggio fino a 5 per l'amen e l'altrettanto stupido gioco della campana (ma almeno c'è il telo da gioco coi numerini). Bocciato col lancio del libretto.
MEMORABILE: Il prete-barbiere quando s'impappina nel ribadire le richieste di El Santo; La rivelazione finale di Minnesota, che conferma la banalità del film.
Un film mediocre, nonostante un cast italo-spagnolo discreto. Sembra non saper bene che pesci pigliare tra echi del classico Sergio Leone e concessioni alla deriva comica che il western italiano vive all'inizio degli anni Settanta. Trama che è un insieme di luoghi comuni vagamente miscelati. Primeggia come sempre il cattivissimo Cianfriglia.
MEMORABILE: Il flash back "wanna-be-psychedelic" prima della scena finale.
Nella California del Far West un cacciatore di taglie (Minnesota Killer) e il suo socio El Santo sono alla ricerca del bandito Corbancho. Buon western diretto da Roberto Bianchi Montero: ottimo il cast, con José Jaspe perfetto nella parte del cattivo, un caratteristico Chris Avram e Antonio Sabato che fa bene la sua parte. Non mancano sparatorie, botte e belle donne (Erika Blanc e Pilar Velazquez sono meravigliose), la sceneggiatura è semplice (scritta da Maurizio Pradeaux, qui per la prima volta autore in un film non suo) e si fa seguire fino alla fine con interesse.
MEMORABILE: I banditi che scommettono quanto tempo può resistere il loro prigioniero a rimanere in piedi senza cadere impiccandosi.
Roberto Bianchi Montero HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneFauno • 2/04/17 01:03 Contratto a progetto - 2743 interventi
Per Homesick: non è che non arrivi ai livelli di Leone: non gli spazza neanche i garretti...
Per Il Gobbo: Pilar Velasquez si salva anche in un disastro come questo, ma la Blanc ci finisce in pieno nel vortice. Si salvicchia a mala pena Gozlino.