“Il circo degli orrori” sarebbe stato il titolo più indicato, ma era già stato utilizzato sette anni prima. L'idea è comunque quella: sanguinosi omicidi nel circo itinerante di miss Rivers, una Joan Crawford ormai in tarda età ma che nonostante tutto non si fa alcun problema a presentarsi sgambatissima al suo pubblico. L'equilibrista muore già prima dei titoli di testa: la fune si spezza e il poveruomo ci resta, non si capisce bene come, impiccato penzolando davanti alla platea. La polizia abbozza un'indagine ma poco conclude, restando assolutamente sullo sfondo. Il regista si ferma infatti all'interno del circo, evidenzia la...Leggi tutto difficile situazione della “titolare” e le tensioni tra gli artisti. La seconda vittima si becca un chiodo piantatogli in testa dell'esterno del tendone e ormai ogni numero diventa “a rischio” (non a caso gli incassi vanno a gonfie vele). Con la polizia bloccata, nessuno che sappia che pesci pigliare, anche il film è all’impasse, tanto che per riempire i vuoti si lascia ampio spazio a elefanti, corse di barboncini, trapezisti, domatori e numeri di ogni sorta (stranamente del tutto ignorati i clown, nel film; visto il clima forse non era il caso...). Al di là della buona performance della Crawford e di qualche discreto effetto sanguinario è comunque il classico horror inglese trascurabile che si riprende solo nel lungo finale sulla fune, con una supense notevole.
Thriller di ambientazione circense che non offre grandi numeri a causa di un ritmo blando, appesantito com'è dalle numerose esibizioni degli artisti e ravvivato solo dagli omicidi. La sceneggiatura si regge tutta sul "chi é" ma boccheggia paurosamente,
per poi liquefarsi nel finale, quando si tirano le somme e si spiega il movente dell'assassino: dire che c'è un buco non rende l'idea. Si salvano la confezione professionale (ma nulla più) e il cast tra cui spiccano la Crawford e Michael Gough.
Seppur alcuni di essi lascino con il fiato sospeso, tutti quei numeri circensi finiscono col far distogliere l’attenzione dalla trama gialla, che si ridesta solo durante gli omicidi, un paio dei quali (quello con il chiodo e la mazza e l’ultimo sui fili) di sicuro effetto. La sceneggiatura ha spesso buchi e le vicende di alcuni personaggi non hanno seguito. La Crawford immette consumata professionalità, ma nell'insieme gli attori si limitano al minimo indispensabile.
MEMORABILE: L’omicidio con il chiodo e la mazza; il numero di equilibrismo finale.
Chi si cela dietro colui che sta uccidendo gli artisti di un circo? A questa domanda proverà a rispondere un ispettore di Scotland Yard. Un thriller assolutamente blando, povero di tensione e concentrato maggiormente sugli spettacoli circensi che, per quanto simpatici da vedere, alla lunga tendono ad annoiare. La Crawford fa come sempre sfoggio di bravura; il bravo Gough si vede poco e non incide come avrebbe potuto mentre Diana Dors e Judy Geeson irradiano lo schermo per quanto son graziose. Mediocre, ma con un suo perché.
Buon thriller inglese che ricorda non poco i nostri gialli per via delle caratteristiche storiche: l'assassino in guanti neri (con suo movente psicologico) e delitti sanguinolenti. Divina la Crawford, apprezzabile l'ambiguo Hardin, equilibrista la Dors che zoccoleggia mentre il mitico Hardy è un buon ispettore; da non dimenticare pure la mitica Geeson protagonista di numerosi horror cult e Gough. Gli omicidi sono davvero ben fatti, sanguinosi e inventivi, il finale ha un notevole ritmo e molta tensione (nonostante il colpevole sia facile da individuare). Merita.
MEMORABILE: La terribile morte nel finale; L'omicidio della Dors e quello di Gough.
Non troppo riuscito, nonostante una Crafword in parte e professionale come sempre e un discreto cast di contorno. La curiosità di sapere chi sia l'assassino c'è, ma i tempi sono troppo dilatati e troppo spesso si indugia nel mostrare numeri da circo stancanti e che spezzano la tensione. Verso la fine finalmente la situazione si fa nuovamente seria, con una buona sequenza sospesa, ma in generale il film si confonde con tanti altri similari. Mediocre.
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Propongo di cambiare il genere da horror a thriller. Inoltre nel cast bisogna mettere Judy Geeson al posto di Angela Rivers, poichè quest'ultimo è il nome del personaggio da lei interpretato.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Brividi gialli", martedì 29 luglio 1986) di Il cerchio di sangue: