Il primo anno - Film (2018)

La facoltà parigina di Medicina accoglie solo 300 nuovi iscritti ogni anno e la selezione durante il corso propedeutico è durissima. Ne sa qualcosa Antoine che ha già due fallimenti alle spalle, mentre Benjamin, al suo primo tentativo, si è iscritto soprattutto per compiacere il padre primario... Il regista attinge alla propria esperienza personale per descrivere un ambiente dominato dalla competizione e dal nozionismo che premia le capacità mnemoniche senza tener conto delle motivazioni alla base della scelta di diventare medico. Interessante il film, credibili i due protagonisti.

Ancora un film di ambito medico per Thomas Lilti che in questa occasione affronta il duro meccanismo di selezione per l’accesso alla facoltà. Vale come opera di finzione ma è sopratutto un non velato atto di accusa ad una procedura che sacrifica il sapere a vantaggio del puro nozionismo che disumanizza lo studio stesso. Il regista valorizza l’impatto della dura concorrenza tra gli aspiranti medici sottolineandone le conseguenze in termini di ansia e tensione nervosa. Bravi e credibili i due interpreti. 

Il regista punta il dito su un sistema di reclutamento (ormai troppo diffuso) che sembra fatto più per escludere che per selezionare in base al merito. Ne sanno qualcosa i due aspiranti alla facoltà di medicina all'ateneo parigino, che con diverse motivazioni e con opposti risultati si gettano a capofitto nel mare magnum delle nozioni e dei quiz. L'argomento intacca molte questioni, ma il taglio adottato si limita a una descrizione quasi documentaristica, per sfociare poi in un finale sentimentaloide e improbabile (dati i presupposti). Buona la prova dei due giovani attori.