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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quello che più colpisce, in questo quinto capitolo delle avventure di Indiana Jones, è la ricchezza della messa in scena, con ricostruzioni scenografiche dense di particolari tutti da gustare e che danno la misura dei capitali impiegati per quello che è a tutt'oggi uno dei più costosi film nella storia della settima arte. A dispetto di un'età non più verde Harrison Ford continua a indossare con estrema disinvoltura i panni del personaggio con cui più di ogni altro tutti lo identificano, e nel lungo prologo ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale lo ritroviamo pure ringiovanito a colpi di computergrafica.

Si comincia dai nazisti...Leggi tutto quindi, con il nostro alla caccia della Lancia di Longino (che trafisse Cristo) e che invece si ritrova per le mani una delle tre parti che compongono il leggendario meccanismo di Antikytera detto anche "Quadrante del destino", marchingegno opera del siracusano Archimede: una volta assemblato si dice sia in grado di aprire varchi nel tempo. Al termine della parentesi bellica Indiana lo cede al suo amico archeologo Basil (Jones), il quale lo lascerà in eredità alla propria figlia, Helena (Waller-Bridge). Si riparte nel 1969, il giorno dell'allunaggio (tanto per contestualizzare facilmente il momento storico), mentre i Beatles cantano "Magical Mystery Tour" e David Bowie la sua "Space Oddity". Indiana è invecchiato e abbandona il suo lavoro di insegnante universitario per andarsene in pensione; un po' depresso, incontra al bar proprio Helena, la figlioccia che non vede da diciotto anni, e insieme a lei si imbarca in una lunga serie di avventure che dovranno portarli a ritrovare tutte le tre parti del Quadrante del destino, inseguiti nelle varie tappe intercontinentali da un ex nazista (Mikkelsen) passato ad aiutare gli americani nella conquista dello spazio ma che ha in testa un piano preciso: tornare indietro nel tempo per uccidere Hitler prima che possa assumere il controllo della Germania portandola a perdere la guerra.

Un soggetto al solito assai articolato che funge da base per sciorinare un bel po' di action esplosiva come da tradizione, sfruttando le suggestive location (dal Marocco all'Italia) e una ricostruzione storica spettacolare. Si segnala in questo senso la meravigliosa (per gli occhi) sequenza tra i festeggiamenti per l'allunaggio lungo una strada invasa da mille coriandoli di carta mentre non si possono non ricordare - sul versante action - la corsa a cavallo lungo i binari della metropolitana e soprattutto lo splendido inseguimento a Tangeri in Tuk Tuk (sorta di Apecar esotica), davvero ben girato e ambientato tra vicoli scenograficamente dettagliatissimi che la fotografia impeccabile rende vivi e polverosi.

Non manca la leggera ironia che da sempre accompagna la saga e il finale durante l'assedio di Siracusa a tratti toglie il fiato. Ad appesantire il tutto ci pensano invece tanti dialoghi superflui con qualche tecnicismo di troppo e fasi che sarebbe stato bene accorciare (tutto il prologo, complessivamente debole), considerata anche la durata monstre di due ore e mezza. Il cast è vivace e all'altezza (particolarmente la Waller-Bridge), la colonna sonora di John Williams meno indulgente del previsto nei confronti dell'immancabile tema immortale. Lucas e Spielberg sovrintendono in qualità di produttori, Mangold dirige non senza inciampi ma garantendo un sequel discreto, che riesce a rendere credibile persino un Indiana Jones d'azione con un protagonista ottantenne...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/06/23 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/07/23
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Caesars 27/07/23 10:58 - 3798 commenti

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Un po' meglio del (brutto) quarto capitolo della saga, ma non completamente sufficiente. Decisamente troppo lungo (154'), con una trama che non è altro che un pretesto per "avvenimenti fracassoni" che si svolgono durante una lunga caccia al tesoro che si svolge in giro per il mondo (e per il tempo). Ford dimostra di essere un ottantenne assai in forma e il resto del cast appare adeguato (pur non impressionando più di tanto). Per il resto: perfezione tecnica assoluta, ma poco cuore e anima. Si rimpiange l'autoironia (qui appena accennata) dei primi episodi.

Rambo90 29/06/23 02:57 - 7706 commenti

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Indy é tornato, per l'ultima avventura. Mangold sostituisce Spielberg e ci consegna un eroe più compassato ma non domo, riportandoci al bel cinema avventuroso di una volta, tra location ben fotografate e regia puntuale. La sceneggiatura non sempre fila liscissima ma è un gran bel vedere, e Ford regala una performance entusiasmante, soprattutto da un punto di vista emotivo. Tanta carne al fuoco, una CGI iniziale sorprendente ma ancora non perfetta e un finale che fa commuovere. A fine visione si è soddisfatti, consapevoli di aver visto l'ultimo atto di una saga seminale. Notevole.

Herrkinski 4/07/23 17:00 - 8131 commenti

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Il Teschio di cristallo magari non era una chiusura perfetta per la saga, ma riportare in azione Indiana oggi in maniera credibile, considerando un Ford ormai ottantenne, era impresa più che ardua; in questo senso film e attore riescono a sfuggire il ridicolo e l'avventura può dirsi anche stavolta decorosa. Vari momenti d'azione mozzafiato e tante location diverse; reggono meno script e pause dialogate, che a volte fanno avvertire una certa noia, e la CGI come sempre fa più un disservizio che altro. Forse il più debole della saga, è prettamente un "fan service", pur dignitoso.
MEMORABILE: L'incipit con Ford ringiovanito; L'inseguimento a Tangeri con il ciclomotore.

Reeves 4/07/23 23:51 - 2240 commenti

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L'impresa non era facile ma va detto soprattutto, in primo luogo, che il vecchio Indiana è ancora credibile, poi che i nazisti si fanno odiare senza problemi e infine che la ragazza coprotagonista è bella, brava e dipinta in modo non banale. Se si toglie la presenza un po' ingombrante del marmocchio, si è comunque di fronte a un film che fa volare il tempo. Non era affatto scontato.

124c 5/07/23 00:10 - 2924 commenti

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Indiana Jones è invecchiato e solo, ma la giovane Helena, figlia del suo migliore amico, lo coinvolge nella ricerca del quadrante di Archimede. James Mangold dirige un canto del cigno della saga dignitoso, ma non perfetto, in cui abbondano i flashback ambientati negli anni '40 (con tanto di Harrison Ford ringiovanito in CGI), i soliti nazisti - che tornano anche nel 1969 - e le location più esotiche, fra cui la nostra Siracusa. Toby Jones e Mads Mikkelsen, nei ruoli dell'amico di Indy e del cattivo nazista, sono adeguati, ma non troppo. John Rhys-Davis praticamente è una comparsa.

Magerehein 6/07/23 10:33 - 1005 commenti

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Impossibile pretendere verosimiglianza; dove c'è Indy essa manca quasi sempre, e chi ha accettato il film del 2008 non avrà problemi ad accogliere anche ciò che si vede in questo (che peraltro è migliore). L'azione (che poi sarebbe l'elemento principale in questo genere di film) non manca e soddisfa, anzi, a volte l'aiuto della CGI la rende persino esagerata (ma quanto impressiona vedere Ford ringiovanito!); la parte risolutrice del film tende a farsi fin troppo roboante. Cast promosso con menzione per Mikkelsen, umorismo funzionale, la durata non pesa. Fa il suo dignitoso dovere.
MEMORABILE: Che ci faceva un Heinkel 111 (peraltro realizzato in modo inesatto) con tanto d'insegne naziste in un aeroporto a caso della Sicilia del 1969?

Il ferrini 5/07/23 23:16 - 2364 commenti

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Dopo l'intoccabile trilogia entrata nell'Olimpo del cinema d'intrattenimento, è difficile non entrare in sala con mille dubbi e qualche pregiudizio. Invece questo film funziona, perché rispetta tutte le attese di un film di Indiana Jones ma soprattutto rispetta Harrison Ford e la sua età, trasformandolo in un vecchio prof in pensione, in pieno '69, com Beatles e allunaggio. Operazione nostalgia con i camei di Sallah e di Marion, ma anche la corsa a cavallo o la tomba piena di bestie striscianti. Timone saldo in regia, montaggio veloce e un finale emozionante.

Jena 7/07/23 21:47 - 1562 commenti

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Tipico requel (remake + sequel) virato decisamente sul fan service: di fatto un collage di situazioni viste nei precedenti, con qualche omaggio autoironico (la lezione di Indy; Indy sul cavallo in metropolitana) e qualche idea nuova nel finale. Però il carisma di Harrison Ford regge ancora bene a 80 anni e le scene d'azione sono girate in maniera divertente dall'esperto Mangold, seppure con troppa CGI. Bravina la Waller - Bridge nel ruolo che fu della Allen, mentre è un po' sprecato il cattivo nazi dell'eccellente Mikkelsen. Certo la magia dei primi capitoli è perduta per sempre.
MEMORABILE: La concitata scena nel casinò seppure già vista; Inseguimento a Tangeri; L'arrivo a Siracusa nel 212 A.C.; La scena finale del cappello.

Muttl19741 9/07/23 11:44 - 164 commenti

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Film veramente spassoso, fedele alla linea degli episodi precedenti; scene d'azione molto divertenti, dialoghi efficaci e serrati, ricostruzioni storiche curatissime e un finale che avrebbe potuto essere diverso, così come accennato nel film, ma che anche per come è stato poi deciso e realizzato conserva comunque una potente carica emotiva. Attori di livello, come atteso, e un impatto visivo notevole. Da vedere sul grande schermo, anche se alcune scene tradiscono una ricostruzione a studio e a volte sembrano eccessivamente confuse.
MEMORABILE: "Sei tedesco, non cercare di essere simpatico."

Xamini 10/07/23 23:49 - 1255 commenti

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Un quinto capitolo che tiene: Mangold alla regia fa un bel lavoro e amalgama scene spesso molto ricche in un ritmo decisamente moderno ma sempre piuttosto chiaro. Nonostante l'introduzione e un personaggio femminile forte (la figlioccia Helene), Indy rimane centrale e per 25 minuti lo vediamo giovane, grazie alla ILM FaceSwap, che combina CGI ad AI apprendendo dalle vecchie pellicole. Parecchi momenti sopra le righe, come da tradizione, qualche sbavatura nella sceneggiatura, anche nella scena madre, che avrebbe potuto darci di più. Ford intenso e qualche emozione.

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Cotola 16/07/23 10:07 - 9068 commenti

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La quinta avventura di Indiana Jones è un giocattolone tutto sommato abbastanza piacevole e anche simpatico, non sempre particolarmente divertente, ma che manca un po' di cuore e anima. Ci sono però alcune belle sequenze molto ben girate e una ricostruzione d'ambienti di ottimo livello che testimonia gli abbondanti mezzi a disposizione. Il cast fa il suo ma Mikkelsen non brilla particolarmente. Finale affrettato, troppo, quasi tirato via: forse sarebbe stato meglio ampliarlo, tagliando altrove. Non male, ma meglio chiudere la serie qui.

Pinhead80 18/08/23 19:37 - 4781 commenti

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Giunti alla quinta avventura anche Indi non esce indenne dallo scorrere del tempo. Ed è proprio sul passaggio spazio-temporale che si basa tutta la sceneggiatura, zeppa di rimandi ai film precedenti della saga, soprattutto legati agli elementi che in passato avevano funzionato tanto bene. Ecco che allora si ripescano i nazisti, gli inseguimenti mozzafiato e gli animali repellenti e mordaci. L'azione è presente in maniera massiccia sin dalla primissima scena e in generale il ritmo è alto per tutta la durata dell'opera. Si percepisce in tutto il film una certa sensazione di nostalgia.

Rigoletto 6/10/23 13:11 - 1787 commenti

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L'ultimo e probabilmente definitivo capitolo del celebre archeologo viene condotto a livelli di inverosimilità poco accettabili; non per il tema (tra cui i sempiterni nemici nazisti, jolly sempre valido quando si è in cerca di cattivi), ma proprio per come viene condotto il film che, pigiando sull'acceleratore dell'improbabile, piega addirittura il tempo infischiandosene bellamente del fatto che un ottantenne non può fare le prodezze fisiche di un trentenne. Divertente ma esagerato.

Daniela 19/10/23 14:49 - 12679 commenti

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Mangold va sul sicuro ripescando dai primi tre capitoli un oggetto misterioso che potrebbe cambiare le sorti del mondo, i nazisti, i vecchi amici che danno una mano nei momenti difficili, un ragazzino in grado di guidare ogni tipo di veicolo e altro ancora, con la parziale innovazione di una co-protagonista forse pensata in vista di un passaggio di testimone verso una nuova saga. Tutto sa di già visto ma non annoia e l'epilogo è quello giusto.

Minitina80 23/11/23 20:34 - 2986 commenti

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Contiene la summa degli elementi che ci si aspetterebbe dalla saga di Indiana Jones. Inseguimenti mirabolanti e pallottole che non arrivano a sfiorare i protagonisti, mancanza di plausibilità sparsa qua e là, ma soprattutto avventura in abbondanza. La seconda parte è decisamente la migliore perché mostra esattamente l’essenza del personaggio, alla spasmodica ricerca di oggetti misteriosi tra cunicoli segreti e immancabili nazisti bramosi di potere eterno. Vince lo scetticismo iniziale, dimostrandosi un dignitoso capitolo in grado di intrattenere più che bene.

Puppigallo 16/12/23 22:56 - 5289 commenti

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È invecchiato, gli studenti non lo considerano più una sorta di oracolo, ma la sua seconda personalità (Indiana) è solo assopita, in attesa. Pellicola che è più un omaggio al protagonista e alle sue incredibili avventure, qui riassunte e riproposte tramite scontri (sul treno), inseguimenti spericolati e spettacolari, ricerca di indizi, immersioni, viaggi oceanici e voli. Il tutto condito col giusto quantitativo di ironia. La ragazza (da lui chiamata Vombato) se la cavicchia; e Indiana, il suo padrino ma solo sulla carta, fa quello che può fare (non certo correre). Non male dopotutto.
MEMORABILE: Ai nazisti: "Avete tante belle cose, cose di altre persone"; "Tu sei tedesco, non riesci a essere spiritoso"; "Avete sbagliato guerra!".

Modo 17/12/23 15:52 - 950 commenti

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Capitolo conclusivo che non sfigura rispetto agli altri. Il regista segue sicuramente una strada sicura e per certi aspetti già vista avvalendosi di ottimi effetti speciali e soprattutto di un Harrison Ford in grande spolvero, nonostante la veneranda età. Film godibile, al di là di qualche lungaggine nel mezzo, ricco di azione, ironia e con un finale emozionante.

Galbo 19/12/23 15:37 - 12404 commenti

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Si chiude (forse) una delle più celebri saghe della storia del cinema con l'unico episodio dei cinque non diretto da Spielberg; una conclusione che "trasuda" professionalità da tutti i pori, per un film tecnicamente curatissimo e pieno di scene godibili e che può (forse inaspettatamente) contare su un protagonista che al netto di una non più verde età se la cava più che egregiamente e cui la produzione ha intelligentemente affiancato la spigliata ed estroversa Waller-Bridge. Dove il film mostra dei limiti e nella durata eccessiva e nelle parti non d'azione, non proprio irresistibili.

Thedude94 24/12/23 19:31 - 1097 commenti

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Non male questo ritorno di Indy, il quale un po' controvoglia e quasi forzato è per l'ennesima volta immischiato in una classica avventura contro i nazisti, qui comandati dall'ottimo Mikkelsen. L'aggiunta importante nel cast è il personaggio femminile forte interpretato dalla bravissima e coinvolgente Waller-Bridge. Dal punto di vista tecnico Mangold si difende discretamente, contando che non era facile subentrare nella saga a un mostro sacro come Spielberg. A tratti emozionante e, nonostante le solite esagerazioni tipiche del genere, si tratta di un blockbuster divertente.
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  • Discussione Ruber • 29/06/23 18:58
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Mi tengo stretto i primi tre storici capitoli, gli altri non so neanche cosa siano…
  • Discussione Vincana • 2/07/23 04:43
    Disoccupato - 1 interventi
    Sono andato a vederlo, e francamente mi sono detto "perché no? Ci sono un sacco di riferimenti, quindi per i fan più veterani, sarà davvero divertente!
  • Discussione Dusso • 3/07/23 07:37
    Archivista in seconda - 1836 interventi
    Anche a me è piaciuto molto! non pensavo...
    Ritmo adrenalinico e grande cura nei particolari (le pubblicità dell'epoca tipo "Fiuggi" o "Cinzano" nella parte ambientata in italia nel 1969).
  • Discussione Il ferrini • 5/07/23 23:23
    Segretario - 101 interventi
    Premesso che a me il film è piaciuto, volevo segnalare quella che secondo me è una leggerezza storica. Nella battaglia di Siracusa ci sono solo centurioni, il che non ha senso, perché un centurione si chiamava così proprio perché guidava una centuria di uomini. È un po' come se in una battaglia oggi fossero mandati a combattere solo dei tenenti. Correggetemi se sbaglio. 
  • Discussione Xamini • 10/07/23 23:54
    Call center Davinotti - 545 interventi
    Nella versione italiana, il doppiatore di Indy in versione anziana è Michele Gammino, storico doppiatore di Harrison Ford e della trilogia originale.
    Ma perché la voce di Indy giovane gli somiglia senza essere identica e senza offrire lo stesso livello di carisma?
    Perché si tratta del figlio, Roberto Gammino, che imita la tecnica del padre.