L'invidia del mio migliore amico - Film (2004)

Da due fuoriclasse della risata come Stiller e Black ci si aspetta un film da farsela sotto dalle risate. Invece, dopo una buona partenza, ci troviamo di fronte ad una commedia noiosa e monotona. Probabilmente l'idea (che non è malvagia) doveva essere sfruttata meglio. Peccato aver sprecato due pezzi da novanta così.

Commedia sull'amicizia, partorita in seno al Frat Pack, interessante nella divertente premessa, ma mai abbastanza sbarazzina e frizzante per piacere. I pur bravissimi Stiller e Black sono blandamente diretti e si trovano, loro malgrado, alle prese con dialoghi senza eccessiva verve comica. Un Walken decisamente fuori ruolo fa da terzo incomodo. Se non fosse per alcune gag riuscite parleremmo di un disastro. Infatti ci siamo alquanto vicini. Frat Pack al minimo storico.

So che per un regista che sia tale non è immaginabile di lasciare i propri attori andare a briglia sciolta, ma è proprio quello che avrebbe dovuto fare Levinson con Ben Stiller e Jack Black. Invece li frena terribilmente a scapito del film che, pur partendo da un soggetto di tutto interesse, naufraga nell'anonimato. Christopher Walken non si fa metter il guinzaglio ed infatti è sì il più gigione, ma in questo contesto grottesco ci sta proprio bene.

Sulla carta un'operazione vincente: una commedia diretta da un valido regista ed interpretata da due attori brillanti e versatili come Jack Black e Ben Stiller. In realtà il film è un'occasione mancata a causa di una sceneggiatura che al di là della discreta idea di partenza, non riesce mai a decollare veramente. Anche i due protagonisti appaiono svogliati probabilmente poco convinti della bontà del progetto.

Prometteva bene l'accoppiata Stiller-Black e Levinson, senza essere un maestro del cinema, pareva garantire un più che discreto livello di professionalità dietro la macchina da presa. Invece, per colpa di una sceneggiatura inconcludente e di dialoghi micragnosi quanto a ritmo e battute, il sorriso compiacente con cui si inizia a seguire la vicenda di questi due amici/nemici si congela in una smorfietta imbarazzata. Le gags abbastanza riuscite si contano sulle dita di una mano. Da segnalare Walken in una delle sue solite parti schizzate.

Il film parte bene, intrigando fino alla scoperta del vaporizzatore della pupù. Da lì in poi perde smalto soprattutto per la scarza brillantezza dei protagonisti, eccezion fatta per Jack Black il cui personaggio é la cosa più riuscita della pellicola. C'é di fondo l'incapacitá di regista and co. di sfruttare situazioni potenzialmente divertenti il che rende il film appena sufficiente. Fa, infine, tristezza vedere due pezzi da novanta come Walken e la Weisz in ruoli imparazzanti e evanescenti.

L'amicizia trionfa sull'invidia in una commedia costruita su un'idea al tempo geniale e volgare - l'invenzione di uno spray per far scomparire gli escrementi degli animali domestici -, tuttavia non bastevole ad alimentare uno script che resiste solo grazie alle buone prove comiche degli esperti Ben Stiller e Jet Black. Christopher Walken, vagabondo dalla chioma incolta, introduce un tocco mattoide, delebile come l'intera pellicola, diretta da un regista non a suo agio nel genere. *!/**

Ispirandosi palesemente a I vicini di casa, Levinson dirige i suoi Belushi e Aykroyd (Stiller e Black) in una frizzante commedia sull'amicizia. Scene come l'uccisione del cavallo o la manifestazione contro il vaPOOrizer (dove va a finire la pupù?) sono perle di rara comicità. Christopher Walken è monumentale come sempre, ma la vera sorpresa del film è probabilmente Rachel Weisz, perfetta nell'incarnare la moglie di Ben Stiller. L'impronta del premio Oscar Levinson è riscontrabile in molti passaggi ed eleva il rango della pellicola.