L'uomo dalla maschera di ferro - Film (1962)

Due gemelli e una sola identità nella Francia di Luigi XIV e dei tre Moschettieri. Film di cappa e spada in grado di bilanciare azione, dramma e umorismo: l'accurata ricostruzione storica, le sequenze di massa ben girate, la bella fotografia, i costumi raffinati, le location maestose e nondimeno un cast azzeccato fanno il resto. Se è la somma che fa il totale, il risultato finale è certamente buono, sebbene risultino incomprensibili le numerose trasposizioni cinematografiche cui è stato sottoposto un romanzo dalla trama tanto inverosimile e vetusta.

Coproduzione italo-francese ispirata molto liberamente al Visconte di Bragelonne di Dumas padre e improntata a una vena scanzonata che sembra anticipare quella dei film di Lester dedicati ai tre moschettieri. Il film è arruffato ma non sgradevole, anche se penalizzato dalla scelta poco felice dell'anonimo Poron per il doppio ruolo del re e del prigioniero. Nel resto del cast, Marais impersona D'Artagnan come fosse Capitan Fracassa, Salerno dona una certa finezza al suo Mazzarino, Rocheford si diverte, Koscina vince in fascino in campo femminile. Se non si hanno troppe pretese...