La donna del treno - Miniserie TV (1999)

La donna del treno (miniserie tv)
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MMJ Davinotti jr
Durata: 2 episodi
Anno: 1999
Genere: fiction (colore)
Note: Andato in onda la prima volta i giorni 02/03/1999 e 04/03/1999.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un uomo (Boni) e una donna (Fattori) fanno conoscenza su di un treno per Roma e la sera stessa si ritrovano a letto insieme. Il giorno successivo scopriamo che lei è un sostituto procuratore e lui il fratello della vittima di un omicidio verificatosi la notte stessa, omicidio del quale lei è incaricata delle indagini! Coincidenze? Forse, il problema è che lui è il principale sospettato e lei il suo alibi (almeno fino a una certa ora). Comincia così uno sceneggiato giallo in due puntate da un'ora e mezza ciascuna, ideato con bella mano dalla coppia Roberto Gianviti/Romolo Guerrieri e sceneggiato dai due con il regista Carlo Lizzani e Piero Bodrato. L'omicidio è quello di un avvocato figlio di una...Leggi tutto famiglia benestante che vive in una piccola cittadina fuori Roma (di cui non si dice mai il nome), dove si svolge gran parte della vicenda. Una vicenda assai intricata, ricca di possibili colpevoli e resa ancor più avvincente dal segreto “inconfessabile” che lega i due protagonisti. La confezione televisiva inevitabilmente penalizza il prodotto (scenografie e fotografia innanzitutto), ma va detto che, al di là una recitazione ancora un po' troppo impostata come da tradizione Rai, la tensione non manca e la sceneggiatura si fa notare per l'esemplare chiarezza espositiva. Qualche piccolo buco c'è, la prova finale non si potrebbe certo considerare schiacciante, nella realtà, ma quasi tutto sembra filare al meglio, con personaggi secondari ben delineati (perfino la giornalista d'assalto interpretata da Gaia De Laurentiis, allora conduttrice tv), sparuti accenni ironici (quasi tutti appannaggio dell'assistente del commissario, cui dà simpaticamente il volto Gilberto Idonea) e perfino un finale che si cura di chiudere tutto ciò che poteva rimanere in sospeso. Una scrittura mirabile quindi, una intensa prova di Alessio Boni e una Antonella Fattori cui spetta l'onere e l'onore di reggere sulle proprie spalle tutta l'inchiesta e di regolare rapporti personali (non solo con il sospettato numero 1 ma anche con un fidanzato avvocato) piuttosto burrascosi; un'interpretazione meno appariscente rispetto a quella di Boni ma comunque credibile: una donna dal carattere forte solo in apparenza ma comunque dalle idee chiare, che non alza mai la voce ma sa farsi intendere da tutti. Lizzani, che il mestiere lo conosce, si preoccupa di mantenere sufficientemente alti i ritmi e uno dei maggiori meriti dello sceneggiato, rispetto allo standard degli stessi, è proprio che non ci si annoia e si finisce coinvolti dal turbinare degli eventi, dalla gran quantità di spunti che in sceneggiatura non mancano. Non si eccede in spettacolarità, la compassatezza tipica da piccolo schermo traspare inevitabilmente, ma il risultato è qualitativamente soddisfacente e ci dimostra come un buon giallo in Italia si possa ancora realizzare. Ultima parte forse un po' dispersiva in taluni interrogatori: avrebbe dovuto puntare con più efficacia allo svelamento dell'enigma.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/01/13 DAL BENEMERITO RUBER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/04/16
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Ruber 18/01/13 01:08 - 703 commenti

I gusti di Ruber

Notevole film per la tv che farebbe anche un'ottima figura nelle sale. Molto ben interpretato dalla Fattori e da Boni che impostano un giallo con poche sbavature, una sceneggiatura molto avvincente e che non ha mai alcun momento in cui il ritmo cala; anzi, per tutta la durata si assiste a un susseguirsi di indagini, pedinamenti e interrogatori degni del genere. La trama prende il via da un incontro casuale su un treno fra un magistrato e un giovane misterioso che culmina con un omicidio intricato e di difficile soluzione. Regia di pregio.

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