La ragazza del mio migliore amico - Film (2009)

Tank (Cook) lavora su commissione: esce con le ragazze per farsi detestare e far loro apprezzare lo sfigato di turno che ci aveva provato in precedenza. Ma anche Tank pare capace di innamorarsi (con la Hudson) se non fosse che questo mette a repentaglio la sua amicizia con Dustin e che viene disapprovato dal padre (Baldwin), incallito playboy cinquantenne. Partenza spumeggiante, dialoghi gustosi anche se tendenti al tamarro, gnocche come se piovesse. Con la svolta romanticheggiante ritorna nella normalità. Attori discreti.

Ordinaria commedia semi-demenziale che propone il classico triangolo, anche se interpretato in modo diverso e che rispecchia la moda di oggi del linguaggio colorito e disinibito. Si fa prevalere la teoria secondo cui le donne sono più attratte dall'uomo rozzo e rude rispetto a quello educato e rispettoso. Tra sentimenti disinteressati e battute incentrate sul sesso, si ride abbastanza. Kate Hudson è simpatica e di bella presenza e la trama scorre con dialoghi veloci. **1/2

Si parte letteralmente in quinta, con un inizio molto divertente, poi il film si livella su ritmi più che discreti anche se a tratti vira spesso nel romantico. Grandissima performance di Alec Baldwin davvero in formissima (non fisica!). Jason Biggs non ha molto spazio, ma è sua la scena più divertente del film (quella delle ciglia).

Decisamente originale lo spunto di questa commedia di Howard Deutch: un uomo che frequenta donne allo scopo di farsi detestare in modo che le fanciulle rivalutino il proprio snobbato fidanzato. Piuttosto a sorpresa il film funziona, grazie forse alla riscoperta, in modo inusuale e certamente poco ortodosso del concetto di romanticismo. Notevole la presenza scenica del “bad guy” Dane Cook, più convenzionale la Hudson, mentre decisamente spassosa e sopra le righe la prova di un inedito quanto efficace Alec Baldwin.

Inizio simpaticamente scorretto (con le 10 cattive maniere infallibili per provocare disgusto), poi però, pur rimanendo volgarotta, la commedia vira decisamente sul sentimentale dato che il falso tamarro Tank (l'attore è Dane Cook, belloccio) si innamora del suo "bersaglio" (Kate Hudson, biondina solare candidata a sostituire l'ormai stagionata Meg Ryan). Naturalmente è un esito di cui lo spettatore non ha dubitato un solo secondo, ma da questo tipo di film non si può pretendere epiloghi imprevisti, solo un divertente modo per arrivarci.

Divertentissima commedia americana che parte da uno spunto ottimo e originale (il ragazzo che si fa pagare per trattare male le ex dei loro clienti e farle così tornare da loro) per poi verso il finale tentare di uscire dalla comicità e darsi un tocco di serio sentimentalismo. Simpatico (ma sconosciuto) il protagonista Cook, bravo Biggs e superbo come sempre Alec Baldwin. Da vedere perché, al di là del titolo banale e di qualche gag volgarotta, è veramente un film piacevole e ben costruito.

Commediola che parte da una premessa originale, per sviluppare il tema in modo discontinuo, alternando momenti da classica gag YouTube a prevedibili sentimentalismi, scaturiti da triangolo amoroso (e relativi "imprevisti"). Una regia che privilegia inquadrature e movimenti di camera quasi da reality contribuisce a levargli quella patina che l'avrebbe reso altrimenti insopportabile.

Discreto. La prima parte scivola via che è una bellezza, ma il film crolla nella seconda, decisamente noiosa e poco interessante. Cook è abbastanza azzeccato nel ruolo, mentre Baldwin è una spanna sopra gli altri. Come prevedibile Biggs è scarso e il suo personaggio lo rispecchia. Finale banalissimo.

L'opera, per certi versi sorprendente, poggia su un'idea di base abbastanza originale e, complice l'ottima recitazione, Cook ci fa capire di stare dinanzi a un prodotto decisamente sopra la media. Entusiasmante la prima parte; poi - purtroppo - entra di scena il romanticismo da Bacio Perugina che ci ricorda che "alla fine" ci troviamo pur sempre in presenza di una produzione hollywoodiana. Biggs, repellente come al solito, recita sempre lo stesso personaggio iper nerd e Baldwin ha le batture migliori. Pazzesco il primo quarto d'ora.

Divertente e tipica commedia americana in cui l'amico figo cerca di far fidanzare l'amico sfigato. Divertentissima per la prima metà tra scene di sesso e qualche volgarità (mai esagerate), mentre nella seconda - e soprattutto verso la fine - va verso una deriva troppo romantica che rovina un po' il film. Simpaticissimo Alec Baldwin che nella parte del padre si cala benissimo. Non un grande film ma una piacevole commedia che merita la visione almeno una volta.

Il pregio di questa commedia è che riesce dove innumerevoli altre naufragano. Diverte. E lo fa con una costruzione della messinscena non banale, concedendosi qualche volo originale in fase di scrittura e affidandosi a un buon cast che azzecca i tempi e le situazioni. Cook è bravo, un infinito meglio del sopravvalutato Adam Sandler e conferisce al suo Tank un mix di scorrettezza e canaglieria che rende fresco il personaggio. La prima parte vola ben oltre la sufficienza e perde quota solo per via di un finale troppo "vissero felici e contenti".

Commedia demenzial-sentimentale che non va tanto per il sottile nel linguaggio e che trova nello scatenato Dane Cook l'interprete ideale. La parte demenziale se non altro brilla per una certa originalità, ma si basa sul presupposto che la reazione a una certa azione sia scontata e prevedibile (la ragazza che, dopo l'esperienza Cook, torna al suo ragazzo appena lasciato). Anche il sentimento comunque è subordinato al sesso, in questo senso la commedia è veramente "moderna" non facendo distinzione nei comportamenti tra ragazzi e ragazze.