Natastrofe - Film (2014)

Il film si apre con una coppia in motoscafo su un lago che sfugge a un velocissimo ghiacciamento della natura alle loro spalle (acqua compresa): "Accelera!" "Corri!". Il motoscafo punta la riva a tutta velocità. Come andrà a finire? Non si sa, perché al momento dell'impatto si torna d'improvviso a sei ore prima, quando in piene ferie natalizie Alex (Spence), studente scrupolosa senza amici, sta osservando sul monitor un asteroide avvicinarsi alla Terra. Potrebbe essere pericoloso, ma il professore vicino a lei le consiglia di mollare tutto e andare a festeggiare. Invece Alex resta lì e nel frattempo l'asteroide precipita drammaticamente sulla...Leggi tutto piazza d'una cittadina di montagna, distruggendo un auto e congelando all'istante chi lo tocca. Finita così? No, perché gli influssi dello stesso causano un repentino cambiamento del microclima che provoca improvvise glaciazioni un po' qua e un po' là (d'altra parte l'attendibilità scientifica è l'ultima delle preoccupazioni degli autori). Si individuano intanto i protagonisti: oltre alla studente di cui sopra, che quando capisce (solo lei) che l'asteroide è precipitato a Lennox prende armi e bagagli e si reca lì, ci sono da una parte il sindaco (Dopud) con i figli Marley (Skovbye) e Scott (Francis), dall'altra l'intraprendente Charlie (Webster) e suo figlio Tim (Harmon), che guarda caso se la fa con la splendida Marley. Quel che accade loro non va molto oltre l'altamente prevedibile. Con cristalli di ghiaccio giganteschi che spuntano come funghi dal terreno perforando e ghiacciando chi appena li sfiora, una tempesta sui monti (nella quale andranno molto intelligente a cacciarsi i tre ragazzi) e le famiglie più prudenti chiuse in casa in attesa che tutto passi, lo scenario è preparato. Toccherà agli adulti impavidi (il sindaco a piedi, Charlie in elicottero con l'esperta studente) cercare di recuperare i giovani dispersi, combattendo contro raffiche di vento che precedono valanghe devastanti. Di fatto il film non racconta nulla se non la fuga dagli infausti eventi naturali, assistito da una regia che se non altro tiene discretamente la suspense infischiandosene clamorosamente di ogni attendibilità scientifica e andando a inventare rimedi assurdi contro il pericolo: si era mai visto qualcuno difendersi da una valanga lanciandogli contro un candelotto di dinamite? Bene, qui c'è chi lo fa ripetutamente, prima di scoprire una seconda soluzione che quanto ad assurdità si spinge persino oltre. Si era mai visto qualcuno (non in un film di supereroi, beninteso) ritrovarsi al centro di un'enorme eplosione e uscirne vivo con un graffietto sputando un po' d'acqua dalla bocca? Bene, qui capiterà a due persone. Pur di raggiungere l'agognato happy end si calpesta insomma fieramente qualsiasi logica lasciando come ricordo, in chi è scampato alle catastrofi più esagerate, giusto uno sbuffetto rosso di sangue sulla guancia o sulla fronte. Recitazione nella norma di un tv-movie low budget, effetti speciali sommariamente quasi accettabili, intrattenimento scarso come ci si può immaginare. Tuttavia nel sottogenere specifico (non una novità, di ghiaccio killer se ne continua a vedere in quantità) c'è anche di peggio... La cosa migliore resta il cacofonico titolo (e quello italiano, con la sua coraggiosissima crasi, è pure meglio!).

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