Palindromi - Film (2004)

Palindromi
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Titolo originale: Palindromes
Anno: 2004
Genere: drammatico (colore)
Note: E non "Palyndromes".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/05/08 DAL BENEMERITO FORD
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Ford 13/05/08 17:19 - 582 commenti

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L'opera più ambiziosa di Todd Solondz. È la storia di Aviva, ragazzina dodicenne col desiderio di diventare madre fin dalla sua tenera età, questo le procurerà più d'un guaio: un rischioso e imposto aborto, una storia d'amore pedofila, integralismi cristiani e omicidi... La grande particolarità del film è data dal fatto che Aviva è interpretata da attrici diverse (e anche da un attore) nelle diverse situazioni del film (come in Quell'oscuro oggetto del desiderio). Per chi ha bisogno di film ansiogeni.
MEMORABILE: L'inizio: il funerale di Dawn Wiener, protagonista del precedente "Fuga dalla scuola media".

Pinhead80 6/06/10 12:23 - 4784 commenti

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Inutile, adoro questo regista ed i suoi film e, Palindromes, non fa eccezione. Aviva è una ragazzina di 12 anni che vuole avere un figlio, ma le persone che incontra nel suo cammino, a partire dalla sua famiglia, la vivisezioneranno poco alla volta. L'idea di utilizzare diverse attrici, di età, colore e "dimensione" differente è geniale, perché rappresenta come la quotidianità del male colpisca tutti nel profondo. Anche se si fugge da qualcosa è solo per approdare in un nuovo inferno.

Mickes2 13/08/11 20:41 - 1670 commenti

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Solondz all’ennesima potenza, un ciclone in piena che non risparmia nessuno. Cinico e pessimista affonda il suo sguardo tra le piaghe dell’America dei giorni nostri. Tratta temi scottanti e fastidiosi per la grande platea, sempre e comunque con uno spiccato senso di humour nero, aspetto primario del suo cinema. Si accanisce sui teen-ager, esplora un rapporto quasi surreale tra Aviva e un camionista. Anche il concetto di famiglia, simbolo di sicurezza e protezione, di purezza e innocenza, viene raso al suolo dal nichilismo psicologico del regista americano.
MEMORABILE: L’eccezionale depressa e alienata interpretazione di Jennifer Jason Leigh; la devastante schiettezza del film.

Saintgifts 15/11/11 22:59 - 4098 commenti

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Aviva è il nome della protagonista e non cambia sia che si legga per il verso giusto che al contrario (palindromo). Per contro il viso della protagonista cambia otto volte, qualche volta assomigliando al precedente, qualche volta proprio no. Avventure di una dodicenne che vuole un figlio suo e finisce con il conoscere l'aspetto peggiore della vita e delle persone, a partire dalla sua famiglia. Spiazzante, brutale e frammentato, comunque interessante. Notevole l'episodio di Mama Sunshine, uno dei volti veri dell'America.
MEMORABILE: Il dialogo alla festa tra Aviva e il pedofilo.

Daniela 11/08/12 10:43 - 12684 commenti

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Dopo esser stata costretta ad abortire, dodicenne oltrepassa lo specchio, incontra un orco riluttante, si smarrisce nel bosco, viene condotta da un gentil coniglietto nella casa di Mamma Oca... Non è più tempo di fughe dalla scuola media: la palindroma AvivA può cambiare aspetto, età, razza, corporatura, persino sesso, ma è destinata a tornare al punto di partenza, perché - come le spiega il cugino sospettato di essere un pedofilo - nella vita tutto è immutabile. Fiaba pessimistica meno riuscita di altre opere di Solondz, che però si conferma regista non allineato, spiazzante, da seguire.

Cotola 6/08/18 10:07 - 9068 commenti

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Solondz continua a picchiare duro ed a sparare, impallinandoli brutalmente, contro i suoi bersagli preferiti: famiglia, perbenisti, fondamentalisti religiosi e via dicendo. Ancora una volta il tono è quello grottesco, spiazzante e disturbante adottato già con successo in altri film. Diverse le frecce che vanno a bersaglio: su tutte il brano ambientato nella comunità di miss Sunshine che mostra con efficacia alcuni degli aspetti più retrivi e reazionari, purtroppo veri, dell'America profonda. "Bello" e sicuramente riuscito anche se non tutti gradiranno i toni ed i modi usati dal regista.

Paulaster 15/10/20 09:48 - 4439 commenti

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Ragazzina di dodici anni resta incinta. Vincente il continuare a variare i tratti della protagonista Aviva per dimostrare che, da ogni punto di vista la si guardi, la realtà non cambia. Solondz non risparmia nulla in termini di contenuti e condanna gli ottusi genitori, i seguaci religiosi e parla chiaramente di aborto (oltre che di feti gettati nei rifiuti). A tratti la sceneggiatura appare grottesca, ma il pessimismo è il tratto dominante.
MEMORABILE: Il biglietto degli ‘N Sync; La Coca Cola al posto dell’acqua; Il balletto per il medico; Il racconto dell’infanzia della bambina bionda.

Rebis 20/04/21 09:42 - 2343 commenti

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Una, nessuna, centomila. Ovvero come può un desiderio di maternità frustrato mandare in frantumi un’identità e rivelare l’umanità molteplice che si nasconde oltre l’individuo: AvivA, palindromo di A-viva, dove A assume il valore di alfa privativo e quindi non-viva o devitalizzata, resa incapace - dopo un aborto imposto - di produrre altro che immagini di se stessa in un eterno ritorno all’identico attraverso la proliferazione degli enti. Ladies and gentlemen, this is America. Un’astrazione dal volto di donna che esprime tutto lo spirito caustico di Todd Solondz. Da vedere.

Bubobubo 25/02/22 19:31 - 1847 commenti

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È un mondo ostile e cattivo quello in cui la dodicenne Aviva si trova a desiderare un figlio: un mondo governato dalla predeterminazione genetica, in cui si nasce e muore senza mai cambiare intimamente, in cui a giustiziare medici abortisti sono omosessuali che mettono incinte le ragazzine loro pazienti, in cui si cantano le lodi a Cristo mentre si carica il fucile. Date le premesse telluriche, l'epopea metamorfica di Solondz poteva essere ancor più corrosiva e incisiva di com'è, ma i 10' conclusivi, permeati di cinismo nichilista, sono una summa ideologica di sbalorditiva lucidità.
MEMORABILE: Abbandono in motel; La discarica dei feti abortiti; I 10' conclusivi.

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