Partisan - Film (2015)

Un paese indefinito riconducibile all'ex-Iugoslavia e una casa famiglia di sole donne e bambini gestita da un carismatico quanto intimidatorio leader, un valido Cassel. Sullo sfondo le atrocità che un conflitto precedente può comportare viste con gli occhi di questo luciferino capo. Straniante in alcune vicende (vedi le esecuzioni effettuate dai bambini), la pellicola si segnala per riprese rarefatte ma ben confezionate e un clima malsano che la pervade costantemente nonostante qualche piccola lentezza.

Storia di crescita e ribellione ai modelli imposti, modelli di violenza e cieca obbedienza impartiti da un "magnanimo" padre padrone all'interno di una comunità nata dalle macerie di una guerra (Jugoslavia). Vincent Cassel e il giovane protagonista danno vita a un intenso confronto più di sguardi che di parole. La forza della vita e la curiosità dell'infanzia fanno da contrasto alla desolazione di un microcosmo già preordinato, falsamente tranquillo e protettivo. Vicenda originale e ben raccontata.

Dentro a una cornice spazio-temporale non meglio definita, si sviluppa lentamente questa storia fatta di protezione e soprusi da parte di un uomo-tiranno che insegna ai bambini come uccidere. Vincent Cassel nell'usuale ruolo di squinternato-schizoide non convince del tutto e il finale riscatta un film senza né infamia né lode. Da evitare deliberatamente.