Un Dietrich di primo pelo alle prese col tema caldo della tratta delle bianche nel solito centone da aggiungere alla sua personale ginecollection. Whitesploitation in giacchetta spionistica ed ecopelle erotico-carceraria con fregole di scoop sul traffico internazionale della prostituzione, che rimbalza disordinatamente nell'europentagono Zurigo-Montecarlo-Francoforte-Amsterdam-Bruxelles (con capatine a Rio e in Medio Oriente) ma senza un minimo sindacale di stile che l'avvicini all'irrealismo innocuo del pornofumetto o del women-in-prison. Pessimo, degradante, lesivo della dignità femminile.
MEMORABILE: Il cadavere in lingerie arenato sul bagnasciuga; Il brano in apertura e chiusura cantato da Donna Hightower.
Erwin C. Dietrich HA DIRETTO ANCHE...
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MusicheGestarsh99 • 19/04/20 22:07 Vice capo scrivano - 21546 interventi
L'intenso brano eseguito in apertura e chiusura dalla cantautrice soul/jazz afroamericana Donna Hightower:
Su Mymovies, che copiaincolla direttamente quanto riportato sul Farinotti cartaceo, il film viene erroneamente ascritto al genere "documentario". In realtà, sotto l'impalpabile patina di denuncia finto-giornalistica (con tanto di voce extradiegetica che di quando in quando si risveglia sonnecchiante tra una vicenda e l'altra) non tarda a palesarsi un indecidibile polpettone multigenere sbarellante alla cieca fra WIP, softsploitation, para-spionistico e fumettaccio noir, che cerca malamente di rappresentare i loschi giri criminali implicati nella circonvenzione e nel traffico prostitutivo di ragazzotte svampite da recapitare in bordelli esotici sparsi per il globo. Le vittime femminili di questo smercio umano sono dalla prima all'ultima raffigurate come donnine poco perspicaci, agevolmente segregate in putride celle sotterranee e rese eroinomani a forza di iniezioni coatte...
A salvarsi dal completo naufragio artistico resta soltanto l'ottimo brano cantato sui titoli di apertura e in coda dalla voce meravigliosa di Donna Hightower (Let me cry).
P.S. Nel film, non accreditati, appaiono in brevi comparsate lo stesso regista/produttore svizzero Dietrich e il fido responsabile della colonna sonora Walter Baumgartner (qui nei panni del gestore di bordelli), collaboratore fisso nelle produzioni elvetiche dietrichiane, successivamente autore anche delle musiche presenti in Braccio 9 - Violentate senza pietà!!! (1978) e Folli piaceri delle porno prigioniere (1980).