Psycosissimo - Film (1961)

Psycosissimo
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1961
Genere: comico (bianco e nero)
Note: E non "Psicosissimo" o "Psychosissimo". Prima proiezione 11 febbraio 1961: il film non è quindi del 1962 come indicato da alcune fonti.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Precisiamo subito che il titolo è del tutto fuorviante. Se si escludono la prima scena (ispirata però semmai alla FINESTRA SUL CORTILE) e i titoli di testa (che evocano appunto quelli caratteristici di Saul Bass per PSYCO), Hitchcock non c'entra affatto. Siamo invece in una classica commedia degli equivoci a sfondo macabro: un uomo (Francesco Mulè) spia dalla finestra Ugo (Tognazzi) e Raimondo (Vianello) mentre strangolano una donna e, non sapendo che i due stanno recitando in un film, li contatta in segreto per farsi uccidere la moglie (Edy Vessel). I due, poveri...Leggi tutto in canna, accettano architettando un piano per far solo scomparire la donna per qualche giorno e intascare i dieci milioni promessi dal marito. Naturalmente nulla andrà per il verso giusto e tra scheletri, false impiccagioni, sonniferi e quant'altro, la storia si trasformerà in un continuo susseguirsi di colpi di scena e malintesi di ogni tipo. Con una coppia comica poco dotata dal punto di vista dell'improvvisazione, gli sceneggiatori (Metz, Gianviti e il regista Steno) confezionano un intreccio complicatissimo che basa tutto sull’azione. Tuttavia, pur apprezzando il machiavellico sforzo degli autori, non si possono che notare i limiti comici di Vianello e - soprattutto - di Tognazzi, grande attore versato per parti molto meno superficiali, nell'ambito della commedia. Tanto che il più delle volte sembra quasi lui la spalla di Vianello e non viceversa. Gag modeste, innesti insopportabili come quello della compagna di Tognazzi siciliana gelosissima che strilla e minaccia in ogni scena, black humor da quattro soldi. E’ una vaga parodia del thriller cospirativo alla I DIABOLICI, ma nonostante il bianco e nero nemmeno l'atmosfera è centrata.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Ciavazzaro 23/04/08 14:36 - 4770 commenti

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Divertente parodia del genere giallo con una coppia fenomenale: gli strepitosi Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Bravi anche Francesco Mulè e un giovane Ugo Pagliai, sensualmente diabolica la Just. Molto divertente, sia nella costruzione del finto delitto che nella scena finale nello stabilimento per confezionare i prosciutti o quella in università. Consigliato agli amanti della commedia all'italiana.

Il Gobbo 27/07/10 12:06 - 3015 commenti

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Gustoso, anche se datato, thriller comico all'insegna dell'umorismo nero, ovviamente del tutto scevro da parentele con lo zio Alfred. Come si conviene al genere parodiato c'è più attenzione al'intreccio rispetto alla media dei film comici coevi, e il duo Tognazzi-Vianello gioca a memoria. Non è tutto fresco, ma si lascia ancora guardare.

Dusso 15/10/13 10:24 - 1566 commenti

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Sarebbe stato perfetto, poco tempo dopo, anche per la coppia Franchi-Ingrassia. A parte questo il film (con un titolo fuorviante) è comunque tutto sommato divertente. Qualche gag è troppo telefonata (la moglie di Tognazzi che strappa l'assegno) altre un po' datate (cosa comune di queste commedie italiane sotto il 1964 diciamo), ma nel complesso Steno è bravo a gestire il tutto. Della coppia Tongazzi- Vianello è sicuramente uno dei migliori (o meno peggio).

Rambo90 17/10/14 02:34 - 7706 commenti

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Inizia come parodia dei gialli del periodo, quindi si lancia nella consueta farsa con equivoci e inseguimenti, con molti momenti riusciti e qualcuno no. La coppia Tognazzi-Vianello è in gran forma e dà il meglio di sé (soprattutto quando cercano di sembrare duri), così come caratteristi come Mulè e Ucci. Finale molto demenziale, ma in linea con la trama.

Graf 8/01/17 19:40 - 708 commenti

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Il film di Steno è una presa in giro scatenata ma non sgangherata dei tanti film dell’orrore nazionali e internazionali che all’epoca avevano un loro affezionato pubblico. Il macabro e il mistero dell’intrigata trama sono continuamente contraddetti dalle gag, dalle freddure verbali, dalle facezie, dai doppi giochi, dagli equivoci dei quali la vicenda è farcita e che Steno riesce a disporre all’interno della racconto con il pieno controllo dei tempi comici. Ritmo in crescendo, scenografia minacciosa, fotografia cupa, risate assicurate. La coppia comica funziona alla perfezione, come un orologio svizzero
MEMORABILE: Ugo Pagliai nel piccolo ruolo di un universitario.

Faggi 13/05/18 22:48 - 1550 commenti

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Parodia dei generi giallo e thriller con gli affiatati, divertenti e qua e là davvero irresistibili Tognazzi e Vianello. Il nume tutelare dell'operazione è l'umorismo nero, Psyco di Hitchcock non c'entra niente (se non nel titolo); la trama non è affatto male, incuriosisce (i primi venti minuti sono addirittura magnetici) e il ritmo non manca (sorvolare su qualche inerzia è facile). Colpisce la cura dell'insieme (dalla fotografia agli ambienti) che simula bene le atmosfere cupe e macabre dei generi presi spiritosamente in giro.

Pessoa 25/05/20 13:52 - 2476 commenti

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Vivace commedia a tinte noir per Steno a uso e consumo dei due protagonisti, mattatori assoluti della pellicola, che sfrutta al meglio la grande intesa di una delle coppie comiche più efficaci del nostro cinema del Dopoguerra. Il giallo dà quasi subito il la a una serie di avvenimenti comici tanto poco credibili quanto esilaranti, con una sceneggiatura che accompagna senza strafare e un cast tecnico ben rodato che non perde colpi. Interessanti i personaggi di contorno, che contribuiscono ad alzare il pallinaggio di un film più che guardabile.
MEMORABILE: La duttilità recitativa dei due protagonisti, soprattutto nella scena finale all'interno del salumificio.

Renato 29/07/20 11:23 - 1648 commenti

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Macabra e deludentissima farsa. Se il rimando hitchcockiano nel titolo è evidentemente pretestuoso, a non convincere è proprio lo sviluppo della storia, fatto di piatti equivoci che non portano a nessuna risata. Tognazzi e Vianello ripetono stancamente i loro soliti cliché: nessun dubbio sulle loro capacità, ma qui restano figurine e non diventano mai veri personaggi. Comparsata per Paolo Bonacelli, fresco di Accademia.

Il Dandi 6/08/20 18:18 - 1917 commenti

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Farsa che si burla dei gialli dell'epoca, a base di intrighi ed equivoci, ma che forse sarebbe stata più adatta a Franco & Ciccio, a partire dal titolo (che promette una parodia solo nominale senza mantenerla) ma anche nel carattere dei due protagonisti: Vianello e Tognazzi, coppia comica già collaudata in televisione, non sembrano funzionare a dovere sul grande schermo (ad apparire fuori posto - spiace dirlo - è soprattutto il secondo), dove comunque troveranno entrambi presto una più adatta collocazione. Mediocre, male invecchiato, guardabile con pazienza.
MEMORABILE: L'omicidio spiato dalla finestra aperta.

Reeves 1/02/24 08:24 - 2238 commenti

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Il fascino di Alfred Hitchcock e dei suoi gialli in Italia era tale che le parodie si fecero in quattro per riferirsi ai suoi film più famosi (qui, in particolare, a La finestra sul cortile). Molto divertente il gioco degli equivoci cui sono sottoposti Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, all'epoca coppia comica ricercatissima. C'è spazio anche per tante belle ragazze e per Francesco Mulè con la sua voce inconfondibile.

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  • Discussione Renato • 28/07/20 23:10
    Addetto riparazione hardware - 376 interventi
    Primo ruolo per il cinema per un giovane Paolo Bonacelli:
    A destra, Ugo Pagliai.
  • Homevideo Buiomega71 • 21/09/23 10:21
    Consigliere - 26050 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 23/11/2023